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Void Generator - Phantom Hell And Soar Angelic
( 7366 letture )
Phantom Hell And Soar Angelic, pubblicato per la indie label Phonosphera Records, è il terzo album dei Void Generator band capitolina formatasi nel 1996 che ha già pubblicato due promettenti lavori autoprodotti Void Generator del 2004 e We Have Found The Space dell’anno successivo.
La proposta musicale del gruppo è piuttosto varia: si passa dal progressive inglese degli anni ’70 ad altri generi quali lo stoner, la psichedelia e lo space rock.
Le influenze sono molteplici: Pink Floyd, Van Der Graaf Generator, Gong, Hawkind, Porcupine Tree e Kyuss tanto per rendere meglio l’idea al lettore circa l’eclettismo di questa formazione.
Il full lenght in esame è ben registrato, ma una nota negativa è costituita dal booklet interno: troppo spartano, con pochissime informazioni e nessuna foto: per una band che ha l’ambizione di affermarsi in un contesto, peraltro complicato, come quello italiano sarebbero, a mio avviso, opportune.

Phantom Hell And Soar Angelic è composto da tre brani molto lunghi più una ghost track.
L’iniziale Message From The Galactic Federation, introdotta da un Manna va! che toglie qualsiasi dubbio sulla romanità dei Void Generator, è anche la composizione più movimentata caratterizzata da un superbo riff portante che si ripete per quasi tutta la durata del pezzo. Lo stoner rock qui la fa da padrone e molto incisivo risulta il vocalism, a volte filtrato e a tratti melodico, di Gianmarco Iantaffi. La parte conclusiva si caratterizza per un ossessivo giro di chitarra fino al finale spaziale che mi ha ricordato Zeit dei Tangerine Dream.
La successiva The Morning si stempera su atmosfere più eteree e psichedeliche sul quale si dipana la suadente voce lamentosa di Iantaffi vero leader del gruppo. Ottimo il lavoro al basso di Sonia Caporossi e alla batteria di Marco Cenci. Il brano dalla parte centrale in poi sale vertiginosamente d’intensità diventando anche più interessante allorquando Cristano Lodi subentra con pregevoli sonorità al sintetizzatore.
Chiude l’album The Eterenaut, inizialmente dai toni rarefatti per poi esplodere grazie ad un riffing di chitarra portentoso. Viene, poi, lasciato spazio ancora al sintetizzatore a tessere splendide armonie fino alla ripresa del tema portante. Molto apprezzabile l’assolo di chitarra che impreziosisce una composizione davvero superba. Nel finale tornano atmosfere spaziali a concludere un platter davvero egregio per l’eccelsa qualità del soundwriting.
Un cenno la merita anche la ghost trasck della durata di quasi 24 minuti! Dopo una parte introduttiva poco significativa, un’incedere molto pinkfloydiano intessuto da giocose armonie prodotte dalla chitarra di Iantaffi ti conquistano subito e stai lì a chiederti il perché non si sia voluto dare un titolo ad una così bella track.

Un ottimo platter, forse un po’ prolisso in taluni frangenti, destinato non soltanto agli amanti del rock progressivo, ma a tutti coloro che sanno apprezzare la buona musica.
Spero vivamente non passi inosservato solo perché la band non è americana o inglese: sarebbe un sacrilegio!



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
69.68 su 61 voti [ VOTA]
Gianmarco
Mercoledì 11 Maggio 2011, 6.26.35
30
Concerto Void Generator - Giov 30 Giugno al Sinister Noise...
Gianmarco
Giovedì 28 Aprile 2011, 4.22.07
29
Ciao Joy, abbiamo avuto diversi problemi personali e non siamo riusciti ad organizzarci per ragioni 'superiori'. Speriamo presto di rimediare ! Ciao !
Joy
Lunedì 25 Aprile 2011, 18.07.06
28
Bellissimo questo album, grandi ragazzi, ma dal vivo mai?
mila
Giovedì 21 Aprile 2011, 22.59.16
27
non è il genere di musica che ascolto abitualmente ma devo dire che, a parte la lunghezza dei brani, si ascolta con piacere, bel lavoro ragazzi, continuate così ...
stef
Venerdì 4 Giugno 2010, 18.54.59
26
cmq il disco è bello. voto 88
stef
Venerdì 4 Giugno 2010, 18.52.21
25
il disco è bello, e concordo che il genere non è facile, ne vuole esserlo altrimenti sarebbero gia a sanremo come molti altri cretini che dovrebbero rappresentsre la musica italiana. Credo che gli accostamenti debbano essere fatti primo perche è difficile capire e spiegare un suono, secondo eprche ognuno puo vederci e sentirci delle suggestioni proprie... se poi si fosse capiti da tutti ci sarebbero dei seri dubbi sulla qualità! concordo che la copertina non è all'altezza, ma non perchè mancano le foto, como qualcuno ha scritto... ma perchè dovrebbe rispecchaire loriginalità del disco. ho di una semplicità antitetica o di uan complessità folgorante. god bless if u believ...
