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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Nightwish - Made in Hong Kong (and Various Other Places)
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( 6660 letture )
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A distanza di circa un anno e mezzo dall’avvicendamento tra Tarja Turunen ed Anette Olzon tra le fila dei Nightwish e dal rilascio di Dark Passion Play -un album che ho giudicato abbastanza deludente, vedi recensione- la band torna a farsi sentire con una testimonianza live in formato CD/DVD che altro non è se non la riproposizione di otto brani tratti dall’album prima citato integrato da altri tre pezzi e da alcune trascurabili testimonianze video, il tutto al solo scopo di confermare che la Olzon si è pienamente integrata nel gruppo e che è una ottima cantante, coadiuvata nel suo ruolo da un Marco Hietala talvolta fin troppo sopra le righe, probabilmente a causa di un tasso alcolico troppo elevato a causa di un simpatico gioco di carte che il gruppo usa per passare il tempo durante il tour e che è apprezzabile nel DVD aggiuntivo.
Per ciò che attiene l’operazione presenta la nuova deliziosa e carinissima cantante il risultato è stato centrato, la Olzon è -giustamente- molto diversa da chi l’ha preceduta, ma mostra una certa padronanza della propria ugola e una dignitosa presenza on stage (del resto avevo già sottolineato in sede di recensione che la colpa del risultato di Dark Passion Play non era certamente della singer) ma l’operazione Live in Hong Kong and Various Other Places pare rivolta esclusivamente ai propri fans ed a quella frangia di indecisi che non è ancora riuscita a valutare il modo di considerare Anette, dato che i contenuti di questa release non sono, a mio parere, in grado di attrarre nessun ascoltatore al di fuori di queste due fasce.
I pezzi tratti da Dark Passion Play acquistano on stage una dimensione più coinvolgente, specialmente The Poet and the Pendulum, a dispetto dei numerosissimi passaggi campionati e/o preregistrati, ed in generale tutta la prima parte del disco mantiene una certa tensione, migliorando specialmente la resa dei pezzi più deboli, che però, alla fine dei conti, tali rimangono, fino a giungere alle noiose closers Last Of The Wilds e 7 Days To The Wolves, non fugando con ciò i dubbi circa la resa dei vecchi pezzi che, comunque, saranno secondo me resi in maniera più che accettabile in altre sedi. Nella seconda parte del lavoro, quella in studio, incontriamo Escapist, già presente come bonus track su DPP; While Your Lips Are Still Red, presente sul singolo Amaranth e scritta per la colonna sonora del film Lieska!; ed una versione demo di Cadence Of Her Last Breath cantata da Hietala. Rimane l’impressione di una certa discontinuità causata dalla frammentarietà degli effetti dalla platea derivante dal fatto che il disco è -come da titolo- la somma di una serie di esibizioni in svariati posti. Abbastanza striminzito il DVD: una serie di dichiarazioni a favore di Anette, alcuni “dietro le quinte” come il già citato giochino alcoolico di Hietala - cuore pulsante del gruppo - e tre video clips, niente di che.
Concepito come spot a favore della nuova singer questo live svolge abbastanza bene il proprio compito, ma non aggiunge nulla di rilevante alla storia della band se non il mostrare che Anette è piuttosto simpatica e sa cantare, ma questo lo sapevamo già. Se siete dei fans sfegatati di Tuomas Holopainen e compagnia probabilmente comprerete il prodotto a prescindere dalla mia recensione e da quella di chiunque altro, se non lo siete potete tranquillamente destinare altrove i soldi necessari al suo acquisto, o almeno conservarli fino al prossimo lavoro in studio.
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Mah...su "7 days to the wolves" posso essere abbastanza d'accordo, non è il massimo anche se tutto sommato non mi dispiace, però su "Last of the wilds" proprio no: non solo è uno splendido strumentale e non è noiosa, ma distaccandosi dalle sonorità più granitiche degli altri brani evoca quelle atmosfere e sensazioni che il gruppo voleva portare in musica quando è stato fondato... |
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Per chi abbia dato un'occhiata e soprattutto un ascolto alle performance dei nightwish ai 70000 tons of metal, festival in crociara appena tenuto avrà potuto senz'altro notare il grande miglioramento di anette alla faccia di tutti quelli che la criticano a spada tratta, e senza ascolti accurati... Ottimo lavoro dei Nightwish |
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a presciere dal fatto che le tracce possano piacere o meno, la prestazione è buona, la presenza pure... la voce della tanto odiata anette olzon non ottima forse (non tutti lo sanno, anche se tutti fanno i sapientoni in materia, lei è subentrata successivamente al songwrite e quindi è naturale che per alcune tracce le sue vocalita non calzassero a pennello) ma sicuramente decente. quindi questo voto, che scolasticamente parlando equivale ad un 1 (ma ci pensate almeno? ovviamente mi rivolgo ai tanti che avranno votato 0... ma in base a cosa voti 0???) mi pare davvero insensato e dettato da una presa di posizione stolta piuttosto che da un ascolto (l'avranno poi ascoltato tutti? mah...) accurato, motivato e pensato |
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mi chiedo come sia possibile che su una media di 58 voti, il voto complessivo sia 9 su 100... bah |
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Commento OT: Ma quando ci fate le rece degli altri lavori dei nightwish? Ps: Raven for president! |
