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20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)
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Il 1993 porta un importante traguardo in casa Rush, ossia la pubblicazione del quindicesimo album in studio; un numero notevole, vista anche la qualità media, sempre più che buona, dei suoi predecessori. Sarebbe stato sicuramente un gran colpo sfornare un album che suonasse come i grandi capolavori del passato, ma quello prodotto dalla band fu un capolavoro mancato.
Counterparts non centra infatti l'obiettivo, ma piuttosto gli passa vicino, lo sfiora e lo accarezza, senza però riuscire a compiere il balzo finale per entrare nella schiera dei “dischi capolavoro” - in cui peraltro i lavori della band canadese sono numerosi.
E dire che l'inizio era di grande, anzi grandissimo livello: Animate è da molte persone -me compreso- considerato uno dei migliori momenti compositivi dell'intera carriera della band; le sue atmosfere alternano mood oscuri (in sintonia con testi assolutamente criptici) a ritmi con spunti di alternative rock – o almeno è così che viene normalmente definito, anche se in mano a questo trio diventa qualcosa di totalmente personale. In ogni caso quest'ultima vena, comunque la si voglia chiamare, si accentua notevolmente in pezzi come Cut To The Chase, Double Agent, Stick It Out e Cold Fire, canzoni dai ritmi irresistibili -soprattutto nei ritornelli- e di grande presa; non a caso tre di esse saranno infatti scelte come singoli, e le ultime due entreranno nella Top 3 della US Mainstream Rock. Una scelta di sound che esporrà la band a non poche critiche ma che renderà -certamente anche grazie alla inossidabile classe dimostrata- Counterparts uno degli album più venduti nella carriera del trio.
Tra l'altro, e qui invito i lettori a dire la propria, su Stick It Out alcuni hanno anche osato evidenziare un certo “assorbimento” -in maniera del tutto personale- da parte dei Rush dello stile dei Voivod, con i quali avevano condiviso l'ultimo tour.
Completamente diversa la splendida Nobody's Hero, da qualcuno soprannominata, a ragione, la Closer To The Heart degli anni '90: fantastico incrocio tra una delicata ballad e una potente canzone rock; il risultato è stratosferico e il brano rapisce con le sue atmosfere malinconiche (When I heard that he was gone / I felt a shadow cross my heart ) alternate e momenti di esplosione sonora potentissima – il ritornello su tutti – che sprigionano vita e forza espressiva. Da ascoltare più e più volte, e ancora.
Si rimane su livelli incredibili, come Animate ma forse ancora di più, con la strumentale Leave That Thing Alone; non posso non citare un utente -di cui non ricordo purtroppo il nome- che su un forum la soprannominò “la YYZ degli anni '90”: la vena compositiva dei nostri esplode qua in tutta la sua genialità per portarci una testimonianza di tecnica e gusto senza pari; straordinario il connubio chitarra-basso (Lee si diletta, come al solito, in brevissimi assoli di immensa classe) che torna a più riprese lungo il pezzo, il bellissimo intermezzo di batteria poco prima della metà, l'assolo ; insomma uno dei cavalli di battaglia del gruppo, una canzone destinata a entrare nell'olimpo delle strumentali.
Il lavoro perde un po' del suo smalto su Between The And Moon e Alien Shore, due canzoni segnate da un rock di facile presa e abbastanza leggero, per quanto il songwriting rimanga ancora di buon livello riuscendo a creare refrain molto incisivi e azzeccati. Sono invece due mezzi passi falsi The Speed Of Love e Everyday Glory: la prima è davvero troppo leggera e priva di impatto, e i suoi cinque minuti passano via senza lasciare nulla di particolare all'ascoltatore; la canzone conclusiva non fa molto meglio e le melodie piuttosto moscie fanno da base per una linea vocale non particolarmente impressionante, e il pezzo riesce a reggere forse solo grazie alla componente prettamente musicale, che rivela ancora una certa potenza espressiva, sebbene ampiamente temperata.
