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TRAFFIC CLUB - ROMA

Fangtooth - Fangtooth
( 2929 letture )
I siculi Fangtooth nascono dalle ceneri dei doomster Karnstein. Tre anni dopo lo scioglimento del gruppo e dopo essersi cimentati con nuovi generi, come l'esperienza nella death metal band Exhuman, i nostri decidono di tornare al loro primordiale ed atavico amore: il doom.
Insieme al nuovo bassista Joseph Roginson, gli stessi ragazzi riescono a dare vita al nuovo progetto Fangtooth, cimentandosi con la stesura di nuovi brani; pezzi che dopo un lungo lavoro di gestazione vanno a formare i tasselli del loro full length d'esordio.

Il disco, dal titolo omonimo, si presenta come un lavoro di stampo essenzialmente conservatore. Il doom metal classico e tradizionale di band come Candlemass, SaintVitus e Witchfinder General viene infatti posto a fondamento della proposta musicale del combo messinese; una proposta che però non si limita ad un semplice riciclaggio di formule e stilemi canonici, ma che riesce ad unirsi e ad amalgamarsi ad un repertorio riffistico di origine sludge. Questo è il caso del brano d'apertura dell'album, The Eye Of God, un pezzo introdotto da note sporche e fangose che non possono non rimandare a quelle di gruppi come Eyehategod, Crowbar o ai più moderni Down.
Sin dai primi minuti la produzione di bassa qualità, sicuramente voluta, balza all'orecchio. Più che per le chitarre, che in un genere ad alto tasso di “fangosità” (consentitemi il termine) è giusto che siano pastose e confuse (anche se un po' più di botta e di pompa sarebbe stata gradita) la stonatura riguarda i suoni di batteria e il lavoro sulla voce. Nel primo caso abbiamo un sound molto confusionario, soprattutto per quanto riguarda i piatti, al limite della zanzarosità. La voce, lugubre e malata, al confine tra i primi Black Sabbath ed i primi Candlemass, è rigorosamente relegata in lontananza, nella classica “oltretomba”, zona dove sovente sono relegate le vocals in questo genere; tuttavia questa non riesce però a dare il giusto risalto alla parte strumentale, risultando poco incisiva e abbastanza scolastica.
Martyr è il brano che forse spicca di più nel lotto. Dopo un riff trascinato si innestano sullo sfondo linee di chitarra classica dai sapori iberici che stranamente si sposano a meraviglia con le chitarre funeree della band. Gli assoli in questo brano - ma in realtà questa è un tendenza presente in tutto il cd - sono particolarmente virtuosi, soprattutto per questo tipo di genere semplice e lineare, sicuramente frutto del passato in ambito death metal di alcuni membri della band.

I Fangtooth sono indubbiamente una realtà interessante e vanno ad aggiungersi ad una scena doom italiana ogni anno sempre più viva e importante. I difetti ci sono e li abbiamo elencati: la band deve migliorare in particolar modo l'originalità della propria proposta, sempre nei limiti di un genere che è ancorato a salde radici, e nella qualità dei suoni, ma gli aspetti positivi di Fangtooth promettono solo che bene per il futuro del gruppo.



VOTO RECENSORE
62
VOTO LETTORI
77.98 su 89 voti [ VOTA]
Nòesis
Sabato 21 Aprile 2018, 0.00.16
37
Sicuramente possiamo dire che col successivo as we dive into the dark questo quartetto è maturato parecchio. Ascoltato di recente, prodotto davvero interessante
Corpse
Martedì 15 Marzo 2011, 12.09.57
36
Non sono molto d'accordo col voto della recensione,ma neanche con quello dei lettori,per me è un buon disco,non un capolavoro ma un buon disco,da 7.5
Calavera
Domenica 26 Dicembre 2010, 20.04.40
35
Reputo il lavoro dei Fangtooth un ottimo biglietto da visita all'interno di un genere non semplice da ascoltare per chi non appassionato. Ho apprezzato certi passaggi vocali, alcuni assoli ed anche alcune ripetizioni costanti e prolungate nei riff spezzate al punto giusto con una maturità non da primo album. Evidentemente siamo davanti ad ottimi giovani artisti che, immagino, con pochi mezzi strumentali, sono riusciti a portare avanti un progetto che metirebbe forse maggiore attenzione. Non conosco bene la realtà siciliana nè quella italiana, pur essendo di origine siciliana vivo da molti anni all'estero, più in generale, ascolto molti generi differenti dal pop alla classica, senza alcun preconcetto... devo dire che ho passato dei minuti piacevoli ascoltando i fangtooth ed immaginando anche gli ambienti da loro cantati. Si il grande potere evocativo è forse uno dei punti di forza dell'album nel richiamare certe atmosfere magiche e catastrofiche, quindi grande risultato... Complimenti ragazzi,
mike
Mercoledì 10 Novembre 2010, 15.12.33
34
mi trovo perfettamente d'accordo con la recensione di The darius. inoltre il finale, della recensione, conclude in maniera positiva e anche nell'insieme , secondo me, è stata fatta una buona analisi. effettivamente la voce, non è male, però è stata curata non benissimo come del resto la batteria.
