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Behemoth - Evangelion
( 12608 letture )
Inutile girarci attorno: in campo extreme, la nuova release dei Behemoth era da molti, se non da tutti, la più attesa per il 2009. Ovviamente il sottoscritto non sfugge a tale regola, semmai sento di collocarmi proprio tra coloro che maggiormente fremevano per questa uscita. Diciotto anni di carriera sfavillante, nei quali abbiamo apprezzato il progressivo passaggio dal black old-school degli esordi, fino ad una sorta di death-blackened, in continua crescita e per questo oramai divenuto marchio di fabbrica, credo sia il miglior biglietto da visita. Eppure, non nascondo, nonostante la dovuta fiducia incondizionata, che qualche flebile dubbio albergava nel profondo del mio animo, frutto in primis del cambio di label – in favore di una delle major del settore, alias Nuclear Blast – seguito a ruota dalla consapevolezza che far meglio di quanto espresso in The Apostasy era pressappoco impossibile.

Ebbene, pur non smentendomi del tutto, i Behemoth sono riusciti ancora una volta a spazzar via ogni perplessità, mettendo a referto il nono e indelebile sigillo. Evangelion, infatti, non riscrive nessuna regola, semmai segna il passo in fatto di evoluzione del sound; tuttavia conferma l’incredibile talento dei polacchi, evidentemente incapaci di dare alle stampe un prodotto che non sia prossimo all’eccellenza. Se da un lato nel nuovo arrivato non troviamo nessun elemento veramente innovativo, d’altro canto i nostri esibiscono una maturità artistica che ha del prodigioso tale da tramutare l’ordinario in straordinario. Il punto di partenza, ma ad onor del vero anche di arrivo, è quindi l’anima nera manifestata tanto in Demigod quanto in The Apostasy. Le perniciose atmosfere, pur trovando ampi spazi, non cadono mai nel ripetitivo e tantomeno nell’auto citazionismo; è bene sottolineare questo passaggio in quanto qualcuno potrebbe insinuare di essere in presenza di una buona minestra riscaldata, causa arrangiamenti non propriamente singolari. A tal proposito chiarisco sin dal principio che, per quanto i nostri non oltrepassino mai i confini in precedenza marcati, in nessun estratto si limitino a svolgere il "semplice" compitino.

L’alchimia, l’ispirazione, prende vita da elementi evidentemente famigliari che nel corso della loro esistenza si sono evoluti, affinati, tanto da assurgere ad una forma estremamente personale ed accattivante. La furia del black continua ad esplodere con una maniaca lucidità, perfettamente integrata in schemi sempre più violenti e tecnici. Ma attenzione: non siamo alle prese con la classica carneficina, aggressività ceca, troppo spesso gratuita. Nargal e soci, pur continuando a dar pieno adito ai loro istinti primitivi, sono in grado di reggere un profilo brillante, se vogliamo elitario e dotto, tale da denotare un approccio alla materia assai ragionato. La regia di quest’ultimo è al solito pertinente, autore di un songwriting ancora una volta centrato e di una prova esecutiva stupefacente, grazie ad un riffing molto vario ed elegante. Appunto, non mancano all’appello pennellate melodiche, indubbiamente di scuola svedese, mai dominanti o invadenti perché perfettamente integrate in un contesto equilibrato seppur denso di sfumature. Accenti scanditi dalle sapienti mani del sempre più bravo Inferno, per il quale oramai non esistono più appellativi adeguati. Il drummer, assieme al socio Orion, mette in piedi una ritmica sontuosa, fatta non solo di rovinosi attacchi frontali e sconvolgenti cambi di tempi, ma piuttosto riconoscendo il giusto respiro alle fastose sessioni d’ambiente, tutte rigorosamente dal solenne sapore epico, magistralmente enfatizzate da un accurato utilizzo di cori.

Ogni episodio trova la propria ragione di vita: si passa dal furore di Shemhamforash, al patos cadenzato della splendida Ov Fire And The Void, per poi toccare il fondo dell’abisso prima con la tetra He Who Breeds Pestilence e poi con l’asfissiante The Seed Ov I, fino alle più belligeranti Alas, Lord Is Upon Me e Defiling Morality Ov Black God. Menzione a parte per la conclusiva Lucifer, brano rapsodico, per molti aspetti dissimile dai precedenti perché ancor più evocativo seppur giocato con dinamiche incalzanti, e per questo non lontano da certi meccanismi cari ai colleghi Nile. La produzione, nemmeno a dirlo, è stratosferica, fresca e moderna, ma non per questo plastificata, evidentemente frutto della nuova collaborazione con l’influente etichetta.

