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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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( 3280 letture )
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Tabula Rasa è il terzo album degli svedesi Bloodbound. Se è vero che il terzo album segna un'importante tappa nella carriera di una band, questo lo è ancor di più per il gruppo dei fratelli Olsson. Dopo due album più che buoni Nosferatu (2006) e Book Of The Dead -con Michael Bormman dietro al microfono (Jaded Heart, Bonfire)- del 2007, i nostri tornano sotto i riflettori con questo nuovo platter rivelatosi molto interessante per il sottoscritto. I Bloodbound hanno avuto il coraggio di osare; non parliamo certo di rivoluzioni di copernicana memoria, però non hanno registrato un disco sulla scia dei due precedenti che gli avevano consentito d'imbarcarsi in tour con diversi nomi grossi del panorama mondiale con la relativa esposizione mediatica (Arch Enemy, Dark Tranquillity, Evergrey e opener per gli Hammerfall per ben due volte).
Fondamentale il ritorno in line up di Urban Breed (ex Tad Morose) per dare vita al nuovo album. Ma com'è Tabula Rasa vi starete chiedendo? È senza ombra di dubbio un album power ma che -come detto- si discosta -e lo fa con buoni risultati- dai due dischi precedenti. Non che questi album fossero di scarso valore, anzi, tutt'altro, però mi sento di premiare anche il coraggio dei Bloodbound che con Tabula Rasa hanno provato a diversificare la loro proposta senza stravolgerla. In sostanza, hanno lasciato il tipico sound power sulla scia dei primi Hammerfall per intraprendere un sound più personale e che in più di qualche occasione si avvicina -con la dovuta cautela- al death metal melodico scandinavo di stampo In Flames, almeno per quanto concerne l'aspetto strumentale. Ad impreziosire la loro proposta ci pensa l'esperienza e la voce di Urban Breed autore di un'ottima prova.
L'opener Sweet Dreams Of Madness contiene tutti gli elementi che ho citato in precedenza e li sviluppa in maniera sì aggressiva ma senza perdere mai d'occhio la melodia, trait d'union del disco. Senza voler snocciolare track by track il platter -spero vivamente che avrete tempo e voglia di farlo voi- non posso però esimermi dal portare alla vostra attenzione almeno un altro paio di pezzi che spiccano più di altri, che in ogni caso si assestano su standard qualitativi di tutto rispetto. Tabula Rasa e Tabula Rasa Pt.II (Nothing At All) rappresentano senza dubbio le vette più alte del disco; così come gli altri highlight Master Of My Dreams e la fulmicotonica Twisted Kind Of Fate.
In conclusione, apprezzavo già i Bloodbound per il lavoro dei due primi album, ma con questo Tabula Rasa -pur perdendo in pathos ed epicità, ma guadagnando sul fronte dell'immediatezza- mi hanno davvero convinto a promuoverli nell'universo dei nomi che contano.
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2
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Chiaramente pafum poi subentrano i gusti delle singole persone, però già tentare qualche soluzione nuova nel power è già un merito... |
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1
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per gli amanti del power è sicuramente un ottimo disco e mi trovo d'accordo con la recensione quando parla di come si discosta dai primi dischi. Anche se devo dire che il primo cd (Nosferatu) lo continuo a preferire! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Sweet Dreams Of Madness 02. Dominion 5 03. Take One 04. Tabula Rasa 05. Night Touches You 06. Tabula Rasa Pt.II (Nothing At All) 07. Plague Doctor 08. Master Of My Dreams 09. Twisted Kind Of Fate 10. All Right Reserved
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RECENSIONI |
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