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DyNAbyte - 2KX
( 9538 letture )
Fare uscire un disco di domenica non è proprio usuale, ma se la domenica in questione è quella del 10 Ottobre del 2010 (10/10/10, una data fuori dal comune, per averne altre simili dovremo aspettare l'11/11/11, il 12/12/12 e via così), se il titolo del disco in questione è 2KX, sigla usata convenzionalmente per indicare proprio il 2010 e soprattutto se il gruppo interessato è quello dei DyNAbyte, il cui significato è dato dalla somma dei termini DNA, dynamite e byte e riassume bene la cifra stilistica, allora si riesce forse ad inquadrare meglio il motivo di questa scelta. Il trio di musicisti nascosti -si fa per dire- dietro questo moniker è certamente in grado di stuzzicare l'interesse di molti ascoltatori compresi tra quelli dediti dall'estremo all'industrial, essendo composto in primo luogo da musicisti dal curriculum chiaramente votato a certe atmosfere che rispondono ai nomi di Cadaveria (Opera IX, Cadaveria) alla voce, L.J. Dusk chitarra e programming, e John (Necrodeath, Cadaveria, Raza De Odio) al basso, ed il loro impegno per produrre 2KX è durato per ben tre anni.

La musica ed i temi esplorati da questo lavoro sono quelli dei rapporti intercorrenti tra uomo e macchina, utilizzando massicciamente per questo scopo l'elettronica -drum machine e keys programming sono solo la punta industrial dell'iceberg- mista a parti chiaramente death nel cantato e nel riffing. Il cantato però viene spesso proposto anche in versione pulita alternato a passaggi interpretati in maniera allucinata, e questi ultimi sono a mio avviso i più coinvolgenti.
In generale riffoni pesanti ed ossessivi e loops elettronici presenti, ma non soverchianti, fanno da esoscheletro protettivo ad un nocciolo filosofico algido e distaccato che arriva interamente al bersaglio, anche grazie ad una efficace produzione che denuncia chiaramente come i tre anni spesi per la sua messa a punto non siano stati sprecati.

L'intera tracklist scorre via fredda, penetrante, e quando stabilisce (o vuole stabilire?) un contatto più diretto lo fa in maniera destabilizzante, schizoide, malata, ed in questo senso non sono tanto i singoli brani a poter essere citati, quanto dei singoli passaggi all'interno dei vari pezzi, quelli interpretati da Cadaveria in maniera più maligna, stridula; ed è l'alternarsi di queste atmosfere con quelle clean e death a generare un malsano legame tra 2KX e chi lo ascolta.
Cyber-metal che disturba, prende alla gola, lega, batte, pulsa come un led, e lascia annichiliti su una superficie dura e fredda che potrebbe essere il pavimento, ma è difficile rendersene conto data l'obnubilazione convulsiva dei sensi che l'ascolto di 2KX provoca nella mente.

Analizzando più freddamente -e come potrebbe essere diversamente- il perchè l'album funziona, si nota come il tutto poggi essenzialmente sulla capacità degli strumentisti di tenersi in ottimo equilibrio di scrittura e di esecuzione tra le varie anime che compongono la proposta, sia quelle più evidenti e già richiamate, sia quelle più sottotraccia come un certo retrogusto gothic di più di un passaggio e quello più palesemente techno di altri. In questo senso il singolo The Mummy può essere di ottimo esempio, mentre Normal, Hereditary Neuronavigation e I'm Not Scared sono le più performanti.
Il tutto serve comunque a sostenere ed evidenziare la prestazione di Cadaveria, voce, agente infettante e cyber-soggetto narrante dell'album.
Un lavoro da esplorare e vivere perché lo stesso esplora e vive la modernità, la contemporaneità che produce e produrrà l'ibrido uomo-macchina che sempre più caratterizzerà il nostro quotidiano -che ci piaccia o meno- restituendoci anche il senso fastidioso di inadeguatezza della mente umana a certe nuove realtà socio-tecnologiche.
Da notare che il disco è disponibile -in perfetto stile contemporaneo- su pen drive USB da 1Gb, ovviamente con contenuti extra oltre la musica.
Anche questo è parte del 2KX che viviamo.



VOTO RECENSORE
77
VOTO LETTORI
43.61 su 26 voti [ VOTA]
andrea
Venerdì 15 Ottobre 2010, 11.54.37
3
orca mare, i dynabyte! il primo album mi era piaciuto abbastanza! vorrei più cadaveria (inteso come gruppo, maliziosoni) ma sono contento per questo ritorno! spero di poterlo sentire presto. fighissima la foto, bell'effetto anche senza... mille "effetti"!
Giasse
Venerdì 15 Ottobre 2010, 0.44.31
2
Album piacevole. Cadaveria superlativa come sempre: una delle migliori voci del panorama italiano...
Nikolas
Giovedì 14 Ottobre 2010, 0.08.21
1
Lo sapevo, con certi nomi non si puo' rimaner e delusi, Cadaveria e' grandiosa!!
INFORMAZIONI
2010
Autoprodotto
Industrial
Tracklist
01 - Equilibrium
02 - F.T.L.
03 - Normal
04 - Hereditary Neuronavigation
05 - Cold Wind of Fear
06 - Artmix
07 - Speed
08 - The Mummy
09 - I'm Not Scared
10 - Stones
11 - Wave
12 - Blinded by my Light
Line Up
Cadaveria - Vocals
John - Bass Guitar
L.J. Dusk - Guitar, Programming
 
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