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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Voodoocult - Jesus Killing Machine
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( 5046 letture )
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Probabilmente un buon numero di lettori non capirà la presenza di questo disco nella sezione Album Celebri, non avendo mai sentito parlare del nome in questione, tali illustri sconosciuti Voodoocult; non posso biasimarvi, in quanto la band non ha riscosso un grande successo dopo questo disco d'esordio, sciogliendosi dopo un grosso cambio di line-up e un secondo disco.
Ecco, la line-up, questa sì che è interessante, e chi di voi ha già sbirciato a fondo pagina sarà rimasto a bocca aperta: ebbene sì, in questa band erano presenti alcuni dei più grossi nomi della scena metal mondiale, tra i quali a spiccare sono sicuramente in tre. Si tratta nientemeno che del singer-chitarrista dei Kreator, Mille Petrozza, del leggendario batterista Dave Lombardo e dell'immenso, geniale, Chuck Schuldiner, che coi suoi Death ha creato un sentiero che ha cambiato per sempre la musica che amiamo. Queste premesse, con l'aggiunta di Gabby Abularach dai Cro-Mags, Waldemar Sorychta dai Grip Inc. (si, avete capito, bene quattro chitarristi) Dave Ball al basso e infine Philip Boa alla voce, sono alla base per un supergruppo da cui non ci si può aspettare altro che un capolavoro. Ma diciamocelo onestamente, se Jesus Killing Machine lo fosse stato, visti i nomi coinvolti, sarebbe passato così inosservato?
Il fatto è che i Voodoocult sembrano non sapere che strada intraprendere, e se la base è chiaramente thrash il resto si perde tra sezioni ritmiche al limite del death -non dite che non ve l'eravate immaginato- e qualcosa che potrebbe essere assimilato al groove post-Pantera -era l'anno di Far Beyond Driven- ma con un grossa pecca: la voce. Ebbene sì, il vero difetto di questo disco è Philip Boa -che curiosamente continuerà invece anche col secondo disco- incapace di dare sostanza alla sua prova e al sound generale, che ne risulta davvero terribilmente penalizzato. Lì dietro, manco a dirlo, Lombardo svolge il suo lavoro con classe e professionalità: nulla di eclatante, le linee ritmiche sono piuttosto semplici e statiche, ma con un simile mostro dietro le pelli il risultato è comunque apprezzabile per realizzazione e potenza espressiva -peraltro quando Dave decide di prendere in mano la situazione alcuni dei suoi preziosissimi fill si fanno sentire con forza.
Sul lavoro chitarristico invece ci sarebbe da chiedersi a cosa diavolo servono quattro chitarre; la scelta sarebbe anche comprensibile se esse fossero utilizzate in uno sviluppo in senso verticale con la creazione di strati sovrapposti, non nella pedissequa ripetizione degli stessi riff; il risultato è che Chuck rimane intrappolato in mid-tempos che mal si adattano alla sua irruenza death, allo stesso modo in cui Mille non trova spazio per lanciarsi nella violenza musicale di cui è da sempre portatore.
Ciò nonostante, va pur detto che il disco non è certo malvagio: la classe cristallina dei nostri trova sfogo talvolta in un buon songwriting che riesce a bypassare i problemi di cui sopra: Born Bad And Sliced!, lasciando moltissimo spazio a Lombardo, costituisce un piacevolissimo attacco thrash in cui ognuno trova il suo spazio, e quasi anche le chitarre, che si suddividono ritmica e solistica in maniera abbastanza convincente; verrebbe anche quasi da dire che Boa trova una sua dimensione in questo pezzo, caso rarissimo. Anche Hellatio, pur con un andamento decisamente troppo monocorde, e Voodoocult, pezzo lanciato e notevole velocità, riescono a procurare nell'ascoltatore qualche piacevole minuto a ritmo di headbanging. Incredibilmente, anche un mid-tempo come la title-track può essere annoverato tra gli episodi migliori del platter: andatura cantilenante ma buona prova espressiva sia della band che -tutto sommato- del singer, per un pezzo che avrebbe costituito un ottimo stacco in un disco thrash; decisamente ridimensionato però in un disco in cui di mid-tempos se ce ne sono anche troppi. A fianco di queste, e di pezzi mediamente ascoltabili ma non eccelsi, anche grossi buchi nell'acqua come Albert Is A Headbanger, insopportabile brano monotono e noiosissimo, e Death Don't Dance With Me, idem come sopra.
