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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Savage - Loose ’n’ Lethal
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( 3915 letture )
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Esiste un più che nutrito lotto di band che, pur essendo state importanti, se non fondamentali, per la nascita e lo sviluppo della nwobhm -e quindi di tutto il movimento metal seguente- non sono riuscite a raccogliere quanto meritavano, finendo in alcuni casi per essere quasi del tutto dimenticate. Molte di queste sono già presenti nel nostro data base, (e qui vi invito palesemente a farvi un giro tra le vecchie pagine dello stesso, magari digitando nel nostro motore di ricerca interno i nomi di alcuni gruppi che non sentite nominare da tempo, ne troverete senz’altro qualcuno di vostro gradimento), ed altre verranno recuperate con apposite recensioni nel prossimo futuro, ma già da oggi ci occupiamo di uno di questi nomi inopportunamente caduti nel dimenticatoio: i Savage.
Nati nel 1976 –e per questo dotati di fondamentali importanti provenienti dalla tradizione HR della prima metà dei 70’s- si inserirono nel filone appartenente alla primissima ondata nwobhm, quella in diretta competizione con l’antitetico approccio del Punk allora imperante, ma questa appartenenza allo sparuto gruppetto responsabile della sua esplosione procurò loro più problemi che vantaggi, in quanto la band si trovò a nuotare controcorrente in un fiume che si muoveva ancora velocemente in senso opposto a quello che loro volevano seguire, costringendoli a ritardare parecchio il loro arrivo all’incisione di un album completo dopo aver battuto con grande successo i principali locali dell’epoca e dopo essere stata inclusa in una compilation di successo. E proprio un pezzo tratto dalla compilation -Let it Loose venne inclusa in Metal Fatigue dopo il singolo Ain’t no Fit Place/China Run- venne utilizzato da un gruppetto di sbarbatelli minorenni americani che cercava di imparare a tenere in mano gli strumenti e che incise un demo , (il loro secondo), tanto per farsi conoscere un po’ in giro, chiudendosi nel garage di Ron Mcgovney, il loro bassista dell’epoca, producendo tre brani originale e sei covers. Era il Marzo dell’82, ed il gruppo in questione si chiamava Metallica, vi basta come referenza?
Al di là della bontà della medesima – i ’Tallica dell’epoca non erano certo quelli che conosceremo in seguito- i Savage erano veramente interessanti, e Loose ‘n’ Lethal era veramente…..letale, almeno per l’epoca. Messa sotto contratto dalla storica Ebony - quanti grandi album portano questa etichetta – la band non fece che raccogliere quanto di meglio aveva prodotto nel periodo precedente della loro attività , diciamo tra il 78 e l’80, e così facendo produsse la tracklist dell’album, dato che però nel triennio intercorrente tra la composizione dei brani e l’effettiva uscita del disco il movimento aveva già subito un certa evoluzione stilistica annunciante il futuro incipiente, il sound dei Savage risultò paradossalmente leggermente datato. Si trattava di un gruppo un po’ rozzo, che puntava tutto sull’impeto e sulla violenza selvaggia del songwriting, di un approccio alla musica meravigliosamente puro, e per questo dotato di una sublime ingenuità che sempre meno spesso verrà riproposta dalla storia.
We won’t need to intimidate you If we get a major breakthrough So come on – let it loose
Aperto proprio da Let it Loose, l’album gettava immediatamente in tavola le sue carte migliori, ed è subito speed, un pò Motorhead, un pò Thin Lizzy un pò Dio messi in un frullatore; Cry Wolf è uno dei principali anthem del periodo; Dirty Money resiste ancora come esempio di solido riff che sfida il trascorrere del tempo; On the Rocks e –sopratutto- White Hot sono ancora pesanti e dure, almeno per chi quell’epoca l’ha vissuta in prima persona, ed in tutto il lavoro è possibile apprezzare la voce piena di Chris Bradley, i soli aggressivi di Andy Dawson, ed il lavoro ritmico di Renshaw e Brown, affiancati in ciò dallo stesso Bradley impegnato anche al basso. Potenti melodie e soli irruenti, in sintesi: il metal degli 80’s. Ne esiste una ristampa del 1997 targata Neat Records che include tre bonus: No Cause To Kill (da un demo dell’80), The Devil Take You, ( anch’essa da un demo dell’80) e Back On The Road, (stavolta da un demo del 79).
Dopo questo album la band partecipò a numerosi Festival importanti, tra cui anche un Aardshock a fianco proprio di Metallica e Venom e suonò numerose volte al Marquee, uno dei locali principali del Regno Unito, ma non riuscì a trovare il modo di proseguire la carriera. Se riuscite a trovarlo e non avete i padiglioni auricolari irrimediabilmente rovinati dai moderni suoni ultrapatinati e dalle produzioni ultrapulite concedetegli una possibilità, sarà un tuffo in un’epoca trascorsa, con parecchi difetti, ma che rimane la base della modernità metallica, e non conoscere certi nomi è delittuoso per chi si considera schiavo della musica dura.
