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Tall Stories - Skyscraper
( 2066 letture )
Era il 1991 e sul mercato discografico veniva dato alle stampe l’omonimo debutto dei Tall Stories, un buon disco di graffiante e puro melodic rock che però non ebbe molta fortuna, come moltissimi altri validi lavori usciti in quel periodo che vennero letteralmente scalzati e messi in ombra dalla prepotente ondata grunge che fece numerose vittime, dal thrash al metal passando per il death, per poi affondare gli stessi artefici del movimento.

Il flop dell’album frenò le mire di gloria dei Tall Stories e l’interesse dei discografici nei loro confronti e dopo ben 18 anni, nei quali ogni membro del gruppo ha intrapreso strade diverse , in particolare il vocalist Steve Augeri ha sostituito dietro il microfono Steve Perry nei Journey , ecco ora arrivare l’ora del riscatto o forse della verità e capire se i nostri allora come ora meritavano qualcosa in più.

Skyscraper non è proprio l’ideale proseguimento del debut album perchè qui ci troviamo di fronte a sonorità più hard rock, con punte di ruvido blues ed, ironia della sorte, anche piccoli accenni proprio di quel grunge che li aveva affossati; ovviamente non mancano quelle linee melodiche che li avevano contraddistinti, nelle quali la bellissima voce di Steve Augeri trova terreno fertile per esprimersi al meglio.

L’apertura è affidata a Tomorrow , brano dotato di un buon riff e di un facile ritornello, che rappresenta un buon biglietto da visita anche se non particolarmente entusiasmante; le cose, però, già si fanno più interessanti con i due successivi brani Clementine ed Original Sin dotati di una struttura di chitarra e di batteria più energiche che meglio riescono ad esprimere il potenziale del gruppo; All Of The World e Pictures Of Summer riscoprono il dna melodico del gruppo e, in particolare, la seconda introdotta da percussioni e chitarra acustica non lascia dubbi sull’effettiva bravura e capacità di songwriting dei Tall Stories.

Si continua con River Rise dove echi di un rock di settantiana memoria confluiscono in atmosfere grunge, con un cantato che ricorda qualcosa già sentito fare da un certo Chris Cornell, ma con un risultato decisamente riuscito e coinvolgente.

I nostri mantengono sempre un’occhio rivolto al passato e le poche concessioni rivolte al presente le ritroviamo in alcune distorsioni di chitarra, mai esagerate, e qualche passaggio in cui la voce di Augeri è leggermente filtrata; difatti la produzione, affidata proprio al chitarrista Jack Morer, mantiene fede a questa precisa direzione del gruppo.

Le contaminazioni dell’album riservano altre sorprese e quindi non c’è da stupirsi se ritroviamo in alcuni brani atmosfere funk, come in No Justice o blues come nella crepuscolare You Shall Be Free e nell’ultima Superman.

Skyscraper risulta pertanto un album molto vario di suoni e diverso dal suo predecessore, ma proprio per questo molto più interessante e soddisfacente; se tutto questo basterà per ottenere l’attenzione che meritano non saprei dirlo ma io un’occasione, forse l’ultima, gliela darei e voi?




VOTO RECENSORE
75
VOTO LETTORI
21.66 su 18 voti [ VOTA]
jaw
Giovedì 22 Febbraio 2018, 11.40.40
3
il primo un vero must, l ultimo colpo di coda del dokken sound, giusto il voto per questo, un po copiato dagli Zebra
lux chaos
Giovedì 1 Marzo 2012, 9.24.01
2
discreto dischetto, non concordo con l'ultima frase del recensore, il debutto è mille volte meglio!!
Frankiss
Giovedì 12 Febbraio 2009, 1.02.28
1
Il primo album dei Tall Stories è uno dei migliori eventi discografici del lontano 91....melodie, chitarre deluxe, voce matura e graffiante...un bell'album....da riscoprire!
INFORMAZIONI
2009
Frontiers
Hard Rock
Tracklist
01. Tomorrow 3:42
02. Clementine 4:22
03. Original Sin 5:00
04. All Of The World 3:24
05. Pictures Of Summer 4:07
06. River Rise 4:38
07. No Justice 3:35
08. Eternal Light 5:12
09. Stay 4:06
10. You Shall Be Free 4:47
11. Superman 7:43

Line Up
Steve Augeri - voce

Jack Morer - chitarra

Kevin Totoian – basso, armonica e vocal
Tom DeFaria – batteria e percussioni

 
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