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Meshuggah - I
( 12959 letture )
I - this fractal illusion burning away all structure...

In una recente intervista mi è capitato di notare un termine interessante con cui il batterista dei Meshuggah descriveva la loro musica, l'aggettivo era challenging, e si riferiva alle obiettive difficoltà che il pubblico può incontrare ascoltando canzoni come le loro, o in generale canzoni che tendono a ridefinire i canoni e le categorie di giudizio pre-esistenti.
Se si ritiene che la musica o l'arte in generale sia soprattutto linguaggio e comunicazione si tende ad apprezzare gli sforzi degli artisti di tradurre in un codice tendenzialmente universale le proprie idee o esperienze, fermo restando il legittimo auspicio che chi ascolta faccia uno sforzo per avvicinarsi ad interpretare un'opera, per quanto challenging possa risultare (altrimenti si rischierebbe di non poter apprezzare qualche capolavoro di troppo).

L'attesa di questo EP è stata lunga, ma questo vale tradizionalmente per tutti i lavori della band, quindi in un certo senso era ampiamente preventivabile, la particolarità stessa della release con l'annunciato formato di EP e la lunghezza della mono-traccia hanno probabilmente stimolato la fantasia dei molti aficionados del quartetto svedese, portandoli all'impazienza testimoniata nei forum sulla band in questi mesi.
Personalmente ero molto incuriosito da I, immaginavo (speravo?) di trovare nuovi indizi per decifrare la "band indecifrabile" che, insieme ad altre, aveva agitato i nostri sogni negli ultimi anni di metal. Avevo iniziato a fare una serie di ragionamenti basandomi su quello che conosco dei Meshuggah e cercavo di immaginare come potesse influire sull'arrangiamento la scelta di fare un EP, poi è arrivato online un sample che comunque non chiariva molto le idee vista la brevità rispetto al clocking dellla traccia intera (e visto il sostanzioso remixaggio da cui era scaturito).
Finalmente dopo richieste di promo etc. etc. ho potuto ascoltare (spero attentamente) il disco, anche se certamente lo ascolterò ancora per parecchio tempo prima di avere le idee davvero chiare.

I è sicuramente un lavoro con pochi precedenti e si presta poco ad un'analisi convenzionale (come probabilmente i Meshuggah stessi del resto). La traccia è concepita come un insieme di "cicli" che alternandosi danno forma all' arrangiamento, le atmosfere variano di conseguenza, accompagnate dalla dinamica del suono che è gestita (marchi di fabbrica signore e signori) più con passaggi "modali" che con mutamenti di timbro degli strumenti, la voce asseconda il mood delle varie parti ed appare e scompare lanciando anatemi di razionale follia.
Il drumming di Haake è scientifico, freddo e devastante, suonato con la solita impassibilità di chi sa perfettamente cosa sta facendo e contribuisce a "sterilizzare" ogni traccia di umanità nella musica della band. Non mi sembra proprio il caso di fare paragoni tra I ed il resto dei dischi dei Meshuggah, altri lo staranno già facendo un po' ovunque, ed in fondo è inutile trattandosi di una "suite estrema" di 21 minuti che non ha davvero molto a che vedere con ciò che l'ha preceduta (è probabilmente lecito, al contrario, aspettarsi degli EP monotraccia da altre band metal in futuro, label permettendo).
Dopo svariati ascolti continua a sorprendermi come i Meshuggah sappiano essere se stessi in ogni caso, cambiano sound, produzione (genere?) o arrangiamento e rimangano unici, simili a se stessi, riuscendo ad essere lo sviluppo costante e paziente di un'idea, un concetto solamente, ma gigantesco.
Ho consigliato a chi apprezza il metal di ascoltare i ragazzi di Umea più di una volta, ma non credo che farei altrettanto riferendomi ad I parlando con qualcuno che non conosce i Meshuggah: si tratta di un prodotto per appassionati e risulterebbe abbastanza ostico per chi non conosce per niente il loro sound.
Per quanto riguarda gli altri (e quindi anche il sottoscritto) è passata da tempo l'epoca dello stupore, rimarremo ad aspettare il prossimo disco della band (tra l'altro già in fase di realizzazione) con la ragionevole aspettativa di accoglierlo come un "dispaccio" sullo stato di massimo sviluppo della musica metal in quel momento. Un voto mi sembra superfluo, non saprei proprio con cosa paragonare questo disco, tantomeno intendo farlo con le mie opinioni o le mie preferenze.
Se ascolterete I preparatevi a 21 minuti "un po' intensi"... buon viaggio.



