|
19/04/24
GOATBURNER + ACROSS THE SWARM
BAHNHOF LIVE, VIA SANT\'ANTONIO ABATE 34 - MONTAGNANA (PD)
|
|
Ethereal Blue - Essays In Rhyme On Passion & Ethics
|
( 2689 letture )
|
Ethereal Blue: ah, che moniker poetico, questa band sicuramente suona Symphonic Prog. Essays In Rhyme On Passion & Ethics: ah, che titolo poetico, questa band sicuramente suona Symphonic Prog. E guardate che copertina affascinante, con quel pianoforte e gli spartiti svolazzanti nell'umida bruma autunnale: questa band sicuramente suona Symphonic Prog. Quanto mi sbagliavo.
Mother Grief mette immediatamente in chiaro che gli Ethereal Blue, giovani musicisti ellenici, evitano il Symphonic Prog come la peste, introducendo sin dal primo secondo il cantato cavernoso di Efthimis, un frontman dotato ed aggressivo. Dopo aver dato il bastone, ecco però comparire anche una curiosa carota: la band greca ha il buon gusto di alternare la profonda cattiveria del Classic Death ad una sorta di Progressive Metal avulso da influssi neoclassici. Vi invito ad esempio ad ascoltare Ethics, un brano molto interessante debitore di quattro band di tutto rispetto: gli Opeth, per quanto concerne le scale utilizzate e l'alternanza tra distorto e pulito; i Tristania, per quel che riguarda la tecnica esecutiva (riff di chitarra molto compressi ed il growling vocale che ne segue da vicino gli accenti); i Fates Warning in merito alla costruzione dei break acustici, atmosferici e cupi proprio come vuole la tradizione della progressive band americana; gli Orphaned Land (incredibile ma vero) per il timbro vocale e gli arrangiamenti di Efthimis, soprattutto nei passaggi più rilassati.
Il fatto che il sottoscritto abbia individuato così tanti punti di riferimento (lo so, sono pignolo) ovviamente non gioca a favore del fattore originalità, ma è pur vero che la scelta dei "tributi" è realmente coraggiosa, soprattutto per quanto concerne i Fates Warning e gli Orphaned Land. Nell'incipit di John Wood purtroppo si calca fin troppo la mano nel citare gli Opeth, ma la baracca è salvata dal break melodico centrale, molto originale e ben congegnato. Inoltre, in tutti i pezzi proposti si avverte prepotentemente l'origine greca della band: gli stacchi "jazzati" e folk in particolare mettono in luce che non stiamo parlando nè di musicisti orientali nè del nord Europa, e che per l'appunto abbiamo a che fare con delle radici musicali che stanno a metà strada, debitrici un po' dell'uno e un po' dell'altro, e che mantengono in profondità la propria identità con fierezza.
Probabilmente se gli Ethereal Blue, dopo il bastone, avessero concesso agli ascoltatori una carota un pò più grande, vale a dire una melodia più pronunciata nelle sezioni acustiche, l'ascolto del platter ne sarebbe uscito alleggerito (se bisogna copiare dagli Opeth, tanto vale farlo bene, no?), però è curioso che anche in brani monolitici (al limite del Doom) come The Letter siano riusciti ad inserire interessanti diversivi (addirittura vi imbatterete in un'esplosione Black nel finale)... il mio encomio va a questo sforzo. Tirando le somme, Essays In Rhyme On Passion & Ethics è un disco vario, ben suonato, ben prodotto e che strizza l'occhio alle band migliori sulla piazza. Senza dubbio gli Ethereal Blue sono la migliore band greca che mi sia capitata di sentire negli ultimi anni, preparata ed ispirata come poche. Che altro aggiungere? D'accordo, non fanno Symphonic Prog, e allora?
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
3
|
@Renaz è un piacere leggerti, beh, si vede che non tutti hanno bisogno di fare i duri nella vita, è sintomo di educazione anche, speriamo raccolgano i frutti del lavoro che stanno portando avanti, chissà se c'è qualcosa di nuovo che bolle in pentola, intanto hanno festeggiato o stanno per festeggiare la decade d'attività. |
|
|
|
|
|
|
2
|
@Undercover: tra l'altro persone molto gentili e modeste, ricordo che mi scrissero in privato per ringraziarmi della recensione.. |
|
|
|
|
|
|
1
|
Ho comprato questo disco alla cieca un paio d'anni fa e a quanto pare non sono il solo a cui è piaciuto molto. Condivido pienamente ciò che Renaz al tempo scrisse di questo piccolo gioiello ellenico, peccato siano rimasti nell'ombra e questo mio unico commento n'è testimonianza. |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
1. Mother Grief (10:22) 2. Ethics (7:43) 3. John Wood (8:04) 4. Passion (7:58) 5. The Letter (9:31) 6. Goliadkin (10:47
|
|
Line Up
|
Efthimis V.: vocals Fokion S.: guitars George A.: guitars Miltos D.: bass Akis P.: keyboards, the piano Dimitris K.: drums
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
|