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At The Gates - Slaughter Of The Soul
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Parlare di Slaugher of the Soul significa scomodare uno dei pilastri portanti del death metal (melodico e non), il punto cruciale di un genere intero. Il death metal nasce dal thrash, impone i suoi confini ed i suoi trademark ma dopo qualche anno sembra aver già esaurito tutte le cartucce in suo possesso. Gli At the Gates rappresentano (insieme, se possibile, ai Sentenced) la prima eccezione. Il death metal dei loro primi album indica che la band era già proiettata in avanti di almeno 5 anni rispetto alla scena mondiale. Quei riff vorticosi, il tremolo, la plettrata veloce, l'amore viscerale per il black metal (Tompa benchè non sia il compositore principale della band, militò nei Grotesque -leggendaria creatura black/death che annoverava fra le sue file Shamaatae/Arckanum-, disegnò il logo dei Darkthrone ed era legato alla scena black di Oslo), portarono a creare un sound fluido e melodico che scolpì la prima forma del death metal svedese (In Flames, Dark Tranquillity in primis, ma nello stesso tempo perfino i Dissection presero molto da loro). Slaughter of the Soul da una parte soffre dell'enorme rivelazione che fu Heartwork un paio di anni prima, ma la lontananza geografica e "tangibile" (la band di Amott era ormai una leggenda, non viveva più nell'underground da anni e non aveva contatti diretti con band emergenti) dei Carcass fece in modo che gli At the Gates ricevettero il testimone da parte della band inglese. Per le band locali, gli At the Gates furono la risorsa principale fino a Terminal Spirit Disease; con Slaughter of the Soul i giochi cambiarono. L'Earache (enorme industria del death metal) li mise sotto contratto proprio per rilasciare il loro capolavoro, gli At the Gates suonarono in tutto il mondo ed il loro nuovo sound ebbe diffusione capillare.
L'accordatura del disco si abbassa notevolmente (come nei Carcass), le influenze thrash si moltiplicano allo stesso modo come le influenze hardcore, genere amatissimo dalla band (famose le foto al CBGB, e altre insieme a membri di band punk/hardcore); i testi della band sono stati quasi sempre incentrati sui disagi sociali della propria generazione, una generazione sofferente e viziata dalla ricchezza mascheratrice della loro stessa nazione. Ecco perchè da un lato gli At the Gates diventeranno gli alfieri de quel genere (per sonorità e strutture) che, oltrepassata la soglia del 2000, prenderà il nome di metalcore; dall'altro, il loro suono primitivo, diretto, violento e dalla lingua polemica sarà apprezzato e usato in egual misura dal mondo hardcore contemporaneo (i dischi dei Tragedy, Carpathian, Rise and Fall non sono così distanti da Slaugher of the Soul). Musicalmente Slaugher of the Soul può tranquillamente essere considerato come la perfetta messa in armonia dei vecchi canoni degli At the Gates con le contaminazioni descritte. Blinded by Fear è l'esempio calzante di come il riff portante di matrice death metal venga alternato da riprese thrash, dalla batteria tipicamente svedese ma di derivazione hardcore; il cantato scandito metricamente e urlato in uno dei modi più malsani che la storia della musica abbia mai concepito; l'accenno di chitarra acustica e l'assolo raddoppiato con una terza chitarra sono ulteriori elementi della tradizione della band. L'intero disco è una fucilata, una raffica inarrestabile formato da riff che ormai sono diventati leggendari (Slaughter of the Soul, Cold...) e da frasi manifesto della band
My tired eyes have seen enough [...] Slaughter of the soul, Suicidal final art, Children - born of sin, Tear your soul apart.
Under the Serpent Sun cresce progressivamente da una melodia di chiara derivazione svedese che diventa thrash prima della manifestazione violenta della batteria e finisce con un arpeggio acustico che sarà sovrascritto da un tipico riff death. Into the Dead Sky è un intermezzo strumentale totalmente acustico, che diventerà uno degli esempi preferiti dai Dark Tranquillity e dagli In Flames; la canzone nonostante abbia dei toni pacati trasmette un senso di tensione che si scatenerà nella revolverata di Suicide Nation: questa canzone manifesta gli stilemi di denuncia sociale più cari ai portavoce hardcore d'oltreoceano piuttosto che ai connazionali divoratori di morti e/o horror/gore, ed è persino condita di coscienza intellettuale (quella di Burroughs).
