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Pubblicato nel 1969 dopo l’uscita della colonna sonora del film More e dopo che il gruppo aveva già dimostrato di essere pienamente autonomo dall’influenza di Syd Barrett, o almeno di essere in grado di superare e gestire la dipendenza dalla stessa, Ummagumma (il cui significato è da riferirsi ad una espressione gergale per indicare l’atto sessuale o, come sostengono altri, al verso tipico di alcune creature abitanti le paludi nei dintorni di Cambridge ne Lo scrigno dei Segreti di N. Schaffner), rappresenta un esperimento/cantiere che introduce agli anni 70 ed agli sviluppi che la musica PinkFloydiana proporrà in periodo. Passando dalla lisergia vera e propria, ad una “psichedelia progressiva” -ammesso che esista- che connoterà la carriera successiva della band almeno fino a Wish You Were Here. Marchiata anche da un artwork firmato dallo studio Hypgnosis che presenta una facciata con Effetto Droste, l'opera è divisa in due parti distinte e separate: un primo disco live ed un secondo in studio. Ed è da qui che Waters assumerà il pieno controllo della situazione in seno al gruppo. Le due metà risultano necessariamente molto diverse tra loro. Ciò in quanto la parte live volle essere sia un sunto di ciò che di meglio era stato fatto sino ad allora dandogli però forma nuova e, in parte, come da tradizione della band, che dilatava enormemente la durata delle composizioni durante i concerti, ed in parte conferendogli un taglio che già annunciava ed introduceva il nuovo corso. La metà in studio, invece, si mostra come un insieme di composizioni sviluppate separatamente da ognuno dei componenti del gruppo. Un fattore che testimonia ulteriormente la coscienza dei propri mezzi e la sicurezza raggiunta in quel momento, dato che il rischio arrivare ad un risultato disomogeneo era ovviamente altissimo.
La parte live, insolitamente mal registrata per gli standard dei Pink Floyd tra il Mothers Club di Birmingham ed il Manchester College of Commerce, presenta alcuni overdubs quasi tutti vocali, ma è un dettaglio. Si parte con Astronomy Domine, che qui assume una forma più oscura, quasi traslucida, per poi aprirsi pienamente nella parte centrale dilatata all’estremo. Si prosegue con Careful with that Axe, Eugene, strumentale con basso e organo ipnotici e poi l’urlo; l’urlo animale di Waters che apre al finale da quiete dopo la tempesta psichica. E’ opportuno a questo punto l’inserimento di una più sognante Set the Control for the Heart of the Sun, basata sull’accoppiata voce/percussioni e anche questa dilatata e sottile. A concludere la parte dal vivo A Saucerful of Secrets, una decisa ripresa di tono con un pezzo quasi isterico, fino allo stop ed alla ripresa basata sull’organo di Wright, che poi riprende la sua discesa nell’isteria per giungere ad un finale di tensione quasi insopportabile. Con ciò si conclude probabilmente non solo un live, ma una intera epoca, come forse solo oggi possiamo giudicare.
Spazio ora alla parte in studio incisa ad Abbey Road che, come già detto, si compone di singoli brani preparati separatamente dai componenti del gruppo e poi tecnicamente divisi in varie suites, in cui tutti poterono mostrare le proprie inclinazioni personali. Sysyphus, ad esempio, mette in luce l’inclinazione per la classica del defunto tastierista miscelata con la contemporaneità della proposta Pink Floyd e sviluppa circolarmente tutte le qualità del musicista, il quale passa dal classico all’improvvisazione rock/jazz, per concludersi ritornando al suo inizio. Circolarmente; appunto. I compositori principali dei Pink Floyd si riservano la parte centrale del disco. Con Waters a proporre per primo Grantchester Meadows, brano da ascoltare con il testo davanti, dato che quest’ultimo è veramente ricercato ed è sorretto dalla musica adatta. Eccone un estratto:
Vento di ghiaccio della notte, vattene,
Questo non è il tuo dominio.
Nel cielo si udiva gridare un uccello,
Sussurri di un mattino nebbioso
E dolci suoni d'agitazione.
