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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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( 3312 letture )
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Solidi e prevedibili come solo gli austriaci possono essere, gli Edenbridge restano una band di ottima qualità, anche se il settimo studio album in dieci anni è perfettamente evitabile se conoscete gli altri sei. D’altra parte, stante la mobilità sonora pari a quella dei menhir del gallo Obelix, diventa facilissimo decidere se comprarlo o no: vi piace il symphonic power a voce femminile, con orchestrazioni roboanti, melodie strutturate e cori da diabete? Bene, è vostro. Peccato che la mia recensione potrebbe anche fermarsi qua, perché è tutto quello che c’è da dire su Solitaire.
Facciamo invece un po’ d’ordine: dopo il discreto MyEarthDream (e un live in edizione iperlimitata giusto per non farsi mancare niente), sembra che Napalm Records, con cui la band è sotto contratto dal 2007, abbia deciso di puntare seriamente sui quattro austriaci, concedendo alla band un budget di tutto rispetto per la produzione (assolutamente scintillante) e per un videoclip, che potete vedere qui. Certo, quello a cui non hanno pensato è un controllore distruggi-clichèes, che si sarebbe veramente sbizzarrito a bollare come strasentita la maggioranza delle soluzioni proposte. Tanto per cominciare, Entrée Unique è -indovinate un po’?- un’intro sinfonica, e Exit Unique la corrispondente outro, con tema ampliato ma sostanzialmente identico; e voi capite bene che, con questi presupposti, chi ha visto sfilare davanti al proprio naso un centinaio buono di band power identiche tra loro e agli Edenbridge comincia già ad indisporsi. Va però detta una cosa: il gusto del quartetto austriaco nelle melodie è raro, e a molto contribuisce la grazia eterea di Sabine Edelsbacher. Ma alla cantante manca disgraziatamente una cifra stilistica che elevi la musica a qualcosa di diverso dai Within Temptation meno depressi. Spesso ci si è chiesto: ma cosa manca a una band x per essere paragonabile ai Nightwish? Tanto per cominciare, provo a rispondere, i riff aiutano: se la chitarra deve essere un sottofondo della tastiera tanto vale non metterla proprio, in effetti. Alcuni brani sono estremamente validi: Higher, primo singolo estratto, viaggia su intarsi preziosi e tenui, e Bon Voyage Vagabond si attesta su livelli simili se non superiori, grazie ad un’energia che convince.
Solitaire in Germania si è fatto largo fino alla top 100, a testimonianza di come il gusto per un determinato tipo di musica non sia svanito da un giorno all’altro; ma si può e si deve osare di più, perché non basta un sound perfetto e un compitino impeccabile a fare un album degno di essere ricordato. Una piccola iniezione di personalità accontenterebbe molti; gli altri si gusteranno questo album per quello che è, onesto e ben eseguito, con sprazzi di classe mai sorretti a dovere.
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5
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....mi sfugge solo una cosa: se i voti vanno da 0 a 100, perchè un (quasi) capolavoro lo valuti 87??? |
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4
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Vedi, la tua proposta di voto era 85, no? ecco, calcola che io ho messo 87 a cosmology dei rolo tomassi, che se non è un capolavoro poco ci manca. nella mia scala personale, 72 è un lavoro molto buono che manca dei requisiti per l'eccellenza; di certo non è una valutazione negativa o altro. anche volendo non ho proprio appigli per arrivare a voti del genere, proprio perché il mio metro è molto netto. |
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3
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Capisco il tuo punto di vista, ma a me invece pare che la proposta musicale degli edenbridge sia molto personalizzata. A me non sembra che suonino come altre band, nightwish compresi. Certo sempre di power sinfonico parliamo, ma un brano made in edenbridge lo si riconosce fra mille altri. Rimango comunque dell'idea che il voto di 72 sia troppo basso per un lavoro di questo livello. |
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2
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Se non gli interessasse essere paragonati a tutta una serie di band potrebbero evitare di fare la stessa musica e cercare di personalizzare la proposta. Il voto va letto in quest'ottica: come ho scritto è un disco fatto non bene, benissimo. Che però ho già sentito altre 20 volte almeno... |
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1
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...magari a loro non interessasse essere paragonati ai nightwish, ma il buon landvall fosse più interessato a fare buona musica? Secondo me il disco è molto buono e se piacciono gli edenbridge e più in generale il metal sinfonico è un disco da non perdere. Non è il disco che fa cambiare opinione a tutti gli altri, ma sicuramente merita mooolto di più di uno striminzito 72. io do un personale 85. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Entrée Unique 2. Solitaire 3. Higher 4. Skyline’s End 5. Bon Voyage Vagabond 6. Come Undone 7. Out of This World 8. Further Afield 9. A Virtual Dream 10. Brothers Diamir 11. Exit Unique
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Line Up
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Sabine Edelsbacher (Vocals) Lanvall (Guitar, Bass Guitar, Keyboards, Mandolin, Bouzouki) Dominik Sebastian (Guitar) Max Pointner (Drums)
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RECENSIONI |
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