Suicide nation, Mass-appeal, death-addiction, Dead but dreaming, Restrained by phobia, brainwashed into submission [...] The face of evil is always the face of total need...
Nausea è una rivelazione bukowskiana in chiave thrash. L'ennesimo esempio di una band che incarna gli elementi di una "no-future-generation" sono dichiarati nella violentissima Need
[...]killing yourself to live. For we are enslaved, forever enslaved[...]
Il disco si chiude con una strumentale di synth e archi, leggermente punzecchiati dalle chitarre, sulla falsariga di The Swarm o dei pezzi di The Red in the Sky is Ours. Le canzoni scorrono via veloci e con semplici strutture, marcate ognuna dal proprio assolo: questo apparente segno di ripetitività è tutto tranne che stancante. I tempi sono stati distribuiti in modo che l'intero disco si faccia riascoltare all'infinito, autodefinendosi il capolavoro quale è.
Non sarà forse il disco death per eccellenza (anche se per il sottoscritto lo è eccome), ma senz'ombra di dubbio Slaughter of the Soul rappresenta la migliore incarnazione di sempre del death melodico.
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83.59 su 1433 voti [
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Per me il migliore della band, Terminal se la gioca voto utenti troppo basso ma sono gusti, per me 90 ci sta tutto |
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sensazionale, mai un calo e fondamentale nella storia del death (e del metal), need gemma del disco |
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Per il commento 76. La questione DIY non è per essere più brutti e cattivi o più elitari, ma per un consapevole rifiuto di ogni logica commerciale legata alla propria musica. Purtroppo questo, soprattutto in passato in effetti, ha portato a registrazioni decisamente lo-fi se non pessime, ma al giorno d\'oggi se vogliamo dircela tutta anche il DIY grazie ai sistemi tecnologici e informatici odierni rende possibile produrre in modo dignitoso un disco senza costi insormontabili.
Venendo a questo disco per me è un 99. Canzoni che sono mitragliate di durata concisa ma mai monotoni, e che soprattutto ti si piazzano in testa e ancora dopo 30 anni quasi questo disco lo so praticamente a memoria . Sarà che in questo disco c\'è tutta la musica che mi piace, il death, l\'hard core, il thrash e persino il black metal, ma per quanto mi riguarda è un capolavoro assoluto. |
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Per me uguale. Ce l'ho in collezione ma non mi ha mai preso molto, come anche tutto il resto partorito dalla band. Gusti, preferisco altri stili. |
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Perfettamente d'accordo col commento sotto di LUCIO77: sempre buona musica per le nostre metalliche orecchie per carità, ma la scinitlla non è mai scoccata. |
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A Me questo Album non ha mai "preso" pienamente.. Prendo atto del suo Status ma non mi ha mai scaldato il cuore.. Quando si cerca di far piacere per forza un Qualcosa è perché non sboccerà mai l'amore... |
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oggi mentre lo ascoltavo mi è sovvenuta una riflessione....
ma come mai il Punk non è mai stato concepito così bene come stà roba....?
allora lo avrei apprezzato....
anche l'Hardcore - che adoro - si fregia e si è sempre fregiato con questa filosofia del do it yourself , dell'essere underground perchè "di rottura" ....di conseguenza le incisioni sono quasi sempre di un lo-fi che trovo controproducente....rabbia, repressione, frustrazione, disagio, il malessere del vivere, il clima depressivo dei paesi del Nord, annichilimento interiore .......tutti "motori" psicologici e dello stato d'animo a dir poco fondamentali che si canalizzano alla perfezione in opere del genere......gli amanti del Punk dimenticano sempre che la Musica è suprema Arte, suprema disciplina e rifiutano categoricamente di farsi produrre un suono come si deve,
continuando a riproporre la solita trasandata sgangheratezza incisa malissimo per restare coerenti alla loro ottica (brutti, sporchi, lo-fi, ribelli e trasandati) - ma perchè....?