In linea di massima si può dire che il disco non fu un totale fallimento; personalmente lo ritengo discreto e alcuni pezzi di esso li riascolto talvolta volentieri. Ma con dei simili personaggi in formazione i fan non ammettono mezze misure: o è un capolavoro o una schifezza. E un disco come questo non è certo un capolavoro.
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11
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A me questo coso mette quasi paura, in parte sembra una cosa che esce dal tempo, un qualcosa che pare essere al momento sbagliato nel posto sbagliato, pensare che dopo individual thought patterns schuldiner abbia fatto diciamo da spalla timida in un progetto tiepidissimo, che ripeto, sembra fatto non male ma da una persona che ha sentito una settimana fa le sue prime canzoni thrash metal e che invece di imparare a comporre butta giù le prime cose, ed ovviamente qua rattoppano le grandi presenze. Dopo aver modificato apposta delle pagine wikipedia mi viene voglia di andare a cancellare voodoocult dalla discografia di chuck, che spero abbia comprato bei vinili con i soldi con cui è stato pagato. Sentire questo album ti fa comprendere che anche il contesto ti salva. Consiglio questo cd per chi vuole prendere in giro qualche poser "uè sentiti sto supergruppo, guarda che nomi!" |
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10
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C'è qualcosa di interessante in quest album ricordo quando uscì, diciamo che con una formazione così non si capisce come mai ne uscì un disco così mediocre... |
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9
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Disco abbastanza bruttino, malgrado il cast .... Sì , è vero: è la voce il problema principale, ma non credo che se ci fosse stato -che ne so- un Tom Araya le cose sarebbero cambiate di molto... 65, ma solo per la performance di Dave Lombardo, l'unico motivo per cui forse vale la pena dare un'ascolto a questo album. |
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8
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PS: la title track l'ho citata anch'io tra le migliori, ma tu lo sai già avendo letto la rece ovviamente |
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7
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Ciao Onofrio, grazie mille per il tuo commento, sono sicuro che avrai letto anche la recensione attentamente e che conoscerai le mie motivazioni dietro al voto |
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6
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Nikolas De Giorgis non capisci niente di metal 65 è poco. Jesus Killing Machine è bellissimo la title track è immortale. |
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4
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Bravo Nikolas, ottimo ripescaggio...naturalmente sono daccordo con te su tutta la linea!!! |
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3
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Ero convinto di aver scritto un commento che non vedo invece :| Sarà la stanchezza Comunque ringrazio Er Trucido per le precisazioni doverose. Riguardo al resto, vedo che in linea di massima siamo tutti d'accordo, salvo poi sfumature personali che comunque cambiano di poco il giudizio finale. Comunque è vero, è un piccolo cimelio che sa affascinare, pur non essendo grandioso |
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2
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Grande Nik, hai tirato fuori un cimelio! Senz'altro l'artiglierie era di quelle pesanti e il risultato direi che non la giustifica... però i Voodoocult mi hanno sempre ammaliato quale puro divertismant... non è un capolavoro ma è una sorta giocattolo raro che ha un fascino irresistibile (chiaramente per il sottoscritto). |
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1
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A me il disco non dispiace, certo con quei nomi è lecito aspettarsi di più e le tracks che hai bocciato sono effettivamente un mezzo strazio. Vorrei aggiungere un paio di cose:è grazie a questo disco se Sorichta e Lombardo formeranno i Grip Inc, e Philip Boa pur essendo l'anello debole del disco è l'ideatore del progetto (che teoricamente è un side-project dei suoi Voodooclub) e quindi è normale se nel secondo disco omonimo sia rimasto. comunque complimenti per aver ripescato i Voodoocult (volevo anche aprire un post sul forum su di loro) |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Killer Patrol 2. Metallized Kids 3. Jesus Killing Machine 4. Born Bad and Sliced! 5. Albert is a Headbanger 6. Hellatio 7. Death Don't Dance With Me 8. Art Groupie 9. Blood Surfer City 10. Voodoocult 11. Bitchery Bay
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Line Up
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Philip Boa: Vocals Dave Lombardo: Drums Chuck Schuldiner: Guitar Dave "Taif" Ball: Bass Gabby Abularach: Guitar Waldemar Sorychta: Guitar Mille Petrozza: Guitar
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RECENSIONI |
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