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Gogmagog - I Will Be There
( 3898 letture )
Lo so, probabilmente non se li ricorda più nessuno, anzi, probabilmente pochi li hanno sentiti nominare, eppure i Gogmagog sono una band che merita di essere consegnata ai posteri, il tutto nonostante il fatto che abbia prodotto semplicemente un Ep e si sia poi dissolta dopo l’insuccesso del medesimo.

Perché vale la pena di ricordarli? I motivi sono molti, ma quello essenziale è uno solo, ma per arrivarci dobbiamo fare una premessa.

Immaginate di essere un Direttore Sportivo, ex calciatore di buon livello, con tantissimi anni di esperienza e di trovarvi improvvisamente senza squadra dopo aver contribuito a costruire alcune delle formazioni più vincenti degli ultimi anni, ecco, questa è la stessa situazione in cui si venne trovare Jonathan King, classe 1944 e manager attivo e di successo prima come cantante e showman -un singolo al n. 4 delle charts UK e fama internazionale negli anni 60- il quale, dopo aver appeso l’ugola al chiodo, (in realtà continuò sotto vari pseudonimi), dopo aver prodotto From Genesis to Revelation dei Genesis, (ed averci rimesso un sacco di soldi), dopo essere stato tra i finanziatori dell’allestimento londinese del Rocky Horror Show, dopo aver fondato la UK Records, dopo essersi spostato negli Usa ottenendo successo televisivo e nella carta stampata e molto altro, nel 1985 ebbe un’ idea balzana, rastrellare il meglio che il mercato degli svincolati offriva e mettere su una super squadra, ovvero una superband.

Si guardò intorno e si accorse che i campioni disponibili erano parecchi , li contattò, li mise sotto contratto e la squadra/line-up che ne venne fuori era così composta:

Alla voce: Paul DiAnno.

Alla chitarra: Janick Gers.

Ancora alla chitarra: Pete Willis.

Alla batteria: Clive Burr.

Al basso: Neil Murray. Niente male sulla carta, davvero niente male.

Ma analizziamo meglio la formazione: DiAnno era ancora il cantante che contribuì a rendere grandi gli Iron Maiden e non aveva ancora bruciato le sue corde vocali tra eccessi vari; Janick Gers era già un ex White Spirit e della band di Jan Gillan ed ovviamente non c’è bisogno che vi dica dove sia oggi; Pete Willis aveva ottenuto succeso planetario con i Def Leppard prima di farsi buttare fuori; Clive Burr…..c’è bisogno che vi dica qualcosa sul batterista di The Number of the Beast? Infine Neil Murray era un ex Colosseum, National Heath, Whitesnake e Badlands, ed in seguito farà parte, tra le altre band, anche dei Black Sabbath, c’era di che leccarsi o baffi, eh? Roba da vincere il campionato a mani basse.

Ed invece, come accade spesso nel calcio, unire tanti campioni non garantisce affatto il raggiungimento del risultato. L’ep di presentazione della nuova super realtà metallica si componeva di tre pezzi molto piacevoli, improntati ad un Hard’n’Heavy tradizionale e schietto di sapore Maideniano ante litteram, di buona presa e con testi tagliati su misura per DiAnno.

A questo proposito basti citare –dopo l’opener e title-track I Will Be There, una specie di B-Side di un potenziale singolo della Vergine di Ferro- la più cazzuta Living in a Fucking Time Warp e soprattutto la dichiarazione di intenti di It’s Illegal, It’s Immoral, It’s Unhealthy, But It’s Fun, il cui titolo dice tutto sull’attitudine del pezzo e su quanto DiAnno fosse adatto a cantarlo.

Tutti gli altri musicisti svolgono il proprio ruolo con professionalità, ma senza che il songwriting offra loro spunti per mettersi particolarmente in mostra, anche se per me è sempre un tuffo al cuore risentire Clive Burr dietro le pelli.

I Will be There doveva fare da apripista ad un album completo, ma lo scarso successo ottenuto, e soprattutto la storia dei troppi galli nel pollaio provocò uno split quasi immediato e la storia della super promessa Gogmagog terminò poco dopo il suo inizio.

Dei musicisti impegnati nel progetto immagino sappiate tutto e comunque è facilissimo reperire loro notizie in rete, mentre il disco è piuttosto raro nella sua edizione originale su vinile.

