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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Shining Line - Shining Line
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( 3835 letture )
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Come probabilmente saprete se seguite stabilmente le mie recensioni, l’AOR non è esattamente in cima alla lista delle mie preferenze, tuttavia non posso esimermi dal rilevare che questo disco targato Shining Line è veramente ben fatto. Non so se si possa considerare esattamente un complimento, ma ascoltando l’album al buio, senza avere alcuna notizia sulla sua provenienza e sui musicisti coinvolti nel progetto, difficilmente si potrebbe ascriverlo al panorama nazionale, tanto cristallino è il suono e tanto “Americano” è il risultato complessivo, essendo Shining Line composto da un lotto di pezzi che, laddove fossero editi nella terra delle stars ‘n’ stripes, otterrebbero certamente grande airplay radiofonico e numerose date negli innumerevoli locali a disposizione per una siffatta band.
Gli Shining Line sono un parto della mente di Pierpaolo Monti, (ex Sovversivo), il quale ha dapprima cooptato il bassista Amos Monti, e poi Alessandro Del Vecchio , (Edge Of Forever, Eden's Curse, Moonstone Project), alle Keyboards ed alla voce, Marco "Dandy" D'Andrea, (Planethard), alla chitarra e Mario Percudani, (Hungryheart) sempre alla chitarra. La presenza di Alessandro Del Vecchio si fa massicciamente sentire in fase produttiva, giacchè –come detto- raramente ci si trova davanti ad un prodotto italiano che presenta simili caratteristiche di qualità del suono elevata senza perdita di potenza –siamo sempre nel settore AOR, beninteso- ed anche di arrangiamenti che sono assolutamente all’altezza del resto e ben superiori alla media.
Altro valore aggiunto del disco è la presenza in ogni brano di una batteria di ospiti di livello tale da fare invidia a molti e che vi invito a scoprire leggendo le note tecniche a margine, dato che citarli tutti renderebbe questa recensione una specie di elenco del telefono, mi piace però segnalarvi almeno Tommy Ermolli, Robin Beck, Michael Voss, Michael Shotton, ma ce ne sonoi parecchi altri da seguire, veramente molti.
Cosa troviamo in sostanza in questo Cd? Semplicemente tutto ciò che un appassionato di AOR spera di trovare in un disco, tranne forse l’originalità e compresi quelli che ad un non appassionato come il sottoscritto possono sembrare difetti, ossia la solita semi-ballad troppo prevedibile a prescindere dai musicisti che vi appaiono come The Meaning of my Lonely Words , oppure i pezzi troppo smaccatamente da airplay radiofonico come Amy o Heat of the Light, ma sottolineo ancora che per gli AOR-addicteds questi rilievi suoneranno come fuori posto se non quasi offensivi.
Ciò che rimane alla fine dell’ascolto è comunque una profonda ammirazione per la cura e la professionalità che ogni nota percepita dimostra con chiarezza, e la sensazione che produrre simili album in Italia sia quasi uno spreco di tempo e di risorse se poi non si riesce ad inserirsi in un circuito di dimensioni Europee in grado di ripagare almeno in parte l’impegno profuso, ciò a prescindere dalla line-up che potrà essere schierata in un eventuale tour e che, probabilmente, sarebbe ridotta all’essenziale con l’aggiunta di qualche specie-guest qua e là. Non credo che Shining Line venderà moltissimo, ma se un non appassionato del settore ve lo consiglia così caldamente forse potreste concedergli delle chanches. Difficilmente ve ne pentirete.
