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29/03/24
ENUFF Z’NUFF
BORDERLINE CLUB, VIA GIUSEPPE VERNACCINI 7 - PISA
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Nova Art - Follow Yourself
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( 1809 letture )
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Se la proposta musicale dei Russi Nova Art – creatura musicale del singer Andrew Nova - fosse un’automobile sarebbe certamente un’auto ibrida, sarebbe cioè una vettura chiaramente identificabile come tale ed appartenente ad un certo segmento di mercato, ma appartenente ad una di quelle categorie di vetture che presentano caratteristiche tali da renderle adatte a diversi impieghi ed alimentata da diversi tipi di carburante o dotata di motore elettrico a supporto di quello a scoppio. Follow Yourself è un album di chiaro impianto prog metal, ma decide – credo a tavolino – di giovarsi di influenze ultramoderne che, a secondo del gusto personale, possono dare a questo lavoro un fascino inconsueto, un taglio contemporaneo che quasi mai i prodotti di settore possiedono, oppure può risultare addirittura indisponente all’orecchio dei puristi.
I Nova Art si presentano come un band prog metal, (e come tali partecipano stabilmente a manifestazioni di settore anche piuttosto importanti), e chi dovesse acquistare Follow Yourself giudicando dalla cover , dal curatissimo booklet e dai testi meditati e legati da un filo rosso pur non potendo parlare di un vero concept , sarebbe più che convinto di avere a che fare con questo genere musicale, ma le influenze sono addirittura di tipo Nu/Alternative - citabili addirittura i Korn - per ciò che attiene alle parti ritmiche e parzialmente alla voce, e se a ciò aggiungiamo qualche spruzzata Goth/Dark ed un uso moderato, ma indovinato di effettistica elettronica, si capisce di avere a che fare con un Cd in cui almeno si prova a fare qualcosa di diverso. Il risultato finale di questo approccio è un album in cui troviamo riff molto potenti – esempi potrebbero essere rappresentati da Follow Yourself, Sense of Life (Deliverance Pt. 3), - ma registrati col tipico effetto “impastato” del Nu-metal ed inseriti in pezzi contenenti discreti soli chitarra/tastiera, ma anche un uso accorto dei cori – sempre molto equilibrati rispetto all’impatto globale dei pezzi – della voce femminile, e mid-times con parti anche molto rarefatte, quasi liquide, come in Would my Soul….(Deliverance Pt 1) e Knowledge Garden. Interessante l’uso della voce sempre proposta come strumento, molto in linea con gli strumenti sia come impatto che come modulazione.
Follow Yourself indica chiaramente come i Nova Art abbino studiato ogni minimo particolare di questo album, arrivando ad un risultato finale che è senza dubbio complessivamente positivo, ma che, probabilmente proprio a causa della sua assoluta modernità produttiva, risulta troppo patinato, forse anche troppo raffinato per colpire il bersaglio grosso e troppo asettico in alcuni passaggi per coinvolgere la mente dell’ascoltatore come il prog più immediato dovrebbe essere in grado di fare, inoltre più di una volta l’impressione di già sentito viene fuori con chiarezza, e non parlo di già sentito in relazione a gruppi più o meno famosi e con più anzianità di servizio dei Nova Art, ma di già sentito all’interno del disco stesso, e l’impressione finale è che una strizzatina d’occhio al mainstream faccia parte del bagaglio culturale del gruppo; anche questo è un atteggiamento piuttosto lontano della filosofia prog.
Manca il brano trainante, o forse ce ne sono già due o tre, ma sono troppo “facili” per colpire, tuttavia Follow Yourself si fa ascoltare, e con qualche aggiustamento di tiro i Nova Art potrebbero riservarci qualche gradita sorpresa futura. Vedremo, anzi…ascolteremo.
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1
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Buon disco...Molto bella la voce del cantante. A volte un pò prolisso, ma nell'insieme scorre. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Don't Follow the Crowd 02. Follow Yourself 03. Would My Soul... (Deliverance pt.1) 04. Medium (Deliverance pt.2) 05. Sense of Life (Deliverance pt.3) 06. Knowledge Garden 07. Just Raining 08. Deceptive World 09. 2-35 Before the Roar 10. My Essence 11. Lost in Dreams
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Line Up
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Andrew Nova - Voce Artem Kleymyonov - Chitarra Konstantin Sdobnov - Tastiere Konstantin Ganulich - Basso Stanislav Koulikov - Batteria
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RECENSIONI |
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