Più interessante forse sapere che King continuò la sua carriera di produttore nel settore musicale “normale” ed in quello dell’editoria e della televisione, ottenendo nel 97 un riconoscimento dall’allora primo ministro Tony Blair nel corso del BPI Man Of The Year Award, per poi finire però invischiato in una bruttissima storia di sesso omosessuale con minori risalente ai primi anni 70 ed altre proprio al periodo dei Gogmagog, cosa che gli fruttò un soggiorno presso le galere della Regina.

Nel 2008 ha rilasciato un film in cui compare ripetutamente nudo assieme ad altri…attori e nel 2009 una sua biografia, ma questo non ha alcuna relazione con la band oggetto di questo scritto.

Peccato che siano finiti così presto, perché i Gogmagog promettevano di essere una “Big Thing” con pochi precedenti, invece furono una bolla di sapone che oggi viene ricordata solo dai cultori di un periodo irripetibile.



VOTO RECENSORE
78
VOTO LETTORI
31.38 su 26 voti [ VOTA]
Roberto
Mercoledì 7 Giugno 2023, 22.38.31
12
Ascoltato oggi, li conoscevo solo di nome. Davvero un buon assaggio di qualcosa che poteva diventare poi un ottimo album
Andrea Salvador
Sabato 27 Marzo 2021, 16.24.42
11
Davvero un peccato che questa megaband abbia rilasciato solo questo Ep. Da ciò che si sente qui avrebbero potuto davvero diventare una risposta europea ai gruppi Hard'n'Heavy americani. ma, naturalmente avrebbero dovuto evitare di fare i galli nel pollaio e svincolarsi da Jonathan King come fecero i Genesis. Il potenziale era davvero enorme e si sente un casino che sono europei, perché non possiedono la spensieratezza degli americani. Peccato, perché visti i nomi... Avrebbe dovuto essere un successone a prescindere. Evidentemente all'epoca non era come oggi.
Raven
Sabato 6 Maggio 2017, 19.19.11
10
L'ho scritto: poco successo commerciale dell'EP e troppi galli nello stesso pollaio.
Mulo
Sabato 6 Maggio 2017, 18.51.08
9
Raven,come mai il progetto naufragò?Questo ep non è nulla di che visto l'anno in cui è uscito,decisamente surclassato da altre uscite.
Nyarlathotep
Lunedì 2 Maggio 2011, 22.57.07
8
A me questo EP piace molto, secondo me è un piccolo gioiellino NWOBHM...peccato non ci sia stato un seguito, secondo me sarebbe stato molto interessante.
alessio
Lunedì 31 Maggio 2010, 0.50.49
7
si si i gogmagog li conosco da una vita peccato che so durati veramente poco
Raven
Martedì 25 Maggio 2010, 8.12.19
6
Ma il disco lo conoscevi da prima?
alessio
Lunedì 24 Maggio 2010, 19.33.45
5
minchia questa è una chicca veramente ottima,grande paul il mio cantante preferito che forza nulla di che è ,però e fichissimo sto ep e qua paul ancora cantava su livelli ottimi
Raven
Mercoledì 17 Marzo 2010, 22.36.08
4
Niente di incredibile, ma era solo un assaggio, una presentazione, probabilmente avrebbero fatto ottime cose se avessero continuato.
Blackout
Mercoledì 17 Marzo 2010, 21.56.55
3
Purtroppo non sono mai riuscito (o forse non ho mai voluto?) ad ascoltare qualcosa di questo gruppo che conosco solo di nome...
Raven
Domenica 14 Marzo 2010, 20.37.15
2
Forse addirittura ai preliminari....
Er Trucido
Domenica 14 Marzo 2010, 14.19.59
1
Un pò il real madrid dell'heavy metal...uscito agli ottavi con una squadra di stelle!
INFORMAZIONI
1985
Food For Thought Records
Hard Rock
Tracklist
1 I Will Be There
2 Living in a Fucking Time Warp
3 It's Illegal, It's Immoral, It's Unhealthy, but It's Fun
Line Up
Paul Di'Anno - Voce
Pete Willis - Chitarra
Janick Gers - Chitarra
Neil Murray - Basso
Clive Burr - Batteria
 
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