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19
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Gran bell album e ottima band..mi piace molto il sound bello d'impatto..molto "in your face"! |
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18
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Uno dei migliori album n.w.o.b.h.m. di sempre, a livello delle migliori uscite dei Maiden e Judas. Incomprensibile il voto lettori (32,68 - 35,56 dopo il mio 99) un pò "tirato" quello recensore. |
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17
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Ne avevo letto all' epoca della pubblicazione, ma non avendo le possibilità economiche ... e vabbè trovo l'opportunità di un piccolo commento. Ascoltato in rete in versione hq e suona spettacolare. Cioè suoni 'veri' e non computerizzati. Le guitar sono belle raw, come piacciono a me. Perfetta anche la voce del singer. Il disco? Veramente un gioiellino della n.w.o.b.h.m. senza alcun dubbio irruente, riottoso, arrembante ... chissà se si trova in versione cd ancora ...... (imho) |
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Un gioiellino NWOBHM... Ascoltando l'opener Let it Loose in effetti qualcosa dei primi Metallica si sente. È un ottimo specchio di quell'epoca: ci si può riscontrare molto di ciò che c'era in giro. Alcune cose ricordano i Motorhead, nei frangenti più rilassati sembra di sentire una versione ipervitaminica dei Riot (che vabbè non erano inglesi), alcune parti chitarristiche ricordano i primi Saxon... Io però non sono mai riuscito a farmi piacere la voce di Bradley, per cui non vado oltre un 80 di voto. |
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15
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Ho controllato anch io e' proprio di metal forces che e' nata proprio nell 83, solo che i primi numeri non li ho mai visti e visto che la valutazione e' 9, quelli che compravo io hanno poi variato da 0/100 il criterio. Si puo' dire che un 85/90 se il becca, soprattutto oggi, per me. Old School, different story eh! eh! 😈 |
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Ricordo di aver "ravanato" in rete, ma non ricordo più i particolari |
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Uno dei migliori della scuderia ebony, disco grezzo e abbastanza personale, la Title track da sola vale l acquisto. Posso sapere dal recensore dove ha pescato la rece cartacea, da metal forces? |
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12
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appena comprato da amazon per pochi euro. ottimo album con un suono molto"raw", ma decisamente ottimale per la proposta di questa misconosciuta band!veri eroi della NWOBHM! |
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11
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Senz'altro uno dei migliori albums usciti per la Ebony, il cui valore si misura oltre le influenze esercitate su Ulrich & C. (come giustamente ricordato nella recensione). Impatto e semplicità che arrivano diretti al bersaglio, caratteristiche assai diffuse in quegli anni. Peccato non si siano più ripetuti a questi livelli, ma non sono stati certo gli unici a concentrare il meglio in una sola uscita (spesso si trattava del debutto, guarda caso). |
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10
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Un paio di telefonate e ho recuperato il vinile. Dalla prima passata devo dire che ricordavo bene, un gruppo stupendo. Certo forse era l'eccesso di materiale che ha passato nel tritacarne band del genere, un peccato perchè con la carica che avevano magari avrebbero potuto dare molto di più. Più rivivo quegli anni e più mi accorgo che periodo stupendo ho inconsapevolmente vissuto. |
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9
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Purtoppo non avendo comprato il disco ma facendomelo duplicare in cassetta (soldi pochi) non ce l'ho più ma ricordo che mi piaceva molto. A memoria la rece e come al solito perfetta e visto che si trova in CD vedrò di recuperarlo per essere più preciso. |
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8
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Ottimo, conservalo con cura |
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7
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Sicuro. Ce l'ho in vinile e CD !! |
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5
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Che bella recensione hai tirato fuori. A questo disco (splendido) sono particolarmente legato, primo vinile mai acquistato in vita mia; costava usato 4500 lire e la copertina era davvero bella! |
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4
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Piacevole ritorno nelle atmosfere del 1980 |
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3
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Di questi non ho mai avuto nulla. Mi attirano non poco comunque. |
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2
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Con un pò di pazienza si scovano le cose più inverosimili |
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1
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Fantastica la foto al lato francesco!!! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Let It Loose 2. Cry Wolf 3. Berlin 4. Dirty Money 5. Ain’t No Fit Place 6. On The Rocks 7. The China Run 8. White Hot
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Line Up
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Chris Bradley – vocals / bass Andy Dawson – lead guitars Wayne Renshaw – guitars Mark Brown – drums
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