gianluca
Sabato 6 Novembre 2010, 19.11.55
33
BRAVI !
The Darius
Sabato 6 Novembre 2010, 14.26.58
32
Indubbiamente....ma ripeto io parlo sempre di dischi piacevoli non capolavori che possono ambire massimo ad un 7 per me...solo per rettificare Nina Zilli ha in parte questo look e stile alla Winehouse, perchè le sue radici musicali e culturali hanno origini principalmente dal reggae
Bobby
Sabato 6 Novembre 2010, 14.17.23
31
Dico solo per amor di precisione e perchè non sembri che parlo di cose che non conosco che solo 2 canzoni su 12 sono scritte da Paolo Conte e 5 su 12 da lei. Nina Zilli purtroppo per lei viene pompata solo per cavalcare il successo di Emy Winehouse (stesso genere, stesso look, ma condotta morale più corretta perchè diamine, siamo nella benpensante Italia!!!) dopo che l'altra sosia, Giusy Ferreri, è stata trombata perchè ha litigato con la casa discografica. Sono pronto a scommettere che tra un paio di anni non sentiremo più parlare nè dell'una nè dell'altra perchè dall'estero arriveranno nuove mode e il mercato nazionale dovrà trovare dei cloni locali per cavalcare l'onda. naturalmente queste cose non le dico in polemica con te, sono mie considerazioni. Per me il discorso è chiuso, avere opinioni diverse è giusto e normale.
The Darius
Sabato 6 Novembre 2010, 13.43.37
30
Io mi offendo solo se giudichi senza sapere nulla di me, tutto qua...il tuo discorso è in parte condivisibile, ma parli anche di cose che non conosci, l'ultimo della Ayane (che nn mi pare abbia tutto sto gran fisico sinceramente) per esempio è scritto quasi interamente da lei e Paolo Conte, la gran parte delle cose che sforna Sanremo è una merda per carità, soprattutto le cose che vincono Sanremo però qualche prodotto decente anche Sanremo lo sforna qualche volta, oltre alla Ayane anche l'ultimo di Nina Zilli per esempio aveva un suo perchè...io cerco di parlare sempre con cognizione di causa, ascolto tutto e poi giudico per quel che posso, mi sembra che con questo atteggiamento ci si debba confrontare con la musica.
Bobby
Sabato 6 Novembre 2010, 12.55.04
29
Vedo che piuttosto che cercare di afferrare il senso delle mie parole continui ad innervosirti...i dischi che hai nominato non c'entrano niente con il pop sanremese...non ho detto pop=brutto ma forse a te sfugge che certi cantanti dalle sicuramente ottime capacità vocali (lì è la natura a decidere) non sono autori dei loro pezzi, scritti magari da un poveraccio di cui non sapremo mai il nome, in più hanno sessionmen e tecnici della madonna, studi di registrazione incredibili e quant'altro...morale della favola, sono dischi fatti apposta per piacere alla massa, con tutti i trucchi e gli accorgimenti del caso, alla faccia dei tanti musicisti che si fanno un culo così per produrre musica non "da passeggio", sia metal che pop che cantautoriale che qualunque altra cosa. In più rabbrividisco al pensiero che ci siano cantanti molto più brave/bravi ma che nessuno li produce perchè non hanno il bel visino di Marco Carta o il fisico di Malika Hayane. Se una è brutta nasce senza voce o c'è qualcuno che confeziona il pacchetto da far divorare alla massa? Stesso discorso vale per le band gothic metal con female vocalist: più sono bone e più il gruppo viene spinto dalle label. Questo a me basta per non riuscire ad apprezzare certe band e certi cantanti, perchè vorrebbe dire alimentare questi meccanismi che con la passione ed il sudore di chi fa musica sincera non hanno niente a che fare. Scusa se ti ho offeso, di cuore.
