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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Soul Mechanics - Opposite Sides
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( 1753 letture )
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Un lavoro non recentissimo ma degno di giusta considerazione. Death metal cibernetico. L'idea si ha immediatamanete sfogliando tra le mani la fredda e robotica copertina. Progetto d'esordio partorito dal chitarrista Massimo Arcucci, avvalendosi della presenza di elementi già noti nella scena metal nostrana come Martyr Lucifer, fondatore del gruppo black Hortus Animae, così come il batterista della medesima band Diego Meraviglia e il bassista Amon 418 degli Hate Profile.
Buon album dicevamo, capace di alternare cattiveria gratuita, a viaggi lenti e riflessivi invasi da aloni di cyber freddo glaciale: Soul Mechanics degli Opposite Sides. Eccellente la voce di Lucifer, personale come sempre nel growl prolungato e pesante, così come i clean vocals di Arke, melodici al punto giusto senza mai rendere il tutto troppo smielato. Batteria misurata, ricca di dinamiche e di qualche accenno fusion in alcuni passaggi, che rende evidente un buon tocco che va di pari passo con la buona tecnica, spesso meccanica e massacrante come giusto che sia nel genere più puro del metal. Chitarra impegnata nell'arduo compito di disegnare psyco riff, pur mantenendo amalgama e incisività dei brani con ritmiche petulanti. Degni di nota i molti passaggi glaciali, che spesso spuntano dal nulla nella foga d'esecuzione, lasciando all'orecchio un attimo di pausa e impegnando la mente a decifrare il codice cyber, marchio a fuoco di questo lavoro.
I pezzi: Infinity è un brano dal crescente continuo di emozioni contrastanti, che racchiude alla perfezione l'intento musicale dell'intero lavoro. Ritornello melodico dosato, senza alcun eccesso, alternato a riff sormontati da un growl decisamente brutale e facilmente imprimibile nella memoria. Strutture mai uniformi, che non s'imprigionano in labirinti complessi che stancherebbero l'ascolto, anzi, l'agevolano creando una specie di percorso pericoloso, tra improvvise accelerazioni death e cantati morbidi. Fra i migliori, senz'altro i due brani d'apertura The Human Thirst e A Grinded Position Of Pray, composte in maniera ripetitiva e caraterizzate da notevole tecnica che si palesa nei repentini passaggi; apprezzabili i clean vocals atmosferici che mostrano le doti canore di Arke. Sostenuti e presenti i synth di Amon 418, dove note metaliche trasformano il tutto in un ambiente industriale squallido e freddo, a volte fin troppo tecnologico. Soft e degna di nota anche la sentita e musicale Loveless, quasi un'oasi tra i glaciali e psicotici passaggi.
In sintesi, un discreto prodotto questo Soul Mechanics degli Opposite Sides, curato nella produzione e mai banale nelle idee, con validi spunti ricchi di potenziale, che in buona sostanza rendono il progetto degno di esser tenuto in considerazione per progetti futuri, dove la metamorfosi può realizzare in toto il suo mutamento, definendo la strada precisa da intraprendere.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1- Soul Mechanics: Enter 2- The Human Thirst 3- A Grinded Position Of Pray 4- Chaotic Order 5- The Mourning Portal 6- Until The End 7- No Faith 8- Infinity 9- Soul Mechanics: Construction 10- Breed Machineries 11- Revenge 12- Loveless 13- Soul Mechanics: Coda
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