|
19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
|
|
|
( 1698 letture )
|
Periodo di recensioni esterne al mondo del metal per il sottoscritto, ed in questa ottica è adesso il turno dei 3x0 , band dall’attitudine piuttosto “liquida” e dal sound tutt’altro che aggressivo che rimanda ad atmosfere che riflettono in maniera sbiadita odori, sapori, stati d’animo e riflessioni interiori forse troppo personali per essere compiutamente comunicate a terzi.
I 3x0 iniziano il loro percorso circa dieci anni fa e poggiano sulla figura del compositore Angelo Marrocco, al quale si affiancano oggi il bassista Mauro Aimetti ed il singer/chitarrista di lingua inglese John Snell -ed a questo proposito è giusto segnalare che i testi vengono dapprima scritti in italiano e poi tradotti- e giungono al presente Silver al termine di un percorso piuttosto lungo. L’album non è un prodotto concepito direttamente come tale, ma una raccolta di pezzi scritti dalla band negli ultimi anni, una summa del lavoro svolto che li ha portati nel 2007 a registrare presso i Real World Studios di Peter Gabriel, potendo in quel frangente avvalersi sia di un apparato tecnico di primo livello che della diretta collaborazione del batterista/percussionista Ged Lynch, in precedenza già al lavoro con importanti artisti della scena mondiale, tra i quali lo stesso Gabriel. La possibilità avuta ha prodotto frutti evidenti nella qualità del suono ottenuto, spiritualmente a cavallo tra atmosfere mediterranee e spirito british, con una certa prevalenza attitudinale di quest’ultimo, specialmente –a mio giudizio- per merito del basso fretless di Aimetti, strumentista di altissimo livello all’opera in tempi recenti con nomi di primissimi piano del Gotha del Rock mondiale quali Hossam Ramzy, percussionista e Direttore Musicale di Page e Plant e dello stesso Gabriel e che ha suonato con Gilmour, May e Walsh tra gli altri, ma l’elenco potrebbe continuare, tuttavia la cifra tecnica è notevole per tutti.
Il fatto di aver composto la tracklist nell’arco di tre anni ha prodotto pro e contro: tra i pro una certa libertà di composizione che ben si adatta alla ricognizione a volo d’uccello tra i diversi stati interiori vagamente Pinkfloydiani che costituiscono l’anima di Silver -disco che va seguito senza dubbio con l’ausilio del booklet al fine di seguire i testi- fatto che però costituisce anche il limite intrinseco del lavoro, in quanto l’ascolto senza una totale predisposizione d’animo in questo senso rivela una leggera disomogeneità di fondo, ma del resto è una nota contenuta nel booklet che definisce Silver come : “una custodia che contiene la storia degli ultimi tre anni” a chiarire egregiamente il punto. Un album che non è un capolavoro, che non mira a stabilire nuovi canoni, che non comprende capolavori compositivi e che non propone alcuna soluzione di particolare rilievo in questo senso, ma che punta su un certo minimalismo aulico e pittorico che genera serenità, distacco, semplicità, comunicando di volta in volta qualcosa di diverso in maniera –appunto- disomogenea a non curandosi affatto di cercarla e bypassando con ciò anche la possibile “interferenza” dell’elettronica, il tutto per tirare una linea che chiuda forse un capitolo per aprirne un altro.
Forse il modo migliore per comprendere la musica dei 3x0 è quello di non tentare di capire e di approfondire troppo, di astenersi dal tentare analisi minuziose e puntuali che probabilmente mal si sposano con lo spirito di questo Cd, ma lasciare che la musica faccia quel che riesce a fare, arrivando in profondità o scivolando addosso all’ascoltatore lasciandogli la stessa sensazione di una doccia tiepida, il tutto a secondo del carattere e del vissuto del medesimo ed in perfetta e totale solitudine, perché Silver non è un disco da condividere, non cerca e non trova aggregazione, ma sussurra quel che ha da dire e si fa sentire solo a breve distanza dalla fonte sonora, quasi un fatto privato, che come tale va gestito in proprio. Può essere un piacevole modo di farsi i fatti propri in musica, ogni tanto ci vuole.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
01. Tourist Of Empty Space 02. Esotica 03. Radar 04. Simbiosi 05. Sirens 06. Amplicubed 07. Parsifal 08. Blessed 09. Su 10. The 2nd Of Two Possibilities
|
|
Line Up
|
Angelo Marrocco - Guitar, Synth, Programming John Snell - Vocals Mauro Aimetti - Bass
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
|