Mascheravano il silenzio mortale che si stendeva intorno.
Ascolta l'allodola ed evoca
All'abbaiare della volpe
Caduto al suolo
Guarda gli spruzzi
Del martin pescatore che risplendono attraverso l'acqua
E il fiume di verde scivola non visto sotto gli alberi
Ridendo nel passare attraverso l'estate senza fine
In viaggio verso il mare.
Nella pigra distesa acquatica io mi stendo,
Tutt' attorno a me le scaglie dorate del sole
A coprire la terra
Scaldandosi al sole di un pomeriggio
Già trascorso
Portando suoni di ieri
In questa stanza di città.
Poi la diversissima Several Species Of Small Furry Animals Gathered Together In A Cave And Grooving With A Pict, brano rumoristico/sperimentale pieno di effetti vari. Ambedue i pezzi mostrano, per motivi completamente diversi, la raggiunta maturazione di Waters quale leader e compositore. La parte di Gilmour ebbe una gestazione travagliata: entrato da poco nella band e non abituato a comporre -men che mai da solo- il chitarrista rischiò seriamente di non approdare a niente. Dopo aver chiesto inutilmente aiuto a Waters almeno per il testo, alla fine partorì The Narrow Way, canzone raffinata che mostra sia ricercatezze acustiche, che elettriche, con improvvisazioni varie nella seconda parte, per poi giungere ad una parte più canonica come forma compositiva. Il testo, però, rimarrà di qualità trascurabile. In ogni caso lo “sblocco” del chitarrista lo porterà in seguito a scrivere alcuni dei brani più di successo degli anni recenti. The Grand Vizier’s Garden Party, infine, è il contributo di Mason. Chiaramente percussioni in primo piano, ma anche un inaspettato flauto e soprattutto una serie di soluzioni effettistiche quasi d’avanguardia, lo fanno risultare per molti versi in anticipo sui tempi. Inquadrando il disco nel suo complesso, Ummagumma va considerato importante anche come prima prova in cui la band prende piena coscienza delle proprie possibilità dietro il mixer, cosa che poi porterà ai risultati che tutti conosciamo ed anche se in seguito i musicisti ne hanno spesso preso le distanze. Molto altro potrebbe essere aggiunto, a partire dal fatto che il produttore Norman Smith appare solo per onor di firma, per proseguire con l’accoglienza entusiasta della critica -tanto che molti lo considerano la cosa migliore dei Pink Floyd- ma meno dal pubblico, visto che negli USA sarà disco d’oro solo nel 1994. Senza dilungarsi oltre, però, segnaliamo la presenza di alcune chicche più interessanti delle altre. In Several Species Of Small Furry Animals Gathered Together In A Cave And Grooving With A Pict, c’è un messaggio nascosto percepibile mandando il vinile a mezza velocità. Così facendo si sente Gilmour chiedere da un altoparlante “This is pretty avantgarde, isn't it?" e, a doppia velocità, Waters risponde: “Bring back my guitar”, ma ci sono altri effetti vocali nascosti. Particolari intriganti, ma secondari, rispetto all'importanza di ciò che si sente in primo piano.
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VOTO LETTORI
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67.12 su 136 voti [
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78
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Un album ibrido tra un disco live (il pubblico quasi non si sente) di 3 pezzi già pubblicati in precedenza nei due album precedenti ed un pezzo già noto ma non pubblicato su album.
Queste versioni sono tra le più belle e interessanti che si possano trovare anche considerando versioni successive, solo la versione del film live in Pompei possono essere migliori ma questa versione si trova solo in DVD.
Il secondo disco invece sono inediti, 1/4 scritto ed interpretato per ogni componente della band (ricordiamo che Syd Barrett non c'è più da oltre un anno). Album molto interessante e particolare in attesa di una maturazione e ricerca di identità della band.