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14
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Line-up da panico, songwriting di livello e melodie di impatto. Probabilmente si poteva fare qualcosa di più a livello di sound, ma va bene così. La mia preferita è "Heat Of The Light" con la clamorosa voce di Robin Beck! |
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13
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Disco veramente stellare per quanto mi riguarda,ottime song,produzione stupenda e una line up da infarto,secondo me una delle migliori uscite in campo A.O.R. degli ultimi anni....Detto ciò,ognuno ha la sua sensibilità e i suoi gusti,fossilizzarsi per forza sul voto mi sembra eccessivo,certo secondo me un 85 lo beccano,ma ognuno ha e deve esprimere liberamente la propria opinione così come il poprio voto in totale libertà,la musica stessa per definizione è sinonimo di libertà! |
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12
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Semplicissimo: le recensioni sono di due redattori diversi, ognuno con diverse sensibilità, ed operanti in piena autonomia nei propri giudizi. Il discordo è vecchio, e ti invito a leggere gli articoli sull'informazione metal in DB, nei quali -mi pare nell'ultima puntata, se ricordo bene- chiarisco anche il mio punto di vista in merito alla questione. |
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11
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Ok, 77 è un voto alto. Allora non mi spiego come sia stato possibile dare più di 80 al nuovo Myland visto che è un chiaro (e riconosciuto da tutti) passo indietro rispetto all'ottimo debut. |
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10
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Non posso che ripetermi: per me 77 è un voto alto. |
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9
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Capisco il tuo discorso di non fossilizzarsi sul voto, ma è altresì vero che spesso chi legge le recensioni parte proprio dal voto per decidere se leggere o no la recensione (in particolare chi ha poco tempo ed è di fretta). Ho avuto la fortuna di conoscere Zorro al concerto dei Journey, e dopo essere venuto a conoscenza del sacrificio economico che lui e Amos hanno fatto per mettere in piedi un'opera rock come questa mi spiacerebbe se i fans del genere qui in Italia finissero magari per tralasciarlo magari per valutazioni troppo ristrette. Anche perché per tutti coloro che avevano additato Shining Line come un colpo fortunato, basta dare un ascolto al debut dei Lionville di Stefano Lionetti (a cui partecipa il team di Shining Line e prodotto anch'esso da Alessandro Del Vecchio) per rendersi conto che siamo forse finalmente di fronte ad una squadra in grado di risollevare le sin qui qui tutt'altro che entusiasmanti sorti dell'AOR made in Italy. |
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8
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Ne hai facoltà. solo ti sottolineo che un voto prossimo all'ottanta, per conto mio non è affatto basso, sarà perchè vengo da un'epoca in cui i riconoscimenti erano veramente rari, ad esempio a scuola superare il 7 in una interrogazione era considerato quasi miracoloso. oggi si considera favoloso un disco con troppa facilità, senza pensare a quanto questo reggerà nel tempo. Per me 94 (voto lettori) significa che il disco resterà come pietra miliare della musica mondiale. In ogni caso non fossilizziamoci sui voti.. |
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7
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Dopo aver ascoltato il risultato finale di Lionville (che vede coinvolto buona parte del team di Shining Line), posso dire che sono sempre più in disaccordo con il voto di questa recensione. E basta girare un attimo per la rete per rendersi conto di quanto questi due album abbiano scatenato l'interesse e l'entusiamo dei fans del genere visto il loro alto livello artistico! |
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6
