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24/04/24
KARMA
CENTRALE ROCK PUB, VIA CASCINA CALIFORNIA - ERBA (CO)
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Nine-T-Nine - Keep The Faith Alive
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( 3392 letture )
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Credo sia doveroso da parte mia premettere che io e l’AOR non ci siamo mai amati, il fatto è che quando ho cominciato ad ascoltare metal sono andato subito sui calibri pesanti della mia epoca, e qualsiasi cosa fosse semplicemente travestita da una leggerissima patina metallica, ma che celasse al di sotto semplice pop ad uso e consumo delle masse mi è sempre piaciuto quanto una telefonata del capoufficio mentre si tirano i rigori della finale di Champions League. Insomma, per parlare chiaro a me Bon Jovi -principale fonte di ispirazione dei Nine-T-Nine- è stato sulle scatole fin dal suo esordio, (ed era ben più deciso di quanto poi diventato per essere veramente famoso), e non sarà questo album dei Nine-T-Nine a farmi cambiare idea su di lui e sul genere.
Keep the Flame Alive non ha nulla che non vada in sé, anzi, suppongo sia perfettamente in grado di soddisfare gli amanti del genere che probabilmente lo classificheranno tra le migliori uscite del 2009 essendo basato innanzi tutto su una grande professionalità derivante da una decade di onorata attività professionale da parte di un gruppo di musicisti che, considerati come tali, si assestano tutti su buoni/ottimi livelli esecutivi, le composizioni sono tutte formalmente inappuntabili e contengono tutto quello che devono contenere per intrattenere senza richiedere alcuno sforzo mentale per farlo, la produzione è ottima, i suoni cristallini con tutti gli strumenti che vengono fuori con chiarezza occupando lo spazio sonoro loro assegnato, anche l’artwork è discretamente aggressivo….c’è tutto, ma tutto cosa? Semplice: c’è un lotto di tredici pezzi pop/rock appena usciti dal carrozziere che ha rifatto loro la verniciatura, facendoli passare dallo status di pop hits a quello di pop/Hard Rock hits, almeno per gli sprovveduti, in quanto chiunque mastichi un po’ di rock pesante si accorge entro i ventidue millesimi di secondo dall’inizio dell’ascolto della realtà, POP, null’altro che pop music mimetizzata da chitarre mixate in modo da sembrare molto dure, (a chi generalmente ascolta Madonna) e che regalano anche un paio di bei soli, sostenute da una sezione ritmica che cerca di sembrare aggressiva –e a tratti, per pochi secondi ci riesce- ben cantata da un singer che sembra tagliato con l’accetta per il genere ricordando a tratti un Dave Meniketti meno aggressivo –anche se poi mi sfugge l’utilità di avere in organico una corista in pianta stabile- e svilito poi , (o reso fruibile alle masse, a secondo dei punti di vista), da tastierine della Mattel prese da un lotto riuscito male e che nemmeno “Barbie sdolcinata” riuscirebbe a suonare senza arrossire, e finita quindi senza pietà da testi che risulterebbero poco credibili anche in bocca a Riccardo Fogli in crisi mistica dopo essersi innamorato di Pupo. In tal senso si segnalano come punta di diamante quelli delle ballads –stucchevoli che più stucchevoli non si può- con menzione di (dis)onore per Bus Stop:
You don’t know I’ve been waiting Such a long long time To get a smile from you Everyday I see you – when I go to work But I don’t ask how are you Each day my heart is aching For a single look – a single sign That you even notice me – do you notice me
Melassa, pura melassa, capisco il genere si, capisco la leggerezza del messaggio, capisco tutto, ma ragazzi…l’amore è cosa seria, trattiamolo bene, ci vuol poco del resto a far meglio di così. Non fanno meglio Bringin’ my love e Can you Feel all the Days, con la seconda in particolare più noiosa della una replica di una trasmissione di Marzullo mandata al posto di un collegamento live con gli spogliatoi di una squadra femminile di pallavolo.
Ci sono anche dei brani capaci di coinvolgere un po’ al primo ascolto –pochi, Caught in a Trap, Not Easy to Forgive, Sandy, Shoreline, l’ultima piacevolmente blueseggiante- ma francamente mi sono dovuto forzare per ascoltare tutti e tredici i pezzi fino in fondo per formulare un giudizio compiuto, tanto ogni singola nota è prevedibile ben prima che venga suonata. Mi dispiace di dover scrivere simili cose di professionisti che sanno suonare bene e che potrebbero fare qualcosa di ben più personale, ma ragazzi , se rock deve essere che rock sia, senza compromessi, per questo l’AOR rimarrà sempre molto distante dai miei gusti, lo trovo falso. Chiarisco in chiusura che chi invece lo apprezza probabilmente troverà Keep the Faith Alive molto gradevole, forse ottimo, ma io consiglio loro di riascoltarsi Bon Jovi, quello degli inizi, oppure Boston, Journey, Toto, anche Bryan Adams, che almeno sono venuti prima. Aficionados dell’AOR e dei Nine-T-Nine: potete dare inizio al linciaggio.
