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26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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Egemony - Baptism Of The Unborn
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( 1849 letture )
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One Man Italian Brutality. Così ama definirsi il buon Alessandro "Fetz" Simonetti, mastermind ed unica persona che si cela dietro al nome Egemony. Ci troviamo innanzi alla prima pubblicazione sulla lunga distanza per questo interessante progetto che ha esordito discograficamente lo scorso anno con uno spilt-cd insieme ad altre due bands, gli Infinite Defilement e i Flesh Impaled, anch'esse composte da un singolo elemento.
Ma torniamo alla creatura di Simonetti che, come avrete immaginato, con questo platter ci rifila un grosso pugno sullo stomaco sotto forma di puro e incontaminato Brutal Death Metal di chiaro stampo americano, dove i rimandi sono ai maestri del genere cioè i primi Deeds of Flesh, i Disgorge (stelle e strisce, appunto) e gli onnipresenti Suffocation. Baptism of the Unborn farà la gioia dei più intransigenti brutallari d'Italia - e non solo, mi auguro - infatti, il verbo "melodico" è evidentemente bandito dal vocabolario del Simonetti.
Apre le danze l'intro Soul's Trasmigration che serve da apripista per la devastante Blasphemous Flesh che catalizzerà subito la vostra attenzione grazie ai suoi riffs intricatissimi. L'album prosegue su ottimi livelli per quasi tutta la sua interezza tra ritmi più serrati e momenti più doomeggianti, come ad esempio la title-track oppure The King's Judgement, quest'ultima un pesante monolite che vi cadrà tra capo e collo senza alcuna possibilità di scampo. Chiudono le danze le due bonustrack Abominated Hierarchy e Guttural Orgy (Keepers of the "Uinity"), la prima è un tributo che il Fetz fa agli amici Septycal Gorge, una cover quindi che nulla toglie e nulla aggiunge rispetto all'originale, la seconda è come dice il titolo stesso una vera e propria orgia gutturale che sembra provenire da una delle fogne più putride del ghetto. Difatti, protagonisti di questo gorgoglio sonoro sono oltre al Fetz, altri tre "tenori" del brutal tricolore, quali Baffo dei Clitoridus Invaginatus, Gaetano dei Deadlystrain e Genobile dei Tools of Torture.
Purtroppo anche in questo caso non è propriamente tutto oro quel che luccica: in alcuni frangenti ci si può imbattere in qualche riff meno riuscito o in qualche intreccio di troppo che può far distrarre dall'ascolto, inoltre l'uso obbligato della drum-machine, anche se evidentemente ben programmata, rende il tutto un pò più freddo del solito, seppur non vada ad inficiare più di tanto sul risultato finale. Abbastanza buona è la produzione, volutamente retrò, fatta di suoni puliti e una drum-machine, come detto in precedenza, che fa di tutto per sembrare umana. L'artwork, davvero ben curato per opera del sempre più presente Hasmann, dimostra ancora una volta la passione e il lavoro messo in atto da Simonettiin favore di questa stupefacente creatura.
In conclusione Baptism Of The Unborn è un altro valido esemplare di brutal made in Italy, movimento in grande spolvero che sempre più ci regala grandi soddisfazioni, anche extra nazionali. Ovviamente è un prodotto interamente dedicato ai puristi delle sonorità più blasfeme e ripugnanti del metallo della morte che, in quanto tali, non si faranno pregare due volte per impossessarsi di questa opera e supportare la sempre più meritevole scena italiana.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Soul's Trasmigration 2. Blasphemous Flesh 3. The Horrors of Omega 4. Law of Karmic 5. Obsessing the Infidel 6. Illusions of Blood And Flesh 7. Ten King's Judgement 8. Baptysm of the Unborn 9. Prophets of Incoming Disgust 10. Abominated Hierarchy (Septycal Gorge Cover) 11. Guttural Orgy (Keepers of the "Uinity")
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Line Up
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Alessandro "Fetz" Simonetti (all instruments)
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RECENSIONI |
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