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Joe Satriani - Flying In A Blue Dream
( 6116 letture )
UNA BREVE INTRODUZIONE
Un chitarrista come Joe Satriani non necessita di presentazioni, ma forse è il caso di spendere qualche parola su alcuni fatti che costituiscono il contorno del disco di cui andiamo a parlare: il successo guadagnato col precedente Surfing With The Alien ha anzitutto aumentato la visibilità del buon Joe ma, soprattutto, gli ha permesso di potersi esprimere liberamente e di poter sfruttare il tempo in studio per sperimentare coi suoni e con strumenti non convenzionali (come il banjo, l’armonica e il sitar), per cimentarsi in diversi tipi di musica e persino per dedicarsi al canto, dato che in Flying In A Blue Dream ci sono anche dei brani cantati –cosa che all’epoca suscitò scalpore in alcuni fans evidentemente un po’ troppo chiusi di mente. Oggi, che sono passati esattamente vent’anni dalla pubblicazione del disco, possiamo tranquillamente affermare che, sebbene non si tratti di un album seminale, Flying In A Blue Dream rimane comunque altamente sopra la media delle uscite shred.

UNA NOTEVOLE EVOLUZIONE STILISTICA
“Squadra che vince non si cambia”: la saggezza popolare colpisce in pieno e ben si adatta a descrivere i tratti che questo disco ha in comune col precedente Surfing With The Alien, a partire dalla line up ma anche considerando la struttura dei brani e la sempre presente ricerca melodica e ritmica. Quello che in più viene offerto, nell’ammirevole sforzo di impreziosire la propria già originale proposta, è una certa eterogeneità: infatti non si può dire che i diciotto brani di quest’album appartengano tutti allo stesso tipo di musica, spaziando dal rock dell’introduttiva titletrack alla ballata super-sentimentale di I Believe, dal country –se così si può definire- della breve The Feeling al solismo metal di The Forgotten (Part Two), dai ritmi funky di Strange ai tenui strati armonici di Into The Light, brano dedicato al padre scomparso durante le recording sessions del disco. Proprio come già era successo in passato troviamo anche delle “dimostrazioni di tecnica” e, come è ormai classico nello stile di Satriani, la cosa non è finalizzata a mettere meramente in bella mostra le proprie capacità ma anzi, esattamente come fa un bravo ricercatore, viene sfruttata per dare un nuovo significato all’armonia e per cercare di estendere i confini di quanto già è conosciuto, migliorando tecniche fino ad allora ancora poco esplorate, soprattutto in ambito mainstream: è il caso di The Forgotten (Part One) e di Day at the Beach (New Rays from an Ancient Sun), brani in cui il tapping a due mani viene utilizzato per eseguire degli arpeggi e dei passaggi altrimenti impossibili da suonare con sole cinque dita e, soprattutto, per aumentare ed evidenziare l’interazione tra le note; come sempre, dunque, tanta testa e tanto cuore.

PER GLI APPASSIONATI E NON
In definitiva ritengo che Flying In A Blue Dream possa essere ben apprezzato tanto da chi ama la musica strumentale –e lo shred in particolare– quanto da chi di solito predilige la musica cantata: sia perché in questo disco la voce umana c’è in sei canzoni, sia perché la proposta è talmente tanto melodica da poter essere ascoltata ed amata da tutti; poi, come si fa a non innamorarsi di un album in cui c’è una canzone intitolata The Mystical Potato Head Groove Thing? Suvvia, siate seri e correte a cercare il disco, che oggi come oggi lo potrete tranquillamente trovare ad una manciata di euro! Per concludere ribadisco quanto avevo già detto per un’altra recensione: un classico è per sempre.



