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25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
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Buon Vecchio Charlie - Buon Vecchio Charlie
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( 7467 letture )
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In questi ultimi tempi, a causa di una massa sempre crescente di uscite contemporanee che si ammassano all’interno della mia esausta cassetta della posta, sono rimasto quasi completamente lontano dal settore CLASSICI, un tempo quasi un mio feudo personale all’interno del quale avevo anche ritagliato uno spazio preciso per il grande Prog Italiano.
E’ quindi con doppio piacere che faccio il mio ritorno in questo sottosettore trattando un disco ed un gruppo che ultimamente è stato citato nel nostro forum da alcuni dei nostri lettori più affezionati, i Buon Vecchio Charlie.
Come quasi sempre trattando il Prog nostrano le sorprese conseguenti alla commistione tra musica colta e canzone “normale” è dietro l’angolo, in questo caso le sorprese sono due, una nazionale ed una più locale, - i lettori romani avranno già capito, oppure, se troppo giovani, stiano con le orecchie dritte, anche se è sufficiente fare una breve ricerca su youtube per trovare una messe di filmati riguardante la seconda - ma andiamo con ordine.
I BVC si formarono a Roma nel 70 con un nucleo originale formato da Luigi Calabrò voce e chitarra, Sandro Centofanti tastiere, Walter Bernardi al basso, Rino Sangiorgio dietro le pelli e Carlo Visca come percussionista, ma la formazione storica vede Paolo Damiani al Basso, Sandro Cesaroni flauto e sax, e soprattutto Richard Benson voce e chitarra, e qui molti romani avranno un sussulto.
Con questa formazione i BVC incisero un album che nulla aveva da invidiare a molti altri osannati in quel periodo, ma che nessuno ritenne opportuno pubblicare, nemmeno la “Suono” che ne aveva i diritti, e la cosa che portò allo split. Peccato perché si trattava di un disco di grande valore, fortemente venato di Folk e sostenuto dal flauto in stile Jethro Tull, cosa che trasportava il tutto in una dimensione onirico-medioevale molto particolare, senza tralasciare un certa propensione poppeggiante.
Solo cinque tracce, per di più due aggiunte a posteriori, ma tanta buona musica: Venite giù al fiume riassume già tutte le qualità migliori del platter: cambi di tempo, sensazione di sospensione temporale, accelerazioni PFM-oriented, la voce particolare di Benson, una sezione ritmica che non ha alcuna intenzione di limitarsi all’accompagnamento e testi ispirati anche se minoritari come presenza rispetto alle parti strumentali come nella migliore tradizione Prog Rock; bellissimo.
A seguire Evviva la Contea di Lane, flauto e tastiere in primo piano, un ottimo pezzo forse un po’ troppo “caricato” vocalmente da Benson, ma è All’uomo che raccoglie cartoni che bisogna guardare per trovare il momento migliore dell’album. Quindici minuti di grande musica per una suite tipicamente prog con innesti Folk, grande lavoro del basso e del sax, per un brano ottimamente tenuto in equilibrio dal testo e dalla coesione tra ritmica e melodia. A chiudere un album di notevole importanza storica Rosa – troppo pop – e Il Guardiano della Valle - scanzonata ed allegra – brani in realtà covers di Beppe Palomba, oscuro cantautore dell’epoca.
Buon Vecchio Charlie vide la luce solo nel 90 per merito della Melos e fu poi riedito su vinile nel 99 dalla Akarma. La prima, su Cd è più rara, ma solo quella Akarma vede l’aggiunta dei brani di Palomba.
E le curiosità e le commistioni che vi avevo promesso? Presto fatto: il tastierista Centofanti , oltre che con i Libra, è conosciuto per il suo lungo lavoro con Claudio Baglioni, ed ecco il rapporto con la musica “normale”; Calabrò, Sangiorgio e Damiani, formarono i Bauhaus, non QUEI Bauhaus ovviamente, ma Jazz-Rock d’alto livello stile a cavallo tra Perigeo e Miles Davis, ricevettero il primo premio al festival di Villa Pamphili nel 74; ma il personaggio più off è senza dubbio Benson, e, per i lettori di area Romana, si, è proprio QUEL Benson, il folle personaggio che quasi tutti i romani appassionati di musica conoscono.
Anche se qualcuno sostiene che si chiami in realtà Bensoni, nacque a Woking nel 55 per poi trasferirsi giovanissimo in Italia e comincia a suonare a Roma nel 66. La sua carriera annovera partecipazione radio e televisive con Arbore, lavori come turnista con L’era dell’Acquario ed Il Rovescio della Medaglia, un 45 giri, manuali didattici per chitarristi, un paio di LP – l’ultimo Madre Tortura- partecipazioni a numerosi film (anche con Verdone), writer per CIAO 2001 e CHITARRE, opinionista RAI e protagonista di tante Tv locali laziali ed una marea di altre cose. Tuttavia i suoi eccessi verbali, i continui litigi col pubblico con lanci reciproci di qualunque cosa capiti a tiro – specialmente polli - , le bestemmie a profusione, un incidente – forse tentativo di suicidio – e soprattutto una serie di palle di proporzioni tali da far impallidire quelle di Amici Miei (eccome alcune: falsi articoli del NY Times su di lui, concerti inventati, collaborazioni inventate con la filarmonica di NY, con i Guns’n’Roses, contatti millantati con personaggi inesistenti, ed il suo Bastone Infernale, potente talismano costruito per lui in America in realtà in vendita nelle tabaccherie vicino alla Stazione Termini e numerose altre), lo hanno reso un personaggio macchiettistico offuscando i suoi meriti musicali e mediatici. Per chiunque volesse sentire e vedere Benson, Youtube è zeppo di suoi filmati.
