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25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
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Jag Panzer - Ample Destruction
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( 9454 letture )
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Esiste un gruppo di vinili assolutamente imprescindibili per valutare correttamente cosa fosse il power metal targato U.S.A. negli anni '80. Un nutrito gruppo di questi è già presente all'interno del nostro database (parlo ad esempio di quello degli Exxplorer e numerosi altri), ma uno di quelli che non può essere ignorato è Ample Destruction dei Jag Panzer.
Formatosi nei primi anni '80 ad opera di un manipolo di studenti delle scuole superiori, presto il gruppo si trasforma da cover band a gruppo in grado di scrivere musica propria e di farlo subito ad alto livello. Dopo il cambio di nome da Tyrant a Jagdpanzer -poi contrato in Jag Panzer per questioni di pronuncia- la band viene messa sotto contratto dalla Azra Records, che supera la concorrenza della Metal Blade. Segue un fortunato ep di cinque pezzi (quindi Ample Destruction non è l'esordio del gruppo, come riportato da taluni), indi la band giunge all'incisione di un full, ossia quell'Ample Destruction che qui analizziamo.
Registrato nel 1983, ma edito nel 1984, Ample Destruction ottenne uno strepitoso successo mondiale, con tanto di lettere copiosamente giunte anche dall'Europa a testimoniare l'apprezzamento dei kids per il gruppo (lettere di carta, intendo; lo dico a favore di chi -under 30- non ha forse mai visto una busta francobollata), ciononostante la totale sottovalutazione iniziale da parte delle radio americane -necessarie per imporsi su quel mercato- e dei media in generale. Incredibilmente però nessuno si fece avanti per contrattualizzarli per la distribuzione nel vecchio Continente, ne consegue che il vinile fu disponibile solo di importazione ed al modico prezzo di circa 20.000 o più lire dell'epoca, cosa che inevitabilmente limitò il numero delle copie giunte dalle nostre parti.
Ample Destruction era una vera mazzata sui denti, basato su riffoni quadrati e pesanti -Priestiani se volete- su un modo di scrivere prettamente "a stelle e strisce", pieno di bei soli, di breaks melodici, e soprattutto caratterizzato dalla voce particolare di Harry 'The Tyrant' Conklin (poi Riot), in grado di interpretare in maniera possente i pezzi, ma soprattutto di piazzare una serie di micidiali acuti "spaccatimpani" su testi tra l'inno alla ribellione e tematiche vicine all'occulto, queste ultime chiaramente tirate in ballo per un fatto modaiolo. In sintesi: era un micidiale, cazzutissimo album power. E' veramente difficile isolare un pezzo di qualità inferiore agli altri, tanto che si può affermare senza tema di smentita che l'assenza di fillers è conclamata. Quel che abbiamo davanti è l'inarrestabile avanzata di un panzer cingolato guidato dalla mano sicura della sezione ritmica, che consente così di sparare continue bordate da parte della coppia Briody/Tafolla e, come detto, dalla voce al napalm di Conklin. Sì, avete letto bene, Tafolla, Joey Tafolla, quel chitarrista che poi cavalcò con successo l'onda lunga degli shredders della seconda metà degli anni '80, (MacAlpine, Gilbert, Friedman etc.), per poi diventare chitarrista universalmente apprezzato. Potete quindi immaginare la qualità dei soli presenti su questo vinile. Prendete un pezzo a caso, uno qualsiasi posto in qualsivoglia punto della tracklist e troverete solo metallo fuso, pulsante, vero, Licensed to Kill, Warfare, Generally Hostile, Cardiac Arrest... solo headbanging, solo metal. Ma da citare sono almeno Reign of the Tyrants -dall'intro eterea, ma che poi graffia pesantemente all'esplodere del pezzo vero e proprio- e The Crucifix, perfetto esempio di climax metal/blasfemo anni '80. Si, più teatro che convinzione, ma ragazzi, quanto picchia.
