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( 13010 letture )
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Il lavoro degli svedesi Meshuggah ha già spiazzato il loro stesso pubblico più di una volta, quindi non mi sorprende che anche in quest'ultima release la band svedese abbia rimesso in discussione i canoni dell'album precedente (l'ottimo e schizofrenico Chaosphere) vista la già citata attitudine di Thordendal, Haake e compagnia ad innovare il linguaggio della loro musica. Le novità più rilevanti di questo Nothing, che tra l'altro avranno fatto storcere il naso a più di un metaller "ortodosso", riguardano soprattutto il sound che, pur essendo molto diverso da quello del disco precedente, ne conferma lo spirito innovatore e l'appeal meccanico, quasi matematico di molti passaggi.
Forti di una produzione finalmente all'altezza delle proprie ambizioni i ragazzi di Umea danno l'impressione di aver raggiunto il loro obiettivo principale in termini di struttura generale del suono e di editing in particolare (davvero pregevole il lavoro svolto sul sound degli strumenti a sette corde usati al posto delle deludenti Nevborn a otto corde che erano poco più che prototipi al momento delle incisioni per ammissione degli stessi Meshuggah). Il risultato è massiccio e monolitico, ma originale nella sua semplicità, accentuato nelle sue cadenze ossessive da un basso abbastanza "minimale" -forse l'unica scelta davvero discutibile del quartetto svedese-, da una batteria quasi provocatoria nella ormai totale assenza di soluzioni metal "convenzionali" e nella ricerca di un linguaggio ritmico asimmetrico e rigoroso allo stesso tempo. Come già in Chaosphere la voce è una sorta di tema ricorrente che dà delle coordinate preziose all'ascoltatore per l'interpretazione dei brani (anche in questo disco i testi sono opera del batterista Tomas Haake). La grande preoccupazione che spesso mi assale prima di ascoltare l'ultimo lavoro di una band che considero originale è quella di non ritrovarci piu' la suddetta originalità, ma gli anni ed i dischi passano e questi sorprendenti musicisti svedesi sembrano non volerci proprio dare questo dispiacere.
Se siete alla ricerca di conferme su questa band scegliete questo disco senza indugio, se non conoscete ancora il resto della discografia dei Meshuggah non perdete altro tempo e godetevi questo lavoro davvero ben fatto perché, cosa rara in questi tempi soprattutto, si tratta di una band che non ha il problema di poter assomigliare alla musica di qualcun altro.
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VOTO LETTORI
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82.94 su 208 voti [
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19
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Monumentale! La versione remaster di Obsidian mette i brividi! |
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18
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Il mio preferito dei Meshuggah. Un viaggio bellissimo e allo stesso tempo dolorosissimo da affrontare |
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17
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Geniale! La scena "djent" ci vive ancora sui riff di questo disco. Capolavoro assoluto comunque! Voto più che adeguato. |
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16
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Il mio preferito, ancora di più la ri-registrazione del 2006. I Meshuggah sono fantastici, 95 . |
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15
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Niente da dire, un gran gruppo....felice di essermi sbagliato qualche tempo fa nel giudicarli in modo un pò frettoloso e nel dargli un paio di opportunità: ci ho guadagnato un gruppo in più! e anche un paio di mal di testa, xchè no  |
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14
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@ Malleus a me piace la versione originale. Sarà che li ascolto da prima del remaster. |
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un pelo sotto chaosphere, quel sound opprimente è talmente devastante che mi fa' soprassedere anche momenti un po' troppo monotoni del disco... |
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12
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Ma solo a me sembra una raccolta di demo? NEL SENSO: è un capolavoro ma l'edizione originale ha una produzione pessima, la ristampa invece ha una produzione perfetta... |
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11
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Concorto con Matocc... cartellate sui denti, e aggiugerei sediate e tavolate, così facciamo il Club dei Masochisti xD Scherzi a parte, un capolavoro |
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9
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che spettacolo di album... cartelle sui denti senza sosta! e pensare che è stato finito di registrare in fretta e furia... grandioso! |
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8
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Uno dei migliori album del decennio 2000. Originalità, potenza, tecnica e anche significati profondi. Recensioni breve ed adeguata, confermo il voto. |
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7
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Allucinante.........Come un treno che ti arriva il piena velocità...100 |
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6
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ahah ottima definizione davvero.. |
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4
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CAPOLAVORO ASSOLUTO. Dubito che in futuro riusciranno a superarsi come con nothing. Devastante nella sua schizofrenia rallentata, opprimente... E assolutamente inascoltabile, finchè non si iniziano a capire le varie sequenze ritmiche. da ascoltare un centinaio di volte prima di apprezzarlo del tutto. |
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3
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Noioso, pesante, inconcludente. Non ci fosse scritto Meshuggah in copertina sarebbe questo il contenuto della rece. Stavolta hanno toppato. |
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1
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complimenti ai meshuggah per il disco ma complimenti anche per la recensione!!!!! |
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