Non è infinitamente superiore questo disco ad un disco dei Damned o dei Sex Pistols?
Lo è, lo è......oltretutto secerne una potenza sonora tale da far impallidire tutti i dischi del Punk. Hardcore compreso. |
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Passata l'adrenalina iniziale, a me alla lunga 'sto super celebratissimo capolavoro annoia. Sotto quelle fredde latitudini è uscito molto di meglio. De gustibus. |
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Disco imprescindibile per ogni metalhead, lo ascolto da 25 anni con regolarità assoluta. E ogni volta sembra sia stato appena concepito. Incredibile. Grazie ATG per questo fottuto capolavoro. |
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Mi sai che hai ragione ma bene così lo stesso!!!  |
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Steelminded 😉..... Non solo come gusti credo che siamo Old! |
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Bravo Kiodo 74. Capolavori indescrivibili, questo e Cathedral Carnival Bizarre (che hai commentato appena dopo). Siamo sulla stessa linea d'onda mi sa quanto a gusti old school. Grande! |
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Proprio oggi pomeriggio ho ripreso il Cd in questione e mi sono emozionato come se fosse la prima volta che lo ascoltavo......Che discone ragazzi, che stile e che voce Lindberg......cazzarola mi mancava.... La quarantena non è poi così noiosa!
Epocale e magistrale! |
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Ho acquistato il disco ma devo ancora ascoltarlo |
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Tanta roba! Disco spettacolare. |
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Album semplicemente fondamentale. Ancora a distanza di più di vent'anni ci sono bands che pubblicano dischi in cui l'influenza di Slaughter of the Soul è palese (per usare un eufemismo). Personalmente qui mi mancano un pochino certe atmosfere dei primi album, ma la cosa è bilanciata da una potenza e da una cattiveria mai raggiunta precedentemente. Voto 90 |
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Concordo, uno dei miei generi preferiti, anche se in questo caso x una mera questione di gusto non sopporto la voce di Tompa che purtroppo mi preclude l'ascolto. Un vero peccato ! |
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Viva il Melodeath, magnifico neologismo che non mi stancherei mai di incensare. |
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Praticamente questo é il PRIMO disco Metalcore.
Tutta l'ondata venuta fuori a metà anni 2000 che piaceva tanto agli Emo nasce da sto disco. |
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Blinded by fear....basterebbe questa ma tutto il disco è formidabile. Leggenda del metal di ogni tempo |
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Disco top... stesso pensiero dell'ultimo commento... violentissimo e pur melodico. Classe a non finire. Evviva! |
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Slaughter Of The Soul picchia con una ferocia senza pari! Disco incredibile, voto 99, anzi, calibro 99, una vera fucilata come scrive Andrea. |
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Non sono mai stato un amante del Death. Come in tutti i settori ci sono però le eccezioni, e reputo questo cd un capolavoro assoluto. Chiunque sia dotato di orecchie funzionanti lo reputerebbe musicalmente meraviglioso. "Under a serpent's sun" e "Cold" di un altro livello. Voto: 95 |
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Un album che da ormai 20 anni, non mi stanco mai di ascoltare. Perdonatemi se non lo considero deathmetal tout-court (è una opinione personale), perché a volte mi viene di associarlo al thrash più ricercato piuttosto che al cd "melodeath" - insopportabile neologismo che non finirei mai di ironizzare; Ma una simile questione da "sesso degli angeli" non sminuisce lo spessore granitico di un album consegnato alla storia e ai classici senza tempo dell'Heavy Metal. 96 |
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Disco tremendamente bello e assimilabile molto facilmente. Suoni chiari e bassi come piace a me. Voto: 96 |
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Non è il mio genere, ma questo è un disco a suo modo affascinante. Cold e Unto others sono di una bellezza stratosferica. |
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Un capolavoro.Death melodico come dio comanda.. |
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Buon album, ascoltato mille volte, molto influente su un miliardo di band e per questo forse giusto un "filino" esaltato, un po troppo...resta un grandissimo album, scorre bene, ma come al solito a mio parere i primi a fare una cosa non sono necessariamente i migliori, anche se spesso si tende a giudicare in tal modo...perfetto nel suo genere ma anche secondo me soffre un pò di monotonia...cmq grande album, un 85 se lo becca tutto |
