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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Warfect - Depicting the Macabre
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( 1589 letture )
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Nuova proposta proveniente dalla Svezia via MKM per i Warfect, band formatasi nel 2003 e giunta all’esordio ufficiale dopo la solita trafila underground. L’area d’azione degli Scandinavi è il Thrash massiccio e senza compromessi, con un occhio agli anni 80 per ciò che attiene all’attitudine compositiva, (ed anche al logo, decisamente poco originale), ed una alla modernità per ciò che concerne la produzione e l’impatto complessivo, tanto che in alcuni frangenti l’atmosfera si fa prossima –ma non raggiunge mai- al Metal Core.
Le influenze della band sono forse a metà tra la scuola Americana di Sepultura e –almeno per ciò che riguarda il modo di cantare di Fredrik Wester- Metallica, il tutto filtrato da un approccio più Europeo. Per ciò che attiene alle parti cantate va rilevato che, somiglianza con Hetfield a parte, quando Wester decide di pigiare sull’acceleratore –e lo fa piuttosto spesso- la sua militanza con i Blacksters Lord Belial viene fuori, almeno dal punto di vista concettuale dato che con quella band mi risulta attivo solo nella veste di chitarrista. Entrando nel dettaglio Depicting the Macabre è massiccio e rabbioso, bene in grado di scatenare l’headbanging dal vivo e adeguatamente prodotto per produrre un wall of sound di notevoli proporzioni, ed in questo senso propone i suoi momenti migliori in Creation, Heathen Reigns , Depicting the Macabre -la song- Supervised Life, e con i discreti cambi di tempo di Harvest Of Trinity. Molto meno interessante il tentativo di riportare in vita certi momenti metallicheggianti come in Never To Return, una ballad che sa davvero troppo di già sentito.
Il problema di Depicting the Macabre è che i riffoni di base dei vari pezzi si somigliano un po’ tutti, e dopo che hai ascoltato i primi tre o quattro –non a caso quelli che ho citato in positivo- cominci a fare fatica a distinguere le canzoni l’una dall’altra giungendo a fine ascolto senza alcun sussulto, è ciò a dispetto delle indubbie doti tecniche possedute dai musicisti, in particolare dal bassista Kristian Martinsson. Quello che manca è –tanto per cambiare- un tocco più personale in fase di songwriting, qualche guizzo compositivo che non faccia costantemente pensare a questo od a quel gruppo più noto e forse anche più ispirato.
Depicting the Macabre è un dischetto dignitoso e convinto, ma che non sosterà a lungo nel mio lettore. I Warfect hanno comunque la possibilità di tirarsi fuori dalle secche del derivativo, del rimando al costantemente noto che li confina al momento nel limbo del “vorrei, ma non posso”.
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6
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Mancano le recensioni dei loro dischi migliori, ultimo compreso. Band validissima. |
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5
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Spectre of devastation del 2020 migliora ancora di più scavengers, a mio parere. Gran sound |
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4
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Intendo l'album Scavengers. |
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3
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@freedom, l'ultimo davvero è ottimo , lo consiglio anche al Jek, lui si fida di me, ehehe |
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2
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Bel disco anche se un po' immaturo. Quelli a seguire invece meriterebbero più attenzione, l'ultimo ad esempio è un macigno. |
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1
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Bello. Mi è piaciuto molto. Pesante e monolitico. Un altro centro della MKM. Support the Italian Underground Labels. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Creation 02. Heathen Reigns 03. Depicting The Macabre 04. Symbol Of Submission 05. I Factor 06. Supervised Life 07. Never To Return 08. Harvest Of Trinity 09. Truth Untold 10. Atrocity
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Line Up
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Fredrik Wester – Vocals & Lead Guitars Kristian Martinsson – Bass & Backing Vocals Håkan Karlsson – Rhythm Guitars & Backing Vocals Mattias Kern – drums
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