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20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)
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Seventh Wonder - Mercy Falls
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( 8481 letture )
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I Seventh Wonder confermano il binomio che da un bel po’ d’anni a questa parte si è imposto all’attenzione di critica e pubblico: Svezia-Prog Metal di qualità. Questi cinque talentuosi ragazzi di Stoccolma cercano di dare il loro contributo al movimento con Mercy Falls, terza opera del combo svedese.
Inutile ricordare, ancora una volta, quanto sia importante il terzo album per una band. Quindi salterei a piè pari questa questione per concentrarmi su Mercy Falls. È fondamentale dire che questo album è un concept. Un meraviglioso concept sulla vita, sulla morte e sul coma; quel limbo di “non-vita” o “non-morte” -dipende dai punti di vista- che tanto sta facendo discutere in questi giorni in Italia a causa del caso Englaro. Non è mia intenzione esprimere giudizi in questa sede; la questione è troppo delicata per essere discussa in una recensione musicale.
I ragazzi, come detto, hanno già pubblicato due album, Become e Waiting In The Wings, ma ciò che li ha resi ancor più maturi è stato il girovagare, nel 2007, sui palchi di mezza Europa con act ben più noti: Jorn Lande, Pagan’s Mind, Queensrÿche, Testament e Redemption. Mica male.
Tornando al presente, la storia, tra l’altro narrata con una maestria da maturi romanzieri, inizia con un drammatico incidente (A New Beginning). È l’inizio del calvario per il protagonista che si “addormenta” profondamente. Il centro dell’azione è la sua stanza d’ospedale, dove la moglie e il figlio si alternano al suo fianco.
There And Back è la traccia strumentale che “apre le danze” e mette subito in chiaro quale sarà il leitmotiv dell’album, che tornerà ciclicamente nei diversi “capitoli” della storia. Buonissima la partenza del disco; vi colpiranno la carica melodica e l’immediatezza di Welcome To Mercy Falls e di Unbreakble. Tommy Karevik si presenta in grande stile all’ascoltatore, “aggredisce” le parti più ostiche e canta divinamente su quelle più rilassate. Si rivelerà il perfetto cantore per questa storia.
La funambolica A Day Away “divide” i due intermezzi acustici Tears For A Father e Tears For A Son, due facce della stessa medaglia. Paradise si apre con un riff “cattivo” che si scioglierà in un refrain carico di melodia e “cuore”. Una delle migliori canzoni del disco. Il “pianto” della malinconica chitarra di Johan Liefvendahl apre Fall In Line, altro pezzo carico di pathos. Il disco, da qui alla fine, viaggia su livelli qualitativi molto buoni, ne è la dimostrazione la lunga Break The Silence, dove nei quasi dieci minuti di durata, i Seventh Wonder danno sfogo alla pulsante vena tecnica del gruppo, senza mai perdere d’occhio la melodia.
Hide & Seek sviluppa sempre più il tema portante del disco, dando spazio anche a lunghi fraseggi di chitarra e tastiera. Dopo una partenza strumentale e molto tecnica, Destiny Calls sprigiona la sua carica grazie a un ritornello maestoso. La parte finale del pezzo utilizza ancora il leitmotiv, questa volta riproposto dall’ugola di Karevik e dal pianoforte.
Fantastica e commovente è la ballad One Lst Goodbye, strutturata su una “dolcissima” chitarra acustica e sull’alternanza di una voce femminile a quella maschile. In coda al pezzo si presenta l’eterna, ed etica, questione se continuare a mantenere in vita il protagonista oppure staccare le macchine che lo tengono in vita… Non vi svelo il finale della storia, che, confermo ancora una volta, è davvero avvincente. Back In Time è appunto un viaggio a ritroso nel tempo fino alla sera dell’incidente. Tutto sarà chiarito prima della conclusiva e, per certi aspetti “solenne”, The Black Parade.
Un disco che mi ha convinto, principalmente, grazie al suo “plot”. Musicalmente infatti, c’è poco di nuovo da evidenziare. I Seventh Wonder si muovono, con bravura, nel territorio del prog metal scandinavo. Qualche richiamo ai Pain Of Salvation, ma soprattutto ai Mind’s Eye ottimo combo norvegese. Da notare la presenza di Daniel Flores (batterista dei Mind’s Eye) tra i credits dell’album; quanto abbia influito il suo operato sul risultato finale del disco? Francamente, m’interessa poco. Mercy Falls è un gran bel disco, racconta una storia in maniera godibile. Questo mi basta.
