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21/03/24
KRASUE + ANTARES + WAH ‘77
FREAKOUT CLUB, VIA EMILIO ZAGO 7C - BOLOGNA
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Infernal Angels - Midwinter Blood
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( 4371 letture )
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Nativi e attivi ad Ancona, i nostrani Infernal Angels sono al secondo album dopo una manciata fra promo ed EP. Rinnovati da cima a fondo, optano per un look più accattivante con cascate di sangue (esattamente come gli Averse Sefira qualche anno fa), veste grafica ex-novo, batterista ex-novo (Melencolia Estatica / Absentia Lunae), copertina e artwork accattivante, ma musicalmente appena sufficienti.
I nostri suonano un blackmetal di chiarissimo stampo svedese, Dark Funeral e Naglfar su tutti, ma con qualche accenno agli Enthroned, qualcun altro ai Marduk: purtroopo l'ennesimo tentativo italiòta di fare un collage delle proprie band preferite non basta per creare un bell'album.
Andando a scavare canzone per canzone, ognuna è formata da pochi riff ripetuti un'infinità di volte, soppiantando l'orecchiabilità (intesa come efficacità) in favore della stancante modularità. I portavoce della band non perdono occasione in ogni intervista di affermare quanto la propria musica sia debitrice dei Dissection (??), dei Dawn (con un po' di fantasia), dei Sacramentum (ecco, forse qui c'è qualcosa ma come c'è qualcosa dei Lord Belial o simili, d'altronde la scuola è quella) con atmosfere alla Borknagar (che sinceramente ancora devo sentirle) e Taake (forse le parti più furiose sono vagamente riconducibili al combo norvegese anche se suonano chiaramente variando sulle accordature, mentre i nostri fanno largo uso del tremolo).
"Obscure e Epic Black Metal" ??? Sembra che negli ultimi tempi ci sia questa moda di accostare la melodicità dei riff a una concezione epica, quando in realtà l'epicità nella musica è segnata da una certa progressione dei suoni in crescendo e non semplicemente su riff giocati sulle note alte e vagamente orecchiabili. Non attenendoci a questo concetto, saranno epici gli At the Gates quanto i Cradle of Filth (se dotati della stessa produzione). I brani sembrano costruiti a tavolino, non sono granchè ispirati e molti riff sembrano essere stati creati per collegarne altri, impedendo al disco di prendere una certa forma. La batteria è forse una delle maggiori cause di disturbo: prepotente, in primissimo piano, digitalizzata e freddissima; ma soprattutto eccessivamente tirata, senza alcun momento di respiro neanche nelle poche parti lente del disco, costantemente accompagnata da un infinito e tremendo doppio pedale. E' anche difficile segnalare i brani che spiccano di più rispetto agli altri, data l'eccessiva somiglianza fra di essi; le tracce che puntano sui 3-4 minuti, tra l'altro, sono delle saette, dove batteria e riff fanno a gara a chi è più veloce. Melody of Pain ha delle atmosfere riconducibili ai Dawn appunto, ma fra arpeggi e cori in voci pulite la canzone cambia registro; Sangue (canzone in italiano) si differenzia dalle altre per un songwriting in percentuale di stampo più norvegese che svedese (all'inizio e alla fine); le altre canzoni sono pressochè simili insistendo su acuti riff tipicamente svedesi, grossolanamente raddoppiati. Anche le parti atmosferiche, intro, outro, preludio alle canzoni (A New Era is Coming) sono tutti tecnicamente validissimi ma forse troppo ragionati ed asettici.
La produzione è eccellente, suoni laccatissimi e patinatissimi per compensare la mediocrità dei riff e dell'uso della chitarra, che nonostante sia pompata e tagliente, non riesce a riempire la trama che sta a base delle melodie, e quando i riff si raddoppiano, suonano le stesse melodie come fanno i Naglfar da anni. Personalmente, il mio consiglio è quello di cercare di variegare di più la struttura delle canzoni, di limitare nettamente l'abuso della batteria ed infine di abbandonare il growl, cercando piuttosto di dare un corpo migliore ai futuri album, che di conseguenza non si dovranno limitare ad essere un'accozzaglia di riff ben suonati ma di scarsa immediatezza. Che poi la band in questione sia maestra nei live-set è tutta un'altra cosa, anche se sfido la noia di non presentarsi a metà canzone.
