|
Candlemass - Tales Of Creation
|
( 7055 letture )
|
L'ultimo grande classico di una band che fatica a tornare ai fasti di un tempo, Tales of Creation non è con ogni probabilità al livello dei suoi tre predecessori, ma ha un ruolo simbolico da non trascurare. Tanto per cominciare, è l'ultimo disco "classico" con alla voce Messiah Marcolin, la cui aura leggendaria dona grazia eterea ad ogni brano; oltretutto, segna veramente la fine di un'era, dato che i Candlemass, complice anche uno scioglimento negli anni novanta, impiegheranno molti, troppi anni per risalire la china. Tales of Creation, nello stile della pionieristica band svedese, innalza cattedrali sonore maestose su un concept ambizioso (la visione della nascita dell'uomo), il tutto coronato da un artwork a dir poco strepitoso, preso in prestito dal maestro Gustave Doré.
Dicevo di un songwriting non del tutto all'altezza, ma questo è falso se ragioniamo con categorie convenzionali; la sentenza acquista corpo solo se relazioniamo questo album con Epicus Doomicus Metallicus, Nightfall e Ancient Dreams, pietre miliari del metal tutto. Rispetto ai dischi che hanno creato il mito dei Candlemass c'è qualche caduta, qualche ingranaggio che stride e manca di funzionare come dovuto. Cominciamo sparando alto: Messiah Marcolin era alla giusta fine della sua avventura con la band. Dico così perché il suo stile, per quanto ricolmo di carisma, mostra i difetti quando occorrerebbe qualche idea diversa, qualche soluzione che non si limiti a "voce acuta con quel caratteristico vibrato insopportabilmente veloce che tanto amiamo". Qualcosa si potrebbe dire anche del mix, che è molto bello ma poco mistico: cioè, tecnicamente molto ben realizzato, ma privo di quella magica polverosità che donava aura mistica all'eterno e intoccabile Nightfall. In qualche episodio (Somewhere in Nowhere, per esempio) il songwriting mostra lo scheletro e, conseguentemente, le sue debolezze, ma il resto è da tramandare ai posteri. C'è Under the Oak, in una nuova veste rispetto a quella presente in Epicus Doomicus Metallicus e, come per le belle donne, la maturità ne aumenta il fascino; e in generale ci sono molte idee prese da sessioni di registrazioni risalenti al 1984 e al 1985. Spicca per incongruenza la strumentale neoclassica andante Into the Unfathomed Tower, ma se volete un'idea del sound dei grandi Candlemass, non dunque la copia sbiadita degli ultimi anni, dirigetevi su Dark Reflections, Tears o Through the Infinitive Halls of Death. Si tratta pur sempre della band che ha migliorato la lezione dei Black Sabbath era Ronnie James Dio, aggiornandola al netto del Verbo metallico più intransigente, costruendo un muro sonoro intensamente epico senza ricorrere agli sforzi caricaturali propri delle band americane. Non è un doom come poi siamo stati abituati a sentire, quanto piuttosto un heavy pulsante e magico, non scevro delle influenze misteriche dei Rainbow (Ronnie Dio, ancora una volta) e di un certo romanticismo nordico tutt'altro che di maniera.
Tales of Creation a tratti affoga nella sua stessa magniloquenza, insegue lo slancio della cattedrale gotica non possedendo sempre la spinta iniziale richiesta. Ma quando gli ingredienti del sortilegio trovano ognuno il posto che gli compete, è allora che i Candlemass producono episodi leggendari, grazie ad un team chitarristico che, in fondo, è quello che è anche per il supporto del basso di Eidling. I riff rocciosi, mai autoreferenziali, sorretti da una sezione ritmica maiuscola, sono i pilastri sui quali svariano, talvolta come detto a vuoto, le linee melodiche. Ma la musica è feeling, emozione, magia: Tales of Creation vive del suo romanticismo malinconico e sofferto, di estro artistico e di genio impareggiabile.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
31
|
complimenti, mi verrebbe in mente qualche cit di Allen... |
|
|
|
|
|
|
30
|
Altrochè.Io al massimo posso sedurre uno scoiattolo. |
|
|
|
|
|
|
29
|
è fisicamente possibile per un metallaro? |
|
|
|
|
|
|
28
|
Macché non ho beccato niente. |
|
|
|
|
|
|
27
|
Te nel senso tu,non la bibita. I Candlemass comunque hanno fatto dischi epocali. |
|
|
|
|
|
|
26
|
Sei un seduttore Tino, beato tè e le svedesi. Ma io preferisco le more. |
|
|
|
|
|
|
25
|
Eppoi ci sono i While Heaven Wept che nel genere mi piacciono di più,quindi il voto non può andar oltre l\'85 per questo. |
|
|
|
|
|
|
24
|
Tutto chiaro. Io alzo la media perché per me night fall è da 100, questo un 95, ma anche perché il mio giudizio è falsato dal fatto che nel 1989 appena preso il diploma mi sono fatto l\'Interrail in Danimarca e Svezia, sono sempre stato affascinato dalla Scandinavia prima che diventasse di moda come oggigiorno, e quindi ho sempre associato Stoccolma ai dischi dei candlemass. Tra l\'altro in quell\'estate andai pure in negozio da Michael denner a Copenhagen, conservo ancora una bella foto ricordo dietro il bancone del suo negozietto e una copia autografata di dont break the oath. In quegli anni king diamond e i candlemass erano tra i miei gruppi preferiti e quindi le due capitali.per me erano la terra promessa...e che gnocche che c\'erano |
|
|
|
|
|
|
23
|
È quello che preferisco Tino .Agli altri darei 80. |
|
|
|
|
|
|
22
|
Anche per me se la gioca con nightfall. Però se Spirit dai 85 a questo considerandolo il migliore agli altri cosa dai 70? Boh sia il primo che ancoent Dreams sono album d\'eccellenza |
|
|
|
|
|
|
21
|
Grandissimo album. Peccato che Messiah sia sparito... |
|
|
|
|
|
|
20
|
Per me è il loro album migliore,o perlomeno è quello che preferisco.È una band unica per varie ragioni nel suo approccio e l\'epicità che riesce a comunicare.Tra metal e doom,è un\'opera altamente rappresentativa.Splendido l\'artwork.85 |
|
|
|
|
|
|
19
|
Riascoltato questa mattina dopo molto molto tempo.. questo disco è immenso ma, suonato in modo spettacolare (musicisti top) e cantato dal quel grande vocalist, forse mai troppo considerato, che è Messiah Marcolin..
