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Takara - Invitation to Forever
( 3114 letture )
Venti di cambiamenti per Neal Grusky e la sua amata creatura Takara, oggi finalmente alla ribalta grazie ad nuova release. Una lunga gestazione quindi, per l'esattezza sette anni, concretizzata in quella che potremo definire una vera rivoluzione. Ma procediamo con ordine: i proseliti ricorderanno sicuramente il combo non tanto per le qualità stratosferiche delle precedenti uscite, bensì per essere stata una delle dimore del celebre ed apprezzato singer Jeff Scott Soto. Forse stanco di questa etichetta, o più semplicemente desideroso di voltare pagina con il passato, Grusky stravolge la line-up, retrocedendo Soto al ruolo di corista (incredibile ma vero) e preservando il bravo keyboarder Brook Hansen. Il resto della ciurma invece è fresca di arruolamento; la sezione ritmica è ora affidata al duo Bjorn Englen e Patrick Johannson, già visti all'opera con il funambolico Yngwie Malmsteen, mentre il microfono è riservato al talentuoso Gus Monsanto, salito agli onori della cronaca per le recenti collaborazioni con gli Adagio e i Revolution Renaissance, ultimo progetto dell’ex Stratovarius Timo Tolkki.

Per il resto Invitation To Forever è esattamente il tipo di disco che qualunque rocker appassionato si sarebbe aspettato dall'ensemble in analisi; da un punto di vista puramente stilistico nessuna novità, il tutto a favore del consueto AOR molto melodico e in linea di massima estremamente fruibile, evidentemente tanto caro al vecchio Neal. Ragion per cui grande spazio ad aperture ariose, imperniate su un guitar work fluido e vivace, accompagnato da una ritmica altrettanto “easy”, che solo di rado si concede a preziosismi e dinamismi di matrice quasi metallica. Forse l‘unica vera mutazione è ad opera del capace Hansen, quest’oggi finalmente libero di esprimersi per mezzo di azzeccati tappeti e ancor più interessanti partiture di piano. Purtroppo tutta questa maestria è sciorinata al servizio di una forma-canzone scontata e a tratti deficitaria; i motivi dominanti sono fin troppo abusati, spesso banali, enfatizzando una realtà povera di idee ed ispirazioni. Lo stesso Gus Monsanto, per quanto dotato, sembra un pesce fuor d’acqua, imbrigliato da note che evidentemente non calzano con la sua proverbiale estensione. Per assurdo è lo stesso Soto a uscirne due volte vincitore, poiché il reparto lirico - oltre risentire inequivocabilmente della sua assenza da protagonista – offre il meglio proprio dagli impeccabili, seppur ordinari, chorus. Certamente non mancano episodi nei quali il sestetto esibisce l’indiscutibile saggezza unita alla grande attitudine per il genere: Final Warning e Still A Mystery sono l’apice di una tracklist tutt’altro che passiva ma in linea di massima priva di acuti davvero meritevoli. Per tali ragioni l’ascolto fluttua distrattamente sino alla conclusione, concedendo davvero poche emozioni vitali.

Gli amanti incalliti di queste sonorità troveranno nei Takara un riguardoso riferimento, ma considerate le premesse Invitation To Forever delude sotto tutti i fronti, attestandosi in definitiva come un dischetto del tutto anonimo.

Spossati!



VOTO RECENSORE
55
VOTO LETTORI
21.10 su 19 voti [ VOTA]
mollusk
Lunedì 23 Agosto 2010, 23.35.22
1
Disco veramente orrido. Per fortuna sono riuscito a barattarlo.
INFORMAZIONI
2009
SPV
AOR
Tracklist
01 Angel of Lies
02 Final Warning
03 555
04 Spotlight
05 Riders On the Road
06 This Story Has to Be Told
07 A Place Under the Sun
08 Mystery
09 Looking for Salvation
10 This Photograph
11 I Can't Hold On
12 Nowhere to Run
Line Up
Neal Grusky - Guitars
Gus Monsanto - Vocals
Bjorn Englen - Bass
Patrick Johansson - Drums
 
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