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10/05/21
CORROSION OF CONFORMITY + SPIRIT ADRIFT
LEGEND CLUB - MILANO
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Queensryche - Queensryche
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( 6871 letture )
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La storia dei Queensryche è la classica storia di ogni band che per arrivare al successo è dovuta passare attraverso mille difficoltà, rifiuti, gavette, cambi di formazione e situazioni in cui bisognava mettere in campo tutta la propria "arte di arrangiarsi". Contrariamente a quanto qualcuno si ostina a credere, un destino straordinario è tutt'altro che scritto nelle stelle e va costruito passo dopo passo con lavoro, fatica e sudore. Cross+Fire: La storia comincia da qui. Nella Seattle dei primissimi anni '80 Michael Wilton e Scott Rockenfield si divertivano a suonare cover di Iron Maiden e Judas Priest con i loro amici, fin quando non decisero di cominciare a "fare sul serio" e scrivere pezzi propri. Nacquero così, con l'arrivo di Eddie Jackson e Chris De Garmo, i The Mob. Per poter partecipare ad un rock festival locale, la band, ancora senza cantante, contattò un certo Geoff Tate, allora singer di un gruppo chiamato Babylon. Dopo alcuni show con i The Mob, Tate abbandonò visto il suo scarso interesse per l'heavy metal. I The Mob si trovarono così ancora una volta senza cantante ma, determinati a continuare la propria avventura, decisero nel 1981 di registrare il proprio demo tape. Fu richiamato all'ovile Geoff Tate, accasatosi intanto presso i Myth, e nelle ore notturne, quando le tariffe della sala di registrazione erano più basse, quattro pezzi - Queen Of The Reich, Nightrider, Blinded e The Lady Wore Black - videro la luce. Scoraggiato dal rifiuto delle varie etichette a cui la band aveva sottoposto il demo, Tate lasciò i The Mob per la seconda volta e tornò ai suoi Myth. La band intanto cambiò il proprio nome in Queensryche (da una storpiatura del titolo della loro Queen Of The Reich) e continuò a far circolare il demo tra gli addetti ai lavori, presso i quali riscosse un buon successo culminato con una generosa recensione su Kerrang!. Rincuorati dall'attenzione crescente che li circondava, i Queensryche pubblicarono il loro EP, intitolato Queen Of The Reich, per la propria etichetta (fondata per l'occasione) 206 Records. Attirato dalle sirene dell'ancora esiguo successo, Geoff Tate lasciò i Myth e accettò di diventare definitivamente il cantante dei Queensryche. In quell'anno (1983) La band firmò un prestigioso contratto per 7 album con la EMI America e ripubblicò sotto la nuova etichetta il proprio demo col titolo Queensryche. Il resto è storia. A documentare i primi anni di vita dei 'Ryche rimangono dunque quattro pezzi che testimoniano l'amore della band per l'heavy metal inglese che in quegli anni aveva travolto l'America incendiando parecchi cuori (due sbarbatelli chiamati James Hetfield e Lars Ulrich ne sono l'esempio più lampante) e dando vita ad un'emorragia metallica che non si sarebbe più arrestata. I Queensryche negli anni successivi ne incarneranno il lato più raffinato e sofisticato, ma nel 1983 bisogna "accontentarsi" delle loro cavalcate metalliche, delle loro rasoiate chitarristiche in puro stile Judas Priest e delle sferzate elettriche che caratterizzano pezzi ancora acerbi ma sicuramente interessanti come Queen Of The Reich e Nightrider. La grinta, l'energia, ed una buona tecnica di base riescono a coprire la pur evidente mancanza di personalità del giovane gruppo, ma gli intrecci delle sei corde di Wilton e De Garmo e soprattutto la spaventosa estensione vocale di un imberbe Geoff Tate riescono a donare una marcia in più a questo lavoro, che suona come un genuino urlo di passione, di voglia di spaccare il mondo a suon di schitarrate. Dei Queensryche che daranno alle stampe capolavori epocali come Operation: Mindcrime e Promised Land qui non c'è ancora traccia, anche se nell'ultimo pezzo The Lady Wore Black viene messa in mostra una certa teatralità che rende questa power ballad tutt'ora una delle canzoni più amate dai fan di lunga data e la tendenza a stupire con notevoli colpi di coda piazzati alla fine dei propri lavori: restate sintonizzati. Non c'è molto altro da dire a proposito di questo EP, chiudo pertanto con una curiosità: in una recente intervista, Tate ha ricordato un episodio in cui sua figlia, ancora bambina, rovistando tra il vecchio materiale della band tenuto in casa, ha scovato il video promozionale per Nightrider. Dopo averlo guardato si è fiondata contro il padre in lacrime urlando che non lo voleva più come papà. Alla richiesta di spiegazioni di Geoff, la bimba ha sbraitato: "Non voglio un papà che indossa fuseaux rosa!" Come darle torto:
P.S.: qualche anno più tardi, nel 1988, Queensryche è stato ristampato dalla EMI con l'aggiunta del brano Prophecy, outtake delle sessioni di registrazione di Rage For Order. Per non intaccarne lo spirito originario, è stata mantenuta la versione primigenia dei pezzi nonostante la casa discografica avesse espresso l'intenzione di "ritoccarli".