In definitiva un platter superbo, che in nessuna occasione mostra il fianco e, come lo stesso Nargal ha dichiarato alla presentazione dello stesso, piacerà senza riserve a tutti i fan. Resta da dire che Evangelion, non può e non deve essere considerato un capolavoro, alla stregua delle precedenti puntate, proprio perché non ha i numeri per surclassarle. Nondimeno i Behemoth confermano il lori status invidiabile di autorità di prim’ordine nel panorama metal estremo … scusatemi se è poco!

Ultraterreni!



VOTO RECENSORE
85
VOTO LETTORI
77.17 su 85 voti [ VOTA]
lisablack
Venerdì 6 Luglio 2018, 22.18.59
38
Gran bel disco, come tutti quelli che hanno fatto, album potente, un'assalto frontale! Ottimo. 80
Ivan
Domenica 10 Maggio 2015, 19.28.20
37
Ormai i behemoth sono un super gruppo, album eccellente su tutti i punti di vista. Da ascoltare assolutamente.
Mickelozzo
Martedì 28 Gennaio 2014, 13.45.30
36
Ma come, "aggressività ceca"? Sono polacchi!
Macca
Domenica 21 Aprile 2013, 19.31.23
35
Un album con i controcazzi, una cartella nei denti dall'inizio alla fine, ipertecnicismi death con un tocco di black quà e là....e dire che li ho sempre snobbati. Voto 86
Sorath
Lunedì 23 Gennaio 2012, 12.41.57
34
Del loro periodo blackned death è il disco più "debole" rispetto ai tre lavori precedenti, ciò non toglie che i Behemoth hanno dimostrato ancora una volta di meritarsi il rispetto che stanno avendo e che si sono guadagnati giorno dopo giorno. Personalmente parlando il testo di Ov Fire And Void è uno dei più belli che abbiano mai scritto.
SNEITNAM
Domenica 26 Dicembre 2010, 13.03.24
33
Ottimo album dall'inizio alla fine
samael
Venerdì 3 Settembre 2010, 16.02.56
32
voto 80/100
samael
Venerdì 3 Settembre 2010, 16.02.22
31
un disco potente, ben suonato e ben prodotto (come sempre quando si ha a che fare coi behemoth). ciò che davvero manca è un pò di innovazione. innovazione non vuol dire necessariamente stravolgere il proprio stile, semplicemente immettere idee nuove a livello di songwriting, struttura, ritmiche. (come è stato fatto da satanica fino ad apostasy). i pezzi migliori sono probabilmente "ov fire and the void", "he who breeds pestilence" e "the seed of I"
Heresiae
Sabato 28 Agosto 2010, 16.05.23
30
il voto giusto per questo cd sarebbe stato 75 o poco superiore..... inferiore a the apostasy, a demigod e anche a zos kia kultus... produzione pompata, video costosi, marketing, grafiche eccezzionali, .....ma scusate... dov'è la musica? si sono più preoccupati di fare 25 video mentre registrano che registrare qualcosa da lasciarci a bocca aperta....
Michele
Martedì 29 Dicembre 2009, 13.51.29
29
Per quel che ne so io,funziona così : Fai un bel disco,e tutti ti acclamano. Poi fai un altro disco simile al primo,e tutti ti acclamano di nuovo. Poi fai un altro disco simile. Stavolta,però,tutti ti dicono che ti sei fossilizzato sulla stessa formula. Allora al quarto disco decidi di cambiare,dando una bella svolta al tuo sound per renderlo,che ne so,più moderno. Ne viene fuori un buon lavoro,magari,ma poi la gente inizierà a dire "il tuo gruppo era meglio prima,ore è commerciale" etc.etc. Non c'è via di fuga,in pratica.
stefy
Domenica 13 Dicembre 2009, 13.36.22
28
@ michele: credo che i behemoth siano conosciuti per il loro "periodo" black/death nn certo per il loro black degli esordi i behemoth sono QUESTI nn quelli che hanno composto i dischi black xkè i behemoth sono diventati famosi quando hanno "creato" questo stile black/death personale......in effetti nn capisco cosa vogliano di + quelli che si lamentano di questo disco.....è vero che un pò di innovazione nn avrebbe fatto male ma nn si può crocefiggere un disco solo xkè nn apporta innovazioni....avessero fatto i "dischi-fotocopia" come i dragonforce avrei capito...ma questo è un disco simile a the apostasy e demigod ma cmnq resta un disco a se stante e nn fotocopia cm dicono certe pers