Raven
Giovedì 3 Giugno 2010, 15.39.04
24
E questo mi sembra chiuda la questione
Gianmarco
Giovedì 3 Giugno 2010, 13.19.05
23
Buongiorno, sono Gianmarco dei Void Generator qui recensiti. A me sta polemica sugli accostamenti pare sterile. Perché, dico a quelli che hanno ascoltato il cd, ma ci sentite gli Hawkwind o ce sentite i Duran Duran ? I Gong (vedi Eternaut) o i Jellow Jackets ? Mi pare che ci sia scritto: " tanto per rendere meglio l’idea al lettore circa l’eclettismo di questa formazione". ECLETTISMO che, porta con sé, una inevitabile sfera di riferimento dove si possono ben agitare interpretazioni multiple. Altrimenti il buon HM avrebbe scritto: i VG sembrano la copia dei Joy Division ! Allora si che qualche dubbio avrebbe lasciato. Ame la rece, col bagaglio del gusto e dell'esperienza del recensore, sembra equilibrata.
Elvio
Giovedì 3 Giugno 2010, 12.50.23
22
Mi sono procurato quest'album dopo aver letto questa recensione. Bellissimo, etereo, sognante davvero una grande scoperta!
Godofthespace
Giovedì 3 Giugno 2010, 12.13.47
21
Ma io credo che il recensore possa scrivere quello che c**** gli pare...o no ? Non mi sembra una brutta rece, ha dato '80'! Quanto avrebbe dovuto dare...200? Se gli accostamenti non piacciono, pazienza, mica possiamo essere tutti d'accordo. Poi, mi pare che HM abbia già spiegato che le similitudini sono funzionali all'ascoltatore per fargli avere un'idea. Altrimenti avrebbe scritto: i Void Generator hanno fatto un plagio !!!
War and Pace
Giovedì 3 Giugno 2010, 9.47.30
20
Non capisco che cosa si debba addebitare al recensore che ha fatto un ottimo lavoro sia perchè ciò che ha scritto secondo me è esaustivo e sia perchè ha avuto il merito di farci conoscere una grande band. Le influeze che cita ci sono tutte in pieno.
Hypnosis
Mercoledì 2 Giugno 2010, 23.57.32
19
Appunto, anche io ho letto quegli accostamenti, ma i sad lovers and giants e i new order sono dark electro, post punk e new wave, tu dimmi appunto, come volevasi dimostrare, che cacchio c'entrano con i Void Generator...
Godofthespace
Mercoledì 2 Giugno 2010, 18.20.46
18
Sul myspace c'è pure scritto che i Void Generator sono stati accostati ai New Order e ai Sad Lovers and Giants...mica je potemo sparà !
Godofthespace
Mercoledì 2 Giugno 2010, 18.18.56
17
...vabbè...ma mo non me sembra il caso de sta a fa una discussione...uno scriverà pure quello che je pare no? Ovvio poi che sia esposto a critiche, ma senza creare un 'casus belli'. D'altronde se uno ce sente i Duran Duran, i Fifty Foot Hose o i Neuronium saranno pure 'membri suoi'. O no ?
Hypnosis
Mercoledì 2 Giugno 2010, 17.56.15
16
Io sono uno space rocker che ascolta musica cosmica tedesca e psichedelia prog da quando avevo 4 anni avendone 38 (!!!), mi addormentavo con Zeit dei Tangerine Dream al posto della ninna nanna, ciononostante ritengo che l'adagio "somigliano a", che troppe volte leggo nelle recensioni in genere, sia segno di scarsa competenza critica e scrittoria, atta a liquidare in due parole ciò che esteticamente sarebbe ben più difficile da definire in termini astratti e di proprio pugno. E ora mettice na pezza.