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21
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Mi mancava questo dei primi 6, è in arrivo il cd guarda caso. |
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20
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Miglior disco di heavy americano di tutti i tempi.Chi ha dato 60 non sta bene veramente e si merita Emma Marrone tutta la vita. |
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19
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Esordio coi controcazzi..tutto funziona a meraviglia in questo debutto....Brani leggendari per una band che fino a Promised land non ha sbagliato un colpo anche se a mio gusto personale questo Ep ed i successivi "The warning" e "Rage for order" rimangono inarrivabili !!!...Il voto del recensore sfiora il ridicolo mentre quello del popolo e' proprio vergognoso !!! |
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18
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Media voto lettori ad oggi... 62,71!!!
Ma stiamo scherzando?
Forse l'unico vero prodotto metal in senso stretto dei Ryche, che già da The Warning intrapresero una strada di sperimentazione e innovazione senza eguali. E cmq, pur dovendo molto agli Iron - bisogna dirlo - qui già si capiva bene che le potenzialità erano immense: voce potentissima come nella title track, drammtica in The lady wore black, riff potenti ma mai banali, atmosfere "distopiche" già accennate, assoli complessi e arpeggi da pelle d'oca del duo De Garmo-Wilton. Insomma, meno di 85 non si può dare. |
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17
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Magnifico inizio...il buongiorno si vede dal mattino, la voce di Tate mi ricorda qualcosa del primo disco dei Sanctuary |
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16
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Per me tutto quello che hanno pubblicato fino a Promised Land è oro finissimo, a cominciare da questo ep. Band che possono permettersi di esordire a questi livelli sono cosa rara. Geoff Tate nell'83 era (forse) secondo solo ad Halford... Non concordo molto quando leggo che in questo ep non c'è traccia dei Ryche successivi: secondo me il germe delle pubblicazioni più "progressive" della band qui già lo si può riscontrare, non solo nella teatralità di The Lady Wore Black, ma anche per esempio nella lunga sezione finale (in 13/8) di Blinded. Ad ogni modo Queen of the Reich rimane una delle canzoni più belle di quegli anni. Se pensiamo che un altro capolavoro come Prophecy è un'outtake (quando la grande maggioranza delle band di oggi un pezzo di questo livello non riescono a piazzarlo nemmeno come opener) allora possiamo comprendere appieno la magia di quegli anni e la grandezza di questa band. Voto 90 |
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15
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Stupendo,Queen of the reich The lady wore black sono i capolavori. Geoff Tate super (da qui ha dato il via ad una schiera di imitatori,Matos e Kiske in testa) |
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14
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Tate già devastante come attesta la title-track, il gruppo non è da meno con la magnifica The lady wore black (che per le atmosfere mi ha sempre ricordato Children of the Sea. Non so perchè) e le estusiasmanti Nightrider e Prophecy. Bellissimo 80 |
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13
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Queen of the reich ha segnato l'hm e tutto il mini è su livelli altissimi tanto che qualcuno - seconde me ingiustamente- criticò the warning perché al confronto risultava un po' compassato |
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12
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Per il voto dei lettori bisogna ringraziare i soliti troll, ma il 77 di un recensore non riesco a mandarlo giù... |
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11
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Uno dei più grandi EP della storia del metal e come voto solo 77???? inoltre la media del voto lettori 48???? mah, imparate a capire come si suona la musica che è meglio, VOTO, 100 |
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10
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Un album del genere che ha 47 (!!!!) come voto dei lettori? Eresia.... |
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9
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Consideriamo che è il debutto...questo disco è da 85 almeno! |
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8
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Una canzone come The Lady Wore Black vale 100! Non ai livelli di Operation sicuramente ma sempre un capolavoro! TEMPO, PERCHE' SCORRI VIA IMPIETOSO!?!?!?!?!?!?!? |
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7
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Assieme a The Warning, il lavoro dei Queensryche che preferisco. In genere loro vengono apprezzati soprattutto per Operation Mindrime ed Empire (albums ottimi, raffinati e coraggiosi per l'epoca), ma trovo le sonorità "acerbe" (se è lecito utilizzare questo termine con una band di tale valore) ed heavy degli inizi irresistibili. Li stimo anche per lo spessore delle liriche: a mio parere è stato grazie a bands come questa che il metal, troppo spesso associato a tematiche discutibili e squallide, ha potuto mostrare un lato più elevato e maturo, non necessariamente legato a stereotipi limitanti. Grandi Queensryche! |
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6
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secondo me il miglior ep della storia metal |
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4
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Non riesco più a trovarla, me tapino , cmq io conservo quasi tutte le mie, tranne quelle che il mio bimbo - attualmente 20enne - mi faceva trovare tutte srotolate quando tornavo dal lavoro e mi guardava con una faccia che diceva ; Sono stato bravo papa'? |
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3
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Bel disco e bellissima recensione! Al contrario di Raven non ho la musicassetta (le ho abbandonate definitivamente intorno al 1998) ma va bene comunque  |
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2
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L inizio di una favola. Vero Raven, che tempi! |
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1
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Non hai perso tempo, eh? Ho consumato la cassetta di questo disco, che tempi. Bella rece Peppe, come sempre. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Queen of the Reich 2. Nightrider 3. Blinded 4. The Lady Wore Black 5. Prophecy (bonus della versione estesa del 1988)
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Line Up
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Geoff Tate: vocals Chris DeGarmo: guitars Michael Wilton: guitars Eddie Jackson: bass Scott Rockenfield: drums
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RECENSIONI |
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