La band non ebbe poi fortuna, e tornò a farsi sentire solo nel '94 con Dissident Alliance per riprendere in sostanza l'attività che li vede ancora on the road in quest'inizio di nuovo millennio, tanto che un nuovo album dovrebbe vedere la luce durante il 2011, con i 3/5 della formazione originale (Conklin, Briody e Tetley) ancora in ballo. Ample Destruction è stato riedito due volte (senza contare due bootleg), e dovrebbe quindi essere reperibile sul mercato. Se lo trovate prendetelo subito, certe atmosfere non appartengono più a questi tempi, e non vanno dimenticate.
Curiosità: l'album doveva essere intitolato Licensed to Kill, e con tale nome vennero stampate le copie di prova, e non includeva The Watching, dimenticata misteriosamente, ma una telefonata lasciata in segreteria da un responsabile della casa discografica impose le modifiche finali. The Crucifix doveva far parte dell'ep d'esordio, ma prevedeva una parte eseguita con la chitarra acustica, solo che al momento di registrare ci si accorse che non ne avevano una in sala d'incisione. Si cercò di affittarla da un negozio di strumenti musicali, ma nessuno aveva in tasca soldi a sufficienza, e la sua pubblicazione fu quindi rimandata. Proprio altri tempi, eh?
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Ascoltando questo Album ho colmato una lacuna che mi portavo dietro da anni.. Questo Gruppo l'ho sempre conosciuto solo di nome e devo dire che mi sono perso per tanto tempo l'ascolto di un gran Lavoro.. Ample Destruction secondo Me ha il merito di suonare ancora Fresco e a passo coi tempi.. Non sa "di vecchio" insomma.. Chapeau! |
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Altra band megalattica, che l'abbandono di Joey Tafolla ha rovinato. |
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Uno dei dischi U.S. Power più belli, insieme a Digital Dictator dei Vicious Rumors e il debutto degli Armored Saint, 95. |
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Come dice il recensore in chiosa, altri tempi, ma l album e' sempre pronto all ascolto, non e' che questo disco abbia inciso in maniera indelebile il metal, semplicemente sono prime mover da cui altri hanno raccolto quello che a loro non spettava. Il 90 e' il minimo dovuto |
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Questo è un disco enorme e fondamentale con un paio di chicche superlative!purtroppo mai visti dal vivo! |
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Io infatti faccio outing come si dice oggi...mai ascoltati prima, li vidi dal vivo nel 98 a Firenze di supporto ai gamma ray di somewhere out in Space. Anche in compagnia da me non conosco nessuno che fosse stato loro fan. Probabilmente eravamo attratti da altro |
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Ci sono band che nonostante siano eccellenti restano nell`anonimato od a livello di cult band, e ci sono veri capolavori che nessuno conosce. I Jag Panzer e questo disco corrispondono in pieno alla mia frase: un`album che ogni metallaro degno di questo appellativo dovrebbe avere al fianco di altri capolavori come Painkiller, Metal Church, Digital dictator ecc. Un lavoro spettacolare sfornato da una formazione stupenda, con sugli scudi il grande Harry "The Tyrant" Coklin e il futuro guitar hero Tafolla. Nessun filker, nove canzoni memorabili con gli highlights di Warfare e The crucifix, ma il resto non e` da meno. Un disco da 90-95!! Tra l`altro mancano le recensioni degli altri stupendi dischi fatti dai Jag, sopratutto Chain of command, secondo disco pubblicato molti anni dopo senza Coklin alla voce, ma un grande disco. |
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Quando li riascolto.....ringiovanisco !! Sigh ""Oh, you're harder than steel, yeah, ya feel"" |
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Girando sul tubo sono incappato in Licensed to kill... di colpo ho avuto un flashback degli anni 80. Era un gruppo che avevo "dimenticato", ricordo che all'epoca (non c'era internet) credevo fossero tedeschi!!! |
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Veramente bello ma uno dei 3 dischi metal più belli di sempre dai...Io già andando così a braccia mi vengono in mente al volo "Painkiller" "Heaven and Hell" e "Powerslave". Questo sarebbe meglio? Diciamo nei primi 20 di sempre e forse ci rientra |
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Haha . |
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Giusto, quello che avrei voluto dire io se l'avessi saputo. |
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Sono completamente d'accordo: infatti per me la definizione "US Power" identifica l'heavy metal fatto in america negli '80, punto. Ma molti, specie chi c'era all'epoca, sostengono che questo sia il power "vero", anche se non ha alcuna differenza con l'heavy tipo Maiden. Almeno il power tipo helloween ha abbastanza differenze da essere considerato genere a sè. |
