|
19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
|
|
Hans Zimmer - The Da Vinci Code
|
( 4022 letture )
|
Come sapete bene, quando un regista decide di affidarsi ad un nuovo compositore non sempre fa un affare. In genere il rischio di una simile decisione sta nella perdita del feeling che, col passare degli anni, si crea tra i due artisti, una sorta di legame mentale che permette loro di farsi forza a vicenda e risultare vincenti in maniera complementare. Fa specie quindi scoprire che il regista Ron Howard, nonostante i grandi successi di pubblico e critica ottenuti per Apollo 13 e A Beautiful Mind, nel 2006 abbia deciso di rinunciare ai preziosi servigi di James Horner per affidarsi alle mani di Hans Zimmer. Mani più moderne, forse, più al passo con i tempi... ma saranno anche mani migliori?
Zimmer è un musicista che sa bene come conquistare i cuori di grandi e piccini, grazie a melodie di facile presa ed un innato istinto per gli affari, aspetti del suo modus operandi che tradiscono le sue radici Elettro-Pop. L'uomo giusto al momento giusto, detta in altri termini, ed anche Ron Howard, vecchia volpe dello spettacolo, deve averlo intuito. E così, una volta deciso di tradurre in pellicola uno dei più colossali successi editoriali degli ultimi anni, The Da Vinci Code, deve essere stato un processo praticamente spontaneo quello che ha unito sotto un unico contratto i due uomini d'affari. James Horner intanto, seduto nell'angolo, annusava tristemente il profumo dei soldi, tirava un lungo sospiro, ed attendeva il passaggio del prossimo treno. A conti fatti, per The Da Vinci Code Hans Zimmer è stato effettivamente l'uomo giusto al momento giusto, e si è rivelato uno dei fattori fondamentali per trasformare un semplice film in una gallina dalle uova d'oro, un po' come accaduto sei anni prima per Gladiator: non per fortuna, non per puro caso, ma per vera bravura. Bisogna ammettere infatti che questa colonna sonora rappresenta una delle migliori mai partorite dall'artista tedesco, e ciò per una serie di motivi piuttosto evidenti. Innanzitutto The Da Vinci Code stupisce per il giusto compromesso tra l'orchestra vera e quella sintetica: spesso Zimmer tende a sovraccaricare il suono con synth e percussioni fragorose che annichiliscono l'importanza degli strumenti naturali, ma in questo caso ogni elemento è ben distinguibile ed apprezzabile, dai violini fino ai cori. In secondo luogo siamo in presenza di una quantità davvero soddisfacente di temi musicali (poi riproposti malamente nel prequel Angels And Demons, ma questa è un'altra storia), tutti egualmente emozionanti e ben strutturati. In terzo luogo applaudo il musicista per essere riuscito ad entrare in perfetta sintonia con il regista, al punto che in taluni frangenti sembra quasi di sentire lo stesso James Horner per quanto è stata caricata di espressione dinamica ogni partitura.
Difficile fare una scelta tra i pezzi e consigliare i migliori: quasi tutti vantano una grande interpretazione sia strumentale che vocale, un'ottima compenetrazione dei temi ed un'atmosfera da brividi, ma se dovessi portare su un'isola deserta solo tre mp3 (!) sceglierei senza dubbio la solenne Poisoned Chalice, l'adrenalinica Fructus Gravi, e naturalmente l'epica Chevaliers De Sangreal, il classico pezzo da novanta di Zimmer in cui la dolcezza degli archi si equilibra in maniera stupefacente con il crescendo maestoso del resto dell'orchestra e dei synth. Un altro colpo messo a segno da Hans Zimmer, osannato dai fan storici e criticato dai recensori più coriacei. Ma la verità non sta forse sempre nel mezzo? The Da Vinci Code rappresenta l'esperimento più riuscito del musicista tedesco di far combaciare l'amore per la classica con i suoi istinti elettronici: senza dubbio il modo migliore di rappresentare il punto di contatto tra il divino e l'umano, proprio come la protagonista del film.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
7
|
SONO molto colpito per questa esecuzione della colonna sonora The da Vinci code eseguita con il violino e l'inserimento dei piati, I miei più vivi complimenti al maestro
Hans Zimmer che è stato capace colmare con il film una
musica celestiale ed emozionante su quella scena finale.
Per quel signore che ha subito mortalmente una noia
vedendo il film, la prossima occasione si documenti bene
cosa va a vedere, alcuni film richiedono una preparazione
sul tema che tratta; altrimenti si annoierà sempre. Marco |
|
|
|
|
|
|
6
|
Copione di cosa? Chi? Dove? Eh? |
|
|
|
|
|
|
5
|
Per fortuna che quel copione di Horner non è stato chiamato!!! |
|
|
|
|
|
|
|
|
3
|
Colonna sonora grandiosa...ma un film mortalmente noioso...ma è vero che Zimmer ha in qualche modo suonato negli Ultravox?Non lo sapevo... |
|
|
|
|
|
|
2
|
Eh sì, gran pezzo Chevaliers |
|
|
|
|
|
|
1
|
Ecco, questa recensione la aspettavo, e concordo veramente su tutto. Che poi Zimmer sia uno dei miei compositori preferiti, e che "Chevaliers de Sangreal" dia sempre i brividi, è un'altra storia =D |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
1. Dies Mercurii I Martius 2. L'espirit des Gabriel 3. The Paschal Spiral 4. Fructus Gravis 5. Ad Arcana 6. Malleus Maleficarum 7. Salvete Virgines 8. Daniel's 9th Cipher 9. Poisoned Chalice 10. The Citrine Cross 11. Rose of Arimathea 12. Beneath Alrischa 13. Chevaliers de Sangreal 14. Kyrie for the Magdalene
|
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|