The Darius
Sabato 6 Novembre 2010, 12.23.17
28
Ho scritto il "probabilmente" caro Bobby, la spocchiosità da me non è certo di casa....e comunque con la tua affermazione finale ti sei risposto da solo e hai dimostrato quanto non capisci una fava di musica, perdonami (naturalmente sempre a mio modesto parere). Affermare che un disco pop in quanto pop debba essere inferiore a un disco metal non sta nè in cielo nè in terra..."Abbey Road" o "White Album" dei Beatles, "The Rise And Fall Of Ziggy Stradust" di David Bowie, "The Queen Is Dead" dei The Smiths o "This Year's Model" di Elvis Costello, tanto per fare qualche nome a caso, sono capolavori che oscurano una vastità enorme di dischi metal...ah e l'ultimo disco di Malika Ayane è superiore a tantissimi dischi metal che ho sentito quest'anno, pur non essendo un gran disco....questo naturalmente non significa che non adori i Sabbath, St.Vitus, Candlemass, Witchfinder General eccetera eccetera...Se permetti mi sono anche un po' tediato dal difendermi da accuse becere e stupide.
Bobby
Sabato 6 Novembre 2010, 8.53.27
27
Un po' di umiltà no vero? Già il fatto che sei così sicuro di ascoltare il quadruplo della musica che ascolto io (e dunque ogni lettore medio), da il senso della spocchiosità che a volte ha chi fa le recensioni. Per quanto riguarda l' AGGRATISE credo che anche i Sesta Marconi ( che hai demolito) o i Fangtooth suonino solo per la passione, anzi a giudicare dal mio passato di musicista, credo proprio che spendano soldi, a cominciare da quelli spesi per stampare e mandare i cd alle fanzines e trovarsi recensiti da chi poi mette 7/10 a Malika Hayane (questa è del 2010) lodando gli arrangiamenti di gusto e le importanti collaborazioni...sarò vecchio, sarò all'antica, sicuramente sarò pazzo ma se consideri un disco pop bello quanto un disco metal, sicuramente sarai una persona versatile e poliedrica, ma per me (parere personale), poco affidabile
The Darius
Venerdì 5 Novembre 2010, 22.45.48
26
Bobby True Doomster, sii serio, rileggi il tono del tuo post...Secondo te io non sarei un amante del doom solo perchè hai letto voti vecchi come il cucco su un sito come RYM, dai su...è già tanto che ti ho risposto...probabilmente ascolto il quadruplo della musica che ascolti te (perchè in effetti non ascolto solo doom grazie al cielo). Con le tue "inchieste" stile Il Giornale non offendi solo me, ma anche la professionalità della redazione di Metallized che mette il massimo dell'impegno e della serietà su tutto ciò che viene pubblicato, e il tutto AGGRATISE! solo per la passione che accomuna noi e voi.
Bobby
Venerdì 5 Novembre 2010, 21.28.30
25
Vorrei anche aggiungere che lo stalkeraggio non c'entra niente, semplicemente ho letto la recensione su rateyourmusic e ho guardato il profilo del recensore per capire se avesse i miei stessi gusti. Ho nominato quei gruppi non per sputtanarti ma perchè credo che la musica underground per essere apprezzata necessiti di una sensibilità diversa rispetto a quella necessaria per apprezzare quei gruppi di cui cmq ripeto, non devi vergognarti. In seguito mi sono imbattuto sulla stessa recensione qui e mi sono permesso di intervenire. Per il discorso dei forconi, beh, sarebbe molto doom ma poco educato.
Bobby
Venerdì 5 Novembre 2010, 20.49.10
24
Non mi è sembrato di essere offensivo, perchè ti senti così punto? E perchè discolparti dai tuoi ascolti? Ognuno ascolta ciò che vuole. Il significato che tu non hai colto è che secondo me se una persona non ha una profonda padronanza di un genere rischia di non cogliere quelle che sono le caratteristiche che di un genere piacciono alle persone...
