Fanfare, pieno d'orchestra, decine di temi trascinanti, drammaticità. Più di Indiana Jones, più di qualsiasi altra trilogia, quadrilogia o esalogia mai prodotta: tutto questo è Star Wars, e se per voi le fanfare, l'orchestra, i temi portanti e la drammaticità sono essenziali per la riuscita di una grande ed epica colonna sonora, allora i sei album curati dal maestro John Williams fanno per voi. Non è un caso che per Williams il sottoscritto utilizzi sempre l'appellativo di maestro: la musica di Star Wars è la dimostrazione di cosa faccia la differenza tra un grande compositore e conduttore -ormai d'altri tempi dimenticati- rispetto a certi spavaldi novellini dei nostri anni. Un nome per tutti? Kevin Kiner.
Ma non siamo qui per parlare di prodotti riusciti a metà, bensì per celebrare un lavoro completo ed appagante quale è Attack Of The Clones. Cronologicamente vicino alle vicende narrate in The Clone Wars, le cui musiche sono state per l'appunto curate da Kiner, sullo spartito siamo invece in presenza di un mondo completamente diverso, fatto di strutture ben congegnate, mature (ci mancherebbe...) e leitmotif irrinunciabili. Il nostro John Williams, quando ha a che fare con una storia a più episodi (come appunto Star Wars, Indiana Jones o Harry Potter), ha il simpatico "vezzo" (sia benedetto questo vezzo) di progettare uno o più temi originali (nel senso di ex novo) da aggiungere ai precedenti. E, badate bene, ho detto aggiungere: nulla di vecchio viene buttato, ma bensì concorre a creare un corpo tematico ancora più vasto. Ci vuole una maestria assoluta per riuscire ad incastrare i nuovi temi con i vecchi... e dunque, per tornare al discorso iniziale, ci vuole un Maestro come Williams.
Attack Of The Clones è, assieme all'eccezionale Episodio IV, il film dell'esalogia più a "dimensione umana": nella prima parte possiamo notare città di foggia squisitamente terrestre (seppur futuristiche, alla Blade Runner per capirci), e nella seconda parte esplode la storia d'amore tra Anakin e Padme. Questi due "fattori umani" sono il movente delle precise scelte tematiche e di arrangiamento di Williams nell'Episodio II, qui in esame. In Zam the Assassin and the Chase Through Coruscant, ad esempio, potrete notare l'utilizzo combinato di orchestra e chitarre elettriche soliste (malatissime senza dubbio, nulla a che fare con la concezione Heavy a cui siamo abituati), il tutto coordinato dall'uso intelligente delle percussioni. Il pezzo forte dell'opera però è rappresentato dai due temi di Anakin and Padme, dolci e commoventi, ma pronti anche ad aprirsi ad arrangiamenti estremamente vari e sostenuti, come dimostra la conclusiva Confrontation with Count Dooku and Finale, nella quale Williams riesce a mettere d'accordo i temi imperiali e quelli della Repubblica, in un tutt'uno di impressionante spessore e dinamica.
E' probabile che Attack Of The Clones non rappresenti il punto più elevato, qualitativamente parlando, dell'esalogia lucasiana, e reputo questa colonna sonora inferiore -per un misero punticino- anche all'opening movie The Phantom Menace. Tuttavia non dobbiamo mai dimenticare un fatto fondamentale: quanti compositori possono dire di essere riusciti a mantenere altissimo l'interesse di una musica dopo ben quattro episodi? Quanti possono vantare una simile classe e freschezza dopo decine di anni di lavoro sugli spartiti di centinaia di film? Meditate, gente, ma prima correte ad acquistare Attack Of The Clones.
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