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 25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
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Warbeast - Krush the Enemy
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( 2322 letture )
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Per chi della New Wave Of Thrash Metal non vuole perdersi nulla, ma proprio nulla, ecco giungere dall'assolata terra del Texas i Warbeast, fieri promulgatori di riffs stoppati e accelerazioni al fulmicotone, scritturati dalla Housecore Records e giunti al disco d'esordio con questo discreto Krush the Enemy. Il quintetto americano è attivo fin dal 2008, e nel biennio passato a comporre ed arragiare i propri pezzi ha messo a punto uno stile ed una tecnica sufficienti per far sperare in una maturazione importante nel corso dei prossimi studio album: infatti il debut, pur non essendo tra le migliori uscite discografiche di questa prolifica stagione borchiata, possiede delle caratteristiche intrinseche già convincenti e lontane dalle lacune dovute all'inesperienza che si possono comunemente trovare in tanti altre formazioni troppo acerbe. Piccola curiosità: al disco ha collaborato, nelle vesti di produttore e guest musician, quel vecchio pazzoide di Phil Anselmo, leader storico dei Pantera, non a caso texani proprio come i Warbeast.
Disco scandito da una sezione ritmica infaticabile e dal riffing impazzito, accompagnato da drumwork martellante: la band alterna parti cadenzate e improvvise accelerazioni nella più classica tradizione thrash metal, piazzando sull'intelaiatura sonora una voce cavernosa e ruggente. Se la velocità ritmica la fa da padrona, meno incalzanti sono le parti vocali affidate all'ugola di Bruce Corbitt, non particolarmente trascinante nel suo operato lirico; il riffing piacevole e l'utilizzo consistente del doppio pedale emergono in pezzi come Self Will Run Riot, conferendo una notevole dose di compattezza e claustrofobia all'atmosfera rarefatta del platter: potenza e rapidità assolutamente devastanti permettono l'accostamento vago al sound leggendario di band come i Kreator. Tra le perle del full length spicca l'assalto all'arma bianca di The Plague At Hand, magnifico e sfrontato collage di riff imbizzarriti molto vicini ai canoni della Bay Area, mentre l'assolo folgorante di Blackened Heart, tagliente come una lama ma melodico quanto basta, mette in luce l'abilità con le sei corde di Rick Perry e Scott Shelby. Nella seconda porzione dell'opera emerge un pò di ripetitività, dovuta alla presenza di troppe canzoni-riempitivo infarcite di bordate e sfuriate batteristiche fini a se stesse che tolgono spazio ad un riffing che magari avrebbe potuto essere più brillante e continuo. Certamente sono da godimento gli assoli, acuminati e zeppi di fischi e fendenti urticanti in degnissimo Slayer-style. Tecnica, perizia e produzione di ottimo livello completano il quadro di un disco che magari latita leggermente dal punto di vista della personalità e dell'originalità. Nulla di memorabile, insomma, thrash metal velocissimo e furente che però si colloca 'nel mucchio', valido ma non spaziale.
Qualche nota di dissenso lo merita il vocione un pò piatto del singer, mentre più interessante appare l'utilizzo di breakdown e rallentamenti tesi a variegare una porposta musicale altresì troppo statica. La prima metà dell'album è decisamente più avvincente della seconda, dotata di un tiro ed un impatto energico che sfuma un pò col susseguirsi dei pezzi. Tra i refrain vocali più accattivanti va citato quello di Unleashed, il premio al miglior riff se lo merita Self Will Run Riot, mentre tra gli assoli rimarchiamo ancora l'abrasività della sezione strumentale incastonata in Blackened Heart; l'attacco thrasheggiante più furibondo rimane The Plague At Hand, in un disco dall'artwork curioso ma poco incline alla vecchia scuola del thrash, accostabile più che altro al celebre logo motorheadiano. Quarantacinque minuti di durata e dieci canzoni in scaletta sono cifre ideali per non annoiare con polpettoni stantii e ripetitivi, per cui i Warbeast si meritano una sufficienza abbondante e qualche ascolto senza troppe pretese.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Krush the Enemy
2. Unleashed
3. Self Will Run Riot
4. The Plague at Hand
5. Born with a Blackened Heart
6. Scorched Earth Policy
7. Guardian Angel
8. The Controller
9. Stalker
10. We Are the Vultures
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Line Up
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Rick Perry - Guitar
Scott Shelby - Guitar
Bruce Corbitt - Vocals
Alan Bovee - Bass
Joe Gonzalez - Drums
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RECENSIONI |
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