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Joe Stump - Virtuostic Vendetta
( 8018 letture )
Joe Stump è un rinomato chitarrista americano da anni radicalmente inserito nel contesto del neoclassic shred, forma di virtuosismo purtroppo spesso tesa alla costruzione di melodie su basi ritmiche e armoniche molto dirette e semplici da ascoltare. In questo senso non si può negare a Virtuostic Vendetta di aver pienamente soddisfatto i requisiti di bontà che si pretendono da un disco di questo genere: in senso assoluto però l’album è molto poco soddisfacente, più per un fattore di scarsa longevità che per questioni di capacità tecniche.

Ritengo pertanto di dover bocciare Joe Stump: non per mancanza di bravura, trattandosi di un ottimo chitarrista; non per una cattiva produzione, visto che i suoni sono ben bilanciati tra loro; per una scarsa capacità di distinguersi nella massa di shredders che popolano il globo: il virtuoso non dovrebbe essere tale solo in tanto e in quanto è in grado di suonare assoli veloci, sfruttando tutte le tecniche possibili ed inimmaginabili… il virtuoso è quel chitarrista che usa la sua tecnica per raggiungere vette compositive altrimenti irraggiungibili, per comunicare quello che un normale musicista non può per mancanza di abilità! E’ per questo che non ha senso limitarsi a raggruppare quattro accordi uno dopo l’altro, senza neanche un minimo di arrangiamento, soprattutto se poi gli assoli sono poco più che scale suonate alla velocità della luce, completamente incapaci di disegnare una trama melodica distintiva, che giustifichi quel singolo brano o riff. E’ per questo che anche pezzi melodici come Chasin’ The Dragon e The Dance Of Kashani perdono tutto il loro potenziale, perché qualunque altro chitarrista dotato delle capacità tecniche necessarie avrebbe potuto comporre questi brani, che rimangono assolutamente anonimi e stufano dopo due ascolti. Certo che qualche canzone si salva: The Beacon ne è un ottimo esempio, però nello stile suona decisamente troppo Malmsteen per poter dire che è un brano veramente originale. Stesso dicasi della conclusiva Strat Sorcery, bellissima ma manifestamente ispirata ad alcuni storici colossi del rock (tra cui la celebre Little Wing di Sua Maestà Jimi Hendrix e Catch The Rainbow di un certo Ritchie Blackmore), quindi anche in questo caso di inedito c’è ben poco. La stessa Symphonic Pandemonium, per quanto bella da ascoltare, non aiuta l’artista a farlo uscire da questa situazione di eccessiva omogeneità col mercato.

Quello che più mi spiace dire è che siamo di fronte ad una grande occasione sprecata: Joe Stump è davvero un bravo chitarrista e in questo disco le idee non sono mancate, solo che sono state gestite malissimo… a malincuore, dunque, sconsiglio ai Lettori l’acquisto di Virtuostic Vendetta, sempre che non siate sfegatatamente innamorati del neoclassic, nel qual caso potreste anche apprezzare la release.



VOTO RECENSORE
45
VOTO LETTORI
65.77 su 40 voti [ VOTA]
lorenzo
Giovedì 29 Aprile 2010, 14.41.27
1
Sono pienamente daccordo su quello che scrivete joe stump è una delle tante copie che vogliono fare i virtuosi per essere virtuosi bisogna averlo nel sangue bisogna nascere virtuosi solo pochi sono virtuosi in questo mondo vedi jason becker, malmsteen,paul gilbert vinnie moore ecc..
INFORMAZIONI
2009
Lion Music
Shred/Neo-Classic
Tracklist
01. Chasin’ The Dragon
02. Pistol Whipped
03. The Dance of Kashani
04. Fire and Brimstone
05. The Beacon
06. Blackmore`s Boogie
07. Old School Throwdown
08. Allegro # 2 in A minor
09. Trigger Happy
10. Symphonic Pandemonium
11. The Witching Hour
12. Strat Sorcery
Line Up
Joe Stump - Chitarre
Jay Rigney - Basso
Jay Gates – Batteria
 
RECENSIONI
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