Counterparts ha un destino in comune con i vicini Roll The Bones e Test For Echo: la quarta fase della carriera della band – sulla suddivisione in fasi e le varie curiosità ad essa legate mi piacerebbe soffermarmi in seguito in un articolo dedicato – è forse l'unica senza dischi davvero di grosso livello, in cui a giocarsi il titolo di miglior album sono i tre citati (il quarto, Presto, è decisamente inferiore). Il mio voto va proprio a Counterpatrs, che porta a compimento la svolta rock del suo predecessore e non è ancora penalizzato – relativamente – da una certa confusione nella ricerca di un sound nuovo che influenzerà i suoi due successori. Probabilmente senza alcuni filler di troppo avremmo elogiato questo disco come il migliore dei Rush dai tempi di Moving Pictures, peccato non sia stato così.
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13
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La più grande Prog Rock band della storia che dopo almeno una mezza dozzina di capolavori assoluti negli anni precedenti sforna negli anni 90 un altro capolavoro da brividi ritornando alle sonorità più dure dei bei tempi destreggiandosi con la solita immensa classe che li contraddistingue..... Disco di cui non son mai stanco.... Voto 94. Ossequi! |
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12
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Da parte mia imparate ad ascoltare grande rock, nella chiosa non e' possibile paragonare m.p. a questo, perche' questo semplicemente era soverchiato da mode del momento che poi sono andate a farsi fottere. Questo rimane da 80 forse oggi 90, quello che mi ha sempre stupito e' che l'ultima dell'album e' molto simile al modo di comporre dei Giant |
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11
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Trovo questo album decisamente riuscito se paragonato con i 2 precedenti, qui il suono è ornato ad essere consistente è decisamente più incisivo e personale. Inutili i paragoni con dischi come Moving Pictures, ma siamo comunque di fronte ad un prodotto importante che fotografa l’evoluzione di una band che ha ancora molto da dire. |
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10
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Gran bell'album, con qualche grandissima canzone (la doppietta iniziale per esempio) e qualche raro episodio meno coinvolgente. Per me sicuramente migliore dei successivi tre. Il Sound e la produzione (più dark e pesanti) sono al passo con i tempi...I Rush dimostrano voglia di progredire anche a distanza di vent'anni dall'esordio. Voto non sotto gli 85 punti. Elevate me!!! |
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9
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Il miglior album dei Rush da Moving target e tra i loro migliori di sempre! Animate, con assolo gilmouriano; Nobody's hero; la zeppeliniana Between sun and moon; l'esaltante Double agent potrebbero essere definiti i vertici del cd. Ma così facendo si rischierebe di mettere un secondo piano altre perle come Cut to the Chase, Alien shore, la maestosa Leave that thing alone e la tagliente Cold fire. Insomma, un pezzo migliore di quell'altro per un album che a quanto pare, dai pochissimi commenti ad oggi (6/2/2016), non è tra i più conosciuti del gruppo. Peccato. Non sapete cosa vi perdete |
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8
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il mio disco preferito dei Rush per quel che riguarda questo periodo della loro carriera. |
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7
