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19/02/21
THE DEAD DAISIES
LIVE CLUB - TREZZO SULL'ADDA (MI)
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In Tormentata Quiete - Teatroelementale
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DIGRESSIONE NELLA DIGRESSIONE Permettetemi di cominciare con un particolare sfizioso. Durante il Rinascimento italiano, un pittore "minore" emiliano, chiamato Dosso Dossi, dipinse un quadro chiamato Zeus Pittore. Nell’immagine Zeus sta dipingendo delle farfalle, mentre un mortale arriva al suo cospetto implorando una supplica di qualche tipo. Il mortale viene fermato e zittito da Hermes, il quale non vuole che la concentrazione del maestro venga distolta dalla tela su cui sta lavorando. La critica è sarcastica: Zeus è accusato di non curarsi del mortale, non tanto per il fatto in sé, ma poiché intento a dipingere le farfalle, ovvero il soggetto più labile e precario della storia dell'arte -considerato tale per la fugacità della propria vita.
DIGRESSIONE Il gothic metal lo vedo molto simile alle sopracitate farfalle. È un genere che ha avuto/subìto un'evoluzione/involuzione talmente diversa/fuorviante paragonabile, forse, al solo emo-core. Il genere nasce come una colta variazione del death metal e del doom, prediligendo argomenti più intimi e vani (nel senso stretto di vanitas), rispetto ai lati più crudi dei rispettivi padri. Anathema e Paradise Lost sono, a metà degli anni ’90, i maestri indiscussi e insuperati del genere, mentre ulteriori variazioni sul tema si affacciano da altre finestre geografiche: i The 3rd And The Mortal. Considero questa band fondamentale per quanto riguarda il mutamento degli archetipi base che grazie/a causa del massiccio inserimento delle voci femminili e delle tastiere come strumento portante, faranno intraprendere al gothic delle pieghe particolarmente controverse. In pochissimi anni l'attenzione di alcune band, che poi avranno un successo clamoroso (leggasi Cradle Of Filth), per questi elementi portano ad una vera e propria riscrittura del genere. Il gothic metal diventa una specie di blando black metal dalle tematiche vampiresche e/o debitrici dalla letteratura gotica ottocentesca. Centinaia di formazioni aderiscono producendo le proprie variazioni: Tristania, Sins Of Thy Beloved, Lacrymas Profundere, Siebenbürger, Graveworm, Theatre Of Tragedy e molte altre. Pochissime, in tutti questi anni, si relazionano alla scena come fossero in una sorta di fase di transizione (gli esempi più illustri di rinnovamento sono senza dubbio gli Anathema, i Novembre, i Therion, i Lacuna Coil, i The Gathering). Moltissime altre si lasciano trasportare dall’onda madre e dalle sue derive coincidenti con le molteplici sfaccettature: dai temi pagan/folk, a quelli epic, alla sezione futuristica dei primi anni del nuovo millennio; il genere non ha neanche più un nome che lo possa connotare distintamente: per anni lo si conosce come alternative metal, gothic-black metal, symphonic-alternative e chi più ne ha più ne metta. Stante tutto ciò le prese di posizione che vorrei insinuare sono principalmente due: o il genere è nato per futili motivi e quindi è già praticamente morto (tranne che per i die-hard fans), oppure è veramente un'impresa titanica ritrovarlo nelle varie produzioni.
