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Dark Tranquillity - Skydancer
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( 10196 letture )
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Skydancer è a tutti gli effetti il primo grande disco targato Dark Tranquillity, che segue il preparatorio A Moonclad Reflection.
Skydancer non è un disco per tutti. E’ un disco impegnativo. E’ un disco seminale. E’ un disco ispirato. Ma non è un disco per tutti. Chi si fosse avvicinato alla band dal 1995 in avanti, controllando la line up di questo album noterà subito un particolare importante: alla voce troviamo un giovanissimo inflamesiano Anders Friden, mentre alla chitarra ritmica un ancor più giovane Mikael Stanne. Questo è senza dubbio il primo campanello d’allarme, un fattore che ci impedisce di rapportare Skydancer a tutto il resto della discografia del gruppo svedese. E’ innegabile infatti l’influenza che avrà Stanne nella veste di cantante e gran condottiero della band negli anni a venire, come pure il binomio Sundin-Johansson, ottimi axe-man: è impensabile quindi che uno stravolgimento della line-up conosciuta dai più non possa avere ripercussioni evidenti sul sound. Skydancer di fatto non è il disco più estremo dei Dark Tranquillity, ma è sicuramente il più underground, il più adatto al mercato di nicchia: un’esplosione di violenza intransigente che non segue nessuna coordinata tradizionale, in campo Death. Sfuriate ai limiti del Melodic Black si alternano ad evanescenti stacchi acustici e melodici assoli di chitarra come non se ne sentiranno più nel corso della loro illustre discografia. Il disco segue una linea tecnica intrapresa già da altre band nello stesso periodo: penso agli stessi In Flames, ma anche a Night In Gales ed Elysian Fields, tra i tanti. Tuttavia Skydancer resta un unicum nella sua categoria, soprattutto in virtù di una coerenza assolutamente encomiabile, ai limiti della monotonia.
Un disco sinceramente consigliato a tutti i fan del Melodic Death: un genere questo che oggi viene inteso con un’accezione ben diversa, e che a maggior ragione deve essere esplorato alle radici. Non tutti i fan dei nuovi Dark Tranquillity lo digeriranno completamente, ma del resto vige sempre la solita regola: bisogna studiare il passato, per comprendere il presente.
Paragon of beauty
Oh, spark of Creation
We march to the rhythm of the Night
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VOTO LETTORI
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85.29 su 131 voti [
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28
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Ho ascoltato negli ultimi anni tanti bei Album Death, Black e dintorni.. Ma stasera ho riascoltato questo Capolavoro e che dire: per estremizzare un concetto, utilizzo una famosa frase: Tutto il resto (o quasi) è noia.. Sembra ieri ed invece sono passati 30 anni.. |
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27
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Insieme a The Gallery é l'album che mi ha fatto innamorare del melodic black metal.
All'epoca leggevo sempre i testi e mi sorpresero alcune trame davvero poetiche nei testi dei dt (con un inglese anche non immediato), e fu amore a prima vista.
Un passaggio del tipo [traduco]
"Passando attraverso gli archi di ebano
Mano nella mano con la saggezza delle stelle
Saggezza vestita del più nero tormento"
mentre lui finisce di urlare e la voce d'angelo della ragazza canta queste parole, come un amore che sboccia dopo una lunga e disperata agonia..
Oppure in "un dardo di oro splendente" abbiamo questo testo [traduco]
I venti dell'oceano salpano,
nella brezza verso il loro destino
Sui raggi solari cavalcarono,
bianche ali di gabbiano in armonia
Per un attimo uno sguardo sorprendente
una tranquillità bruciata dalla terra di Siena
==> e qui canta la ragazza..
O padre del cielo colorato,
spoglia la tua veste dell'ombra
Lascia che l'anima della natura si scontri ancora una volta
'sotto radure fiorite di goldenwood
Siamo noi che cerchiamo
balli di serenate cadute
I magici inni d'oro;
come dolcemente cantato, la luce del sole svanisce
...lontano
Il pezzo finale di chitarra acustica finale chiude il cerchio in modo perfetto. Che dire, dei poeti questi dark tranquillity, romantici, bucolici ed epici |
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26
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Il cosiddetto techno death ovviamente non c'entra nulla di nulla con band come i DT e il cosiddetto melodic death metal svedese o meno, né quello originario di questo tipo, cioè più pomposo, folkeggiante e progressivo, né tantomeno con gli sviluppi successivi delle stesse band originarie e di tutte quelle influenzate. |
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25
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Disco superlativo,lo comprai un paio di mesi dopo l'uscita di the gallery.
Ovviamente mi spiazzo' a causa del suo essere vicino al black melodico che ai tempi non apprezzavo appieno.
Ancora oggi gira spesso sul mio lettore.
Inferiore solo a the gallery anche se di poco,voto 95.