hm is the law
Martedì 1 Giugno 2010, 18.57.06
15
No dici esattamente quello che penso
Godofthespace
Martedì 1 Giugno 2010, 18.38.35
14
Ciao Him. Credo che per far più o meno capire qualcosa a chi legge un riferimento a qualche gruppo bisogna pur darlo, altrimenti come si fa a comunicare un suono ? O dico pugnette...?! ))
hm is the law
Martedì 1 Giugno 2010, 18.15.42
13
@ Hypnosis @ littlesheep master: a questo punto è doveroso precisare che i riferimenti ad altre band, paradossalmente sembrano un delitto, provengono da una persona di quasi cinquant'anni aduso al prog, allo space rock, alla psichedelia da almeno 35. D'altrocanto va data un'idea della complessità musica dei Void Generator al neofita e trovo gli accostamenti ai Tangerine, Pink una spinta in più per accostarsi all'album. Spero che la questioni si chiuda qui
Hypnosis
Martedì 1 Giugno 2010, 16.22.26
12
Magari vengono accostati a nomi noti del passato perchè di fronte a tale muro sonoro a volte ti trovi spiazzato e per razionalizzare le emozioni violente che ti manda lo devi accostare a qualcosa di noto, visto che ti getta nell'ignoto...Ho a casa il disco e me lo sorbetto in ogni momento libero. Il suono è volutamente vintage, ma ogni accostamento a bands del passato mi sembra limitante. Questo disco viene dalla quarta dimensione!
littlesheep master
Lunedì 31 Maggio 2010, 21.43.57
11
Se scopro chi l’ha portato giù mi incazzo! Perché a volte non si può tacere e noi su Trillafon abbiamo regole chiare: il contatto con la terra è solo energetico. Noi del Pianeta Trillafon non abbiamo emozioni nostre ma sentiamo quelle che arrivano dal vostro pianeta Terra. “Message from the galactic federation” da sempre la usiamo per spaccare le pietre, è il nostro unico sport. Spacchiamo le pietre per costruire parcheggi che a noi non servono, sia chiaro, ma così facendo sappiamo di alleviare la vostra sofferenza. “The morning” l’ascoltiamo la sera, che corrisponde alla vostra mattina. Sentiamo la sofferenza di chi , ancora realmente vivo, affronta la nuova, mesta, inesorabile giornata. Ci dispiacciamo per chi morto non lo è formalmente ma non riesce neanche più a dispiacersi. “The eternaut” ci guida da sempre nei difficili e arditi cambiamenti di orbita. Non vi avranno dato anche una quarta traccia vero? Spero di no ma se così non fosse, quella è proprio faccenda segreta. Noi del Pianeta Trillafon abbiamo regole chiare: mai chiamare con nomi vecchi cose nuove.
hm is the law
Lunedì 31 Maggio 2010, 9.45.56
10
Nella recensione mi auguravo che questo platter non passasse inosservato. Visto il tenore dei commenti ed il numero delle letture per fortuna non è stato cosi. Significa che in questo sciagurato paese c'è ancora qalcuno che apprezza la musica impegnata. In ogni modo è piuttosto ovvio che lo stile dei Void Generator finisca per essere accostato a quello dei grandi gruppi prog del passato. Non è di certo un diminutio anzi tutt'altro. D'altronde essere originali nel 2010 mi pare oggettvamente un'utopia visto che nel rock si è ormai fatto di tutto. Qui deve essere apprezzata a tutto tondo la qualità indiscussa dei brani e su questo non c'è discussione che tenga.
Robert
Domenica 30 Maggio 2010, 22.48.23
9
Un disco che stupisce veramente dall’inizio alla fine, senza cercare etichette, periodi o gruppi di riferimento che metterebbero un limite a questo materiale lavico che trabocca continuamente. E’ chiaro che all’interno del cocktail preparato dalle sapienti menti e mani dei Void Generator si intravedono ingredienti che separatamente possano far pensare ad alcuni gruppi storici, ma qui siamo di fronte ad una originalità di proposte che tra l’altro non si sposa bene con le nostre latitudini e forse anche latinitudini… La variopinta gamma di suoni e colori è già presente sulla prima notevolissima traccia (Message From The Galactic Federation) che ha un andamento tirato spiraliforme, con iterazioni ipnotiche che trasportano in luoghi interiori prima che galattici. The Morning invece ha all’inizio un sapore tardi anni ’80-primi ’90 ma con l’evolversi del brano entriamo in piena atmosfera odierna o no-time, con un finale liquido inscritto da una tastiera che porta con sé la luce di albe e mattini dei primi anni ’70. The Eternaut è un viaggio siderale intenso negli ambienti che a me ricordano i grandi disegnatori che costituivano la rivista che, curiosamente, aveva lo stesso nome del brano in questione. Il basso pulsante, la possente batteria, la funambolica chitarra e le ammalianti tastiere rapiscono l’ascoltatore che ritrova se stesso alla guida del mezzo. La ghost-track parte da un panorama introspettivo per decollare in modo improvviso verso destinazioni acid-rock con una chitarra vorticosa che porta alla fine ad approdare a una nuova destinazione sonora che tuttavia presenta una certa specularità con la sua base di partenza, come fosse lo svolgimento di un sogno prima di un nuovo mattino… Last but not least…la durata dei brani fuori dalle strette maglie del formato-song non fa sfiorare mai il dubbio che si tratti di una autoindulgenza, ma è in perfetta sintonia con la concezione di “viaggio psichico” e rivela nel suo svolgersi l’accurato e raffinato lavoro di cesellamento che è dietro la realizzazione di questo cd suonato con grande perizia ma senza perdere in estro e che continuerà a far parte dei miei ascolti per ancora molto tempo… Manna và’!
