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 19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Athalay - ...Es Eljon Ujra Az Ej
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( 2595 letture )
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Cos'è… uno scherzo??
Se è uno scherzo è riuscito veramente molto bene...
Un tripudio di tastierone epiche ed organi vampireschi, chitarre talmente taglienti e digitali da sentire solo dei netti ronzii, un’incredibile drum-machine, prepotente e divertente -che sfocia spesso in accenni di marcette-, ed interpretazioni vocali (in screaming) della peggior specie.
Il regalino in questione ce lo propongono gli Athalay (dal logo illeggibile non tanto per la sua (cripto)grafia, quanto per un rendering azzardato, o una riduzione della maschera al photoshop), dall'Ungheria che, dopo un full-lenght edito nel 2006, ci riprovano con questo EP dal titolo impronunciabile ...Es Eljon Ujra Az Ej (...And The Night Comes Again).
Volendo riferire qualcosa di positivo riguardo a questo lavoro (ed alla band), punterei sulla tenacia e sulla forza di spirito: la riflessione non nasce dal fatto che i nostri ci propinino loro malgrado un disco (di serie Z) symphonic/gothic/blackmetal con gli anni 2000 belli che avviati, bensì dalla malauguratp traguardo di essere stati in grado di raccogliere i cliches più brutti di questi generi facendoli pure cozzare fra di loro.
La band si propone come infatti una sintesi fra Cradle of Filth, Dimmu Borgir, The Kovenant e Mortiis, tuttavia mai paragone fu più azzardato: se nelle tastiere sentissimo 10-15 secondi dei Dimmu Borgir di Spiritual Black Dimensions sarebbe grasso che cola; le orchestrazioni sono state prese in prestito non tanto dai Cradle of Filth, ma da quella miriade di "side-b band" che ascendevano dall'underground a metà anni 90, proprio grazie al successo della band inglese. Agathodaimon, Hecate Enthroned, Dismal Euphony sono i nomi da fare…
Il fatto è che queste formazioni hanno almeno (avuto) una loro coerenza. Non basta mettere una drum-machine per ricollegare il proprio sound ai The Kovenant o a Mortiis, addirittura. Gli Athalay si limitano in ...Es Eljon Ujra Az Ej a rubacchiare qua e la dequalificando la registrazione dell’EP in un'adolescenziale jam-session, ricca di entusiasmo da un lato, ma con poche e confuse idee dall’altro.
Il dischetto, nonostante i suoi trenta minuti, rischia veramente di far catapultare l'ascoltatore fra le braccia di Morfeo. Le canzoni si sviluppano in una maniera sconosciuta, trainate forse dalle tastiere, che spesso, passando ai suoni più futuristici, sembrano i trilli di un telefono, o il suono di congas passate al flanger.
Ciliegina sulla torta: un artwork da "imparare il photoshop: terza lezione".
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4
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Eh allora mi sa tanto che quel locale non è mica tanto "di fiducia" hehehehehe. Ma veramente strillava "mi strappavo la pelle dal volto"??? |
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3
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1 volta mi sono fatto fregare dal mio "negozio metal di fiducia" che mi ha rifilato un album/demo (nn so cosa cazzo sia sinceramente) registrato da 4 giovani ragazzi italiani....beh ricordano molto sti qua....il singer strillava cosa patetiche cm "mi strappavo la pelle dal volto" e la batteria era fuori tempo cm nn vi so dire....appena ho ascoltato la prima canzone mi è venuto da vomitare....ma xkè la gente si perde in ste cagate io nn lo so....so solo che quei 10 euro nn me li ridà + nessuno ottima rece mi sono pisciato addosso dal ridere hahaha |
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2
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buahahah!!! non conosco la band ma la recensione mi ha fatto sbregare dal ridere.. bella! |
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1
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Che belle le bocciature motivate!!!! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Prison Of A Fey Body
2. Inner Fear
3. Stigma Of Atmospheric Horror
4. Unknown Pleasure
5. Shadow's Dance
6. Empty Solitude
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Line Up
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Elvira Dobos - keyboards
Dorina Dobos - keyboards
Miklós Ruszák - guitars/vocals
Imre Molnár - bass
Ferenc Csurmann - guitar
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RECENSIONI |
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