VOTO RECENSORE
85
VOTO LETTORI
63.37 su 37 voti [ VOTA]
cowboy big 80
Martedì 14 Gennaio 2020, 1.04.47
13
il voto dei lettori fa ridere, due grandi lp guitar american rock oriented, dell 89, uno e' questo, quando arrivera' l'altro, commentero'
Rob Fleming
Mercoledì 27 Gennaio 2016, 18.55.18
12
Bello. E poi io sono affezionato a Big Bad Moon che rivela un inedito Satriani anche a suo agio come cantante.
Philosopher3185
Domenica 14 Giugno 2015, 16.54.36
11
Un capolavoro,insieme a The extremist e surfing...almeno un 90 lo merita a pieno
xutij
Sabato 10 Dicembre 2011, 12.36.32
10
Infatti il prezzo è ottimo, stiamo parlando di 5 CD per manco 20 Euro e contando che nei negozi si trova facilemente 1 CD al costo di 20 Euro.Credo che non me lo farò scappare Speriamo solo che i dischi all'interno siano singoli album (tutti divisi con i propi Booklet e via..) e non 5 semplici dischi, ma anche se fosse, credo che questa sia un offerta che non posso rifiutare : D
Khaine
Sabato 10 Dicembre 2011, 12.24.37
9
@ Xutij: direi proprio di si! I primi tre sono, ciascuno a loro modo, fenomenali. Gli ultimi due potrebbero piacerti di meno perchè sono molto meno ispirati, però a quel prezzo lì io non avrei dubbi, fossi in te
xutij
Sabato 10 Dicembre 2011, 12.16.10
8
Khaine ho trovato un Box Set di Satriani che contiene : Not of this earth - Flying in a blue dream - The extremist - Joe Satriani - Crystal planet il tutto per 17 Euro. che faccio lo prendo ? Buon Natale
Khaine
Sabato 10 Dicembre 2011, 11.34.11
7
Ma che scherzi? buon Natale!
xutij
Sabato 10 Dicembre 2011, 11.28.51
6
Credo di aver trovato cosa regalarmi per Natale . Grande Satriani e soprattutto grande Khaine
luci di ferro
Venerdì 26 Agosto 2011, 23.23.48
5
Alcuni brani meno riusciti non donano la palma di capolavoro a questo disco.
luci di ferro
Giovedì 25 Agosto 2011, 22.04.04
4
Il vero valore dell'album è 83/100. Cos'è che fa perdere di valore l'album? Semplice, la risposta è la vena blues rock che, se non ci fosse, farebbe alzare il voto di parecchio.La parte Shred è F-A-N-T-A-S-T-I-C-A. Ci sono tre filler: Big Bad Moon, The Phone Call, Strange, un rock blues scarso che allunga la durata dell'album e non centra nulla con le altre track.
luca
Sabato 16 Gennaio 2010, 22.23.45
3
il primo album che ricordo di joe quando avevo 4-5 anni! ci sono cosi tante canzoni che mi ricordano momenti della mia infanzia che oramai questo disco è parte integrante della mia vita! e ora che lo risento non ha neanche 1 voce malvagia il grande joe!ALL HAIL JOE SATRIANI!
Jimi the ghost
Martedì 11 Agosto 2009, 19.11.56
2
"Siamo fatti della stessa materia dei sogni" Shakespeare. Un sogno lungo le tracce di questo album interpretabile solo da Freud. Ma Caspita! Un disco come Flying In A Blue Dream non può essere commentato da un solo lettore! Joe sfrutta tutto il manico della sua ibanez inabissandosi nel funky attraversando le radure del metal. E' vero quel che dice Kahine, andatelo ad acquistare subito, immediatamente. Un disco da tenere nel proprio scaffale magari di fianco al dizionario di lingua italiana, o alla enciclopedia di casa....pronto per essere ascoltato ogni dì. Ogni attimo. Grazie Joe. Grazie di cuore. Tutto ciò lo dedico al mio amico "Joe Nicki" che ascoltanto questo cd all'età di 40anni si è messo a studiare chitarra seriamente (III°livello lizard)diventanto un meraviglioso chitarrista...! Forza Joe regalaci ancora emozioni. Di cuore ragazzi. Jimi TG
Nikolas
Giovedì 15 Gennaio 2009, 18.03.01
1
Un altro splendido album del grande Joe! Lo trovo molto particolare, passa da canzoni come The Mystical (splendida) e Back To Shalla-Bal ad altre totalmente diverse come Day At The Beach. E poi Into The Light, la prima delle tre canzoni dedicate al padre scomparso, è davvero fantastica
INFORMAZIONI
1989
Relativity
Shred
Tracklist
1. Flying in a Blue Dream
2. The Mystical Potato Head Groove Thing
3. Can't Slow Down
4. Headless
5. Strange
6. I Believe
7. One Big Rush
8. Big Bad Moon
9. The Feeling
10. The Phone Call
11. Day at the Beach (New Rays from an Ancient Sun)
12. Back to Shalla-Bal
13. Ride
14. The Forgotten (Part One)
15.The Forgotten (Part Two)
16. The Bells of Lal (Part One)
17. The Bells of Lal (Part Two)
18. Into the Light
Line Up
Joe Satriani – Chitarre, basso, tastiere, banjo, armonica, percussioni e voce
Jeff Campitelli – Batteria acustica ed elettrica, percussioni
Bongo Bob Smith – Batteria acustica ed elettrica, percussioni su “Strange”, “Back To Shalla-Bal”, “Ride”
John Cuniberti – Sitar e percussioni
Stuart Hamm – Basso su “Bells Of Lal” e sulla sezione bridge di “Strange”
Simon Phillips – Batteria acustica su “I Believe”
 
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