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Non mi sembra tanto differente da uno qualsiasi degli Iron Maiden |
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@W.Axl: Sono due cose diverse: U.S. Power (questo, i Riot, i Vicious Rumors) e quello europeo, dagli Helloween in avanti. |
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Per me è ancora troppo presto per parlare di power: il primo album power come lo intendiamo noi adesso è Keeper pt 1 degli Helloween. Ciò non toglie che questo sia heavy metal di ottima fattura. |
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Voto lettori 58... non ho paroleeeee! Album magnifico, poi io preferisco il power europeo ma questa è un'altra storia |
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Album molto bello...uno dei primi veri album power metal...magnifico davvero. Da ascoltare! Voto 93 |
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10
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Se vi piacciono i Jag Panzer provate a sentire su youtube gli Stormtrooper, con il loro micidiale mini lp "Armies of the night" (purtroppo introvabile, a differenza di questo Ample Destruction il quale, viste le diverse edizioni, si può reperire). Permettetemi infine di aggiungere, con un pizzico di nostalgica polemica: questo era il vero power metal, come sottolinea anche la recensione, non quello attuale, che di power ha soltanto il nome. |
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9
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Penso sia uno dei dischi Us metal con più versioni possibili (tra bootleg e non). Sicuramente il loro disco più rappresentativo, e purtroppo l'unico ufficiale anni '80. Se la gioca con il grandissimo Chain of command (che sanci anche l'inzio della grandissima label pirata Reborn classics) |
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Ascoltai la traccia n. 4 "Harder than Steel" sulla compianta stazione radiofonica Radio Rock Fm (R.I.P.) durante la trasmissione "Hard N'Heavy", specializzata in musica Metal: ero imbottigliato nel traffico, ma quel brano roccioso, Power e spaccoso lo dovevo avere: ora che ho trovato il Cd in un negozietto milanese sono mlt soddisfatto. L'abum è micidiale. Puro Power Metal ottantiano. Micidiali i Jag Panzer!!!!!!! |
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L'ho riascoltato oggi (visto che è appena uscito "the scourge of the light") dopo qualche anno che era sullo scaffale... qualcosa di impresionante. Potenti, epici, originali e una voce incredibile. Al tempo smerdavano chiunque. Peccato che non abbiano mai raggiunto la notorietà rimanendo nell'angolo elitario delle cult band. Disco da 97/100 |
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6
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Album di culto che tutti i defender vorrebbero e dovrebbero avere ( e' introvabile ). Peccato che la band sia poco conosciuta. Se non lo sapete, potete trovare il materiale presente nell'album ( a parte Harder Than Steel e Cardiac Arrest ) in un altro platter dei Panzer : " Decade of the Nailed Spaked Bat " che sarebbe una raccolta di pezzi vecchi registrati con la nuova tecnologia. Consigliatissimo ! |
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5
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Purtroppo poco più che da addetti ai lavori, ma ancora oggi in grado di dare parecchi punti alla concorrenza anche contemporanea, |
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4
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Il classico gruppo che non se lo caga (quasi)nessuno, eppure meriterebbero fama e successo e non sono inferiori ad altri gruppi ben più blasonati.Il disco è un classico del metal |
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3
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Bellissimo,ogni pezzo e' un classico,pietra miliare dello US metal |
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e purtroppo dimenticato da molti o sconosciuto alle nuove generazioni. |
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1
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capolavoro immenso,uno dei migliori dischi metal di sempre!! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Licensed to Kill 02. Warfare 03. Symphony of Terror 04. Harder than Steel 05. Generally Hostile 06. The Watching 07. Reign of the Tyrants 08. Cardiac Arrest 09. The Crucifix
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Line Up
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Harry Conklin- Voce Mark Briody - Chitarra Joey Tafolla- Chitarra John Tetley - Basso Rick Hilyard - Batteria
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