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Recensione vergognosa che parte ovviamente con i soliti pregiudizi anti-Italiani. L\'album non è certo un capolavoro ma un minimo di serietà nel recensirlo. |
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Innocui e inconsistenti al punto giusto...ho visto delle macchie rosse sull' immagine in copertina, cos' è.. pomodoro? |
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@Kvass: la bazza del membro della band (cantante) che stronca le altre band a casaccio la sapevo anch'io... che tristezza. Che personaggi poveri e da compatire. Mi viene da supportare incondizionatamente tutte le altre band (sicuramente più meritevoli di questa sua ignobile creatura) che infama... forza e coraggio giovani italian metallers!!! |
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Terribili. Visti anche live e oltre a proporre una musica inconsistente, scontata e MAL SUONATA (e per favore non tiriamo in ballo che il blackmetal può essere mal suonato...) sono pure ridicoli da matti!!! |
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Da notare anche la freschezza che traspare dal monicker... INFERNAL ANGELS.... roba che neanche il più becero thrash anni '80... Tornando al disco: 48 è troppo, fa schifo. Un bel 30 direi che va meglio. |
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Moro, ottima recensione, fregatene altamente di chi spacca le palle con commenti assurdi... probabilmente saranno amici degli I.A. o peggio ancora membri della band stessa. Vorrei inoltre far notare come un "coltissimo" membro della band si diverta a recensire e stroncare (su una zine concorrente) la maggior parte delle proposte italiche senza il benchè minimo senso di obiettività ma con, al contrario, tanta tanta invidia. E ascoltando questo aborto capisco anche il perchè. |
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per i Taake: "variando sugli accordi". Certo, tecnicamente non so se aggiungono una terza, una quinta (e non lo sa manco Høst a giudicarlo almeno da come suona "fuori-studio"), se li sai risuonare, capisci cosa voglio dire. |
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rispondo principalmente a Destroyer666. le mie recensioni sono più oggetive possibili (come dovrebbero far tutti). Cerco di mettere in evidenza le innovazioni di un disco, le variazioni sul tema. Non ho fatto stroncature a priori, e ho argomentato tutti i miei giudizi. Questo disco è artificioso allo stato puro, allo stesso modo di come sono artificiosi gli ultimi due dischi dei Dark Funeral, dell'intera discografia degli Enthroned, di tutti i dischi dei Naglfar dopo Vittra. Vuoi suonare blackmetal in stile svedese: mi sembra ci sia un abisso di differenza fra i dischi dei Marduk (nonostante abbiano fatto le loro ciofeche) e questo disco, fra i dischi dei Sacramentum e Lord Belial (per quanto siano le band più minori del panorama) e questo disco: dai modo di suonare, alla produzione, alla spontaneità. Fosse stato un EP, questo album magari migliorava anche, ascoltatevelo, rimediatevelo e provate ad ascoltarlo tutto: è intriso di finta malignità (tematiche alquanto anacronistiche nel 2010). i Tenebrae in Perpetuum hanno fatto un percorso diverso, già dall'atteggiamento con cui si presentano, propongono un tipo di blackmetal diverso e hanno giocato benissimo le loro carte (intanto le influenze tutto tranne scontate che si possono sentire nel disco), la produzione mirata e una notevole varietà di linguaggio stilistico. |
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Sinceramente tutte ste discussioni fatte su un disco che definire mediocre è fargli decisamente un complimenti mi sembra sprecare tempo e fiato; e soprattutto il recensore è Moro ed il suo giudizio, poichè è lui che scrive sulla webzine e non altri, è insindacabile...poi il disco chi vuole se lo può comperare lo stesso ma si va decisamente incontro ad una cosa che personalmente pecca di personalità, di capacità di organizzare dei riffs che abbiano qualcosa di reale da dire e soprattutto di riuscire ad essere in un certo qual modo non succubi o debitori sempre e comunque!!! |
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Quoto Raven, magistrale! |
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Ragazzi, avete mai visto Top Gear, La trasmissione sui motori della BBC? Bene, in quella trasmissione assistiamo a clamorose bocciature di auto di grandi marche-anche da più di 100.00 euro- con termini come : Fa schifo, è indecente, e roba + pesante. Avete mai visto le trasmissioni motoristiche italiane? Tutte auto magnifiche e senza difetti, tutte da comprare. Ecco, in musica avviene la stessa cosa, quando un prodotto giunge sul mercato non si può stroncare, oppure c'è sempre qualcosa sotto, finchè l'Italia resterà così provinciale saremo sempre la cenerentola d'Europa. |