The Darius
Venerdì 5 Novembre 2010, 18.40.36
23
ahahah ora abbiamo anche lo stalker, bellissimo...credo tu ti stia riferendo al sito di Rate Your Music su cui ho un account credo dai primi anni in cui stato aperto ovvero da quando ho 13-14 anni, molti dischi catalogati lì sopra risalgono a quegli anni (Linkin Park[tra l'altro mai considerati SUBLIMI, non c'è scritto da nessuna parte], Limb Bizkit, Metallica e compagnia bella], quando ascolto un disco e mi ricordo di inserire il voto lo faccio non mi è mai capitato di inserire i voti dei dischi (che tra l'altro ho originali) di Pentagram, Reverend Bizzarre, Candlemass, St Vitus e compagnia bella....passate più tempo ad ascoltare musica invece di attaccarvi ad emerite STRONZATE....se mettevo un'insufficienza ai Fangtooth che facevate? Vi trovavo sotto casa con i forconi?....un salutone a Bobby the true doomster!
Bobby
Venerdì 5 Novembre 2010, 16.44.38
22
Scusa Darius, al di là dei gusti che sono e saranno sempre gusti, ma sei sicuro che ti piace il doom? Te lo chiedo solo perchè ho visto che hai messo questa recensione pure in un altro sito, e sono stato colpito nel vedere che hai messo ai Fangtooth lo stesso voto che hai messo ai Backstreet Boys e a Eros Ramazzotti, mentre il Greatest Hits degli Articolo 31 ha preso di più, senza contare i voti altissimi a Limp Bizkit e Linkin Park ( considerati da te "sublimi"). Ora, senza nulla togliere al valore del tuo operato, ma è possibile che nella tua collezione di cd manchino Solitude Aeturnus, Trouble, Pentagram, Stillborn; Reverend Bizarre, Solstice...
The Darius
Venerdì 5 Novembre 2010, 13.41.55
21
Vi state fissando tutti sul concetto di Produzione...il mio 62 riflette tutto, in particolare la qualità del songwriting (che non trovo eccelsa) più che la produzione...
DooM
Venerdì 5 Novembre 2010, 9.28.30
20
ogni recensore dice la sua e ogni band sa che i punti di vista sono diversi, ma vi dovrò dire che questa registrazione non sarà niente di che, ma rende davvero l'idea del sound fangoso, e che molti gruppi doom hanno registrato cose ben peggiori {magari avessero avuto questa registrazione}. Il problema è solo uno credo, recensire un gruppo con un suono old prendendo in cosiderazione il mercato odierno ? o recensirlo rispetto ad altri gruppi del proprio genere ? In ogni caso la registrazione non dovrebbe sconvolgere una recensione. Parere personale : a me questa registrazione non dispiace proprio {essendo un gruppo doom}, poi i gusti son gusti. Che il doom sia con voi
The Darius
Venerdì 5 Novembre 2010, 1.57.24
19
Io nn ho rivoltatoun bel nulla, dalle tue parole quello ho evinto, posso anche aver interpretato male ma non sono un politicante che si mette a rivoltare frasi o pensieri
Undercover
Venerdì 5 Novembre 2010, 0.05.06
18
@FURIO mi sa che il discorso della provenienza è stato frainteso comunque, io ho solo detto che è già un miracolo sostenere una band doom che viene dalla Sicilia in quanto rarirtà, non che si debba scusarla e t'invito a rileggere il mio messaggio che @The Darius ha poi rivoltato o se vogliamo metterla in buona fede interpretato male. Rimango convinto del fatto che la produzione per quanto non perfetta e i budget son quelli che sono rispecchi lo stile retrò di cui la band si fa carico. @ il fatto poi che i Fangtooth siano nati in Sicilia che oltre ai Trinakrius solo a parlare di doom è quasi bestemmia non può che farli promuovere ulteriormente. Questa è la frase incriminata e l'ho spiegata chiaramente mi sembra se poi non la si vuole comprendere, io non ci posso far nulla.
born_too_late
Giovedì 4 Novembre 2010, 23.59.08
17
@Undercover: si, magari gli ultimi Cathedral non hanno proposto la miglior produzione che ci si aspetterebbe da loro, ma hanno stracompensato questo aspetto con un songwriting e con degli arrangiamenti fenomenali! Non guardiamo solamente la produzione, è un aspetto importante ma non certo assoluto.
