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21/03/24
KRASUE + ANTARES + WAH ‘77
FREAKOUT CLUB, VIA EMILIO ZAGO 7C - BOLOGNA
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Deathstars - Night Electric Night
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( 5902 letture )
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Con il nuovo Night Electric Night, i Deathstars raggiungono l' importante traguardo del terzo album. Non che dal primo sia cambiato molto - sia a livello musicale che puramente estetico - e questo la dice lunga sulla formuletta vincente che i furbi "deathglammers" svedesi continuano a riproporre disco dopo disco, formula che mescola una parte abbondante di The Kovenant, un pò di Rammstein, un pò di Rob Zombie solista, un pizzico leggero leggero di Marylin Manson e una buona dose di melodie ottantiane facili e di grande presa. Le cose hanno funzionato abbastanza bene con Synthetic Generation del 2002, molto bene con Termination Bliss del 2006, perchè cambiare per il nuovo disco? E infatti squadra che vince non si tocca; se già conoscete questa band sapete esattamente cosa aspettarvi: rock-metal industrialoide, elettronico e darkeggiante, canzoni di facile ascolto e malcelate (ma neanche tanto) pretese da dance-floor. C'è da dire comunque che i nostri ci sanno fare e ancora una volta il lavoro del gruppo si rivela indovinato sotto tutti i punti di vista; dalla composizione alla produzione di queste undici canzoni tutto gira per il verso giusto e Night Electric Night scorre via liscio come l'olio tra momenti buoni, momenti esaltanti e qualche fase di stanca. A dire il vero, ad un ascolto più attento è possibile scorgere anche qualche piccolo elemento di innovazione del sound, corrispondente ad un'atmosfera più marcatamente goth, ottenuta grazie ad un sapiente uso delle orchestrazioni di tastiera, l'inserimento di sporadici cori femmili e un mood generalmente più cupo e oscuro del solito, atto a creare sensazioni fumose e notturne che permeano il disco per tutta la sua durata. E stando alle parole di Nightmare Industries, chitarrista, compositore e produttore della band, sono proprio la notte metropolitana, le luci della città che dorme e le vicende di vita e morte che vi si consumano le ispirazioni principali per la composizione del platter, che contiene anche un personale omaggio - la ballad nera Via The End - del chitarrista a suo fratello Jon Nodtveidt (Dissection), morto suicida il 16 Agosto 2006. Oscuro, solido e variegato, Night Electric Night si lascia ascoltare più che bene, al suo interno fanno capolino pezzi brillanti come la titletrack, la seriosa The Mark Of The Gun o ancora la ruffianissima The Fuel Ignites; più in generale si può dire che chi va in cerca di chitarroni corposi, bassi che pompano a tutto spiano, voci perverse e suadenti (il singer Whiplasher, grazie anche a qualche artificio di produzione, è letteralmente disumano) e deliziosi beat elettronici, troverà pane per i propri denti. Certo alla lunga l'album mostra un pò il fianco alla ripetitività - Blood Staines Blondes ad esempio assomiglia in maniera preoccupante al singolone Death Dies Hard - ma questo non sembra essere un problema per i Deathstars, che continuano a snocciolare le loro potenziali hit nella più impunita ed autoreverenziale ruffianeria. Buona (anche) la terza...
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5
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Lo tengo in background ora e mi piace come la prima volta che l'ho ascoltato. Bei testi, bella produzione (una delle poche che apprezzo in casa NB), grandi Deathstars! |
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4
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Non male però stanno diventando un pò troppo ripetitivi. |
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3
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Non li conoscevo ma ora mi paiono mica male... anche se derivativi |
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2
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ke dire.........ancora una volta sound cattivo e stupefacente |
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1
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bel disco andate avanti cosi |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Chertograd 2. Night Electric Night 3. Death Dies Hard 4. The Mark Of The Gun 5. Via The End 6. Blood Stains Blondes 7. Babylon 8. The Fuel Ignites 9. Arclight 10. Venus In Arms 11. Opium
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Line Up
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Whiplasher - voce Skinny - basso Bone W Machine - batteria Nightmare Industries - chitarra Cat Casino - chitarra
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