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Korpiklaani - Karkelo
( 6307 letture )
Il Clan della Foresta è tornato. Dopo un breve anno di attesa i finnici tornano a far ballare il mondo del metal. Se Korven Kuningas dell'anno trascorso vi aveva lasciato sensibilmente insoddisfatti preparatevi a parare i colpi del nuovo Karkelo. I Korpiklaani riemergono dalla terra dei mille laghi con un album che farà discutere gli aficionados. In contorno alle solite ballate sfrenate ed alcoliche la band di Lathi pompa il disco di melodie dai toni più intimi che riflettono a fondo il carattere della terra natia. Una svolta non indifferente soprattutto per chi si aspetta, come da tradizione, sonorità caserecce e goliardiche.

Karkelo dunque rompe in parte con il passato e ci presenta una band forse più matura, ma con meno voglia di scatenarsi tra una birra e l'altra. Eppure dall'opener ciò non si dedurrebbe minimamente. Vodka infatti è il classico brano alla Korpiklaani. Ritmi sferzanti a base di humppa, melodie trascinanti e quel chorus tanto vorticoso da slacciare le cinture dell'emotività e scatenare l'animo stordito dalla sbornia. Con Erämaan Ärjyt il treno non cambia binario e scorre leggero tra sonorità veloci e festaiole. A seguire Isku Pitkästä Ilosta chiarisce ancora una volta il motivo per il quale i finnici godono di tanto successo. Frenesia allo stato puro per un folk diretto e alquanto alticcio. Ma è con Mettänpeiton Valtiaalle che iniziano le sorprese. Il brano a discapito delle precedenti produzioni perlopiù tutte di breve durata si distende in sette annacquati minuti, risultando meno forsennato e più ragionato. Una novità assoluta per gli sbandati del folk che battono così un sentiero più intimo e meno scalmanato. Juodaan Viinaa spazza via l'atmosfera placida della precedente e scatena tutto il lato brioso della band. Guidato dalla voce stupendamente rustica e selvaggia di Jonne Järvelä la band sfoga tutta la sua energia in un ballo allegro e trascinante. Uniaika va ad inserirsi nel lato atipico del platter. I ritmi vistosamente frenati non inibiscono il brano che coglie comunque il segno rivelandosi un frammento riuscito. L'unico pezzo in inglese insieme all'opener è la divertente Bring Us Pints of Beer, che ci riporta ai fasti di Tales Along This Road e Voice Of Wilderness. Anche Huppian Aarre merita una citazione: la traccia è imbevuta di una melodia cadenzata e riflessiva dal retrogusto antico e sincero, ma lungi dai fasti dell'età dell'oro del Clan della Foresta.

Tirando le somme Karkelo, che tradotto sta per Festa, è un album che viaggia tra alti e bassi. I Korpiklaani non ci hanno mai abituato alle sperimentazioni, propinandoci da sempre un folk metal diretto e genuino e soprattutto senza fronzoli. Forse le concentrate uscite nel tempo, dal 2003 ad oggi ben sei album, dovrebbero un attimino far riflettere Järvelä&Co. che evidentemente cercano nuove vie di fuga dal solo delirio alcolico delle folle. Personalmente dai finnici non mi aspetto, e non mi sono mai aspettato, innovazione, ma scapestrata spensieratezza. Così alla fine della festa giunge Komhelo a sgombrare l'area lasciando un interrogativo pesante. Ritroveremo una band stanca di divertire e divertirsi o un Clan ancora scatenato con la voglia di ubriacare la platea? Un'altra pinta di birra è forse chiedere troppo?



VOTO RECENSORE
75
VOTO LETTORI
59.25 su 40 voti [ VOTA]
Mèrener
Martedì 27 Ottobre 2015, 22.28.43
7
Mettänpeiton Valtiaalle è una perla, commuove e strazia e allena a sognare, proprio grazie alla sua lunga sofferta cantilenante melodia, che il violino non avrebbe potuto ornare con maggiore dolcezza. Un viaggio musicale di cui mai si potrebbe essere sazi, specialmente in tardo autunno, la sera.
Theo
Lunedì 2 Luglio 2012, 21.23.55
6
Per me questo è stato un album strano dei Korpiklaani, che mi è piaciuto molto da un lato ma che mi ha lasciato spiazzato in alcuni frangenti... Ci sono un pò di filler e le canzoni in generale (a parte Vodka - stupenda - ) sono molto meno immediate del solito, ma una volta fatto vostro, magari in casa alla sera dopo una buona cena e con un bel bicchiere di vino (o quello che preferite ) non ve ne pentirete!
BILLOROCK fci.
Lunedì 2 Luglio 2012, 21.14.30
5
preferisco il Rum
ecodont
Lunedì 2 Luglio 2012, 20.50.04
4
una sola parola.....vodka!
Theo
Venerdì 30 Dicembre 2011, 22.16.34
3
grandi korpiklaani!! mitica vodka, una delle mie canzoni preferite! voto 78
Michele
Martedì 29 Giugno 2010, 10.27.36
2
"Una svolta non indifferente soprattutto per chi si aspetta, come da tradizione, sonorità caserecce e goliardiche." Ecco,misà che io sono fra quelli ^^ Io amo i pezzi melodiosi ed intimistici,ma dai Korpi non voglio questo Difatti l'unica canzone che veramente mi piace è Vodka,mentre le altre si adagiano sul limbo del "carina,ma non mi dice nulla"... Forse è un paragone improbabile,ma l'ultimo dei Finntroll è molto,molto meglio ^^
Lorenzo
Sabato 10 Aprile 2010, 13.06.10
1
questa band finnica non deluderà mai.......
INFORMAZIONI
2009
Nuclear Blast Records
Folk Metal
Tracklist
1. Vodka
2. Erämaan Ärjyt
3. Isku Pitkästä Ilosta
4. Mettänpeiton Valtiaalle
5. Juodaan Viinaa
6. Uniaika
7. Kultanainen
8. Bring Us Pints Of Beer
9. Huppiaan Aarre
10. Könnin Kuokkamies (bonus track)
11. Vesaisen Sota
12. Sulasilmä
13. Kohmelo
Line Up
Jonne Järvelä /Voce, Chitarra)
Kalle "Cane" Savijärvi (Chitarra)
Jaakko "Hittavainen" Lemmetty (Violino, Cornamusa, Flauto)
Juho Kauppinen (Fisarmonica)
Jarkko Aaltonen (Basso)
Matti "Matson" Johansson (Batteria)
 
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