Crimson Wind la migliore. |
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24
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Se The Gallery è la Compagna per la vita, questo Album è il Primo Amore... E' sempre emozionante ad ogni ascolto.. Bellissimo! Ed un esordio... Irripetibile... |
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23
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Disco imponente ed impegnatvo e ricco di sfumature, concordo con il recensore sul dire che non e' un disco per tutti, per me e' uno dei dischi melodic death piu' riusciti di sempre, al suo livello solo i migliori at the gates e unanimated, per il resto mi rattrista il 70 dei lettori, io concordo per il 90. |
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22
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Sto (ri)ascoltando la discografia dei Dark Tranquillity (visto il periodo di "tranquillity" dopo il Vinitaly, se mi passate la battuta...) e trovo questo disco semplicemente eccelso. Nel 1993, ascoltavo The First Day di Sylvian e Fripp, Never Let Go dei Camel ma soprattutto Paris e Show dei Cure. Incredibile sapere poi (ho cominciato ad ascoltare metal molti anni dopo) che uscivano dischi di questa bellezza. Non trovo nessun brano inferiore ad un altro anche se A Bolt of Blazing Gold si eleva su tutte. Musica splendida e grandissima ispirazione. Devo staccarmi dall'ascoltarlo per proseguire con il resto. Au revoir. |
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21
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Sono d'accordo, non mi piacciono come suonano i Dark tranquillity oggi. A parte rare eccezioni (Fiction) non ho condiviso nulla da dopo The Gallery. Un po' come gli In Flames per me si sono spenti, nonostante il grandissimo potenziale. |
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20
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disco fantastico, di poco inferiore solo a the gallery, ma migliore di tutto ciò che è uscito da the mind's in poi. Magari ritornassero a questa malinconia! |
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19
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Anni irripetibili. Disco stupendo e coinvolgente dall'inizio alla fine. La mia preferita è My Faeryland Forgotten voto 90 |
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17
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Parere modestissimo il mio, ma trattasi del mio preferito in assoluto dei D.T. - Comprato nel '94 circa, stuzzicato da una recensione letta mi pare su Kerrang (se ben ricordo..sono passati ormai secoli da allora..). Da allora non ho mai smesso di amarlo. |
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16
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bellissimo lo comprai appena uscito… .ma the gallery resta sempre il mio preferito |
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15
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My sweet northern land |
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14
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A me ha fatto sempre letteralmente impazzire fin da quando ero uno sbarbatello la seconda quando c'è lo stacco e urla: "my sarete northern land". A Bolt of blazing gold pura leggenda. Gran debutto, faranno addirittura meglio con il successivo, poi hanno tradito spostandosi su territori meno puri evviva! |
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13
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a bolt of blazing gold è ancora un brano micidiale a distanza di 20 anni.. sentita live anno scorso.. stupenda |
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12
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Avevo gia' commentato 4 anni fa, ma non ne posso fare a meno. L'ho ascoltato per la milionesima volta e per la milionesima volta misi e' accapponata la pelle. Capolavoro assoluto. Da 100 per me. |
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11
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sono assolutamente d'accordo, lo adoro dal 94-95 che lo ascolto. è intensissimo! |
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10
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da molti è stato definito un lavoro acerbo. Ma acerbo in cosa?? questo disco è una genialata!! ed è stupendo. voto 95! |
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9
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Ricordo quando uscì fù una rivelazione,canzoni come A Bolt of Blazing Gold con quel duetto da fiaba,mi rapirono,l'urgenza di Nightfall con quelle melodie e cattiveria,capolavoro!Voto 95! |
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8
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uno dei miei dischi preferiti dei DT.. è abbastanza difficile da ascoltare ma una volta entrati nella giusta ottica non riesci a toglierlo dal lettore! sicuramente non è paragonabile con qualsiasi altro disco della loro discografia (come detto, i cambi di line up si fanno sentire).. l'unico confronto fattibile è con lunar strain degli in flames (guarda caso con stanne alla voce) |
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7
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Primo disco melodic death metal della storia, nient'altro da aggiungere. Ottima prova di Fridén, che tra questo album e i primi demo dei dt è riuscito a creare un sound unico, a cui solo la classe fuori dal comune di Stanne è riuscita a sopperire. Fenomenali Crimson Winds, A Bolt of Blazing Gold, Through Ebony Archways e Shadow Duet |
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6
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Bel disco.. in effetti ricorda il melodic black e un tot i primi in flames.. 90 |
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5
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Credo proprio di si. Ricordo che all'epoca c'era stata una netta separazione tra i deathster: chi lo riteneva ignobile, chi avanguardistico. Insomma, un po' la stessa solfa di quando, l'anno dopo, uscì Sahara degli Orphaned Land. |
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4
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Vuoi dire che siamo solo in due? |
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3
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Per quanto mi riguarda è il miglior album Melodic Death di sempre. Azzeccatissimo il paragone con il Melodic Black: io stesso ho citato opere black che mi ricordavano Skydancer... pensavo di essere l'unico folle... |
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2
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Infatti diciamo che il voto è "sulla fiducia"... è palesemente un disco che ha fatto scuola, e quindi ho ritenuto giusto rendergli omaggio, che piaccia o no... |
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1
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Un buon disco con degli eccellenti spunti; purtroppo, per colpa forse mia, non riesco a superare la barriera costituita dalla pessima produzione e quindi non posso gustarlo come altrimenti avrei fatto... un peccato vero e proprio |
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