Album da avere come i loro tre precedenti... |
|
|
|
|
|
|
18
|
Lavoro che sfiora di poco la perfezione assoluta (altro che l'inglorioso 79 del recensore)....Il livello di Tales of Creation compete a testa alta con quel capolavoro "Nightfall" ed il timbro vocale UNICO di Messiah ne impreziosisce di tanto la caratura....Se solo ci fosse stata anche la sua voce su "Epicus...."............. |
|
|
|
|
|
|
17
|
Dai, non scherziamo. Solo Dark Reflections e Through the Infinitive Halls of Death gli fanno prendere 75, il resto gli fa prendere per me un 88 pieno. Discone, come quelli precedenti. Con Marcolin in formazione non si butta niente. |
|
|
|
|
|
|
16
|
Rispolverato stamattina, grande album. Non raggiunge i picchi di Nightfall ma per me è migliore di Ancient Dreams, bello ma un filo pesante. Dark Reflections, la title-track e Through the infinitive Halls of Death sono pezzi semplicemente straordinari. Voto 85 |
|
|
|
|
|
|
15
|
Bello tanto quanto i primi due con Marcolin.tris del doom da paura!da avere e venerare! |
|
|
|
|
|
|
14
|
Come avevo già espresso,una delle mie band preferite (rispetto ai 2 gioielli Nightfall e Acient...) × me Tales..,non fu da meno e fu l ' lennesima formula sempre in bilico tra Doom/Epic e True Metal che rese il combo nordico ,una leggenda del panorama metallico degli ultimi 30 anni: (DOOMICUS EPICUS METALLICUS appunto! ....voto 95 |
|
|
|
|
|
|
13
|
ma com'e' che i voti dei lettori per i candlemass sono cosi bassi? Siete impazziti? |
|
|
|
|
|
|
12
|
Altro Capolavoro dei Candlemass...Ok i primi due superano tutti, ma penso che ognuno dei 4 iniziali album siano grandiosi....Penso abbia ragione THE SINNER sul fatto che sia superiore ad Ancient dreams..ma solo perchè questo registra più varieta sui tempi...Resta al fatto che rimane un album grandioso..rovinato da una produzione forse un pò frettolosa!La classe non è acqua..!Voto 86 |
|
|
|
|
|
|
11
|
Anche secondo me Tales of Creation è superiore ad Ancient Dreams, che all'epoca di uscita ho trovato un pò fiacco in confronto alla freschezza dei primi due lavori. Il debutto resta il più ispirato, oltre che il più diretto ed intenso a livello emozionale, ma la loro produzione, nonostante qualche episodio meno brillante, non mi ha mai lasciato l'amaro in bocca. Sarà che ho un debole per questo genere e per questo gruppo... |
|
|
|
|
|
|
10
|
di una bellezze sublime. un pelo inferiore a nightfall. Capolavi del doom. |
|
|
|
|
|
|
9
|
Tales of creation è un gran bel disco doom e personalmente lo reputo molto meglio di Ancient dream che a mio avviso risultava sin troppo monolitico portando spesso allo sbadiglio..Qui i Candlemass sfoderano brani veramente entusiasmanti (vedi "Dark reflections" - "Under the oak" - "The edge of heaven") che culminano nella eccezionale performance solo strumentale di "Into the unfathomed tower"....Senz'altro il loro miglior lavoro insieme a "Nightfall" !!! |
|
|
|
|
|
|
8
|
Personalmente lo trovo un po' al di sotto rispetto ai primi tre, forse per via di una formula stra-abusata in precedenza? Ad ogni modo è un disco da ascoltare più volte. |
|
|
|
|
|
|
7
|
Che grande recensione, complimenti. Secondo me è proprio l'atmosfera che si è persa da questo disco in poi, sarà forse la nostalgia... |
|
|
|
|
|
|
6
|
Mah, io non sono d'accordo sul fatto che i CANDLEMASS non sono quelli di una volta, tra KING OF THE GREY ISLANDS e DEATH,MAGIC,DOOM sono tornati grandi come prima, a parte che personalmente ADORO a Robert Lowe fin dai Solitude Aeternus e mi piace molto di più di Messiah Marcolin, che è stato un gran cantante con i Candlemass, perchè la sua voce particolare non gli permetterebbe di cantare in un altro gruppo molto facilmente =) |
|
|
|
|
|
|
|
|
4
|
Non sarà Nightfall, però "Steek Hutzee" -cit- |
|
|
|
|
|
|
3
|
Si avverte un non so che di mistico..la potenza della copertina mette lo stato d'animo su certi binari....ora è da vedere se le canzoni coltivano questo stato d'animo! Lo ascolterò molto volentieri. Grande Zarathustra |
|
|
|
|
|
|
2
|
grande disco, alla pari di "Ancient Dreams", ma non al livello dei primi 2 divini capolavori. |
|
|
|
|
|
|
1
|
la prima frase dice tutto...da avere! (voto: 80) |
|
|