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29/03/24
500 HORSE POWER + GAIN OVER
BORN TO BE WILD MC PADOVA, VIA GUIDO NATTA 14 - RUBANO (PD)
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( 3876 letture )
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Il buon esordio solista di Derek Sherinian, avvenuto nel 1999, praticamente subito dopo essere stato licenziato dai Dream Theater, aveva avuto una buona riuscita grazie anche alla collaborazione del tastierista americano con Virgil Donati. I due hanno perciò pensato bene di replicare, estendendo la partecipazione ad un altro virtuoso dello strumento come Tony MacAlpine. La presenza di quest'ultimo, tuttavia, ha sensibilmente accresciuto il ruolo della chitarra, alquanto marginale nel primo disco, dove qualche parte era stata affidata a Brett Garsed. Considerando il significativo contributo dato da ciascuna di queste tre personalità, sarebbe stato certo riduttivo presentare il nuovo lavoro come un'opera solista da parte di Sherinian: per tale ragione, quest'ultimo, richiamando proprio il titolo del disco precedente, forma con essi una band vera e propria, chiamandola Planet X. Si tratta dunque di un progetto che prende una strada distinta rispetto ai lavori solisti di Sherinian, che il tastierista continuerà in seguito a pubblicare a suo nome. I Planet X nascono invece con un'identità ed un carattere ben precisi, dove vengono esaltate al massimo le doti tecniche dei suoi autori, spaziando tra metal prog e fusion. Le tracce sono costruite perlopiù attorno ad un tema principale, rispetto al quale i tre musicisti si sbizzariscono nel creare variazioni e nel lanciarsi in virtuosistici assoli, il che fa supporre che i brani siano nati come jam sessions, successivamente rielaborate dal terzetto. Ottima l'intesa tra le tastiere di Sherinian e la chitarra di MacAlpine, visto che i due riescono a far dialogare i loro strumenti in maniera superba, alternandosi e integrandosi a vicenda con una certa confidenza, quasi come se suonassero insieme e si conoscessero da sempre. I tempi usati, poi, sono continuamente cangianti e complessi, naturalmente grazie anche alla maestria di uno straordinario Virgil Donati alla batteria, coadiuvato da Tom Kennedy al basso.
Certo, era immaginabile, tuttavia, che, mettendo insieme tre virtuosi dello strumento, potesse emergere principalmente l'aspetto tecnico, a discapito di tutto il resto. Ed in effetti, Universe non riesce ad esimersi da tale circostanza: se nei primi ascolti tutto sommato pare in grado di affascinare per le fitte trame intessute dalla band, a lungo andare si comincia un po' a perdere il bandolo della matassa e stanca l'abbondanza di note sparate incessantemente dal duo Sherinian/MacAlpine, cosicchè l'album rischia di annoiare, anche perchè i brani tendono ad assomigliarsi un po' tutti. Occorrerà perciò per il futuro che la band cerchi di lavorare maggiormente su quest'aspetto, anche perchè i musicisti coinvolti nel progetto hanno tutte le capacità per realizzare lavori di ben altro livello, come hanno già dimostrato più volte nel corso della loro carriera.
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2
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Non certo un progetto fruibile per il grande pubblico, ma a mio parere il progetto Planet X è stato, e spero verrà ripreso in avanti, superlativo.
Ogni album lo trovo come un\'esplorazione sonora dove non sai mai cosa aspettarti, poco melodico probabilmente, ma con idee, tempi ed esecuzioni superlative anche grazie alle sonorità fusion che si trovano durante l\'ascolto.
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Un progetto distante dal metal,è solo in piccola la parte assimilabile al metal prog. Brani complessi ed intricati come era lecito attendersi da musicisti di questo calibro, ottimo album a mio parere indirizzato più che altro ad un pubblico di musicisti o appassionati della musica a 360 gradi |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01 Clonus 02 Her Animal 03 Dog Boots 04 Bitch 05 King of the Universe 06 Inside Black 07 Europa 08 Warfinger 09 Chocolate 10 Pods of Trance 11 2116
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RECENSIONI |
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