Emiliano
Mercoledì 2 Dicembre 2009, 1.22.47
27
capolavoro,disco metal dell'anno..STRAORDINARIO..NON HO ALTRE PAROLE..
Michele
Domenica 29 Novembre 2009, 20.35.15
26
@Stefy : certo che comunque ad alcuni potrebbe sembrare strano che i Behemoth abbiano fatto tre dischi "simili" come Demigod,The Apostasy e questo Evangelion. Insomma questi qui nel corso degli anni sono passati dal Black Metal ad un Death Metal MOLTO personale,che pretendono ora? Che si diano al Power? Speriamo di no
stefy
Sabato 3 Ottobre 2009, 22.22.19
25
esattamente quello che dico io michele....dopotutto innovazione NN è = a qualità....se così fosse molti gruppi cadrebbero cm birilli....ho guardato molte recensioni nei siti e vedo che alcuni dicono che questo disco suona da compitino....beh scusate ma il 90% di coloro che lo hanno giudicato lo hanno promosso....vabbè che massa nn vuol dire verità xò se al 90% dei fan il disco è piaciuto a me sembra che nergal & co. il compitino l'abbiano svolto cm il la maestrina voleva
Michele
Giovedì 24 Settembre 2009, 15.01.54
24
Per ora è il disco dell'anno,in campo estremo! Assolutamente fantastico,anche se comunque ho notato scarsa innovazione. Però meglio bello,anche se classico,che innovativo ma noioso,non trovate?
Pandemonium
Domenica 13 Settembre 2009, 1.24.29
23
...un sordo... pardon ; )
Pandemonium
Domenica 13 Settembre 2009, 1.23.31
22
Mah, I, Oblivion, ho i miei seri dubbi: credo sia questione di gusti. A volte il grezzo (e non il più veloce e\o meno sofisticato\tecnico) trasmette più di album dalla produzione strapompata come questo. Lungi da me comparare Behemot ad Azarath, sia chiaro: infatti il mio era un consiglio all'ascoltatore, un'osservazione basata sul mio modo di sentire, nulla di più, nè di meno. Rispetto entrambi i gruppi, in fondo anche un cieco sentirebbe le diversità intrinseche.
danilo
Sabato 12 Settembre 2009, 18.54.17
21
un disco straordinario anche se come ha detto il recensore non è un capolavoro,infatti non aggiunge praticamente nulla di nuovo a quanto ha detto fino adesso la band polacca..80 sarebbe il voto più giusto penso,ma da fan do un 85
I, Oblivion
Sabato 12 Settembre 2009, 14.55.51
20
Questo disco fa male davvero, sparatissimo, implacabile. The apostasy era un po' + "virtuoso" se vogliamo, in questo CD invece non c'è sosta, i tocchi di classe presenti nel predecessore son stati sostituiti da furbizie tecniche di diverso tipo. Comunque non sono per nulla d'accordo con pandemonium. Negli azarath gli arrangiamenti di inferno sono ben + grezzi, molto meno sofisticati. In the aposyasy comunque inferno fa le cose + belle. + veloce non vuol dire categoricamente meglio =)
Pandemonium
Sabato 12 Settembre 2009, 14.23.40
19
Quoto in toto Nedogiuda. E consiglio anche gli Azarath, dove Inferno a mio parere suona molto meglio.
Salvo
Sabato 12 Settembre 2009, 9.03.47
18
Il disco non è male, ma mi annoia molto presto. non riesco mai ad ascoltarlo fino alla fine !!
andrea
Venerdì 11 Settembre 2009, 15.56.53
17
non mi hanno mai entusiasmato ma di album in album li apprezzo sempre di più e da un paio di giorni non faccio che dire "che discone!"
ROSSMETAL 65
Venerdì 11 Settembre 2009, 15.03.23
16
Ha lo stesso effetto di un tir che ti centra in pieno ad un passaggio a livello,monolitico,ACCIAIOSO!
Electric Warrior
Venerdì 11 Settembre 2009, 12.20.30
15
Recensione perfetta,disco favoloso
stefy
Giovedì 10 Settembre 2009, 22.40.39
14