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@ Uno: cosa vuoi farci, sono pregi e difetti dei commenti liberi |
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se non volete essere stroncati non fate recensire i dischi |
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Secondo me il commento di oh my pork è solo quello di un burlone che si diverte: guarda caso, appena dopo che Khaine ha detto "bene, tutti educati, bravi", se ne esce lui e comincia a insultare. Io non ne terrei conto. Non conosco gruppo e disco... |
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48 mi sembra un voto troppo basso, io gli avrei dato 50! A parte gli scherzi, sto disco è suonato bene e prodotto bene ma scivola via come una monetina dalle tasche sulle montagne russe. Abbiamo bisogno di dischi del genere? |
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Attivi ad Ancona. "Debitrice dei" si usa benissimo. Ti posso anche dire che Moro di black ha una cultura vastissima, guarda la sua scheda nella sezione redazione |
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Caro Renaz, nessuno sta offendendo il tuo recensore...però come fa notare il post sotto ci sono degli errori grammaticali, che possono capitare, poi oh my pork, mi ha fatto notare anche un'altra cosa a cui non avevo dato peso prima...quando parla dei Taake il recensore parla di diverse accordature nello stesso pezzo, ma l'accordatura è sempre la stessa, nel caso dei Taake è in MI, quindi mi pare che il recensore abbia voluto fare lo "Sborone", senza sapere effettivamente di cosa parlava. Cmq ripeto de gustibus |
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Chissà perchè le offese ai recensori sbucano fuori soprattutto quando si parla di band italiane |
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nativi AD ancona??? batterista EX NOVO??? debitrice DEI ..??? Ma l'ha scritta paperino questa recensione? XD comunque.. a parte che, secondo me, dei gruppi citati il recensore non ha mai ascoltato nulla; a parte la dubbia conoscenza che abbia del termine EPIC; a parte anche il fatto che da come parla di accordature e simili io ho forti dubbi sul fatto che questo "Moro" abbia mai anche solo preso in mano una chitarra.... I riff veloci ed il growl che critica... stiamo parlando di BLACK METAL, non di laura pausini U__U |
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@ king e destroyer666: perdonatemi se mi intrometto. Intanto complimeni, se tutti esprimessero opinioni contrastanti come le vostre, mantenendo al contempo un livello così alto di civiltà ed educzione, non ci sarebbe bisogno di moderare le discussioni... quindi intanto grazie mille poi, quanto a destroyer666: capisco la tua critica, ma sai... c'è modo e modo di essere banali. Sarà capitato anche a te, se ci pensi, di trovarti nella situazione di apprezzare un disco banalotto e di disprezzarne uno altrettanto banalotto... questo capita perchè la musica è filtrata dalle emozioni, e nessuno di noi può essere tanto freddo da giudicarla in maniera poi così razionale! just my 2 cents, anyway... |
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Guarda che non faccio parte della band altrimenti non avrei problemi a dirlo Cmq anche io sono completamente d'accordo con il fatt che il disco possa piacere o meno, il problema è la mancanza di uniformità di giudizo. Cmq de gustibus |
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Da come te la stai prendendo, Destroyer666, sembra che tu faccia parte del gruppo. Mamma mia, non c'è bisogno che fai in questo modo. Alla fine è solo una recensione, a mio avviso, scritta benissimo ed imparziale. Ho ascoltato l'album in questione e non c'è niente di cui andare in disaccordo col recensore. Io avrei messo anche 40, Moro è stato anche troppo buono E comunque il bello delle recensioni è anche questo: un disco può piacere ma può anche far cagare, ma ciò non significa che Moro sia stato parziale o abbia scritto così quasi per "antipatia" nei confronti del gruppo. Un salutone a tutti |
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Non ci siamo capiti, il recensore E' SEMPRE IMPARZIALE, (almeno qui), è il modo di percepire il suo scritto che muta da lettore a lettore, esattamente come ogni band crede di aver fatto un buon lavoro e come ogni ascoltatore può giudicare diversamente un Cd partendo da assunti che per l'interessato sono oggettivi, ma che altri possono valutare diversamente. |
