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Longing For Dawn - Between Elation And Despair
( 3217 letture )
Il doom è una terapia; oramai me ne sto convincendo! Ammetto di non conoscere a fondo i principi della musicoterapia, ma sono convinto che dischi come questo Between Elation And Despair dei Longing For Dawn, se interpretati con la giusta chiave di lettura, possano essere un ottima cura contro tachicardia, ansia e stress in genere, oltre che un eccellente narcotico per tutti coloro che non riusciranno ad apprezzarlo…
Lo dovrebbero vendere anche in farmacia!

Questo quintetto canadese è già noto per la pubblicazione dei fenomenali One Lonely Path del 2005 e A Treacherous Ascension del 2007, con i quali si sono guadagnati meritatamente un posto d’onore tra le band più funeree della storia. Il nuovo disco è leggermente più morbido rispetto ai suoi predecessori, più fluido ed opprimente, prediligendo un approccio atmosferico a quello più pesante e metallico. Il suono del nuovo Between Elation And Despair si propaga come l’anidride carbonica, strisciando lentamente sul suolo ed andando a saturare ogni cosa incontri con inesorabile lentezza, fino alla completa concentrazione degli ambienti. Our Symbolic Burial, nei suoi 15 minuti abbondanti, è capace di ipnotizzare la mente dell’ascoltatore che, inerme, assiste all’inarrestabile diffondersi del fluido sonoro. Con A Sunrise At Your Feet il gas ha ormai invaso tutte le stanze, propagandosi subdolo ed inesorabile; colpisce il sistema nervoso e non permette di controllare il proprio corpo, così non c’è più speranza di potersi mettere in salvo. Nei suoi 11 minuti il suono si fa gradualmente sempre più rarefatto fino ai limiti della dilatazione, con suoni che diventano fluttuanti e privi di gravità. Un improvviso arpeggio di chitarra giunge come una boccata di aria fresca e l’ignaro ascoltatore può riprendere coscienza e l’utilizzo degli arti. Reflective, brano più breve del disco per quasi 10 minuti, non rinuncia alla totale dilatazione dei suoni estremizzando il concetto che già fu di Sunrise At Your Feet: si sfiora il confine con la musica ambient, derivazione allontanata solo dal synth di sottofondo che tiene alta la tensione al “liquefarsi” periodico delle chitarre.

Le atmosfere profuse dalle nuove composizioni sono davvero splendide, vicine a quelle dei grandissimi Thergothon: semplici e lunghissime riescono ad essere molto efficaci e comunicative. Quando ormai i gas saturano gli ambienti ed il povero ascoltatore è in preda ad una visionaria sonnolenza, le voci lontane della conclusiva The Piscean Dawn lo avvolgono e lo destano dal torpore, mentre le chitarre si fanno più robuste ed aggressive. Sicuramente quest’ultimo brano, il più metallico del disco, si pone nei suoi 16 minuti abbondanti come colpo di grazia o, se preferite, come ciliegina sulla torta a conclusione di un lavoro monolitico e mostruosamente compatto.

Purtroppo, per l’ignaro protagonista della nostra storia, l’esito non è positivo: dopo l’ascolto di un disco simile non si può certo pensare ad un lieto fine; per tutti coloro che soffrono dei disturbi sopra citati, Between Elation And Despair potrà invece essere una ottima alternativa alla medicina tradizionale.
Chiedete al vostro farmacista o al vostro medico di fiducia.



VOTO RECENSORE
90
VOTO LETTORI
38.10 su 19 voti [ VOTA]
LUCIO 77
Lunedì 1 Agosto 2022, 19.50.06
7
Album affascinante.. Più che funereo, l'ho trovato malinconico.. Lento ma non soffocante.. Si riesce a respirare.. Ti porta verso il Nulla definitivo, facendoti cadere nello stato di Quiete perenne...
Ubik
Martedì 24 Maggio 2011, 23.00.30
6
Dopo 2 anni sono riuscito a procurarmelo e ne sono rimasto estasiato. Veramente un ottimo disco che in alcuni frangenti mi ha ricordato (pur essendo generi diversi) The Eye Of Every Storm dei Neurosis.
Giasse
Giovedì 28 Maggio 2009, 22.40.26
5
sorry l'errore: "ecclesiastici"
Giasse
Giovedì 28 Maggio 2009, 22.37.57
4
Per nulla. Sono molto meno "cclesiastici", data l'assenza dell'organo quale strumento principe. D'altra parte gli Skepticism sono davvero unici. Tieni conto che assomigliano più al genere Worship degli inizi... per capirci...
Ubik
Mercoledì 27 Maggio 2009, 15.21.13
3
sono simili agli skepticism? cmq sia mi devo procurare questi disco
FURIO
Martedì 26 Maggio 2009, 1.10.46
2
No,no! è un farmaco amico Attenzione a non prenderlo dopo i pasti che potrebbe risultare un pò pesante per la digestione...
Autumn
Lunedì 25 Maggio 2009, 23.27.06
1
Serve ricetta?..... Ottima rece
INFORMAZIONI
2009
Grau
Funeral Doom
Tracklist
1. Our Symbolic Burial
2. A Sunrise At Your Feet
3. Reflective
4. The Piscean Dawn
Line Up
Frédéric Arbour - Lead Guitar and Sound Manipulations
Stefan Laroche - Vocals
Simon Carignan - Rhythm Guitar
Étienne Lepage - Bass
François C. Fortin - Drums
 
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