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Danny Elfman - Beetlejuice
( 1438 letture )
Non sempre ciò che è geniale risulta anche gradevole: lo si può riscontrare in qualsiasi forma d'arte, dalla pittura alla musica. Molto spesso, per ottenere un prodotto gradevole, l'artista è costretto a mediare, ad aggiungere zucchero alla fortissima bevanda che ha preparato. Talvolta accade che questa edulcorazione comporti l'annullamento dell'effetto del prodotto, altre volte (poche, per la verità) il trucco funziona, e tutti lo consumano appagati.
Nel caso di Beetlejuice, eclettica opera dell'eclettico Danny Elfman, non c'è stata alcuna volontà di mascherare l'orribile sapore del suo genio, ed io non sono riuscito a mandarne giù nemmeno un sorso.
Sono cosciente di avere tra le mani un disco dal potenziale straordinario, e soprattutto di essere testimone di un esperimento giovanile estremamente audace, ma ciò non basta ad appagare i miei sensi: ascoltando Beetlejuice non ho provato nessuna emozione. Questo disco non porta nè felicità nè tristezza, nè eccitazione nè tedio... solo la voglia di dimenticare di averlo ascoltato. Credo che -non me ne voglia il grande maestro- la parola che sto cercando in effetti sia fastidio: grande parte delle musiche composte per il film sono in effetti fastidiose come un moscone che ci ronza intorno, o peggio ancora uno scarafaggio gigante che sfreccia per la camera da letto.

In tutto questo non trovate analogie con la pellicola? Ma certo, ed il genio di Elfman sta proprio in questo aspetto: la musica è perfettamente adeguata alle situazioni di delirio ed ai personaggi surreali descritti... in altre parole, mette a disagio perchè il film stesso mette a disagio, essendo un'anomalia non propriamente disgustosa (il film in sè è molto valido) ma piuttosto straniante. In questo senso la musica è quasi perfetta ma, si sa, non tutto ciò che funziona come sottofondo di un'immagine rende anche senza di essa.
Per arrivare a questo risultato il compositore ha gettato alla rinfusa nel calderone una quantità inverosimile di approcci musicali che trascende l'attitudine gotica di tante sue produzioni: tango, marce, valzer, calypso caraibico... un vero inferno di danze sgangherate, pronte a disorientare l'ascoltatore proprio quando crede di aver trovato un filo conduttore logico.
Non tutto il male viene per nuocere, naturalmente: questi esperimenti un po' acerbi saranno essenziali per creare il suo trademark inimitabile, tra cui riconoscerete senza dubbio l'uso ossessivo della tuba e della viola, la degenerazione del pianoforte e del clavicembalo, le atmosfere dal retrogusto circense.
In più, per completare il quadro della dissacrazione, ecco apparire a sorpresa due brani cantati (quattro nella pellicola) da Harry Belafonte, vale a dire le celebri hit Day-O e Jump In The Line (Shake, Shake Senora), improbabili (ma efficaci) tanto quanto le scene del film in cui vengono utilizzate.

Il quadro clinico mi sembra ormai chiaro: morte apparente.
Con Beetlejuice Danny Elfman ha immolato se stesso in nome di un "ideale", e quella che -almeno ai miei occhi- appare come una sconfitta risulta essere invece la mossa necessaria per ripartire più forte di prima, finalmente pronto a mettere il suo genio al servizio del piacere e a regalarci, solo un anno più tardi, quel capolavoro chiamato Batman.




VOTO RECENSORE
60
VOTO LETTORI
26.4 su 20 voti [ VOTA]
Renaz
Giovedì 5 Agosto 2010, 0.08.28
2
Eh sì, il film è davvero forte!
krok
Mercoledì 4 Agosto 2010, 23.09.10
1
Non ho mai fatto più di tanto caso alla colonna sonora,ma il film mi è piaciuto tantissimo!!!
INFORMAZIONI
1988
Geffen
Classica/Contemporanea
Tracklist
• 1. Main Titles (2:27)
• 2. Travel Music (1:07)
• 3. The Book!/Obituaries (1:30)
• 4. Enter..."The Family"/Sand Worm Planet (2:50)
• 5. The Fly (0:50)
• 6. Lydia Discovers? (0:59)
• 7. In the Model (1:35)
• 8. Juno's Theme (0:48)
• 9. Beetle-Snake (2:08)
• 10. "Sold" (0:35)
• 11. The Flier/Lydia's Pep Talk (1:25)
• 12. Day-O - performed by Harry Belafonte (3:05)
• 13. The Incantation (3:11)
• 14. Lydia Strikes a Bargain... (0:52)
• 15. Showtime! (1:05)
• 16. "Laughs" (2:33)
• 17. The Wedding (2:02)
• 18. The Aftermath (1:21)
• 19. End Credits (2:47)
• 20. Jump in Line (Shake, Shake Senora) - performed by Harry Belafonte (3:08)
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