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Per Arekusu, nessuno ha messo in dubbio le qualità di forma della recensione, perchè è una delle poche che ho letto scritta in maniera impeccabile. Ce ne sono tante scritte davvero con i piedi...io parlo del giudizio che non è uniforme con quello espresso dallo stesso recensore su di un altrodisco, che oggettivamente ha le stesse pecche di questo, cioè poca originalità, staticità e ripetitività dei Riff ecc...cmq ricordo sempre a tutti che stiamo parlando di black metal che ha dei canoni ben precisi, che vanno rispettati, altrimenti non è più black metal. |
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E qui che ti sbagli secondo me...Il recensore ha il dovere di essere oggettivo e non lasciarsi trasportare dal momento...ti spiego, un album che è suonato bene è prodotto bene va comunque analizzato sotto forma professionale e asettica, le emozioni devono far parte di una seconda fase. Se il disco non mi trasmette personalmente emozioni, ma è suonato bene e cmq rispecchia quello che è un certo genere di musica, io cmq lo recensirei in maniera positiva oggettivamente, non gli metterei 10, ma nemmeno lo stroncherei in questo modo, poi posso fare delle riflessioni personali, ma appunto devono essere personali e basta e non influire su quello che è effettivamente il disco. Perchè un recensore stroncando un cd per solo piacere di stroncare un disco che personalmente non corrisponde ai suoi gusti, può influire su chi legge, traviandoli e questo non è giusto. |
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le recensioni sono come la musica, ognuno le vive a modo proprio, e questo è il bello della questione. |
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Chiediamoglielo! Vediamo dunque come avrebbe valutato l'album di cui parli tu, passo la palla al recensore |
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E pensare che io leggendo la rece ho apprezzato la tecnicità con la quale è stata affrontata (è un piacere quando chi scrive ha dalla sua una certa competenza musicale). |
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Non credo che si evinca dalla recensioni che ci siano lacune tecninche, ma solo che al recensore è parso troppo poco originale....ripeto allora sequesto vale, e può valere per questo disco, che di certo non è originale, perchè non vale per un altro disco? |
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A parte il fatto che non hai risposto alla domanda, ma cmq dal testo della rece non si evince che il voto sia basso perchè la band sta sulle palle al recensore, ma per oggettive lacune tecniche... il fatto che sia un voto soggettivo è solo una tua opinione, temo... |
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Un recensore a mio modo di vedere deve essere oggettivo e scrivere in maniera tale, i gusti personali vengono dopo. Poi ripeto se a "Midwinter Blood" viene mossa l'accosa di essere poco vario, ancorato troppo agli stilemi del genere ecc ecc, perchè un disco come quello dei TP, ancora più statico e che segue pedissequamente gli stilemi del BLACK più canonico non viene mossa alcuna "accusa" del genere? |
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No no scusa Destroyer, fammi capire, se un disco ha una buona produzione allora automaticamente si merita la sufficienza, e viceversa? |
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Assurda questa recensione, va bene i gusti personali, ma stroncare così un disco di valore è veramente incredibile. Nemmeno ad un demo registrato su di un quattro piste si da questo voto. Il disco è suonato è prodotto ottimamente, le canzoni sono coinvolgenti, specialmente Midwinter Blood, Sangue e Melody Of Pain, dove sfido chiunque a non recepire l'epicità della seconda parte. Il fatto è che leggendo altre rece di questo recensore, "L'eterno Maligno Silenzio" dei TP, album quello si veramente noioso e ancorato agli stilemi del genere in maniera totale, viene dato quasi un sette. In poche parole si accusa gli Infernal Angels di non essere vari e troppo ancorati al genere, mentre con i Tenebra in Perpetum questo non succede. Mah misteri delal fede. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Prologus Odii 2. Melody Of Pain 3. Midwinter Blood 4. Coronation Of Dark Victory 5. Conquering The Throne Of Sin 6. A New Era Is Coming 7. Tutto Quel Che Rimane 8. Sangue 9. Inesorabile 10. Epilogus Humanitatis
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Line Up
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XeS - Vox ManagarmR - Guitar BeasT - Bass AsmodeuS DracO DuX - Drums
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