FURIO
Giovedì 4 Novembre 2010, 21.53.45
16
Nonostante io sia Siciliano e conosco bene la realtà locale, tengo a supportare la tesi di The Darius, in quanto il giudizio sulla produzione non deve tener conto della provenienza della band, altrimenti davvero potremmo trovarci a dare un bel 90 ad un gruppo schifoso, proprio perchè viene dall'Uganda.... Comunque sia se la musica è buona - come è per i Fangtooth - la produzione rimane solamente un dettaglio... In bocca al lupo ragazzi!
peppe simmons
Giovedì 4 Novembre 2010, 9.42.53
15
grandissimi Fangtooth ! sicilian pride !
Undercover
Mercoledì 3 Novembre 2010, 15.58.41
14
@The Darius se uno trova da ridire nelle produzioni degli Electric Wizard deve proprio cambiare genere d'ascolto, sono una band che non ha toppato mai un disco quindi anche se la criticassero (e non ne vedo il motivo visto che è stupenda) avrebbero probabilmente problemi d'udito gravi. Beh gli ultimi Cathedral non è che siano esaltanti da quel punto di vista, il ritorno dei Confessor aveva le sue pecche, per non parlare di molte uscite di casa Relapse che con produzioni spesso troppo pulitine perdono contatto con la natura grezza del proprio operato.
The Darius
Mercoledì 3 Novembre 2010, 12.49.06
13
Vorrei sapere tutte ste grandi band con produzioni peggiori...tra l'altro è una questione soggettiva, io letteralmente ADORO il sound degli Electric Wizard, anche la produzione dell'ultimo disco che è stata tanto criticata...
Khaine
Mercoledì 3 Novembre 2010, 8.43.47
12
Beh, dipende onestamente... è sempre il solito discorso: Kill'em All sarebbe penalizzato da una produzione stile Black Album, e viceversa. Anche la produzione dev'essere criticata all'interno del contesto di cui si sta parlando: chiaro poi che la recensione non è mai una verità imposta (così come non lo è la tua opinione, o la mia). La recensione è un'analisi del disco: con essa si può anche non essere d'accordo, non c'è nulla di male
Undercover
Mercoledì 3 Novembre 2010, 7.59.21
11
@Khaine sono d'accordo con te, il punto è che se questa è scadente mi chiedo come band grandi che hanno produzioni peggiori come facciano a passare il vaglio dei recensori? Allora è una questione di gusto e stop che esula dal fattore tecnico in se, per quanto riguarda il resto concordo con Doom che lo sludge in sto disco non c'è...
Khaine
Martedì 2 Novembre 2010, 23.25.17
10
* branDy... ok vado a nanna .-D
Khaine
Martedì 2 Novembre 2010, 23.24.59
9
Scusate le ripetizioni: è l'effetto del brany
Khaine
Martedì 2 Novembre 2010, 23.23.51
8
MI inserisco in un contesto musicale a me estraneo in relazione all'obiezione sollevata da DooM sulla produzione: credo che nella valutazione del disco la produzione sia sempre elemento da studiare, perchè una buona produzione permette di veicolare meglio il messaggio della band. Una cattiva produzione può avere l'effetto contrario. Per la definizione di "buona" e "cattiva" bisogna sempre stare attinenti al tipo di musica proposta dalla band... e chiaramente ricordarsi che un gruppo che si auroproduce non ha le stesse possibilità di una band che è supportata da una label. Però la produzione BISOGNA sempre analizzarla, anche perchè nel momento in cui il disco viene pubblicato o reso pubblico essa diventa parte integrante del sound della band.