Voto personale: 85 |
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77
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Se dovessi salvare "una cosa" dei PINK FLOYD, sarebbe il Live At Pompeii. Quindi x me, il disco 1, che come sound ed esecuzioni, risulta ancora meglio, rimarrà sempre tra i miei preferiti. Del secondo salverei soltanto Grantchester Meadows, di cui ho letto ora il testo (grazie Raven!,), e devo dire che è come se lo avessi sempre conosciuto, e Several Species, se non altro x la simpatia e xchè forse è il titolo + lungo della storia del Rock. Tutto il resto, troppo sperimentale x la mia zucca dura. |
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76
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Il cambiamento cominciò con meddle dove le canzoni cominciavano ad essere più assimilabili e meno psicadeliche... Il disco successivo li consacrò nella storia, ma parlare di cambiamento con ummagumma mi sembra un azzardo... Io direi che è il disco psicadelico più pesante che abbiano fatto |
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75
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e' fuor di dubbio che con Barrett la band riusciva a cavalcare in grande stile la onda psichedelica in voga in quegli anni ma e' inoppugnabile che sara' con la entrata definitiva di Gilmour nella band ( a discapito dello stesso Barrett ) che i Pink acquisteranno una dimensione e popolarita' mondiale che e' viva tutt ' ora . Ummagumma fu il principio del cambiamento . |
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74
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Se dovessi scegliere un solo album da portarmi nella tomba , opterei sicuramente per questo magnifico lavoro. |
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73
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Però non si può dire che gli "overdubs" sono solo in qualche parte vocale.
Gli Overdubs sono chiaramente presenti quasi dappertutto.
E con questo do un 100 a questo album stupendo! |
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72
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Disco estremamente sottovalutato se paragonato ai sopravvalutati The Wall e The Dak Side Of The Moon. Un ottimo esperimento che vede la band alle prese con la musica sperimentale. Andrà meglio con Atom Heart Mother ma questo è un ottimo preludio. Meglio la parte in studio: Astronomy Domine la preferisco studio, il resto è leggenda,in particolare Carefull e Set The Control. |
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71
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Quell' urlo di Waters in Carefull è qualcosa di indescrivibile. All' epoca equivaleva ad ascoltarsi tutto Storm of the light' s Bane condensato in pochi secondi. |
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70
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Il più sperimentale della discografia, forse anche troppo per i miei gusti, non sono mai riuscito ad apprezzarlo fino in fondo; comunque geniale. È il disco simbolo dell'intera corrente del rock psichedelico. Non può non essere citato l'uso memorabile che fa Michelangelo Antonioni di Careful with that axe Eugene nella scena dell'esplosione in Zabriskie Point, perfetto contraltare cinematografico della psichedelia di Ummagumma. Entrambe le opere ci spiegano in maniera molto significativa l'atmosfera di quel periodo... |
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69
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disco particolarissimo sperimentale ma veramente stupendo. |
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68
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Il massimo dei voti! Credo ci sia poco da dire. Questo è uno di quei rari casi in cui mi sento di intervenire sul voto. Un 96 lo trovo ridicolo. Quei 4 centesimi in meno che significato hanno? Lo stesso vale per Atom ... e Meddle. Poi il 100 lo si da a The Wall... io sinceramente i criteri non li capisco. Specialmente quando vengono "giustificati" con la panzana della "storicizzazione", o "contestualizzazione storica". Boh! Problema mio, ovvio. |
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67
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Questo leggendario lavoro si divide anche per me in due parti molto diverse per qualità ma una caratteristica le accomuna sicuramente e cioè il coraggio sperimentale e innovatore, non a caso stiamo parlando di uno dei gruppi cardine della musica del ventesimo secolo.La parte live è di livello assoluto e spiccano careful with your axe con la sua atmosfera rilassata e quasi inconcludente che sfocia quando meno te l'aspetti in un esplosione da pelle d'oca e la traccia numero 4, quella set controls for the heart composta da dodici minuti estatici ed orientaleggianti come era di moda nel rock psichedelico del 69. Inutile dire che siamo una spanna sopra a tutto ciò che andava di moda all'epoca. La parte in studio non mi ha mai impressionato, ok le sperimentazioni ma qui siamo un pelino troppo sconclusionati, per girare al meglio anche il caos deve esserlo solo apparentemente e non mi sembra questo il caso(o forse io non lo percepisco) ma nonostante ciò il massimo dei voti se lo merita anche solo per le prime quattro perle |
