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Hail Of Bullets - Warsaw Rising
( 2430 letture )
È ormai ufficiale che il sottoscritto sta prendendo in seria considerazione la possibilità di trasferirsi definitivamente in Olanda. Dopo le ultime uscite di Hail Of Bullets, Pestilence, Asphyx e Thanatos credo sia ormai doveroso attuare ed ufficializzare suddetta migrazione. Intanto, mentre preparo armi e bagagli, decido bene di sopperire a tale mancanza con il nuovo EP degli Hail Of Bullets. Fatemi però la cortesia di non eccitatevi troppo: è solo uno striminzito mini che tra l’altro sembra essere più un ringraziamento/tributo piuttosto che un vero e proprio antipasto a quello che sarà il nuovo lavoro di Martin Van Drunen & Co.

Se …Of Frost And War mi aveva magistralmente colpito per la sua rabbia selvaggia e le sue tematiche epiche, la stessa cosa vale per questo giovane Warsaw Rising. La storia ridiventa attuale e nei campi di battaglia della grande guerra gli olandesi trovano nuovamente terra fresca per la loro fertile ispirazione: ma non aspettatevi nulla di diverso e di innovativo, essendo gli attori e la trama i medesimi del debut album; stesso discorso vale anche per le sonorità di matrice death/doom, con quella leggera spruzzatina di epicità che rende il tutto a dir poco spettacolare.
Il lavoro parte sicuro e veloce con la title-track che riprende la grande battaglia sul territorio polacco prima dell’ultimo attacco a Berlino da parte dei Russi; per i dettagli storici vi consiglio altre fonti, dato che preferisco in questa sede non proseguire citando ulteriori scenari di perdite umane. Chiamatelo pure rispetto ...
Tornando all’analisi musicale, devo ammettere che Warsaw Rising è proprio un signor pezzo: incisivo, violento e quasi esente da veri e propri difetti nonostante l’assenza di quel mood lentamente solenne alla Berlin; episodio efficace e dotato di accelerazioni brusche e adrenaliniche che sorprendono costantemente tutto il nostro comparto uditivo.
Liberators, seconda traccia, è tecnicamente e stilisticamente molto diversa da Warsaw Rising: meno irruenta ma finalmente più epica e cadenzata; brano studiato a meraviglia, proprio come l’utilizzo dei bombardieri statunitensi Liberator B-24J nella loro folle razzia di vite umane, che però ha un limite: una staticità pronunciata che fa pensare ad uno scarto, riarrangiato piuttosto bene, di …Of Frost And War.
Estremamente positiva è invece Destroyer, cover dei Twisted Sister, che si amalgama divinamente con il prorompente stile degli olandesi; opportunamente mascherata e mutata quanto basta per apparire irriconoscibile ai più, la prova è -proprio per questo- dimostrazione di pura classe da parte degli Hail Of Bullets.
I 28 minuti complessivi dell’EP sono confezionati includendo tre pezzi (fenomenali) presi dal capolavoro “pieno” e riproposti in sede live, operazione che potrebbe sembrare inutile a chi puntasse ad altre novità ed -al contrario- eccitante per chi fosse pronto ad appagarsi con l’headbanging più sfrenato al ritmo di Red Wolves Of Stalin, Nachthexen e The Crucial Offensive: in pratica un must per chi volesse una breve testimonianza sulle capacità di Martin e soci sul palco.

Insomma, gli Hail Of Bullets non tornano ma continuano ciò che di interessante avevano iniziato. Tecnicamente la minestra non cambia: death old-school cadenzato all’inverosimile; il tutto pompato da chitarre a tratti massicce come maledetti cingoli di panzer e veloci come i caccia della luftwaffe sui cieli di mezza Europa; tutto leggermente semplificato ma anche mortalmente divino.
Ed Warby è sensazionale lì dietro le pelli a scandire i ritmi come violenti bombardamenti ed incisivi attacchi via aerea. Se poi è vero che il sound è principalmente basato sulle chitarre, nessuno (e ribadisco “nessuno”) può astenersi dall’idolatrare il growling acido di Martin Van Drunen, despota indiscusso di questa spettacolare dream band abile anche con le lyrics.
Ottima per non dire divina la produzione che, a ragione, esalta il lavoro delle chitarre e della voce.
Voto altissimo anche all’artwork che mostra una dignitosa Varsavia ferita ed una schiera di Liberator B-24J pronti all’ultimo, mortale attacco.

Un lavoro quindi tutt’altro che definitivo. Un mini raro e concesso a pochi fortunati, data la tiratura limitatissima (2000 CD e 500 LP): roba da collezionisti, insomma...
Ora però mi è rimasta la voglia…
… quella stessa che avevo poco prima di inserire nel lettore questo platter; indi per cui il primo low cost per Amsterdam sarà mio.
Vaarwel!!!



VOTO RECENSORE
68
VOTO LETTORI
29.90 su 21 voti [ VOTA]
master444
Mercoledì 23 Settembre 2009, 21.48.35
3
Si è vero ho messo un voto basso perchè in definitiva di realmente esaltante c'è poco...se avessi voluto dare un voto a livello personale sarebbe stato decisamente + alto...ma quando scrivo devo cercare di non ragionare cosi...loro cmq sono mitici!!!
FURIO
Mercoledì 23 Settembre 2009, 21.24.38
2
band fenomenale... forse il voto è un pò ristretto, quanto il minutaggio evidentemente!! Bravo!
Mattia
Mercoledì 23 Settembre 2009, 17.20.46
1
un bell'EP si sente la rabbia nelle canzoni un gruppo promettente.
INFORMAZIONI
2009
Metal Blade Records
Death
Tracklist
1. Warsaw Rising
2. Liberators
3. Destroyer (Twisted Sister cover)
4. Red Wolves Of Stalin (live)
5. Nachthexen (live)
6. The Crucial Offensive (live)
Line Up
Martin Van Drunen - Vocals
Paul Baayens - Guitar
Stephan Gebedi - Guitar
Theo Van Eekelen - Bass
Ed Warby - Drums
 
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