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Nel 1979 i Queen, all’apice del loro successo, pubblicarono il doppio album dal vivo Live Killers, che costituisce una splendida antologia di tutta la produzione del gruppo britannico dagli esordi fino a Jazz (1978) -sette album, sette perle magnifiche. Le registrazioni furono eseguite durante il lunghissimo tour mondiale a supporto di Jazz e fu denominato, per l’appunto, Tour Live Killers. Il primo show fu tenuto il 17 gennaio 1979 ad Amburgo e, dopo ben 44 date, si concluse il 18 settembre 1979 a Saarbrücken (per inciso, l’Italia non ebbe l’onore di ospitare nemmeno un concerto!).
L’album palesa una produzione non eccelsa, in particolare il batterista Roger Taylor era deluso soprattutto per il suono poco pulito e per il volume troppo basso, ma nonostante ciò Live Killers, oltre ad essere il migliore dei live prodotti dai Queen nella loro carriera, racchiude perfettamente quello che era la filosofia musicale della band in quel periodo storico, che la poneva ai vertici assoluti nell’universo rock. Nelle successive studio release, infatti, la formazione britannica attesterà il sound su altre direttrici invadendo nuovi settori quali l’elettronica, il pop e la disco sorprendendo (e non poco) quei fans che, come me, amavano la band nella veste più grezza e dura. In un certo senso Live Killers chiude una parentesi importante nella vita artistica della band presentandoci una musica diretta e nettamente rock. Ottima la cover con i fantastici quattro illuminati da un numero pauroso di fari bianchi, rossi e verdi. Ventidue i brani proposti, tra questi spiccano due versioni di We Will Rock You (una più veloce ad aprire lo show e l’altra ad introdurre la mitica We Are The Champions) e l’immancabile God Save the Queen a chiudere lo spettacolo. Per il resto qualsiasi amante dei Queen vi troverà le canzoni predilette, pezzi da sogno come Bohemian Rhapsody, un gioiello, tra i brani più belli mai incisi nella storia del rock, la struggente melodia di Love Of My Life, l’andamento country di ’39, la divertente Bicycle Race, l'inizialmente pacata Death On Two Legs e la psichedelica Get Down, Make Love. Naturalmente non mancano composizioni decisamente più sostenute come Let Me Entertain You, Now I’m Here, Keep Yourself Alive, Tie Your Mother Down (con tanto di assolo di May) e Sheer Heart Attack. Una menzione a parte la meritano gli oltre dodici minuti di Brighton Rock con una performance di May da brividi ed uno straordinario assolo di Taylor. Sorprende un po’ l’omissione di Somebody To Love, cavallo di battaglia dell’album A Day At The Races nonchè una delle song più note di Mercury e compagni, che ben avrebbe figurato magari al posto della meno significativa Dreamer's Ball.
La band è oliata alla perfezione, non sbaglia un colpo e Freddie Mercury dimostra tutto il suo eccezionale vocalism, che mai nessuno dimenticherà. Live Killers rappresenta uno degli ultimi live di spessore prodotti nel rock e merita indiscutibilmente di far parte della vostra collezione di dischi perché ci troverete per sempre la vera anima degli storici Queen.
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Avendoli visti dal vivo(zurigo e milano)nella formazione originale, posso garantirvi che in questo disco i 4 sembrano quasi..sotto tono. Soprattutto Freddie l'ho sentito cantare meglio in presenza. A milano poi la presenza di un turnista che si alternava tra chitarra ritmica e tastiere aumentava ancora il "volume di fuoco" di questa spaventosa live band(ENORMEMENTE superiore alla qualita' in studio, e in cio' trovo pochi altri esempi, tra cui..Paolo Conte(!!??)anche lui 10 volte piu' trascinante live(certo, the who...). Buona la track list, anche se di le ragazze dal sederone ad esempio si sente la mancanza |
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il solo fatto di cominciare con la versione "fast" di we will rockyou (che preferisco alla classica) lo rende un disco memorabile. comunque scaletta fantastica. uno dei migliori live. ma anche death on two legs, spread your wings, sheer heart attack. fantastico |
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e magari aggiungici anche che Freddy Mercury era un cantante scarso cosí completi l'opera. Che non ti piacciano è un discorso ma sopravvalutati...mi faccia il piacere. |
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complimenti fabio.... e.... perchè commentare album e/o generi che non piacciono?