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66
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" Psichedelia progressiva "mi sembra appropriata come definizione. Che sta ai Pink Floid come " Heavy metal " sta ai Black Sabbath. I critici hanno questa missione : definire in modo sintetico quello che conosciamo. Nel '69 un doppio del genere fu una bomba, che anticipava non solo gli altri ma gli stessi P.F. nel senso che le idee qui presenti le avremmo ritrovate anche in futuro. Gilmour si era da poco unito alla band e stavano forgiando il loro stile a venire. Quello caratteristico che tutti riconoscono dopo tre secondi. A Raven posso dire che avere questo disco per le mani per un ragazzo dell'epoca significava essere agganciato al nuovo che emergeva, sempre from England : che si confermava vivaio di preziose rock band che ci hanno salvato dal rischio di affogare nelle sabbie mobili del pop e della leggera. Italiane e non. E l'urlo di Waters per me non fu tanto dirompente, visto che già ascoltavo anche un pò di free jazz. Certo,per chi era fermo a Battisti e Dik Dik sarà stata una folgorazione a 280 volts... Il 2° è meno bello ? lo dicono gli esperti, ma per un semplice fan è sempre un distillato di rock prog che ha fatto epoca,anche con la cover...Ma poi è possibile che un gruppo faccia tutti brani da 10 e lode ? Non credo... Io voto 95 e li ringrazio. |
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65
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Il primo disco, quello live, è da 9. Un capolavoro. I Pink Floyd nascono da questi solchi. Su Careful with That Axe, Eugene e Set the Controls for the Heart of the Sun si sono edificate intere discografie senza raggiungere tali livelli di perfezione. In A Saucerful of Secrets il gruppo passa dalla sperimentazione più estrema al lirismo più sognante. Il secondo disco, invece, è da ascoltare per quello che è. Rick Wright e il primo brano di Waters sono i più convincenti. 80 (media tra il 100 ed il 60) |
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Consentitemi una correzione, anche Atom Heart Mother (riscoltato ieri) è un disco fantastico, capolavoro insieme agli altri tre che avevo menzionato. |
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Comunque la recensione è piacevole. I Pink Floyd per quanto mi riguarda sforneranno cose memorabili e fondamentali solo con tre album: Meddle, The Dark Side of the Moon e Wish You Were Here. Il resto dal più o meno valido (Atom Earth Mother, The Wall, Animals) al trascurabile/irrilevante per i miei gusti. |
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62
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Secondo me è una prugna micidiale, primo disco live ok, secondo una brodaglia inascoltabile, eccezion fatta essenzialmente per The Narrow Way... Evviva. P.S. Raven è il mio compasso. Infallibile ma spesso all'incontrario. eheheh  |
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Mark, lo hai già scritto, che andrai un po controcorrente?  |
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Non ne ho mai capito appieno la grandezza, a dispetto di altri lavori come ad esempio il precedente "A Saucerful Of Secrets" che apprezzo molto di più. L'ho anche ascoltato poco rispetto ai successori, ai quali visto l'elevato grado di sperimentazione probabilmente è anche imparagonabile...ma secondo me il meglio verrà dopo. |
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59
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Grande disco,forse solo un pò troppo sperimentale.Grantchester meadows è una delle canzoni più belle che si possano mai ascoltare.Davvero sublime. |
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Il primo album in assoluto che ho ascoltato dei Pink Floyd. Penso ne avrò acquistate tre o quattro copie nel tempo, avendo regolarmente consumato i precedenti (e usavo puntine a "bobina mobile", più leggere...). Disco assolutamente superlativo. Per me il migliore dei Pink Floyd. Ricordo benissimo mio padre e mia madre precipitarsi in camera mia quando è partito l'urlo di Waters su Careful... e mio padre definirla "la solita musica da drogati" non andandoci lontano però... Un mio amico italiano della mia età mi ha raccontato che una trasmissione radiofonica del pomeriggio nei '70, aveva fatto un concorso su che dischi portare nell'isola deserta, nel caso. Ummagumma era risultato il numero uno. Completamente d'accordo. Chapeau! |
