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26/04/24 THIS ENDING Crowned in Blood
26/04/24 DOLMEN GATE Gateways of Eternity
24/04/24 MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS REVOLVER, SAN DONÀ DI PIAVE (VENEZIA)
24/04/24 MODENA CITY RAMBLERS THE CAGE, VIA DEL VECCHIO LAZZERETTO 20 - LIVORNO
24/04/24 KARMA CENTRALE ROCK PUB, VIA CASCINA CALIFORNIA - ERBA (CO)
24/04/24 PUNKREAS BOLOGNA BUSKERS FESTIVAL, PARCO DELLA MONTAGNOLA - BOLOGNA
24/04/24 ALAIN JOHANNES + THE DEVILS + ANANDA MIDA feat. CONNY OCHS RAINDOGS HOUSE, P.ZZA REBAGLIATI 1 - SAVONA
24/04/24 TRAUMA hc HEADBANGERS PUB, VIA TITO LIVIO 33A - MILANO
25/04/24 MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
25/04/24 ULVEDHARR + HELLFOX + NOISE IN MYSELF DEDOLOR MUSIC HEADQUARTERS, VIA XX SETTEMBRE 33 - ROVELLASCA (CO)
25/04/24 DIEGO DEADMAN POTRON + DEGRADO DA RADICI + RAW POWER + COOBOLT PIPPO FOODCHILLSTAGE, PARCO FRANCESCO PETRARCA 12 - BOLZANO
25/04/24 MAXIMUM FESTIVAL 2024 (day 1) ALTROQUANDO, VIA CORNIANI 32 - ZERO BRANCO (TV)
Primo lavoro nato da tre menti musicali di assoluto rilievo: Tore Ostby, ex Conception, Macaluso e Jorn Lande, famoso per aver donato la sua voce a migliaia di altri gruppi. Ebbene, cosa potrebbe mai sfornare la fusione di geni simili? Un capolavoro ovvio, e di capolavoro vi parlerò nelle prossime righe. All'ascoltatore balzerà immediatamente alle orecchie l'orrenda produzione, assolutamente penosa, in grado di rovinare seppur parzialmente canzoni stupende, con l'impressione di trovarsi dinanzi a suoni resi in maniera assai mediocre e strumenti poco nitidi. In effetti tutto ciò ha provocato in me non poca rabbia, ma d'altronde il budget ha disposizione dei tre era assai misero e ho l'impressione che difficilmente si poteva far di meglio. Messa da parte questa pecca, andiamo a parlare dell'album, il quale presenta un miscuglio di sonorità dure ad altre spagnoleggianti, con parti rilassanti ed altre molto movimentate. La presenza di Tore Ostby in questo caso non può che farsi sentire, e Jorn Lande, ragazzo biondo dotato di una voce assolutamente irresistibile, delizia tutte le composizioni con una classe introvabile altrove, spaziando da linee vocali quasi parlate ad altre dove non emozionarsi è impresa dannatamente titanica. Sfumatore diverse per ogni singola canzone, potenza e dolcezza racchiuse in un'ugola impressionante... Sentirlo cantare è una delizia per ogni cultore del ben canto, e si capisce in effetti, come questo norvegese dai capelli d'oro abbia iniziato a cantare in un gruppo alla tenera età di nove anni... Le canzoni sono mediamente abbastanza lunghe e articolate, anche se come da tradizione Ark, non mancano di quella immediatezza indispensabile per non farci "saltare" alla prossima song. Troviamo i ritmi spagnoleggianti in "THE HUNCHBACK OF NOTREDAME", l'aggressività in "SINGER AT THE WORLDS DAWN", la fusione fantastica di rabbia e dolcezza in "MOTHER LOVE" (da notare il meraviglioso ponte cantato splendidamente da uno Jorn Lande divino, ed il ritornello assai rabbioso). C'è spazio anche per una ballad di 9 minuti e 40 in chiusura, intitolata "CAN'T LET GO", ennesima dimostrazione dell'immensa classe dei tre fenomeni. Un album che ha saputo darmi soddisfazioni enormi, una pietra miliare da avere assieme al successore "Burn The Sun", quest'ultimo più diretto e caratterizzato da ritmi un pochetto più vivaci.