ANALISI E qui subentrano gli In Tormentata Quiete, band bolognese che fa del gothic metal un pretesto per suonare uno stile musicale che ha dei punti in contatto sia con la “patata bollente” appena descritta, sia con altri fattori che creano delle interessanti anomalie. Teatroelementale è un disco interamente cantato in italiano (una delle pochissime volte in cui tale scelta non stucca il sottoscritto), votato a una specie di interpretazione teatrale sui quattro elementi (una chiacchierata con il cantante potrebbe togliermi un paio di curiosità), segnato da "canzoni" vere e proprie alternate a monologhi musicalmente accompagnati. 15 tracce per quasi un'ora di musica, durata che spesso diventa ostica da sopportare ma che in questo caso è stata saggiamente dilazionata dai monologhi appena citati, rendendo il disco più accessibile. I brani veri e propri sono a tratti dei perfetti esempi di gothic metal (talvolta addizionati con qualche screaming) che alternano parti vocalizzate a parti recitate, con l’aggiunta sporadica della classica voce femminile. Con L'Alchimista, il platter sembra partire in sordina fino alla sorpresa finale, uno stacchetto folk-acustico accompagnato da un sassofono. La Danza Del fuoco passa dall'essere un brano ambient-tribale ad un canonico esempio di symphonic-extreme-metal, spento da un accenno di electro-synth che riporta sul tema iniziale. Teatroelementale continua sviluppando diversi mini-generi nel genere: gli stacchi prog con il soliloquo psichedelico in il Pianto Della Terra; le influenze trip-hop e ambient in Dell'Uomo E Del Vento, dolcemente accompagnata dal pianoforte, i riff thrasheggianti e sludge ne Il Canto Del Mare e Del Mare Alla Luna con i loro momenti più aggressivi e psichedelici. I monologhi sono poi delle piccole interessanti colonne sonore con accompagnamenti teatrali di tastiera o di sola chitarra, di atmosfere aeree e marine (da segnalare il quarto ed il sesto). Gli In Tormentata Quiete utilizzano in maniera decorosa le influenze di The Gathering e Arcturus creando qualcosa di strettamente personale anche se ancora immerso in una specie di "fase della crisalide"; mentre i riff pseudo-thrash possono essere degli attimi minori, dei cliché, i riff più corposi, che connotano le parti centrali delle canzoni, fanno guadagnare punti alla band; le svolte più rock (Le Illusioni Del Vento, la parte iniziale di Del Mare alla Luna) sono a mio avviso molto efficaci, penalizzate solo dagli screaming, mentre l'uso del sassofono, per quanto sia uno dei pochi "mezzi di variazione", è usato egregiamente -senza alcun abuso e ripetizione.
Ammetto di essere partito un po' prevenuto verso gli In Tormentata Quiete; un po' perché il gothic è, come ho descritto in precedenza, un calderone troppo variegato, un po' perché conosco vagamente la qualità derivativa delle band bolognesi, un po' perché ho un blocco (del tutto personale) verso il cantato in italiano. Devo però ricredermi dato che Teatroelementale è un prodotto niente male, soprattutto per chi segue il genere nei suoi esempi più stravaganti. Mi piacerebbe che la band abbandonasse definitivamente lo screaming (unico vero punto debole dell'opera), ammorbidisse le chitarre e sottoponesse la batteria al resto degli strumenti (ancora troppo martellante ed in primo piano). Mi sarebbe piaciuto anche vedere il disco nel suo formato "fisico" (ho lavorato su un download ufficiale fornitomi dalla My Kingdom Music), gustarmi l'artwork e magari leggere correttamente i testi, senza cercare di capire il senso fra le note musicali del canto. Tutto il resto c'è, e ci sta anche bene. Bravi.
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18
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Scoperto poco tempo fa, disco meraviglioso.
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17
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Tutto ciò è ridicolo. Questo rimane uno dei migliori dischi avantgarde che siano stati prodotti. Non capisco come si possa anche solo descrivere Teatroelementale come un disco gothic, ma vabbe', tant'è. Il cantato in italiano sta benissimo, calza alla perfezione, specie visto il tipo di opera. Boh, non capisco cosa tu abbia ascoltato. |
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16
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Il miglior disco Metal italiano di sempre ad opera della migliore metal band italiana di sempre, almeno a livello compositivo. Affibbiare un 71% a questo capolavoro è come dichiarare di non capire nulla di musica in generale. Mi spiace ma il recensore questa volta ha sbagliato tutto... |
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15
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Migliore addirittura del predecessore, non capisco perchè li viene affibiata l'etichetta "Gothic" trascurando le miriadi di sfumature che la musica degli ITQ ha, voto davvero basso per un disco del genere. |
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14
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uno degli album più belli mai pubblicati! il voto è assolutamente ridicolo secondo me! inoltre la pretesa di inserirlo grandi linee nel filone gothic è del tutto fuorviante! questo cd è un' opera d'arte sotto ogni aspetto, concepito come tale, interpretato magnificamente! con questo in vetrina l'italia lascia indietro il mondo intero |
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13