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Band più sopravvalutata della storia! Mai sopportati |
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Complimenti Fabio. Buona Pasqua! |
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QUESTA RECENSIONE E' STATA INCLUSA NEL LIBRO "ITALIAN RHAPSODY - L’AVVENTURA DEI QUEEN IN ITALIA" DI ALESSANDRO PELLEGRINI (EDIZIONI CHINASKI 2019). Una gran bella soddisfazione che testimonia ulteriormente il buon lavoro che ho svolto in cinque anni di attività su questa webzine. |
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Odio i live MA per questo Live Killers, Unleashed In the East e Live After Death faccio delle eccezioni. |
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Mai- potuti- soffrire!
concordo con Klostri al #31. |
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Bello, anche se un po' penalizzato da una qualità audio non proprio eccezionale. La versione di Brighton Rock è davvero clamorosa. Comunque, per me il loro miglior live è il Live at The Rainbow 1974, pubblicato postumo un po' di tempo fa, quel disco cattura più di tutti forse la vera anima della regina |
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i queen anni 70 sono una grandissima band rock (hard-prog-glam) . Chiaramente con le loro peculiarità ecc, negli anni 80 sfornano hit su hit, ma troppo pop oriented, infatti non mi piacciono più dopo questo concerto..comunque voto 90, we will rock (la fast version) merita 1000000, fa ballare anche i morti,chiunque. micidiale. |
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MI piace vantarmi e dire che collaboro con il fan club, ho scritto per molti blog inglesi e sopratutto ho avuto il piacere di parlare con Peter Freestone, quindi posso parlare essendo uno dei più esperti in Europa della band... Taylor non ha mai detto che l'album non lo soddisfaceva e già questa fonte non so da dove venga fuori, chiusa sta parentesi vorrei dire che il "mi piace" è del tutto soggettivo, a chi fanno cagare è giusto apprezzare la loro idea, io l'ho tatuati sul corpo, quindi ... avrei da dire e parlare tanto, tantissimo su questo album, ma essendo un blog mi limito... Somebody to love non fu messa per volere della band, considerato che loro scelsero la scaletta per il cd, non la misero per il semplice fatto che avevano un contratto per un doppio live e non triplo...(con l'aggiunta di somebody l'album sarebbe diventato triplo, per non parlare di "If you can't beat them" anch'essa in scaletta nel live. l'album fu ripreso da solo tre date di tutta la tourneè. Fecero uscire il live per spezzare la "monotonia" degli inediti. Keep Yourself Alive!! |
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Dedicato a tutti coloro che non li ritenengono "sufficientemente" rock. Devastante. 85 |
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La versione di we will rock you di inizio Live, è di una originalità e potenza assurde! |
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Uno dei migliori album dal vivo di una rock band...sottovalutato,non lo sento spesso nominare,rispetto ad altri album dal vivo... |
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Quoto @Klostridiumtetani. I Queen degli anni 70 hanno sfornato lavori progressive rock abbastanza buoni Il resto è troppo pop e commerciale |
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A me hanno sempre fatto cagare! |
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Io sono uno di quelli che non capisce niente, e aggiungerei con orgoglio.. Me ne interessa poco o nulla se ci sono bootleg migliori, non mi sembra che le parti in causa abbiano bisogno di essere registrati solo nei loro momenti migliori per essere apprezzati, tantomento Mercury..Se in forma vocale disastrosa faceva di questi dischi, ad averne di disastri simili a giro per il mondo! E poi il missaggio fà ridere? Mah? de gustibus, e comunque all'epoca non c'era mica youtube per cercare versioni alternative, anzi io penso che all'epoca non avevo manco mai visto un computer dal vivo. Si usavano quei vecchi giradisconi con quelle casse enormi.. e questo disco suonava tanto bene che io e i miei amici finimmo il vinile a furia di quello che oggi viene definito "air-guitar" in certi momenti e stupore paragonabile a quello dei conigli dinanzi ai fanali in altri... Voto 99, ma sempre tenendo presente che non capisco nulla!!! |
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Oh Matocc, hai ragione, che canzone (e versione) stupenda... Brano immenso. |
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qui c'è '39 cantata da Freddie, e già solo per questo motivo Live Killers è un capolavoro immortale! |
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Un live straordinario, le pecche in sede di registrazione lo fanno più vero. Stupendo. Ottima recensione. Voto 99! |
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chi dice che questo sia il miglior live dei Queen non capisce nulla !!! Il mixaggio fa ridere e la forma vocale di Freddie nel Jazz tour del 1979 (periodo in cui sono state registrate le tracce) era disastrosa. Sicuramente è un live carino e la tracklist è da sogno, ma, non posso sorvolare sul fatto che ci si accontenti di ascoltare canzoni come Bohemian Rhapsody e Tie your other down cantate così così... Se volete ascoltare la stessa tracklist del disco ma eseguita come si deve dagli stessi Queen correte su youtube e digitate "Queen live in newcastle 1979" o in alternativa (visto che il bootleg è di qualità maggiore), sempre dello stesso periodo, "Queen live at hammesmith odeon 1979 (concert for the kampuchea)". |
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L'unica pecca è la produzione buona ma non eccelsa, e il rimpianto la mancanza di quattro pezzi per problemi di spazio nel doppio vinile. Sarebbe ora di rimediare e aggiungere Somebody to love, If you can't beat them, it's late e Fat bottomed girls... |