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90, le versioni live che contiene questo LP sono delle testimonianze così belle che difficilmente risentiremo! |
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Mamma mia lynk che mentalità aperta che hai...quest'album è stupendo e i pink floyd son dei grandi artisti che qualsiasi appassionato di musica dovrebbe amare cosi come altri gruppi non metal (Queen, The Doors, Rolling Stones, ELP etc etc...). Ora, non dico che devono piacerti per forza ma addirittura criticare il fatto che se ne parla in un sito metal mi sembra eccessivo. Secondo me è giusto spaziare anche su altri generi perchè la musica è tutta favolosa (se ben fatta ovviamente) e poi se il metal esiste è anche grazie a questi gruppi che da fine anni 60 in poi hanno rivoluzionato il modo di fare rock |
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Poche balle... Syd Barrett era un mito! (Anche se non c 'entra niente con questo grande disco) |
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a questo punto mi aspetto di vedere anche recensioni sui Depeche Mode, visto che anche loro hanno in qualche modo influenzato i gruppi Gothic-Metal di fine anni '90 ("host" dei Paradise Lost "sin-pecado" dei Moonspell, "alternative 4" degli Anathema ... ed altri )  |
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a me sembra ovvio che certi gruppi trascendano totalmente ogni divisione di genere, anche in virtù della loro oggettiva importanza a livello di storia della musica e sicuramente anche i pink floyd avranno ispirato molti artisti metal. |
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Tanto vale infilarci di tutto in un sito come METALlized...mettiamoci anche recensioni di Beethoven e di Mozart per poi passare al neo-melodico e a justin bieber! Trovare una recensione dei Pink Floyd qui è come spalmare del Ketchup su una fetta di pane...cosa cazzo c'entra?! |
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Cosa stai a votare ciò che non capisci? Bah, voto al voto: 55 |
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Che cazzo ci fanno i Pink Floyd su un sito che dovrebbe trattare musica Metal? Bah. Voto 55 |
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Andrò controcorrente, ma i Pink Floyd migliori (quelli che, per intendersi, sono diventati i miei artisti musicali preferiti )per me arrivano da Meddle in poi: Echoes sancisce la nascita dei Pink Floyd "classici". Prima sono un pò troppo sperimentali (TPATGOD lo considero inascoltabile) |
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Andrò controcorrente, ma i Pink Floyd migliori (quelli che, per intendersi, sono diventati i miei artisti musicali preferiti )per me arrivano da Meddle in poi: Echoes sancisce la nascita dei Pink Floyd "classici". Prima sono un pò troppo sperimentali (TPATGOD lo considero inascoltabile) |
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Andrò controcorrente, ma i Pink Floyd migliori (quelli che, per intendersi, sono diventati i miei artisti musicali preferiti )per me arrivano da Meddle in poi: Echoes sancisce la nascita dei Pink Floyd "classici". Prima sono un pò troppo sperimentali (TPATGOD lo considero inascoltabile) |
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Andrò controcorrente, ma i Pink Floyd migliori (quelli che, per intendersi, sono diventati i miei artisti musicali preferiti )per me arrivano da Meddle in poi: Echoes sancisce la nascita dei Pink Floyd "classici". Prima sono un pò troppo sperimentali (TPATGOD lo considero inascoltabile) |
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Andrò controcorrente, ma i Pink Floyd migliori (quelli che, per intendersi, sono diventati i miei artisti musicali preferiti )per me arrivano da Meddle in poi: Echoes sancisce la nascita dei Pink Floyd "classici". Prima sono un pò troppo sperimentali (TPATGOD lo considero inascoltabile) |
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Andrò controcorrente, ma i Pink Floyd migliori (quelli che, per intendersi, sono diventati i miei artisti musicali preferiti )per me arrivano da Meddle in poi: Echoes sancisce la nascita dei Pink Floyd "classici". Prima sono un pò troppo sperimentali (TPATGOD lo considero inascoltabile) |
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Ummagumma è l' "opera" veramente rivolta alla sperimentazione sonora , io la prima volta che ascoltai questo vinile ebbi un godimento assoluto. |
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album non facile da ascoltare quello in studio mentre il live è molto bello facendo una media voto 92 |