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Tralasciando le polemiche riguardanti la scala di voti, e non il voto in sé, bisogna calarsi nella realtà e nel momento in cui il disco è uscito. Sicuramente negli anni di grande prolificità dei DT e dei Symphony X, ma ci metterei anche gli ottimi Circus Maximus, questo album poteva essere rimasto oscurato, all'ombra di altri. Il tempo ha saputo conferire giustizia a Karevik e co. Oggi parlando di questo disco sicuramente il consenso è enormemente aumentato. Non è facile valutare sul momento con la medesima freddezza con cui possiamo parlarne noi ora. Secondo me il motivo è anche e soprattutto dettato dal concept, per quanto mi riguarda mi ci sono affezionato dopo anni, ho cominciato a immaginare i visi dei protagonisti, l'auto, l'incidente, la moglie al capezzale del marito, il bimbo che chiede di entrare all'inizio della traccia "hide and seek"... Una storia meravigliosa, un romanzo in musica. Magari quei due miseri punticini in più per farlo rientrare nella decina degli 80 sarebbero stati più adeguati, ma ripeto, con la freddezza dei 13 anni che sono trascorsi è molto facile parlarne, valutando sul momento è una valutazione che ci può stare. Come un buon vino, a volte, la valutazione poi lievita negli anni, vuoi per un valore reale, vuoi per un valore affettivo, chi può dirlo. L'unica cosa che invece si può dire con certezza è che questo disco e la storia che è in esso narrata, meritano sempre un nuovo ascolto, che consiglio a tutti, perché è un peccato parlare di argomenti che non rendono giustizia a questo bel lavoro dei Seventh Wonder sotto questa recensione. Riascoltatelo, anzi Riascoltiamolo insieme, e buon prog metal a tutti |
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Jo-lunch voto 8! Nella scala Lizard 😊 |
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Grazie a te Jo-lunch: messaggi così fanno bene al cuore |
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Scrivo questo mio commento solamente per ringraziare tutto lo staff di Metallized che, in questo lungo periodo così difficile per tutti, continua a tenerci compagnia. A me va bene tutto : polemiche, disaccordi, entusiasmi, discussioni ecc. L'importante è continuare ad esserci. Mi diverte leggere questo sito e ogni tanto mi faccio anche qualche risata. Tra i vari lettori, utenti o amanti della musica (definiteli come volete) ci sono dei soggetti veramente unici. Grazie Lizard e grazie a tutti. Continuate a tenerci compagnia e buona serata. |
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Ma non è questione di pensarla come mi pare, a parte che ovviamente lo faccio a prescindere... ti sto dicendo che noi applichiamo una certa scala e, per quella scala, il voto 80 significa ottimo. Semmai, libero tu di non ritenerlo coerente col tuo giudizio, come fanno altri qua sotto che infatti alzano il voto verso l'insondabile e mistica barriera del capolavoro (in numeri, per noi, da 90 in su). In tal senso, ti confermo che il voto 78 significa "quasi ottimo/distinto" e che invece buono sarebbe stato un voto attorno al 70. Prendo atto che nella scuola di oggi la scala sia diversa, forse più alla Maturità che nella vita di tutti i giorni, mi verrebbe da dire, ma questo nulla cambia nella nostra griglia di valutazione. Siamo evidentemente figli di griglie pi antiquate. Magari la rivedremo, così per i prossimi quindici anni dovremo giustificare i voti vecchi rispetto a quelli nuovi, come già in buona parte avviene ancora oggi |
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@ Odyssey grazie per i tuoi interventi
@ Lizard, personalmente puoi pensarla come vuoi, ma le griglie di valutazione in decimi sono quelle, per essere pignoli tuttalpiù , inserendo il 10 per l' eccellente, il 9 rappresenterebbe l' ottimo / distinto e il resto della griglia resterebbe invariato.
Lo dico da insegnante
Ognuno poi è libero di valutare come crede, io sono abituato ad utilizzare questa griglia, al lavoro quanto nel tempo libero.