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Bella rece per un disco leggendario!!...Uno dei più grandi live album della storia...precisazione solo: il Live in Saarbrucken fu il 18 agosto 1979 e fu un evento ad un festival estemporaneo..non facente parte di alcun tour "con nome"...Live killers era già uscito in quell'estate e conteneva il collage delle registrazione solo della fase europea del tour gennaio/marzo 1979...ne rimane già fuori quindi anche la fase successiva del tour in Japan in Aprile 1979 (dalle registrazioni) |
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meraviglioso disco inarrivabile!may e mercury stellari! |
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gran disco... anzi doppio disco, però 98 è tantino....!! un 90 cistà tutto, 98 lo do live at the bowl !! |
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@aksl: e non dimentichiamoci che Freddie negli anni 80 ha pure firmato un capolavoro di autentico genio: Barcelona. |
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Questo magnifico album chiude un decennio, quello dei '70, qualitativamente miracoloso, dopo il quale i Queen apriranno alla svolta commerciale degli anni '80, che pur essendo in gran parte mediocre, provvederà a consacrarli ulteriormente nel mito, grazie a leggendarie hits sparse tra album altrimenti poveri di spunti. Nonostante questo la svolta commerciale, che durerà per tutti gli anni 80 fino a interrompersi con Innuendo, racchiude qualche rinnovato slancio artistico: un album di livello eccellente come A Kind Of Magic e l'ottimo The Miracle, e forse anche il buon The Works. Una nota anche su Hot Space; Wikipedia dice: La maggior parte della critica sostiene che in realtà l'album non fu capito perché in anticipo sulle sonorità del mercato musicale, e che alcune canzoni come Staying Power e Back Chat (per le quali sono stati girati dei video, a detta degli stessi componenti della band, scarsi, poco curati sotto molti aspetti e raramente trasmessi) oggi sarebbero singoli di successo nelle classifiche o addirittura brani di nicchia per intenditore. |
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da pelle d'oca! vinile originale fottutamente e irremidiabilmente consumato! |
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uno tra i migliori live album mai pubblicati, non c'è dubbio, chiude l'era più genuinamente rock dei Queen che da qui in poi daranno il via alla svolta "+ commerciale" consacrandoli ancor di più (se ce ne fosse bisogno) alla Storia della musica...anche se personalmente considero il Live at Wembley '86 INARRIVABILE. |
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@hm is the law: ogni tanto essere nato nel 1959 ha i suoi lati positivi...dimenticavo, I'm in love with my car da LK fu registrata proprio alla data di Zurigo!!! Il che significa che io sono in un disco dei Queen!!!! Inchinatevi tutti! |
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@ Vizioassurdo: dunque vediamo facciamo un po di conti tu ne 1979 nascevi ed io diventavo maggiorenne! Sig! Riguardo Death On Two Legs ho omesso "l'inizialmente" grazie per avermelo fatto notare! Ciao! |
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Non so se questa sia il live migliore dei Queen...di sicuro lo è per me anche perchè il 4 febbraio del 79 era all'Hallenstadion di Zurigo a vedermeli. Tutt'ora il concerto più incredible al quale abbia assistito. Macchè concreto,...EVENTO, piuttosto. |
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@ metal4ever: ho sempre pensato che il suono sporco (mi viene in mente questo termine) sia in realtà proprio il punto di forza di quest'album; @ AdemaFilth: posso solo dirti procurati Live Killers al più presto! |
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Grandissima Tracklist!!! Peccato per il suono che ritengo decisamente scarso!!! sennò sarebbe stato molto più bello, Concordo per il fatto che chiude un decennio di album di grande qualità, anche se 2 o 3 dischi degli 80' non sono certo da buttare via... |
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Non conosco questo live nello specifico ma per le loro esibizioni dal vivo beh... posso solo immaginare... |
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Ragazzi questo è il primo vero disco Rock che ho ascoltato 16 anni fa....e rimasi folgorato per l'atmosfera e la carica che esso Emana....è allucinante,talmente è bello che pensai che fosse registrato in studio!Io nn lo trovo affatto mal registrato anzi....se fossero tutti cosi' i live li comprerei tutti!!! |
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Non amo molti i queen ma questo disco è grezzo come piace a me! |
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Il miglior album live intendevo dire eh! |
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Pur con le pecche evidenziate nella mia recensione questo rimane il miglior album dei Queen, quelli veri, quelli che erano attestati al rock puro prima che hot space venisse alla luce! |
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La PACATA Death On Two Legs....??? Sicuro, Fabio? Magari è sarcastico... Ah, grazie per la recensione, e' il disco dei Queen uscito nel mio anno di nascita, gli voglio bene! |
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Il Live at The Bowl in effetti l'ho consumato di ascolti, il Montreal ha una qualita' audio-video allucinante (in senso buono) |
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grandissimo album, ai tempi i Queen non avevano rivali in sede live e questo disco ne è la testimonianza -seppur con tutte le "pecche" che lo rendono tanto odioso a Taylor... la copertina è davvero bella, rappresenta benissimo l'idea dei concerti maestosi che il gruppo teneva, va infatti ricordato che sul palco avevano gli impianti audio-luci più potenti e costosi dell' epoca!! sicuramente un doppio stupendo, ma non so se sia i migliore: Queen Rock Montreal è un altro live fantastico che comprende tantissimi pezzi storici -tra i quali Somebody To Love- e pure Live At The Bowl non scherza, ma questo anche per la sua importanza storica ha un fascino tutto particolare... i migliori!!! |
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Un live mastodontico, il migliore dei Queen senza dubbio! |
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