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@Raven,si è vero , ma anche di "PIETRA MILIARE". |
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@Raven, bella recensione.Potresti chiarirmi questa storia dei messaggi nascosti che sinceramente non conoscevo. |
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Credo che abbiamo diversi concetti di "stringata". |
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@Raven e @Er Trucido chiedo scusa, mi sono fatto prendere dalla foga,ho esagerato stupidamente, tolgo la parola "vergogna",avete ragione massimo rispetto per quello che fate.@raven io comunque leggo sempre tutto,e la trovo abbastanza ben fatta ,anche se un po troppo stringata,ad es. avrei aggiunto la trovata divertente del moscone,inseguito dai colpi di giornale fino a quello fatale,nella parte finale di Abbey Road,che il flauto lo suonava la moglie di Mason in The Grand Vizier's,dell'uso dell'organo, e che fu un vero peccato per ragioni di spazio,l'inclusione dal vivo di Interstellar Overdrive,e non più recuperarla pare siano spariti i master,etc.,etc.Solo mi sarei aspettato,e anzi avrei dato prima la precedenza Alla "PIETRA MILIARE"THE PIPER",perchè(l'unico diretto da Barrett) è il primo album di esordio e con cui hanno influenzato poi tutto il rock psichedelico successivo.tutto qui. |
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Ma infatti, con tutti i soldi che prendiamo è proprio una vergogna. Quasi come venire a scrivere in calce ad una recensione senza dire nulla della stessa e parlando di altro. Quasi. |
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Ehm, piano con le prestese. Insomma, "una vergogna" mi pare che sia eccessivo. Siamo sommersi dalle nuove uscite, pubblichiamo un articolo al giorno, c'è una marea di dischi da recuperare ed oltre a questo abbiamo un lavoro e delle famiglie. Direi che "una vergogna" proprio no. |
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@?MI ASSOCIO ALLA TUA RICHIESTA.è una vergogna che ancora non ci sia. |
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Dove è la recensione di The Piper At The Gates Of Dawn, il capolavoro del grande Syd Barrett? Ve la siete dimenticata? |
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l'album in studio è puro suono, cioè non c'è molta "musica", è ricerca sonora, sperimentazione; interessante, ma un po' freddo. il live album è di ottimo livello, sicuramente uno dei migliori live di fine anni sessanta. |
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che cazzo guardi David Gilmur |
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Possiedo il vinile , Album Spettacolo ! dei primi Pink è il mio preferito . |
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Ho letto bene? Voto lettori 60.80 per uno dei migliori dischi Rock di sempre? Ma 'ndasi 'scoltàr Masini! Comunque, scherzi a parte, a mio avviso è il migliore dei Pink Floyd dopo l'insuperabile Dark side of the moon, tuttavia in ambito Prog ho sempre preferito l'Italia  |
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In effetti no. Lacuna da colmare. |
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Ah, giusto, altrimenti se ci mettevi altri 42 anni alla recensione numero 1000 dovevi cambiare nick in "matusalemme" . L'hai letto il libro? É scritto da un gruppo tra i più grandi esperti e collezionisti dei Floyd al mondo...tra l'altro li ho conosciuti a vinilmania e sono gentilissimi e molto disponibili a chiarirti tutti i dubbi... |
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Adesso sono quasi al doppio  |
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Raven,davvero una bella recensione...e complimenti per il record. |
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Confermo, il ragazzo sulla copertina é Alan Styles. Ho letto di recente il libro Pink Floyd, storie e segreti" scritto da veri esperti e collezionisti ed anche lì é scritto così. Libro consigliatissimo a tutti. |
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Ho trovato fonti contrastanti a questo proposito, ma la versione del commento precedente è alla fine la più probabile. |
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E a pensare che Waters lo definì spazzatura! Una piccola precisazione: il roadie a sinistra non è Lemmy ma Alan Styles,ovvero colui che divenne famoso per "Alan's Psychedelic Breakfast" |
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@Raven quando la troverò lo scriverò ! |