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se analizziamo la qualita delle canzoni sicuramente ottimo!la prestazione di anette e molto buona,ma onestamente avrei preferito un live piu completo con canzoni tratte dall era tarja.cosi sinceramente non ha molto senso fare uscire un live con la stessa scaletta dell ultimo in studio... |
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Mi sfugge il senso del commento..... |
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ma vaffanculo va...Dai CAZZO!! |
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Grazie Autumn , ad ogni modo è sempre più difficile definire i generi visto che si mescolano con estrema facilità, per me ne esistono solo 2: musica buona e musica cattiva, il resto è contorno su cui non vale la pena litigare. |
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Beh, Francesco è la nostra Enciclopedia Metallum! |
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concordo col recensore/raven sull'inutilità del discorso. però quando cominci a sentire una torma di ragazzini che pretendono di sapere "cos'è questo e cos'è quello" (come tutti noi, d'accordo ) perchè magari hanno letto delle cose che non stanno nè in cielo nè in terra, un po'ti girano. E mi sia concessa un'ultima arringa, dopodichè chiudo: da appassionato del genere comincio a essere stufo di come il genere viene trattato, e chi vuol capire capisca: se si trattasse di un disco dei maiden ad esempio o di un qualsiasi altro gruppo di metal classico o old school (e si badi bene che sono piuttosto obiettivo, non amando granchè l'attuale incarnazione dei nightwish) tutti starebbero bene attenti a quello che si dice, a usare le parole giuste, ecc. "Perchè quello è il vero metal e blablabla", nonostante si tratti di roba tutta uguale da vent'anni almeno. Usare la stessa cura anche per gli altri generi non mi sembra poi così inconcepibile. p.s.wiki è ottima ma da non prendere come oro colato... meglio affidarsi all'immensa Encyclopaedia Metallum (www.metal-archives.com)... una volta provata non la si abbandona più! |
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Chi ti ha detto che avrei voluto scriverlo? era solo per farti un esempio di come il discorso sui generi sia sostanzialmente inutile, symphonic metal ti va bene? mi sembra cmq che stiamo perdendo tempo su un dettaglio insignificante. |
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Associami un punto di quelli elencati sotto ad una canzone dei Nightwish... e non mi dire la voce femmile che è la cosa più sbagliata che potresti scrivere |
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Essendo ke ti fidi di wiki sempre da li Caratteristica principale di questo genere musicale sono i riff di chitarra lenti e oppressivi che, accompagnati dall'utilizzo delle tastiere, contribuiscono a creare un'atmosfera malinconica e decadente. Come nel Death doom metal, il cantato è in growl (a volte viene usato anche lo scream), accompagnato da cori di voci femminili che, col tempo, hanno acquisito sempre più rilievo arrivando a duettare con la controparte maschile. Le tematiche affrontate spaziano dalle letteratura gotica al binomio amore-morte, per arrivare alla diffidenza verso l'umanità in decadenza e alle sofferenze esistenziali. |
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da wiki: Genere Attualmente: Symphonic metal- Gothic rock[1] Origini: Symphonic power metal Gothic metal ad ogni modo sono solo etichette spesso usate per semplificare al massimo, tutto qui, |
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la coscenza m'impone di spezzare una lancia in favore di entrambi (raven e mat), con una leggera propensione per il commento di mat: è vero, etichettare tutto spesso in maniera ridondante e forzata sta cominciando a diventare fastidioso, per chi legge e non è fan di un dato gruppo e ancor di più per chi lo è; negli anni ho letto certe filastrocche visionarie degne dei film di lynch o tarkovskij (bombastic doomy blackish neo-jazz tuasorella metal...) che diciamolo, han proprio rotto. Dall'altra parte, dopo anni e anni di appassionata passione per il gothic metal con annessi e connessi, origini e derivazioni, ecc., ecc., comincio parimenti a rompermi di leggere recensioni (che si suppone dovrebbero esser redatte da gente esperta) che appioppano la suddetta etichetta ad un gruppo solo perchè ci canta una donna. Immagino che tra un po'anche i matia bazar verranno definiti "gothic metal". |
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Perchè, come lo definiresti? Symphonic metal? E comunque: che importanza ha? |
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Una cosa vorrei sapere.. con che criterio si può definire questo album, ho cmq in Nightwish in generale, Ghotic???? |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Bye Bye Beautiful (Live) 2. Whoever Brings The Night (Live) 3. Amaranth (Live) 4. The Poet And The Pendulum (Live) 5. Sahara (Live) 6. The Islander (Live) 7. Last Of The Wilds (Live) 8. 7 Days To The Wolves (Live) 9. Escapist 10. While Your Lips Are Still Red 11. Cadence Of Her Last Breath (Demo)
DVD Documentary (Dark Passion Play World Tour) Video Clips: 01. Amaranth 02. Bye Bye Beautiful 03. The Islander
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Line Up
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Anette Olzon - Vocals Tuomas Holopainen - Keyboards Erno ''Emppu'' Vuorinen - Guitars Marco Hietala - Vocals, Bass Jukka "Julius" Nevalainen - Drums
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RECENSIONI |
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