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Devo dirlo, c'è l'ho e l'ho ascoltato un bel po di volte, ma non mi ha mai detto granchè. Mi piace eh, però questo tipo di Death più sul melodico non riesce a darmi le giuste emozioni. Stessa cosa vale ad esempio per gruppi come unanimated, necrophobic etc.. Gusti, ma è una via di mezzo che non concepisco. O Entombed, Grave etc o Dark tranquillity, children Of Bodom è così via. Comunque rimane un super disco di una super band. |
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il più bel album death in assoluto |
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Pietra Miliare!!voto 95!1Non male anche l'ultimo lavoro,un pò canonico ma la classe si sente..i migliori del loro genere! |
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Molto bello, una vera rasoiata. I precedenti non mi piacciono mi dispiace... |
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Rispolvero grandi nomi ultimamente. Per me il miglior disco swedish death in assoluto, un capolavoro da amare e custodire. |
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Fondamentale nella storia del metal e non solo, disco che ha influenzato in maniera indelebili le due decadi a seguire e seolo per questo merita di essere ascoltato da chiunque. E' il disco che segna anche la fine dello stile primigeno di Gothenburg, oggi ormai morto e sepolto da anni, se si esclude qualche rianimazione senza conseguenze (Unanimated, tanto per fare un nome). |
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Per quanto riguarda il swedish death questo disco è la punta di diamante. Semplicemente perfetto, capolavoro assoluto! Da 100 e lode! Da avere assolutamente nella propria discografia. |
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Nulla da invidiare a The Gallery e The Jester Race. Grande disco di swedish, quello vero. |
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capolavoro. stupendo.. |
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Album stupendo porca miseria! |
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album perfetto da ogni punto di vista e importantissimo per le influenze che avrà poi (senti la titletrack e senti mezzo metalcore moderno..) ma secondo me soffre un po' di monotonia..preferisco terminal spirit desease |
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correggo il mio post n. 35... disco troppo importante, voto: 99. |
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Va beh è la solita storia del purista che la domenica si alza e spara la cazzata tanto per passarsi un po' di tempo e scatenare un flame a caso, lasciate perdere. |
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carnage... Formalmente il death melodico esiste eccome! Mi sa che sei rimasto un po' indietro, é uno stile e un sottogenere a tutti gli effetti! |
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d accordo cn il vichingo...ah ah ah ah |
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Gli At the gates non sono death? Woah... per caso è la giornata della bestemmia libera??  |
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A prescindere dai gusti personali, questo disco non è death metal proprio per niente. Al massimo può essere considerato "death melodico", nonostante comunque formalmente non esista. Moretti, leggendo alcune tue frasi è evidente che non tu sappia nemmeno dove stia di casa il death metal. |
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Album di rara bellezza... Capolavoro e basta, nient'altro! |
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Uno dei vertici dello swedish death e il vertice della carriera degli At the Gates. Spettacolo per tutte le traccie ma le migliori per me restano le prime 3. Voto 95/100 |
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questo disco è bellissimo, la massima espressione del death scandinavo. belle anche le tracce strumentali, che servono a spezzare l'incredibile pesantezza dell'album. voto: 95. |
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All'epoca dell'uscita lo si aveva soprannominato "il Reign in Blood Scandinavo"... disco che ti aggredisce senza darti scampo,fiato,vie d'uscita...piccolo capolavoro. |
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Mi permetto di riprendere dalla recensione: "...il cantato scandito metricamente e urlato in uno dei modi più malsani che la storia della musica abbia mai concepito..." e ancora "L'intero disco è una fucilata, una raffica inarrestabile formato da riff che ormai sono diventati leggendari (Slaughter of the Soul, Cold...)" Leggendo queste queste ho provato lo stesso brivido sulla schiena e la carica che provo ogni volta che ascolto il disco.E' impossibile descrivere meglio di così il capolavoro Slaughter Of The Soul, se si ama il melodeath un disco immmancabile. E poi diciamolo qui il hardcore fa un gran bene. VOTO: 95 SLAUGHTER OF THE SOUL SUICIDAL FINAL ARTuicidal final art CHILDREN, BORN OF SIN TEAR YOUR SOUL APART!!!! BRIVIDI!!! |