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La prima parte di Ummagumma,vale a dire quella Live è una grandiosa testimonianza, che come spiegato nella rece,fa il riassunto dei loro "Early Days" e che inoltre è la prima di una collana di Live-album indimenticabili,peccato che ufficialmente ne abbiano fatti così pochi.Le performance di Astronomy e Saucefull sono enormi: le preferisco di gran lunga alle rispettive versioni in studio.Il disco degli inediti registrati in studio mette in mostra gia all'epoca tutta la loro libertà creativa.A mio perere è anche fin troppo sperimentale,nonche troppo fine a se stesso a tal punto che ogni volta che lo ascolto faccio sempre un po di fatica a digerirlo,facendo di Ummagumma un disco che non rientra tra i loro miei preferiti(ad es il precedente More lo trovo piu scorrevole;tuttavia la loro genialita e originalità anche in questo Platter è ammirevole e questo è fuori discussione.La mia traccia preferita(escludendo il Live-Disc) è The Narrow Way 3,che a mio avviso da più delle altre un anticipo di quello che sarebbe stato il Pink Floyd-Sound che li contraddistinguerà nel decennio in cui si stavano affacciando.Di fatti secondo me dall'album successivo inizierà la parte migliore della loro carriera(70-79) dove sforneranno un capolavoro dietro l'altro.Ne parlero meglio commentando gli album fin qui recensiti e altri che spero saranno recensiti in seguito. |
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Ci sono, ci sono , ma ti ringrazio  |
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IMMORTALI, complimenti a francesco, non ho trovato una recensione fatta male delle tue  |
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...grande disco, grande discografia, band incomparabile e ... ottima recensione davvero: il peso specifico delle note dei Pink Floyd è stato, è ... e resterà una chimera per chiunque. Scusa @Progrock , aldilà dell'immensità dei King Crimson e del loro capolavoro del '69 ... : cambia sport. |
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Porta pazienza, c'è chi non è pratico del genere |
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nel 1969 uscì pure in the court of the crimson king, quello si influenzò la musica per almeno un decennio (compresi i PF); ummagumma, a parte lo strano nome, è un disco modesto, soprattutto nella parte "creativa" dei singoli) e sconfessato pure dai floyd "miliardari" degli anni successivi. Preferisco i PFdi barrett, scarsi (come i PF futuri) ma sinceri e follemente geniali alla successiva macchina da soldi che di rock progeressivo non aveva neppure l'ombra dell'odore. |
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Semplicemente una pietra miliare! Questo capolavoro deve aver influenzato come minimo una tonnellata di bands! Grandiosi! |
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100 alla intera produzione da piper at the gates of dawn a the wall (un po sotto the final cut...ma tant'è). però Ummagumma da solo vale 110, una carriera intera!!!! |
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bowie 2007 - un mio lettore di altra area - mi segnala quanto segue: "Uno dei due roadies che appaiono nel retro del vinile ( per chi ancora come me lo serba gelosamente ) è un certo Mr. Watts, padre dell'attrice Naomi Ellen Watts". Non lo sapevo neanche io |
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11
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Ri-Ri-Thanx  |
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10
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Beh, allora auguroni! Un bel modo per festeggiarli su Metallized  |
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Ri-Thanx, questa me la ricorderò a lungo, l'ho anche fatta coincidre con i miei 42 anni |
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Complimenti per la recensione ed il traguardo raggiunto. Ti auguro altre 500 di queste recensioni. |
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7
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Thanx  |
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6
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Raven, sei una macchina sforna-(grandi)recensioni. Disco dalla sconfinata bellezza. |
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5
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Ahhh...... che discone ! MITICO !! |
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3
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Una degna recensione per un album ed un gruppo che ha fatto la storia della musica. Altre 500 di queste. |
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Grazie Nick |
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Recensione di altissimo livello! Ummagumma è un capolavoro senza tempo... e complimenti Francè, sei una vera e propria macchina sforna-recensioni... e tutte ottime! 500 è un numero davvero altissimo! |
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