e ci risiamo.....ma mettetevi nei panni dei musicisti metal!!! "per sto disco che famo? ci innoviamo un pò o restiamo sullo stesso stile? se ci innoviamo ci bastonano xkè abbiamo cambiato stile e se nn ci innoviamo ci dicono che ormai suonaimo sempre la stessa cosa" ma per piacere innovazione nn è un requisito di "buon disco"....nn va mai bene niente...se si evolvono "nn sono + i behemoth che erano un tempo" se nn si evolvono " sono sempre i soliti riff riciclati" bah ascoltatevi il disco e se vi piace bene se nn vi piace amen
nedogiuda
Giovedì 10 Settembre 2009, 18.49.40
13
per me è un disco che finirà presto nel dimenticatoio, da demigod in poi continuano a riciclare sempre gli stessi riff. Per carità, dal vivo della macchine, ma mi aspetterei di più da gente del genere. Per me non basta una bella produzione pompata, ci vogliono anche idee nuove, e i behemoth non le vogliono più tirar fuori. C'è gente che merita più dei behemoth quest'anno, andate a sentirvi l'ultimo degli Ulcerate, quello è il capolavoro estremo di quest'anno per me, provare per credere
Gasta
Giovedì 10 Settembre 2009, 11.10.20
12
Concordo con il voto (peccato che anche stavolta mi dia errore di visualizzazione quando clicco su "vota" -.-"). Sinceramente mi piace un pizzico di più di The Apostasy. Gli highlights, sempre secondo me, sono Shemhamforash e Transmigrating Beyond Realms Ov Amenti. Da incorniciare poi il riff "scomposto" e "schizzato" di Defiling Morality Ov Black God. Continuo a pensare che sia errato o quantomeno inesatto accostarli ai Nile però. A parte certe atmosfere, il resto è ben diverso a mio parere. Comunque sia, una buonissima conferma. ALL HAIL DIONYSIUS!
Maiden1976
Giovedì 10 Settembre 2009, 8.08.36
11
bellissima rece!!!
Nightblast
Mercoledì 9 Settembre 2009, 22.18.13
10
Discone, senza ombra di dubbio...Continuano a spaccare tutto segendo le coordinate di "Satanica", ma rallentando e sprigionando molta più potenza.
stefy
Mercoledì 9 Settembre 2009, 22.07.41
9
ottimo disco ma di certo i behemoth nn hanno puntato a stupire....una cosa è certa: i behemoth ormai sono una garanzia di qualità anche se nn di certo di innovazione....ma l'innovazione nn è un requisito necessario per un ottimo album
LAMBRUSCORE
Mercoledì 9 Settembre 2009, 21.36.46
8
ricordo con piacere la legnata ricevuta con thelema 6, da li' in poi mi sembra che non si siano + ripetuti ad alto livello.
Claudio
Mercoledì 9 Settembre 2009, 19.33.36
7
Ottimo album, il voto è perfetto..
enry
Mercoledì 9 Settembre 2009, 19.33.24
6
Bel disco, il "solito" bel disco dei Behemoth...80/100. Non di più perchè parliamo di un lavoro che a conti fatti è tranquillamente intercambiabile con i due precedenti. Un pizzico di coraggio in più non avrebbe guastato...
Nikolas
Mercoledì 9 Settembre 2009, 19.00.46
5
A me piace davvero tantissimo,!
Blackout
Mercoledì 9 Settembre 2009, 18.40.35
4
A me è piaciuto molto, bella rece.
Kosmos Reversum
Mercoledì 9 Settembre 2009, 18.38.13
3
Rettifica: volevo commentare il disco dei Devildriver! Ahahaha che rinco che sono!
Kosmos Reversum
Mercoledì 9 Settembre 2009, 18.37.38
2
Io credo che il culmine sia stato the Fury...Dopo tanto mestiere, tanta potenza ma poca sostanza.
Adimiron
Mercoledì 9 Settembre 2009, 17.47.40
1
non mi è piaciuto per niente. fortunati voi che ve lo potete godere...
INFORMAZIONI
2009
Nuclear Blast / Warner Music Group
Death
Tracklist
1. Daimonos
2. Shemaforash
3. Ov Fire And The Void
4. Transmigrating Beyond Realms Ov Amenti
5. He Who Breeds Pestilence
6. The Seed Ov I
7. Alas, Lord Is Upon Me
8. Defiling Morality Ov Black God
9. Lucifer
Line Up
Nergal – vocals, lead & rhythm guitar
Inferno - drums
Orion – bass guitar
 
RECENSIONI
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