Al di là di tutto ciò i BVC erano un ottimo gruppo ed il loro album facile da procurasi, e credetemi, ne vale la pena.
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Che cosa volete da questo disco se non...LA GUERRA PIÙ TOTALE!!! Scherzi a parte,un ascolto lo merita veramente... |
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SCHIFOSIIIIIIIIIIIIII!!!! SCHIFOSIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!! ULTIMIIIIIIIIIIIIIIIIII!! CHE PRENDETE IN GIRO IL MAESTRO!! ULTIMIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!! Che album stupendo! Qualche volta lo riascolto, e sempre con piacere! |
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Comunque, sto album è proprio INFERNALEEEEEEEE!!!!! |
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A quando il disco solista di Richard?! XD |
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1 - "L'oscuro cantautore" non era detto certo per disprezzare, ma dato che mi risulta - correggimi se sbaglio, può essere - un solo disco del 72 e che al giorno d'oggi ben pochi ricordano questo nome, oscuro nel senso di poco conosciuto non mi sembra offnsivo. 2 - Sto riscoltando la canzone proprio adesso, musicalmente non è certo triste, il testo effettivamente lo è molto meno, ma ho puntato più sull'impressione generale (che confermo). Al di là di tutto ciò prendo atto che l'intendimento dell'autore era diverso. 3 - Cosa hai fatto in tutti questi anni? Fatti sentire, sono curioso. |
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ma sei convinto che "il guardiano della Valle" sia "scanzonata ed allegra"? Per favore, riascolta il testo, non solo la musica. Ebbene sì, sono "l'oscuro cantautore dell'epoca". |
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a suo tempo conduceva Per Voi Giovani alla radio con Massarini, Gascone, Giaccio, Claudio Rocchi, M L Giulietti e vari. Raccontava delle gran stupidaggini già allora fingendosi anglo-inglese.Figuriamoci... |
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Quello che è adesso lo vediamo tutti tramite youtube, ciò non toglie che abbia potuto fare del buono a suo tempo. |
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Ero già "Old" al tempo del prog e lo suonavo anche. Il Vecchio Charlie fa parte di quella serie di gruppi nati (e sciolti subito dopo) sull'onda emotiva delle prime tournèe delle band inglesi anche se da noi arrivavano a volte delle ciofeche inascoltabili (però erano inglesi...). Ne ho conosciute a decine nei vari festival pop-prog e devo dire che il 90% era meglio che lasciassero perdere...e cosi è stato meno male ! ! ! Scusate la cattiveria ma non è tutto oro quello che luccica. Benson lo conosco personalmente ma non credo di potermene vantare... |
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Nella rece ho dimenticato di sottolineare la metrica particolare dei testi, un pò difficile da digerire, forzata a tratti, ma da originalità ulteriore al disco. |
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Per me Richard è un mito! di questo disco ho già sentito parlare altre volte ma ora devo decidermi a procurarmelo! |
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In effetti quella riga l'avevo saltata, sorry... |
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I filamti su youtube li conosco, se hai letto la recensione ho anche concluso dicendolo, ma non è da lì che si può conoscere veramente un personaggio. |
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e comunque l'artwork è una figata! |
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Raven, se non conosci bene Benson e ciò che ha fatto dopo questo disco, basta che digiti il suo nome su youtube: è diventato praticamente uno che fa cabaret, impersonando (e forse parodizzando) sui palchi di Roma il personaggio di un musicista, ma in senso antieroico, cioè per nulla famoso, isterico, che suona male, pallonaro etc etc etc. |
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Si, il disco non fu pubblicato e vide la luce solo su cd nel 90 per la prima volta. Grazie a tutti gli altri. Circa Benson, non lo conosco bene per quello che ha fatto dopo, ma qui un ascolto lo merita. |
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raven, non finirai mai di stupirmi.... |
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Cioè, ma ho capito male o questo cd all'epoca non fu mai pubblicato? Comunque la storia che hai raccontato mi ha molto incuriosito, Raven: devo per forza ascoltare quest'album. Anche perchè non ti nego che musicalmente non ho mai avuto modo di stimare Benson, ma ben volentieri sono disposto a ricredermi... se lo dici tu, significa che il disco merita senz'altro. |
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Amo questo genere di recensioni ormai lo avrai capito. Grazie Raven. |
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Quello, quello, forse qualche giovane sbarbatello leggendo queste righe comincerà a considerarlo con un pò più di rispetto, a prescindere dalla .....particolarità del personaggio. |
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QUEL RICHARD BENSON??? ommioddio Raven sei l'uomo delle sorprese, incredibile!!! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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Venite giù al fiume Evviva la Contea di Lane All’uomo che raccoglie cartoni Rosa Il Guardiano della Valle
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Line Up
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Richard Benson - voce e chitarra Luigi Calabrò - voce e chitarra Sandro Centofanti - tastiere Rino Sangiorgio - batteria Paolo Damiani - basso Sandro Cesaroni - sassofono e flauto
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