Buona musica a tutti
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Mi aspettavo esattamente questa risposta, nulla da aggiungere. |
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Se tu sei professore di lettere io sono Abramo Lincoln. I voti sono quelli la'. E basta inventare cose che non esistono. |
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@Odyssey: visto che dark_nebula ha risposto a me, mi sembra che rispondere a mia volta rientrasse nelle mie facoltà |
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Esistono di sicuro quei voti, non sindaco su questo. Dico solo che non corrispondono alle valutazioni che hai dato tu. Parola di professore di lettere, ma se non bastasse ti consiglio di leggere le Indicazioni Nazionali per saperne di più. |
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Sono arrivati i bersaglieri. Informatevi meglio prima di rispondere o fare battute inutili. Quello che dice Dark corrisponde al vero. Se voi non li avete mai presi il 2 come il 10 non significa che abbia senso smontare il suo discorso iniziale. |
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Buono 8 non l'ho mai visto, giuro. A parte che a scuola a me più di 8 non davano. I voti sopra l'8 li ho visti solo alla maturità, praticamente |
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@Dark_Nebula Permettimi la battuta, ma quella griglia di valutazione che citi tu la applicheranno nella scuola dei sogni. Non funziona proprio così. |
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10
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@ Lizard: ottimo 10; distinto 9; buono 8; discreto 7 |
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A scuola se ti davano 8- non ti avevano dato un voto tra discreto e buono, ma poco meno di ottimo! Discreto/buono sta dieci punti sotto |
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8
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Non capisco come si possa valutare un lavoro del genere solamente tra il discreto e il buono!
Per me è un MUST HAVE! davvero stupendo, sia vocalmente, sia strumentalmente. |
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7
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Meno male che ci sono attenti ascoltatori come Maurizio e Vicarious. Mercy falls è un capolavoro immane. Songwriting di livello eccelso, trama struggente, linee melodiche da brividi, sezioni strumentali mai fini a se stesse e sempre coinvolgenti al massimo, strutture delle canzoni perfette. Emozioni a profusione dall'intro fino a Black Parade, senza neppure un minuto di stanca. Karevik mostruoso, come tutti gli altri componenti della band. Per me, top album prog degli ultimi 15 anni...dare 78 vuol dire non averlo ascoltato a sufficienza. Non c'è altra spiegazione... |
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6
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Questo è un album da 90 come minimo, siamo di fronte a uno dei migliori album di prog metal dalle multi influenze. The Black Parade è superba, favolose anche Paradise, Welcome to Mercy Falls, One last goodbye, Tears for a father e Unbreakable |
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5
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piccolo gioiello prog, da avere. Voto 95 |
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4
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Dopo anni di ascolti posso asserire che questo album entra di diritto tra i migliori concept del progressive metal. Trama eccezionale, realizzazione impeccabile.
Da 90 in su |
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3
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Ho scoperto questo gruppo da poco (grazie alla presenza, ovviamente, di sua Maestà Tommy Karevik) e ne sono già innamorato. Beh, che dire di questo Mercy Falls. Capolavoro. Masterpiece. Incredibile. Evito di lodare la voce immensa di questo ragazzo e le doti assurde di tutti perchè basta leggere i vari commenti e le varie recensioni nel web per capire, ma metto in risalto i testi e la storia. Concept fantastico, storia triste e geniale, finale pazzesco e testi semplici ma mai banali, molto belle le metafore e il climax che raggiungono i brani (secondo me, da innocuo scrittori di canzoni e concept a mia volta, questa è la cosa più difficile. Collegare l'atmosfera e il testo alla canzone creata e inserirla nello spazio giusto del disco). Ho letto parecchio sulle interpretazioni sulla storia che sta dietro e mi piacerebbe che la band desse una versione ufficiale (per esempio, la tempesta che avviene a Mercy Falls è la metafora del trapianto? Non tutti sono d'accordo su questo). Intanto torno a godermi il disco, che secondo me avrebbe la trama perfetta per diventare un film, se solo la band fosse più famosa (ma di che ci lamentiamo, manco c'è un film su Metropolis pt. II, che penso diventerebbe imperdibile per tutti gli amanti del prog melodico). Dopo numerosi ascolti direi che Paradise, Tears For A Father, Hide and Seek e la meravigliosa One Last Goodbye (da quanto non sentivo una ballad di simile intensità e interpretazione da Tommy e da sua sorella) sono le mie top tracks, ma tutto il disco è validissimo e merita di essere ascoltato di seguito. Grande scoperta! |
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2
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gran bel gruppo new progressive, che a mio parere è molto superiore ai sopravvalutati Circus Maximus che fanno cagare a mio avviso. |
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1
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Grandissimo disco! Per me è un 90! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. A New Beginning 02. There and Back 03. Welcome to Mercy Falls 04. Unbreakable 05. Tears for a Father 06. A Day Away 07. Tears for a Son 08. Paradise 09. Fall in Line 10. Break the Silence 11. Hide and Seek 12. Destiny Calls 13. One Last Goodbye 14. Back in Time 15. The Black Parade
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