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71.... 71... 71?????? MA CHI CAZZO FA STE RECENSIONI? QUESTO E' UN CAPOLAVORO. Per me 99. |
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12
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La miglior band avant-garde italiana e oltre... capolavoro sotto ogni aspetto. |
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11
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La miglior band avant-garde italiana e oltre... capolavoro sotto ogni aspetto. |
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10
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Ahah, ma non fatemi ridere. Questo disco non credo sia nemmeno giudicabile da un essere umano, come diavolo si fa ad affibbiargli un 71 e classificarlo "Ghotic"? Classificare li In tormentata quiete significa trascurare le loro intenzioni. 99/100. |
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9
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Scoperti oggi... triste per averli scoperti così tardi, album splendido. |
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8
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secondo me il voto dato a questo disco è troppo basso. Questa è stata una delle migliori uscite del 2009 in ambito metal, e probabilmente la miglior uscita in Italia!!! Riguardo al genere, gli ITQ non fanno Gothic ma Avant-garde. Il mio voto è 90 |
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7
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Vado subito al dunque. Penso che Teatroelementale sia nettamente il MIGLIOR DISCO METAL ITALIANO DI TUTTI I TEMPI. Più che altro è la forzatissima catalogazione nell'ambito gothic a lasciarmi perplesso. Nella recensione si sono cercati disperatamente dei paragoni con band che non c'entrano nulla ed il cui stile è completamente diverso da quello degli In Tormantata Quiete!! Quest'album è un disco AVANT-GARDE!!! Non è mai esistito un gothic metal con i tempi dispari, lo screaming (che non è AFFATTO un punto debole, anzi) ed il blast beat di sottofondo!!! E neanche che io sappia è mai esistito gothic metal a tematiche filosofiche, metafisiche ed esistenziali. SE CI SI ASPETTA UN DISCO GOTHIC PER FORZA SI RESTA DELUSI. |
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6
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@elisheba: vedo ora l'errore, è ovviamente Hemers/Mercurio; c'è l'ho scritto anche nella recensione ri-corretta a casa, mi sono dimenticato di comunicarlo. Quanto alla figura della virtù, non ne ero a conoscenza, in quanto ho preso lo spunto del dipinto da un testo in cui i dipinti sono messi in relazione a figure retoriche. @DavideMontoro: è la band in primis ad etichettarsi come gothic/folk/metal; per il resto mi sembra di averla pensata come te, nonchè dimostrata. Sorpresona italiana anche per me. |
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5
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Eliminare lo screaming? Ammorbidire le chitarre? Mettere in secondo piano la batteria? ... Ma non è un Album 'Metal'? E magari ce ne fossero di Album così belli |
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4
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non so da dove il recensore abbia tratto la descizione del quadro, ma la figura centrale non è apollo, è hermes (mercurio - notare le ali ai piedi e sul cappello, e il caduceo, il bastone con i serpenti), mentre la figura a destra non è un mortale, ma l'allegoria della virtù, che gli chiede udienza |
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3
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Il particolare sfizioso ci stà tutto, ma bisogna sempre vedere come lo si scrive. Non è un dito contro per sollevare polemica: però dico io....mi piace come scrivi, molto, però vedo forzato questo gran parlare così pompato... secondo me il gothic non c'entra niente, più che altro possiamo dire che ci sta un discorso di venature, per un mero fatto di innesti tipici del genere, ma non tutta quella caterva di nomi che fai tu...i paragoni vanno fatti ma con un certo controllo. Io non sono chissà chi, è un mio consiglio, un parere, prendila come vuoi Un disco dalle mille sfaccettature da apprezzare pian piano col tempo. 2009 anno del made in italy, niente da fare. |
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2
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Spettacolare sto album..lo sto ascoltando ancora adesso e non mi sono ancora stufato..per me voto: 85 |
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1
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il disco devo ancora comprarlo (il primo mi aveva stregato), quindi non posso valutarlo, ma do 10 cum laude alla recensione! sembra un tema di matura  |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Discorso Sul Teatro Drammatico 2. L'alchimista 3. Monologo 4. La Danza Del Fuoco 5. Monologo 6. Il Pianto Della Terra 7. Monologo 8. Dell'uomo E Del Vento 9. Monologo 10. Il Canto Del Mare 11. Monologo 12. Le Illusioni Del Vento 13. Monologo 14. Del Mare Alla Terra 15. Epilogo
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Line Up
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Gianni Notarangelo - Vocals Marco Vitale - Vocals Lorenzo Rinaldi - Guitar Maurizio D'Apote - Bass Francesco Paparella - Drums Antonio Ricco - Keyboards
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