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AT THE GATES I SIGNORI DEL DEATH!!! |
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Semplicemente perfetto! |
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Mi è scappata una "P"... |
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Doppia coppia, stampa originale e il Dual Disc del 2006. Capolavoro del Metal tutto...95/100 |
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Grande disco, preferisco però quelli dell'era Peaceville, più innovativi e "pazzi" |
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death metal=slaughter of the soul..devo aggiungere altro?..recensione molto bella..voto..101/100 |
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ottimo cd questo Slaughter of the Soul l'impressione è che gli at the gates siano dei grandi musicisti. |
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"Into the dead sky" e "the flames of the end" due GEMME questa è musica con la M maiuscola. |
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"Into the dead sky" e "the flames of the end" due perle nere del metal. |
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@crushed: ...giuro sei il primo che sento che si commuove a sentire Reign in blood... )) |
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Sono due gli unici album che in qualsiasi situazione emotiva e luogo riescono a farmi praticamente commuovere e più li ascolto e più mi piacciono...il primo è Raining Blood degli Slayer e il secondo è questo Slaughter of the Soul...(che guarda caso sono per me strettamente legati) |
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Sono due gli unici album che in qualsiasi situazione emotiva e luogo riescono a farmi praticamente commuovere e più li ascolto e più mi piacciono...il primo è Raining Blood degli Slayer e il secondo è questo Slaughter of the Soul...(che guarda caso sono per me strettamente legati) |
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allora anche nei dischi di omar codazzi c'è del metalcore frangettato, lui ha un ciuffo a volte,uaoooo..... |
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era ironico il mio "core"(visto che adesso si usa dappertutto e difatti ho accennato alle frangette) forse dovevo dire metalcore/frangettato....certo che cè dell' hardcore sono daccordissimo con te!!!come c'e anche negli slayer!! |
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qui di "core" ce n'è molto x fortuna (secondo me), i migliori dischi thrash/death/black, sono pieni di "core" e (sempre secondo me) molti gruppi punk validi sono pieni di "metal"..... |
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i gruppi metalcore hanno rovinato questo disco.......è un disco da paura e di "core" non ha niente per fortuna!!!ops.. non vedo le frangette..... |
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DISCO DA 1000 E LODE!!! |
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gran disco, dove c'è tompa secondo me, c'è sempre buona musica. mi raccomando non dimenticate, ma recensite anche uno dei suoi grandi gruppi, i DISFEAR. |
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sLAUGHTER oF tHE sOUL è il primo disco death/core della storia |
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se non il primo esempio di death svedese (quello è da attribuirsi alla scena di Stoccolma) sicuramente un'influenza per tutto il death metal melodico e non solo (vedi Killswitch Engage e co.). mio voto: 100 |
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CE L'HOOOO! Stupendo, il disco che mi ha fatto avvicinare al death in generale e mi ha fatto iniziare a cantare. Posso dire tranquillamente che mi ha cambiato la vita. |
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Bellissimo disco, da avere! |
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L'insuperato capolavoro dello swedish death. Imitatissimo |
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Il disco di riferimento (probabilmente l'unico) per TUTTE le band metalcore. Ottimo disco, ma paradossalmente talmente copiato che l'ascolto di questo disco non mi dice più niente ormai. Lo so, è un paradosso, ma è così. |
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The Red in the Sky è incredibile per come veniva rappresentato questo il death metal svedese: un connubio fra death e blackmetal; le chitarre suonate in stile blackmetal; un disco stupendo che nella mia personale classifica degli AtTheGates è proprio in seconda posizione dopo Slaughter. |
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Album fondamentale, ma non tanto quanto The Red in The Sky Is Ours, in my opinion. |
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una delle punte più alte in assoluto di tutto l'heavy metal: immortale, immenso, insuperabile. Ne i Dark Tranquillity ne gli In Flames hanno saputo raggiungere un tale livello. Molto buona la recensione. voto:100 |
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