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Arthur Falcone Stargazer - The Genesis of the Prophecy
( 2892 letture )
The Genesis of the Prophecy è il secondo album del virtuoso chitarrista Arthur Falcone. Per chi non lo conoscesse, Arthur Falcone, oltre ad essere un ottimo chitarrista – ma questo lo constaterete ascoltando The Genesis of the Prophecy-, è anche insegnante di chitarra presso La Casa della Musica di Trieste dove, fra gli altri, ha avuto tra i suoi studenti Luca Turilli. Lo stile di Falcone è sostanzialmente neoclassico; le sue maggiori influenze vanno da Ritchie Blackmore - ed i suoi Deep Purple prima, Rainbow poi -, passando per Eddie Van Halen, Michael Schenker, Steve Morse e soprattutto Yngwie Malmsteen, la sua vera e propria fonte d’ispirazione. Inoltre, Arthur ha condiviso il palco con artisti del calibro di Kiko Loureiro, Ian Paice, Vinnie Moore, Andrea Braido e tanti altri.

L’album in questione si muove con passo felpato – provocando relativamente pochi momenti di stanca – nel territorio del power-neoclassico; non c’è pericolo di brutte figure se scomodiamo come termine di paragone la prima produzione di Malmsteen, e più di una qualche influenza da parte di Stratovarius e Symphony X. L’album è ben registrato e, pur non brillando per originalità di songwriting, che resta fondamentalmente lo stesso per tutto l’album – alternando “cavalcate” selvagge al “galoppo” -, riesce a far centro grazie alle notevoli capacità esecutive del gruppo, ma anche – se non soprattutto – alla presenza di ospiti illustri. Abbiamo infatti due “guest” dietro al microfono, stiamo parlando di Göran Edman (Yngwie Malmsteen, John Norum, Brazen Abbott) che si è cimentato con la sola Nothing More For Me, in realtà, uno dei pezzi più trascinanti dell’album; mentre ben quattro canzoni sono toccate al nostrano Titta Tani (Astra, ex DGM, Daemonia) che dimostra, come se ce ne fosse ancora bisogno, di essere uno dei migliori interpreti presenti sul suolo italico. Titta si dimostra perfetto sulle accelerazioni di Free Souls, così come sul ritmo più cadenzato e le aperture melodiche di The Great Prophecy, passando dal lento Sunset, dove la voce di Tani, la chitarra acustica di Falcone ed il flauto di Manuel Staropoli, altro ospite - fratello del più noto Alex dei Rhapsody of Fire - creano una bellissima melodia. E tocca ancora a Titta il pezzo più lungo, articolato e ragionato del lotto: Rise Beyond Pain; che alla fin dei conti si rivelerà il migliore.

Un altro grande ospite ha duettato nelle classiche “fughe” del genere durante tutta la durata dell’album, sto parlando del tastierista Mystheria che non ha certo bisogno di presentazioni. Il resto della line up viene completato da Piero Pattay interprete vocale dei pezzi restanti, che comunque non sfigura rispetto agli altri due cantanti; Denis Baselli al basso, Giovanni Angiolin alla batteria e Stefano Alessandrini alle tastiere. Una piccola citazione meritano le strumentali Thunderbolt - impressionante la velocità esecutiva di Arthur Falcone - e, a far da contraltare alla mera tecnica, il feeling e la malinconia di The Second Eclipse.

Tirando le somme, possiamo parlare di un disco che nulla aggiunge ad un genere ormai fermo da anni. Questo però, non può certo sminuire la bontà del prodotto di Arthur Falcone. Consigliato ai nostalgici del periodo d’oro neoclassico e, più semplicemente, a tutti coloro che hanno voglia di ascoltare un buon disco.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
30.47 su 19 voti [ VOTA]
Rob
Mercoledì 17 Giugno 2009, 19.51.15
5
Vero...
Raven
Mercoledì 17 Giugno 2009, 11.13.55
4
primi anni 80, per la precisione
AL
Mercoledì 17 Giugno 2009, 10.59.32
3
la copertina è .troppo tamarra anni '80!!!! )))
Rob
Mercoledì 17 Giugno 2009, 0.16.25
2
Grazie Dadox E' vero la chitarra ha un suono ottimo...
Dadox
Martedì 16 Giugno 2009, 22.48.36
1
Mah,guarda,lo stile un po' alla Satriani dei vecchi tempi mi piace eccome.sono sincero l'ho sentito a pezzi non completamente sul suo sito,ma al primo ascolto è un ottimo lavoro specie sul feed back della chitarra(si dice cosi?).penso sara' un buon acquisto.almeno uno che SUONA!!!!BELLO.recensione ottima.grazie.
INFORMAZIONI
2009
Heart Of Steel Records
Power
Tracklist
01. The Elf's Castle - Intro
02. Free Souls
03. The Great Prophecy
04. Nothing More For Me
05. The Hidden Self
06. A Stranger In My Dreams
07. Sunset
08. Don’t Fade Away
09. Thunderbolt
10. Rise Beyond Pain
11. The Second Eclipse
12. Virtual Lake (bonus track)
Line Up
Arthur Falcone – all guitars
Piero Pattay – vocals
Denis Baselli – bass
Giovanni Angiolin – drums
Stefano Alessandrini – keyboards

Special Guests:
Göran Edman – lead vocals on “Nothing More For Me”
Titta Tani – lead vocals on “Free Souls”, “The Great Prophecy”, “Sunset”, “Rise Beyond Pain”
Mystheria – keyboards
Manuel Staropoli – flute

www.arthur-falcone.it
www.myspace.com/arthurfalconemusic
 
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