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NO, semmai quando si parla di gruppi italiani sembra che dare voti oltre il 90 sia obbligatorio, come se un voto prossimo all'80 sia basso. Circa la presenza di gruppi italiani nel nostro data base, basta dare un'occhiata, se poi qualcuno spera indulgenza o nazionalismo da parte nostra ha sbagliato sito, ma risottolineo che la recensione mi sembra molto positiva, e focalizzarsi su un voto è (ancora una volta) perlomeno miope. |
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5
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77 ad un capolavoro del genere è un furto: credo che da anni non si senta una tale qualità all'interno di un'uscita tricolore. Come sempre quando a partorire dei grandi dischi sono gli artisti della nostra penisola la valutazione finisce per risentirne... |
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4
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Bellissimo album di altissimo livello.Srmbra MADE IN U.S.A. dalla prima all'ultima nota ,bravissimi. |
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3
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Un gran bel "sentire", suonato bene e prodotto con gusto e classe Nel suo genere ottimo lavoro....Grazie ragazzi!!!!! |
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2
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Sensazionale progetto AOR italiano, che nulla ha da invidare ai numerosi concorrenti internazionali. Da avere! |
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1
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Gran disco, molto curato e ben prodotto! Le mie preferite sono Highway Of Love e Stong Enough |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Highway Of Love (Lead vocals: Erik Martensson, guitar solo: Tank Palamara) 02. Amy (Lead vocals: Harry Hess, Keyboard solo outro: Michael T. Ross) 03. Strong Enough (Lead vocals: Robbie LaBlanc, Guitar solo: Tommy Ermolli) 04. Heaven's Paths (Instrumental) 05. Heat Of The Light (Lead vocals: Robin Beck) 06. Can't Stop The Rock (Lead vocals: Mikael Erlandsson, Guitar solo: Michael Voss) 07. The Meaning Of My Lonely Words (Lead vocals: Michael Shotton) 08. The Infinity In Us (Lead vocals: Michael Voss, Guitar solo: Vinny Burns) 09. Still In Your Heart (Lead vocals: Sue Willets & Bob Harris, Guitar solo: Tim Manford) 10. Homeless' Lullaby (Lead vocals: Ulrich Carlsson & Carsten “Lizard” Schulz, Guitar solo: Marko Pavic) 11. Follow The Stars (Lead vocals: Phil Vincent, Guitar solos: Matt Filippini & Michael Voss) 12. Unbreakable Wire (Lead vocals: Brunorock, Jack Meille, Graziano De Murtas, Guitar solo: Walter Caliaro) 13. Under Silent Walls - Part I Blossom: From Night To Dawn (Instrumental) 14. Under Silent Walls - Part II Alone (Lead vocals: Michael Bormann) 15. Under Silent Walls - Part III Epilogue: Death Of Cupid (Instrumental
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Line Up
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Pierpaolo "Zorro11" Monti - Drums & Percussion Amos Monti - Bass Alessandro Del Vecchio - Keybs & Vocals Marco "Dandy" D'Andrea - Guitars Mario Percudani - Guitars
Bob Harris (Axe, Edge Of Forever) Brian LaBlanc (Blanc Faces) Brunorock Carsten "Lizard" Schulz (Evidence One, Domain, Midnite Club) Douglas R. Docker (Biloxi, Docker's Guild) Elisa Paganelli Enrico Sarzi (Midnite Sun) Erik Martensson (Eclipse, W.E.T.) Frank Law (The Pythons) Gabriele Gozzi (Markonee) Graziano "Il Conte" De Murtas (Wine Spirit) Ivan Varsi Harry Hess (Harem Scarem) Jacopo Meille (Tygers Of Pan Tang, Mantra, Fool's Moon) Johan Bergquist (Elevener, M.ill.ion) Josh Zighetti (Hungryheart) Luke Marsilio (Lizhard) Marco Tansini (Big Sur) Marco Sivo (Planethard) Marko Pavic Matt Albarelli (Homerun) Matt Filippini (Moonstone Project) Michael Bormann (Rain, Charade, Jaded Heart, The Trophy, Redrum, Zeno) Michael Shotton (Von Groove, Airtime) Michael T. Ross (Hardline, Lita Ford, Angel) Michael Voss (Mad Max, Voices Of Rock, Casanova, Demon Drive) Mikael Erlandsson (Last Autumn's Dream, Salute) Phil Vincent (Tragik, Circular Logik) Robbie LaBlanc (Blanc Faces) Robin Beck Sue Willetts (Dante Fox) Tank Palamara (The Lovecrave, Oxido) Tim Manford (Dante Fox) Tommy Ermolli (Khymera) Ulrich Carlsson (M.ill.ion) Vinny Burns (Dare, Ten, Asia) Walter Caliaro (Edge Of Forever)
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RECENSIONI |
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