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29/03/24
ENUFF Z’NUFF
BORDERLINE CLUB, VIA GIUSEPPE VERNACCINI 7 - PISA
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Imagika - Portrait of a Hanged Man
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( 1285 letture )
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L'evoluzione naturale del thrash metal ha portato questo genere ad incorporare elementi tecnici e melodici sempre più moderni, che negli anni '90 hanno generato un sound capace di portarsi, paradossalmente, anche lontano dalla ritmica veloce a tutti i costi. Di questa nuova forma di power thrash si sono fatti portatori gli Imagika, che proprio dalla patria del thrash americano -la California- provengono, essendosi formati nel lontano 1993 a San Carlos. Formazione esperta con sette full length all'attivo (dal debut omonimo, 1995, all'ultimo Portrait of a Hanged Man che ci apprestiamo ad analizzare), gli Imagika mescolano tecnica, melodia e potenza su canovacci non sempre frenetici ed abbinati a linee vocali che, come vedremo, tendono talvolta più all'enfasi teatrale piuttosto che all'eccitazione immediata canonica nel thrash classico.
I riffs avvolgenti, seccamente eruttati dalle sei corde a gettito continuo e il groove tambureggiante dell'opener Scared to Death potrebbero incarnare l'ideale paradiso di ogni thrashers degno di cotanto nome: naturale muoversi a tempo, naturale che l'adrenalina superi il livello di guardia quando la voce di Norman Skinner passa indifferentemente dagli urlacci elettrizzanti agli acuti più stridenti, dal growl all'enfasi di certe parti cadenzate, che dalla seguente The Hit inquadrano meglio anche la faccia meno irruenta del combo di San Carlos; il power-thrash proposto dai cinque californiani presenta un'elevata caratura tecnica che eccelle nelle trame strumentali, intricate e melodiche, ornate da una sezione ritmica martellante e potente e bagnate da qualche reminescenza che riporta vagamente a qualcosa dei Pantera; non sempre però le vocals sono esaltanti, anzi talvolta l'eccessivo flavour enfatico-rallentato tende a renderle noiose e troppo trascinate, spegnendo un pò quell'entusiasmo che sprizza naturale all'ascolto di certe felici intuizioni strumentali, come il riffing fluido di una Simple Servant, tanto per fare un esempio; anche la ritmica estrema tipica di un qualsivoglia ensemble dichiaratamente thrash sembra latitare, in ossequio di una musica moderna che difficilmente si limita alla routine dell'alta velocità. Tra i brani da menzionare finiscono inevitabilmente la violenta G.H.B., l'articolata My Final Hour e la devastante Halo of Flies.
Proprio My Final Hour è , con parti in energico blastbeat e vocals estreme come mai nel resto del platter, una chiara sintesi del sound degli Imagika, capace di condensare riff abrasivi e meravigliosi, melodia e potenza ben intrecciate, assoli di chitarra cristalline, qualche accelerazione notevole e, ancora una volta, le vocals non propriamente fenomenali. E' questa la palla al piede per un disco come Portrait of a Hanged Man, che con delle linee vocali più adrenaliniche e fluenti sarebbe stato eccezionale. Troppi pezzi poco originali e atmosfere talvolta troppo cupe e sulfuree rallentano l'ascolto e limitano la longevità di un platter che a fatica ci lascerà qualche pezzo particolarmente memorabile.
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A parte il fattore tecnico che non si discute, il CD ha una potenza notevole! Se siete amanti del genere è quasi un must, per gli altri si tratta di comunque di un gran bel CD, non un capolavoro ma decisamente buono, questo si |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01.Scared To Death 02.The Hit 03.Keep The Wolves At Bay 04.G.H.B. 05.Portrait Of A Hanged Man 06.Simple Servant 07.One Word 08.My Final Hour 09.A God No More 10.Halo Of Flies
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Line Up
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Norman Skinner - Vocals Steve Rice - Guitar Robert Kolowitz - Guitar Jim Pegram - Bass Wayne De Vecchi - Drums
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RECENSIONI |
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