VOTO RECENSORE
s.v.
VOTO LETTORI
83.47 su 197 voti [ VOTA]
Enz
Domenica 3 Luglio 2022, 14.14.36
18
come diceva qualcuno nei commenti sotto, solo gli alieni suonano cose del genere! semplicemente straripanti qua! il piu' bel pezzo dei Meshuggah a mani basse! voto 100/100
Salvo
Martedì 2 Novembre 2021, 22.06.31
17
Voto: 99
Flavio
Martedì 19 Novembre 2013, 15.04.51
16
Inclassificabile, incomprensibile, incazzato, incredibile, inarrivabili.
Macca
Domenica 13 Gennaio 2013, 14.40.07
15
Da spavento!
Ascarioth
Giovedì 19 Gennaio 2012, 22.53.28
14
L'ho risentito oggi, e ribadisco: solo degli alieni potrebbero suonare una cosa simile...
freedom
Lunedì 31 Ottobre 2011, 13.27.41
13
Uno dei miei preferiti dei Meshuggah. Assolutamente geniale, non credo che qualcuno riuscirà mai ad eguagliare questi alieni. Visti 2 volte dal vivo...che esperienza ragazzi, fenomenali.
Ascarioth
Martedì 30 Agosto 2011, 10.35.52
12
Tra le mie suite preferite, insieme a Tarkus degli EL&P, Supper's ready dei Genesis e Black Rose Immortal degli Opeth.
Matocc
Mercoledì 26 Gennaio 2011, 21.46.41
11
una vera suite-mina... bell' EP per estimatori. conosco i Meshuggah e l'ho comprato fiducioso, mi aspettavo un certo sound e infatti non sono rimasto deluso seppur I sia un lavoro molto particolare, non facilissimo. tante canzoni in una. gran bell' esperimento
hsb
Mercoledì 15 Dicembre 2010, 3.40.35
10
ottima canzone voto 90
onofrio
Domenica 6 Giugno 2010, 21.49.59
9
Meshuggah - I CAPOLAVORO ASSOLUTO non ci sono in giro dischi di tale bellezza, gli altri possono solo essere gelosi della bravura dei Meshuggah. Giudizio espresso in voto 100/100.
davidian
Giovedì 27 Maggio 2010, 21.53.46
8
grande disco, grande gruppo. inarrivabili! ciao ciao slayer.......
Izzy
Mercoledì 21 Ottobre 2009, 0.54.05
7
Si capisco che è un pò "forzata" come affermazione, dato che stiamo parlando di generi totalmente diversi, ma l'approccio della canzone, vista come un susseguirsi di momenti ritmici ed emotivi non è tanto diverso dal lavoro di oddfield...poi naturalmente ognuno la vede come vuole
Renaz
Lunedì 3 Agosto 2009, 15.11.07
6
Non l'avevo mai pensata in questi termini, Izzy...
Izzy
Lunedì 3 Agosto 2009, 12.04.11
5
Chiamatemi pazzo ma per me questo è l'album che più si è avvicinato al quel capolavoro di Tubolar Bells. Capolavoro dei Meshuggah
Emy
Mercoledì 1 Agosto 2007, 15.49.04
4
Uhm già...Da quando li ho scoperti non faccio altro che ascoltarli giornalmente...sono dei grandi...potenti e folli!!!
W i meshuggah
Venerdì 25 Febbraio 2005, 19.29.23
3
i MESHUGGAH sono qualcosa di sovraumano e quando comincerete a capirli ci saranno solo loro e abbandonerete qualsiasi altro gruppo o genere.Mi hanno stregato o sono diventato pazzo, daltronde MESHUGGAH sighifica pazzia...........
aenima
Sabato 11 Settembre 2004, 16.08.51
2
Il metal.
6L6
Mercoledì 21 Luglio 2004, 2.20.04
1
Ecco la nuova religione!!......svedese naturalmente.!! eh eh non sempre imparziale.
INFORMAZIONI
2004
Fractured Transmitter Records
Cyber Metal
Tracklist
1. I
Line Up
Jens Kidman - Voce
Fredrik Thordendal - Chitarra, Basso
Mårten Hagström - Chitarra
Tomas Haake - Batteria
 
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Articolo
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