DooM
Martedì 2 Novembre 2010, 22.59.23
7
Scusate l'intrusione, volevo solo soffermarmi su due punti : La registrazione {sarà per l'autoproduzione o per scelta della band} non dovrebbe influire così tanto in una recenzione di un disco "demo autoprodotto", volendo sempre ricordare gran grupponi come che tuttora scelgono un suono più grezzo {che gli anni 80 ci donavano}. Quello proposto dai ragazzi non è assolutamente sludge {grief blackcobra buningwitch ...} ma un classicissimo doom con influenze heavy se vogliamo proprio.
born_too_late
Martedì 2 Novembre 2010, 21.38.30
6
Io credo che arrivati al 2010 sia evidente che si possa ottenere una produzione di alto livello con un semplice pc portatile, un buon mixer e un bel programma di editing e missaggio, l'importante è saperli usare...E' vero che il doom degli anni '80 ha delle caratteristiche molto precise nel sound, ma bisogna considerare che al giorno d'oggi una produzione scadente non è più facilmente scusabile con la mancanza di possibilità da parte della band. Il disco è molto interessante, ma mi associo pienamente all'analisi fornita da The Darius.
Undercover
Martedì 2 Novembre 2010, 20.32.25
5
@The Darius, per quanto mi riguarda il contesto in cui una band si muove è importante e c'è differenza sì se una realtà nasce in Inghilterra e Svezia suonando questo genere o se lo propone da un'isola che ha un tallone d'achille immenso in questo tipo di sonorità, se mi rispondi così vuol dire che conosci davvero poco la situazione della scena italiana ed è una carenza che non posso colmare di certo io. Per le questioni riguardanti il sound, permettimi ma rimango sulla mia posizione. Sono fermamente convinto che molti si siano dimenticati come sul finire anni Ottanta e inizi Novanta si suonasse e venisse prodotto il genere e dopo aver letto migliaia di recensioni durante gli anni la tesi si è avvolarata. Non è così deficitaria e per quanto riguarda le chitarre si convengo potrebbero avere più spinta ma la voce proprio rende bene, se si mgliorasse il complesso allora ok ma allo stato attuale fa il suo lavoro come deve. Fra parentesi una band inglese e svedese non deve combattere con tutte le paranoie che abbiamo qui per fare un disco iniziando dalla mancanza di tecnici con le palle dietro al mixer e le spese che una band deve sopportare per portare avanti un progetto simile e le scene interne hanno una valenza e rapporto di collaborazione che non è lontanamente paragonabile al nostro che vive di nuclei spesso dissociati.
The Darius
Martedì 2 Novembre 2010, 20.18.53
4
Personalmente le influenze sludge le trovo evidenti, soprattutto nella prima traccia...per quanto riguarda la produzione l'ho criticata solo dal punto di vista della batteria e in parte della voce, che più che per difetti di produzione di per se non la trovo particolarmente efficace...le chitarre, a parte un pizzico di botta in più che avrebbe fatto solo che bene, hanno un gran suono. Però permettimi, i cd li giudico senza andare a considerare il luogo di origine della band...se questo disco fosse venuto dalla fertile inghilterra quanto gli avrei dovuto mettere? 40? E se invece fosse venuto dall'uganda un bell'80?...
Ghenes
Martedì 2 Novembre 2010, 18.51.54
3
...DOOM ON)))
Undercover
Martedì 2 Novembre 2010, 12.58.58
2
Mah, nettamente in disaccordo, la prova vocale è forse uno dei punti più alti del disco e soprattutto sprigiona un'epicità grandiosa in "Cry Of The Nephilim". C'è un discreto uso della psichedelia e la fangosità di cui si parla è tutto tranne che dovuta allo sludge ma al semplice doom classico che forse ci siamo dimenticati come si suonasse negli anni Ottanta, siamo abituati male dalle produzioni odierne. La produzione non è lucida e ci credo i mezzi a disposizione della band non sono sicuramente né quelli dei Candlemass o di una qualsiasi altra formazione supportata da un'etichetta o che abbia la possibilità di spendere, il fatto poi che i Fangtooth siano nati in Sicilia che oltre ai Trinakrius solo a parlare di doom è quasi bestemmia non può che farli promuovere ulteriormente, il voto per quanto mi riguarda è alquanto stretto.
FURIO
Lunedì 1 Novembre 2010, 22.44.26
1
Una Doom band a Messina???? Miracolo!
INFORMAZIONI
2010
Autoprodotto
Doom
Tracklist
1 - The Eye Of God
2 - Rise Against
3 - Father
4 - In Dephts We Lie
5 - Martyr
6 - Cry Of The Nephilim
Line Up
Sfack (vocals, guitar)
Painkiller (guitar)
Joseph Reginson (bass)
Grendel “The Animal” (drums)
 
RECENSIONI
62
 
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