Manuel
Giovedì 27 Maggio 2010, 11.01.23
8
I heard Void Generator and they blew me away,I love their music,it's so original & what the Stoner Rock & Metal world needs right now an amazing heavy group that can influence many.
Electric Warrior
Giovedì 20 Maggio 2010, 17.31.19
7
già nel nome della band contengono un riferimento ad una delle più grandi prog rock band del mondo. Ascolterò il prima possibile questo interessante disco
Sean
Giovedì 20 Maggio 2010, 0.08.37
6
Ho ascoltato il cd. Devo dire che ho trovato veramente una varietà stilistica sinceramente inaspettata. Il disco mi sembra basato su una intelaiatura prog con aspetti costanti e persistenti di psychedelia, che spazia, permettetemi, dai seventies delle linee del cantato alle cose più recenti per ciò che attiene all'uso dell'effettistica. Peraltro, non può passare in secondo piano la durata delle song - che impegnano l'autore ancor prima dell'ascoltatore - le quali mi sembrano godibilissime poiché piene di sfumature nascoste e non. Pur volendo ravvisare contatti con ambientazioni space a la Hawkwind, dissertazioni jazz dei Patto, progressioni che raccolgono il seminato di Motorpsycho, King Crimson e Amon Duul II, devo rimarcare e tributare una riconoscibilità stilistica difficile da reperire altrove al giorno d'oggi.
hm is the law
Mercoledì 19 Maggio 2010, 22.58.20
5
@ Godofthespace: concordo con te circa il fatto che l'abum vada ascoltato più volte e che sia il migliore della produzione dei Void Generator.
Godofthespace
Mercoledì 19 Maggio 2010, 21.50.33
4
Avevo già ascoltato i due precedenti lavori di questo gruppo e devo dire che questo mi pare il migliore senza dubbio. In sostanza, 4 suite con differenti colori. Il primo brano, oltre a tradire la romanità dei VG, non mi pare classificabile in alcun genere. Un riff disparo e ripetuto che evolve in almeno 3 canzoni e si stempera con un riff ossianico. Il tutto è sempre condito da una atmosfera psych/space. Il secondo pezzo ricorda qualcosa dei Motorpsycho che tentennano tra la prima e la seconda fase. Il terzo è un misto tra prog e space che - mi si passi - difficilmente trovate nei dischi...La ghost track è una esperienza lisergica. Il disco non è da ascoltare una sola volta...
Duster
Mercoledì 19 Maggio 2010, 20.58.44
3
Il disco spacca davvero...La lunghezza dei brani ritengo faccia parte della filosofia ipnotica e ossessiva di una psichedelia feroce grondante da ogni frequenza. E' roba di un altro pianeta!
arkanoid
Mercoledì 19 Maggio 2010, 18.41.48
2
Bel progressive non c'è dubbio forse troppo lunghi i pezzi
War and Peace
Mercoledì 19 Maggio 2010, 16.32.56
1
Questo è un grandissimo disco. Opportuna la rece!
INFORMAZIONI
2010
Phonosphera Records
Prog Rock
Tracklist
I - Message From The Galactic Federation - 15:14
II - The Morning - 13:02
III - The Eternaut - 18:10
Line Up
Gianmarco Iantaffi - Guitar, Vocals
Sonia Caporossi - Bass
Cristiano Lodi - Synth
Marco Cenci - Drums
Bob The Rich - Accumulator
 
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