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Meltgsnow - Black Penance
( 1937 letture )
Provenienti da Singapore e attivi già dal 1999, i Meltgsnow rappresentano senza dubbio una delle realtà più effervescenti ed interessanti della scena goth-metal asiatica, anche se questo nuovo album ha avuto una gestazione assai sofferente, in primis a causa di problemi di stabilità nella line up, che ha visto uno slittamento di pubblicazione di ben sette anni.
Il suo unico predecessore, Greed for insanity, risale infatti al 2002, anno in cui si fecero conoscere ed apprezzare in buona misura, tanto da meritarsi addirittura un tuor negli U.S.A. e conquistare un folto manipolo di fans che li ha attesi, pazientemente, per tutti questi anni.
E certo la loro fiducia è stata ben ripagata: Black Penance è un disco personale e, terrei a sottolineare, anche retrò, in alcuni spunti.
Il buon amalgama creato dalla band trova i suoi padri spirituali in band come Danzig, Dir En Grey, King Diamond, senza disdegnare suoni più “moderni” come i Katatonia, e andando persino a ripescare alcuni tratti dei Lacrimosa, band che mi pare di individuare, per atmosfere, come uno dei punti cardine dei Meltgsnow.
Già, le atmosfere... cupe, sabbiose, dark ma senza eccedere in fantasmagorismi gothic che sarebbero suonati eccessivi, esse vengono create sapientemente attraverso tutte le dieci tracce che compongono il lavoro: dalla opening track Through the Ashes of Providence, con un efficiente spoken lyric, snodansosi per Betrayal, Empty Sky, Lost Your Messiah (forse i tre pezzi più riusciti), dove la voce di Lord Insanity mostra tutta la sua versatilità, da clean vocals baritonali alla Danzig fino a parti più rabbiose dove lo screaming è d’obbligo, tuttavia riuscendo a somministrare la propria personalità in maniera calibrata, senza snaturare il suono nudo e crudo dell’intera band.
La melodia è onnipresente, i riffs spesso e volentieri cedono ad armonizzazioni ben incastonate nel tessuto sonoro, dove torreggia una batteria solida, accompagnata da linee di basso molto fuzz dell’ex bassista Haiku che le registrò (specialmente nella title track), che certo ricorderanno anche l’ambiente doom. Una nota sulle lyrics: interessanrti, non scontate e in un buon inglese, suggellano ogni brano con efficacia e misura.

Passo dopo passo, i Meltgsnow convincono ed appassionano, come una buona band dalle idee chiare e con una certa dose di eleganza sa fare, acquistando consensi traccia dopo traccia. La Pulverised Records si è, non a caso, accaparrata il quintetto, e noto dal loro Myspace che ci sono già alcune date programmate in Australia. Da scoprire!



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
23.25 su 20 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2010
Pulverised Records
Gothic
Tracklist
1. Through The Ashes Of Providence
2. Betrayal
3. Devil’s Mind Ride
4. Empty Sky
5. Lost Your Messiah
6. Crown Of Serpents
7. Black Penance
8. Another Lie
9. Death Takes My Soul
10. Love For My Seraph
Line Up
Zach - guitars
David - guitars
Bexxx - bass
Adrian - drums
Lord Insanity - vox
 
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