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Bè, è anche piuttosto stagionata ormai |
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già commentato...non mi piacciono neanche quelli(però so meglio dei nine t nine)....poi la cantante è una cozza !!!!! |
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Se cerchi metal no, non si possono sentire. Stai Lontano anche dal Cd dei Bad Sister, stessa cosa..... |
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avevi ragione raven...non se possono sentì....poi i suoni fanno davvero schifo.... |
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Esatto, era la prima? No? |
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@ Raven: Giusto per curiosità "storica" quando dici che hai visto i Motley Crue alla loro prima apparizione europea, ti riferisci al concerto di Nettuno, quando fecero da spalla agli AC/DC nella tournee di "For Those About To Rock"? Il cronometro di Mike Buongiorno è gia partito, indossa la cuffia... |
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O forse confondi l'aor con l'hard rock melodico tipo Giant, White Lion, House of Lords... Allora sì che le somiglianze affiorano |
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a mio giudizio le differenze sono più evidenti , ma per carità, opinioni differenti tra amanti della musica, tutto normale |
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allora me tocca sentirli....vabbè lo farò e ti farò sapere comunque l'aor era molto glam quasi una sottospecie e distinguere sfumature tra i due generi è quasi impossibile.....spero di essermi spiegato bene....comunque rispetto la tua opinione se un genere non piace....non piace. |
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Infatti, non vorrai accomunare Motley Crue o Quireboys con Journey e Toto, mi sembrano sensibilmente diversi e sufficienti a chiarire le differenze tra AOR e Glam o Rock/blues. Prova ad accostare un pezzo dei Quireboys ad uno qualsiasi preso da questo cd dei nine-t-nine e sentirai dalle differenze abbastanza sensibili, specie per l'uso delle tastiere della Mattel |
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Quelli che hai citato tu horrorifico sono per la maggior parte gruppi glam, non c'entrano molto con l'aor |
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comunque i gusti sono gusti |
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sui motley crue non credo che siano qualcosa in più del semplice aor...comunque te ne posso citare a bizeffe...ratt l.a.guns warrant quierboys (forse l'ho scritto male)ecc...credo che hai capito che voglio dire |
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ALT: non credo che i M. Crue possano essere considerati AOR, erano glam con forti accenti blues, ed all'inizio pure abbastanza pesanti live, te lo dice uno che li ha visti dal vivo alla loro prima apparizione europea. Gli Stessi T: Sister, (visti live nell'86) non erano AOR, , gli Stryper non li ho mai digeriti e bon Jovi, bè, l'ho detto |
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l'aor adesso non esiste più quindi credo che non ascolterò mai questi nine t nine (se non per curiosità),piuttosto volevo dire che l'aor degli anni 80 per me è stato importante io sono cresciuto negli anni 80 e 90 e gruppi come Stryper Twisted Sister Poison Motley crue e lo stesso bon jovi per me erano e continuano ad essere geniali.Anche io col tempo mi sono spostato sul death metal e il grind....ma bisogna accettare la realtà l'aor è mitico. |
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Il ragazzo si presta ai paragoni... . |
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Marzullo lo citiamo spesso quando si stroncano i dischi |
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Caspita, ho vinto già all'ottavo mese dell'anno? |
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"più noiosa della una replica di una trasmissione di Marzullo mandata al posto di un collegamento live con gli spogliatoi di una squadra femminile di pallavolo" Solo con questa hai vinto il premio Simpatia Metallized 2009 ))) Neanche io regg l'aor francamente, tranne qualche piccola eccezione dei gruppi storici. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Caught In A Trap 2. Not Easy To Forgive 3. Faith 4. Bus Stop 5. The Way You Touched Me 6. Light My Life 7. Bringin' My Life 8. Can You Feel All The Days 9. Sandy 10. The Escape 11. Shoreline 12. Sunshine 13. Radio (BT)
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Line Up
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Sharky - Vocals Jürgen Bärmann - Keyboards Oliver Sztukowski - Guitars, Vocals Stefan Theil - Guitars Lorenz Cornelisen - Drums Helge Reichard - Bass Corinna Elvers - Backing Vocals
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