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1°PARTE ANIMATE, è PURA ADRENALINA CHE TI SCORRE NELLE VENE:UN RIFF DI BATTERIA APRE(RIPRESA L'IDEA DA MIKE IN 6:00 IN AWAKE L'ANNO DOPO) QUESTO ALBUM IN MANIERA POTENTE E SONTUOSA,L'ENTRATA DEL BASSO SI FONDE PERFETTAMENTE CON LA BATTERIA A CREARE UN TAPPETO RITMICO DOVE SI LEGANO LA FUNAMBOLICA VOCE DI GEDDY, LA CHITARRA DI MISTER ALEX E LE TASTIERE A CREARE UN BRANO CHE è UN ERO CAPOLAVORO UNA PERLA: FUTURISICO, ENERGETICO, AMMALIANTE, GASANTE, ENERGIZZANTE, LAPERFETTA COLONNA SONOE DI QUALUNQUE FILM D'AZIONEO D'AVENTURA...INCREDIBILE; STICK IT OUT GASA DA FAR PAURA:ALEX 100 E LODE: IL RIFF è ENERGIA PURA CHE DIVENTA UN ISTANTE VISIBILE E L'ASSOLO....ORGASMICO....POCHE NOTE SUONATE E STUDIATE BENE PER AVERE LA MAX RESA POSSIBILE...QUESTA è CLASSE (IMPARATE DREAM THEATER!!!!!),NEIL è DA PAURA COME SEMPRE POCHI TOCCHI CHE RACCHIUDONO DINAMITE, POTENZA CHE SI SPRIGIONA AD OGNI COLPO DI BACCHETTA, GEDDY LEE è IL CUORE PULSANTE DI QUESTA PERFEZIONE CHE MI RICORDA L'INCEDERE TENEBROSO E PERFETTO DEL GHEPARDO...CUT TO THE CHASE è DAVVERO DA INFARTO: POTENZA E CINETICA OGNUNO IN FUNZIONE DELL'ALTRO. CON NOBODY'S HERO I RUSH HANNO VOGLAI DI STRAPPARE QUALCHE LACRIMA NEL LORO MODO MAI BANALE DI CREARE EMOZIONI CHE SOLO NEL SOGNO DIVENTANO REALI. RITORNANO LE ATMOSFERE ACUSTICHE E SINFONICHE DELLA SECONDA FASE RUSH:CHITARRA ACUSTIICA, ARCHI E SOTTOFONDO TASTIERISTICO CI RICORDANO LE ATMOSFERE DI TEARS(2112) ALEX UNICO!!!!! (MA CO DICO A FFà)...L'ATMOSFERA SI FA RITORNA DURA E PRESSANTE CON BETWEEN SUN AND MOON:UN RIFF MOLTO ISPIRATO DI CHITARRA APRE LE DANZE ASSIEME AL TRATTEGGIO DEL GIOCOLIERE NEIL DOVE SI VANNO AD IMMETTERE LE LINEE DI BASSO E VOCALI DI LEE A CREARE UN BRANO CHE AFFASCINA E AMMALIA AD OGNI ASCOLTO!!! POI L'INTERMEZZO STRUMENTALE è DA BRIVIDI... ALIEN SHORE POSSIEDE RIFF DI BASSO CHE DEFINIRE GENIALI è RIDUTTIVO, CHE SI FONDONO CON IL TRATTEGGIO DELICATO DELLA BATTERIA E DELLA CHITARRA CHE PORTANO AL RITORNELLO DOVE LA MIIA ESPLODE IN TUTTA LA SUA ENERGIA, ALEX è DAVVERO MEGLIO DELLA BOTTEGA DELLE MERAVIGLIE, ASCOLTARE IL LAVORO SULL'INTERLUDIO STRUMENTALE, TI PRENDE E TI PORTA DOVE VUOLE LUI : AL CENTRO DELLE EMOZIONI.. |
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6
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il primo cd dei rush che abbia mai ascoltato. fenomenali! animate e alien shore le mie preferite |
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5
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i Rush hanno centrato l’ennesimo bersaglio perchè c' era da chiederselo sono i MAESTRI del progressive metal. |
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3
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Tu sarai anche un po' fissato Però in effetti la cosa può facilmente venire in mente! |
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2
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No no Autumn non le vedi solo tu |
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1
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Ha già detto tutto Nikolas. Disco che sorprese tutti una volta ancora, che andò a toccare persino lidi alternative! Io penso che il filone generale che leghi un po' i testi del disco sia quello dell'amore/sesso (copertina eloquente in tal senso.... o sono io che vedo quelle cose dappertutto????!!!): Nobody's hero (brividi!) tratta di omossessualità e di aids per esempio. Sottolineo anche la produzione stratosferica di Peter Collins. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Animate 2. Stick It Out 3. Cut to the Chase 4. Nobody's Hero 5. Between Sun & Moon 6. Alien Shore 7. The Speed of Love 8. Double Agent 9. Leave That Thing Alone 10. Cold Fire 11. Everyday Glory
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Line Up
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Geddy Lee - Bass, Vocals, Synthesizer Alex Lifeson - Electric & Acoustic guitars Neil Peart - Drums and percussion
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